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Guerra Israele Medio Oriente. Usa: "Aiuti a Gaza o stop fornitura armi a Tel Aviv"

©IPA/Fotogramma

Il segretario di Stato americano Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria "entro 30 giorni. Il Wp: "Attacco di Israele all'Iran prima delle elezioni Usa". A riverlarlo una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra Biden e Netanyahu. La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15

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Dopo sanzioni Ue l'Iran cancella suoi voli per l'Europa

L'Iran ha annunciato la cancellazione dei voli verso l'Unione Europea a  causa delle nuove sanzioni imposte dall'UE alle compagnie aeree del  Paese persiano per il presunto invio di missili alla Russia da  utilizzare nella guerra contro l'Ucraina. "Iran Air sta cancellando i  suoi voli verso destinazioni europee per evitare le conseguenze della  mancata concessione dei permessi di atterraggio negli aeroporti dei  Paesi europei", ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione  dell'aviazione civile iraniana Jafar Yazerlu all'agenzia di stampa  statale IRNA. La fonte ha dichiarato che la decisione fa seguito alle  sanzioni imposte ieri dall'UE "in violazione delle norme e dei trattati  internazionali in materia di aviazione" contro Iran Air, Mahan Air e  Saha Airlines. L'Iran Air, di proprietà statale, era l'unica compagnia aerea che  volava verso il suolo europeo, ovvero Parigi, Colonia, Amburgo e  Francoforte, oltre a Londra. Il Consiglio dell'UE ha approvato ieri le  prime sanzioni contro l'Iran per l'invio di missili balistici alla  Russia da utilizzare nell'invasione dell'Ucraina, includendo misure  restrittive contro sette individui e sette entità iraniane. L'elenco  delle sanzioni include tre compagnie aeree iraniane, Mahan Air, Iran Air  e Saha Airlines. Il Regno Unito ha imposto sanzioni simili a Teheran. Oggi il governo iraniano ha respinto le nuove sanzioni come  "ingiustificate e contrarie alle norme del diritto internazionale" e ha  nuovamente negato di aver consegnato missili alla Russia. I Paesi  occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno ripetutamente accusato  Teheran di fornire droni e missili alla Russia, che li ha utilizzati  nell'invasione contro l'Ucraina, accusa respinta dalle autorità  iraniane. Negli ultimi anni l'Iran e la Russia hanno rafforzato le loro  relazioni in vari campi, come la politica, l'esercito e l'economia, dato  che entrambi i Paesi stanno affrontando le sanzioni economiche degli  Stati Uniti.

Numero due Hezbollah: 'Per fine guerra serve cessate fuoco a Gaza'

"Per fermare la guerra ci hanno chiesto di allontanarci dieci chilometri dal confine per non provocare Israele, ma abbiamo insistito sul cessate il fuoco a Gaza". Lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo intervento in cui ha collegato quanto accade nel Paese dei Cedri, teatro delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah, con la situazione nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre dello scorso anno le forze israeliane intervengono contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele.

"Non si può separare il Libano dalla Palestina - ha affermato il vice segretario generale di Hezbollah - Siamo passati dal sostegno ai palestinesi ad affrontare la guerra di Israele contro il Libano dal 17 settembre", dal giorno dell'attacco ai cercapersone di Hezbollah.

Gallant: presto risposta a Iran, sarà "precisa e mortale"

Israele  "risponderà presto" al massiccio attacco missilistico balistico  dell'Iran di due settimane fa. Lo dice il ministro della Difesa  israeliano, Yoav Gallant, incontrando i membri del Gvura Forum (Forum  dell'eroismo) composto dalle famiglie degli ostaggi. “Sarà una risposta  precisa e mortale”, aggiunge Gallant.

