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Guerra Israele Medio Oriente. Usa: "Aiuti a Gaza o stop fornitura armi a Tel Aviv"

©IPA/Fotogramma

Il segretario di Stato americano Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria "entro 30 giorni. Il Wp: "Attacco di Israele all'Iran prima delle elezioni Usa". A riverlarlo una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra Biden e Netanyahu. La città di Qana, nel sud del Libano, è stata bombardata da aerei israeliani, uccidendo 10 persone e ferendone 15

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Usa: "Vogliamo vedere cambiamenti subito da parte di Israele"

"Ci sono dei cambiamenti che vogliamo vedere immediatamente" da parte di Israele a Gaza, "non entro trenta giorni". Lo ha precisato il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, a proposito della lettera inviata da Antony Blinken e Lloyd Austin al ministro della Difesa israeliano. "Non abbiamo visto abbastanza impegno in questo senso nelle ultime settimane, per questo abbiamo deciso di inviare una lettera", ha aggiunto il funzionario. 

Israele: "Catturati 3 combattenti Hezbollah in sud Libano"

L'esercito israeliano ha riferito di aver catturato tre combattenti di Hezbollah nel sud del Libano.

Mo: ministro Esteri Libano, 'sostegno a proposta franco-americana'

Il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib, ha ribadito l' "incrollabile sostegno del Libano alla proposta franco-americana che prevede un cessate il fuoco di 21 giorni e un impegno per la piena attuazione della risoluzione 1701" dell'Onu, durante un incontro con l'ambasciatrice dell'Unione Europea a Beirut, Sandra de Waele. Lo ha riferito il sito di L'Orient Le Jour, secondo cui la diplomatica, da parte sua, ha insistito "sull'importanza di un cessate il fuoco, per contenere la situazione", sottolineando tuttavia che il Libano non deve attendere un cessate il fuoco "per eleggere un presidente".-

Unicef, in Libano 400 mila bambini sfollati

Almeno 400.000 bambini sono stati sfollati in Libano durante il conflitto. Lo scrive sui social il vicedirettore esecutivo dell'UNICEF, Ted Chaiban. Il ministero dell'istruzione libanese aveva affermato la scorsa settimana che gli attacchi israeliani hanno costretto circa il 40 percento degli 1,5 milioni di studenti libanesi ad abbandonare le proprie case, contribuendo al rinvio dell'inizio dell'anno


Meloni: riconoscere ora la Palestina non risolve la crisi

"Penso che sia un po' fuorviante far credere che se riconoscessimo la Palestina nel mezzo della crisi risolveremmo la questione. Non è così. I nostri sforzi sono concentrati sulla de-escalation: significa mantenere un dialogo franco con tutti gli attori in Medio Oriente, Israele compreso". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Sul riconoscimento della Palestina, ha spiegato la presidente del Consiglio, "questo governo si è posto in linea di assoluta continuità con altri governi di qualsiasi colore politico: noi siamo per la soluzione dei due Stati, abbiamo sostenuto e   continuiamo a sostenere l'Autorità palestinese, come sosteniamo il diritto di Israele a esistere. Ma questo deve nascere nei fatti e non nelle parole, con un processo politico fortemente sostenuto, aiutato e reso concreto anche dall'Ue". "Ho detto anche al Consiglio Ue - ha proseguito Meloni - che su questo punto l'Europa possa e debba giocare un ruolo da protagonista. La nostra posizione è condivisa dalla maggioranza degli Stati dell'Unione europea e dalla totalità di quelli del G7. Il tanto vituperato blocco di Visegrad ha riconosciuto la Palestina nel 1988. Poi lo hanno fatto solo in tre, Spagna, Svezia e Irlanda".