Qassem: duro colpo attacco Israele a leadership Hezbollah

"Siamo  rimasti feriti dal colpo inferto alla nostra leadership, l’attacco di  Israele alla nostra leadership è stato un duro colpo". Lo dice il vice  segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo  rilanciato da diversi media arabi. Tuttavia, secondo Qassem, "il partito ha ripristinato le sue capacità militari e di leadership".

Hezbollah: lanciata salva di razzi su Haifa

Hezbollah ha lanciato una "salva di razzi" su  Haifa, due giorni dopo che uno dei suoi droni ha ucciso quattro soldati  in una base militare a sud della città nel nord di Israele. Lo ha fatto  sapere lo stesso gruppo sciita libanese. L'attacco di domenica è stato  il più sanguinoso sferrato dal movimento filo-iraniano sul suolo  israeliano in quasi un mese di escalation militare. La formazione  filo-iraniana ora afferma di essere impegnata in un “combattimento  ravvicinato” con le truppe israeliane nel sud del Libano. Israele, dal  canto suo, ha intensificato i bombardamenti aerei sul Libano.

Hezbollah: 'Attaccheremo nord, centro e sud di Israele'

Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah in un discorso televisivo. "Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro", ha detto Qassem.

Hezbollah: sì a cessate il fuoco ma pronti a continuare la guerra

Siamo pronti al cessate il fuoco col nemico israeliano, ma siamo anche pronti a proseguire la guerra: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, parlando in un discorso trasmesso in tv.

Espone striscione 'stop genocide',apicoltore multato in Brianza

Una multa da 430 euro per essersi rifiutato di togliere lo striscione con scritto 'stop bombing Gaza - stop genocide' dal suo banchetto di miele al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza. E' quanto ha raccontato a Radio Popolare l'apicoltore Marco Borella. "Ero a fare il mercato a Desio con il mio banco del miele e a un certo punto della mattinata si sono presentati due carabinieri chiedendo di rimuovere lo striscione con scritto stop bombing gaza stop genocide perché mi hanno detto che si trattava di propaganda politica non autorizzata. Mi sono rifiutato di farlo perché penso che il messaggio che veicola lo striscione non sia d'odio ma una richiesta di pace immediata e di interruzione del genocidio in corso, a quel punto mi è stato fatto un verbale con una sanzione di 430 euro al quale dovrei rispondere, intanto ho parlato con un avvocato che mi aiuterà a presentare ricorso". "Non era la prima volta che avevo lo striscione, ma lunedì - ha concluso ai microfoni di Popolare - avrà dato fastidio a qualcuno". Subito dopo aver reso nota la sua storia, all'apicoltore sono arrivati molti messaggi di solidarietà: "non mi aspettavo - ha scritto su Instagram - di dover subire un episodio come quello di ieri mattina, che definirei di censura, ma nemmeno pensavo che così tante persone sarebbero state così presenti a sostenermi. Dà speranza". "Sarebbe stato ingiusto e umiliante accettare di rimuovere lo striscione per il quieto vivere, per continuare ad accettare il silenzio della nostra società. Perché il dissenso disturba, il dialogo tra le persone impaurisce, e la richiesta di giustizia viene negata".

Mikat: garanzie Usa su riduzione attacchi Israele a Beirut

Il governo libanese ha "ricevuto garanzie americane riguardo alla riduzione del livello dell'escalation israeliana su Beirut e i suoi sobborghi meridionali". Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati in un'intervista ad Al Jazeera rilanciata dai media israeliani e libanesi, tra cui L'Orient Le Jour e Haaretz. Sul piano diplomatico, Mikati ha sottolineato che "ci sono tentativi da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di decretare un cessate il fuoco ma non sono ancora giunti a un una conclusione".

Hezbollah: 'Spariamo sui militari, mentre Israele sui civili'

Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l'esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo.

Media: 'Raid israeliano a Tiro, 2 morti'

Un raid aereo israeliano su una casa nella città di Jennata, nel distretto di Tiro, nel Libano meridionale, ha ucciso due persone e ne ha ferite un'altra. Lo ha riferito l'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna).

Idf: razzi su Haifa, Hezbollah rivendica

Una ventina di razzi sono stati lanciati verso le zone di Haifa e della Galilea nel nord di Israele. Lo rende noto l'esercito israeliano spiegando che molti razzi sono stati intercettati e che non si registrano vittime. Hezbollah ha rivendicato l'azione affermando di aver lanciato ''una raffica di razzi verso Haifa'' e di aver ''bombardato un raduno di uomini e veicoli dell'esercito israeliano a Khallet Warda''.



Erdogan: 'Imbarazzante l'impotenza dell'Onu contro Israele'

"Abbiamo seguito con imbarazzo come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali siano state completamente impotenti di fronte all'impudenza di Israele". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, a cui partecipano anche politici internazionali, tra cui il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman al Safadi. "Come può l'Onu, che non protegge i diritti del proprio personale, difendere i diritti degli altri?", ha detto il leader turco, in riferimento agli attacchi di Israele contro Unifil in Libano. "La comunità internazionale e il mondo islamico devono fare di più per consegnare più aiuti umanitari a Gaza prima dell'inverno", ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu.

Idf, colloquio tra Halevi e ammiraglio Cavo Dragone

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha parlato nei giorni scorsi con l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo della Difesa italiana: lo ha reso noto l'Idf. Il colloquio ha riguardato i recenti eventi operativi, della situazione della sicurezza, tra cui, afferma l'Idf, "il tema dello sfruttamento da parte di Hezbollah delle aree in cui si trovano le posizioni e le postazioni Unifil per le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele". 

Comandante operazioni aree Hezbollah ucciso in Libano

Un comandante di Hezbollah, identificato come Jader Al Abed Bahja, capo di un'unità aerea nella zona settentrionale del fiume Litani, è stato ucciso dall'esercito israeliano. Secondo un comunicato militare, la sua morte è avvenuta "alcuni giorni" fa nella zona di Nabatieh, nel sud del Libano. Dotto il comando di Bahja sono stati effettuati attacchi aerei contro Israele, utilizzando droni, aerei di sorveglianza e velivoli esplosivi. L'esercito israeliano ha anche annunciato che le truppe della 228a Brigata hanno rinvenuto armi in un edificio residenziale nel sud del paese, dove continuano le "incursioni limitate, localizzate e specifiche", nonostante il fatto che L'ONU ha avvertito oggi che più del 25% del territorio del Libano è già oggetto di ordini di evacuazione da parte di Israele. "La brigata ha scoperto decine di tunnel terroristici e importanti infrastrutture sotterranee", precisa il testo militare, aggiungendo che decine di miliziani sono morti "durante gli scontri con le truppe e in più di 100 attacchi aerei". 

Beirut: pronti a rafforzare l'esercito a sud dopo una tregua

Il Libano è pronto a rafforzare la presenza dell'esercito nel sud dopo un eventuale cessate il fuoco. Lo ha detto il premier libanese Najib Mikati in un'intervista all'Afp aggiungendo che le truppe israeliane stavano effettuando brevi incursioni transfrontaliere. "Attualmente abbiamo 4.500 soldati nel sud del Libano e vorremmo aumentarli a un numero compreso tra 7.000 e 11.000", ha detto Mikati aggiungendo che non appena verrà raggiunto un cessate il fuoco, "potremo spostare i soldati" da altre parti del paese verso sud. "Le informazioni che abbiamo indicano che ci sono brevi incursioni (israeliane)" nel sud del Libano, ha aggiunto. Il premier ha poi riferito che la sicurezza è stata rafforzata nell'unico aeroporto del Paese a Beirut, per rimuovere qualsiasi pretesto per un attacco israeliano. "Il governo sta facendo tutto ciò che è in suo potere per togliere ogni pretesto agli israeliani", ha detto spiegando che "da una settimana è stata rafforzata la sicurezza all'aeroporto", situato vicino alla roccaforte di Hezbollah a sud di Beirut. 

Pentagono, difesa aerea Thaad e team Usa arrivati in Israele

"I dati che arrivano da Frontex continuano a confermare l’efficacia delle politiche del governo Meloni nella gestione dei flussi migratori. Crollano gli attraversamenti irregolari sulla rotta del Mediterraneo centrale con la riduzione del 64%. Dal piano Mattei per l’Africa, al protocollo per la realizzazione dei centri di accoglienza in accordo con l’Albania, definito come una lezione dal presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: l’Italia ha lanciato nuovi paradigmi vincenti, apprezzati da altri Paesi, per affrontare una sfida di portata internazionale, in sinergia con altre nazioni. Come ha notato il presidente Meloni, solo i partiti di opposizione in Italia sembrano non aver compreso la reale portata di questi modelli vincenti: spiace, ma neanche poi tanto, sottolineare agli orfani dell’accoglienza a tutti i costi, che stiamo avendo ragione noi". Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti.

Msf, migliaia di persone intrappolate nel campo di Jabalia a nord di Gaza

Migliaia di persone, tra cui sei membri dello staff di Medici Senza Frontiere (Msf), rimangono intrappolate nel campo di Jabalia dopo che il 7 ottobre le forze israeliane hanno emesso ordini di evacuazione di massa, costringendo migliaia di persone a fuggire dal nord di Gaza. Lo denuncia Msf. 

Kholoud, assistente al coordinamento di Msf, è riuscita a fuggire dal campo profughi di Jabalia e a rifugiarsi a Gaza City dove vive in condizioni difficili e tra incessanti bombardamenti. "Questa volta non c'è via d'uscita - è la sua testimonianza - Chi è partito il primo giorno è riuscito a fuggire, ma per chi non ce l'ha fatta è troppo tardi. Il 6 ottobre abbiamo ricevuto dei volantini che ordinavano a tutti di evacuare verso sud. Tutti erano sotto shock. Abbiamo passato l'intera giornata a cercare un un’auto o un mezzo per evacuare, ma non c'erano veicoli disponibili e i trasporti sono estremamente costosi".

"Era quasi il tramonto, mentre eravamo in macchina c'era un drone che ha aperto il fuoco su di noi, l'autista era terrorizzato e continuava a chiedere: 'Cosa devo fare?'. Ho pensato davvero che fossero gli ultimi momenti della mai vita. Ho visto la morte davanti ai miei occhi - racconta - Dalla sera alla mattina, carri armati e aerei hanno circondato completamente il campo di Jabalia. Mio padre ha provato ad uscire dal campo e si è trovato un carro armato proprio di fronte a lui. Ha preso mio fratello e sua moglie, sono corsi in strada, si sono nascosti e sono dovuti tornare al campo. Io sono riuscita a uscire [da Jabalia a Gaza City], ma sentivamo continuamente il rumore delle granate".


Onu, Israele ordina di evacuare più del 25% del Libano

Israele ha emesso ordini di evacuazione che riguardano più di un quarto del Libano: lo ha detto oggi in una conferenza stampa a Ginevra la direttrice per il Medio Oriente dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Rema Jamous Imseis, come riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. La quota del territorio del Paese attualmente nel mirino delle truppe dell'Idf, ha spiegato la funzionaria, si basa sui nuovi ordini israeliani di evacuazione in 20 villaggi nel sud del Libano. "Le persone sentono questi appelli all'evacuazione e fuggono senza quasi nulla", ha aggiunto Jamous Imseis. 

Meloni: "Io andrò in Libano e Tajani in Israele e Palestina"

"È già previsto che io vada in Libano, e il ministro Tajani si sta preparando per andare in Israele e Palestina la settimana prossima". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni al Senato in vista del Consiglio europeo, rispondendo al senatore di Iv Enrico Borghi. "Anche con la nostra presenza - ha aggiunto - stiamo facendo tutto quello che è possibile fare". 

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