Unicef, in Libano 400 mila bambini sfollati

Almeno 400.000 bambini sono stati sfollati in Libano durante il conflitto. Lo scrive sui social il vicedirettore esecutivo dell'UNICEF, Ted Chaiban. Il ministero dell'istruzione libanese aveva affermato la scorsa settimana che gli attacchi israeliani hanno costretto circa il 40 percento degli 1,5 milioni di studenti libanesi ad abbandonare le proprie case, contribuendo al rinvio dell'inizio dell'anno scolastico.

Meloni: ritiro missione Unifil sarebbe grave errore

"Pretendiamo la sicurezza dei nostri militari e chiediamo la piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza Onu. Ne ho discusso personalmente con Netanyahu domenica. Oggi la posizione del governo israeliano e' un ritiro della missione Unifil: credo che un ritiro su richiesta unilaterale sarebbe un grave errore, minerebbe la credibilita' della missione stessa e dell'Onu e penso che i nostri soldati saranno preziosi anche quando riusciremo a ottenere un cessate il fuoco". Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, replicando, nell'aula della Camera, dopo il dibattito relativo alle sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 17 e del 18 ottobre.

Mo: ong palestinese Samidoun designata da Usa e Canada come terrorista

Il gruppo filo-palestinese Samidoun è stata inserita da Stati Uniti e Canada nella lista delle organizzazioni terroristiche. Lo ha annunciato il Dipartimento del Tesoro Usa sul proprio sito Internet. ''In un'azione congiunta con il Canada, l'Office of Foreign Assets Control del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato la Samidoun Palestinian Prisoner Solidarity Network, o "Samidoun", un ente di beneficenza fittizio che funge da raccolta fondi internazionale per l'organizzazione terroristica del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp)" recita la nota. Il Fplp, un'organizzazione terroristica straniera designata dal Dipartimento di Stato americano, si avvale di Samidoun per gestire le operazioni di raccolta fondi sia in Europa che in Nord America, si legge nella nota. Tra i destinatari delle sanzioni di c'è anche Khaled Barakat, membro della dirigenza del Fplp.

Netanyahu: 'ci servono forza, astuzia e aiuto divino'

"Abbiamo bisogno di forza, astuzia e aiuto divino. La guerra è una cosa lunga: non è un piano che va come vuoi. Ci sono giorni migliori e ci sono giorni meno buoni, ma l'importante è lottare per la vittoria". Lo ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu incontrando una delegazione di rabbini.

Libano, 41 morti e 124 feriti nei raid scorse 24 ore

E' di 41 morti e 124 feriti il bilancio dei raid israeliani sul Libano delle scorse 24 ore. Lo ha indicato il ministero della Sanità libanese, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Nna. Stando ai dati forniti dal ministero, l'episodio più grave ieri è stato l'attacco che ha distrutto un palazzo nella zona di Aito, nel nord del Paese dei cedri, nel quale hanno perso la vita 21 persone.

Meloni: dovrei essere in Libano venerdì

"Io dovrei essere in Libano venerdì". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in aula alla Camera, in sede di replica nel dibattito sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo.

Libano, 'colpito in un raid israeliano l'ospedale di Baalbek'

L'ospedale Murtada di Baalbek, nella valle orientale libanese della Bekaa, ha subito ingenti danni dopo essere stato colpito dagli attacchi aerei israeliani questa mattina, ha reso noto il capo del dipartimento ospedaliero del Ministero della Salute, Hisham Fawaz. "Al momento è impossibile per i team di manutenzione raggiungere il sito, ma stiamo lavorando per riaprire al più presto l'ospedale in collaborazione con la sua amministrazione. Sfortunatamente, questo scenario è diventato di routine ed è una situazione pericolosa", ha detto Fawaz parlando con l'emittente tv libanese Lbci. 

Hezbollah, colpiti tre bulldozer e un tank israeliani

Hezbollah ha colpito "tre bulldozer e un carro armato Merkava" dell'esercito israeliano nel villaggio di confine di Ramia, nel sud del Libano. Lo ha fatto sapere lo stesso movimento islamico libanese che afferma di essere impegnato in un "combattimento ravvicinato" con le truppe israeliane nel sud del Libano.

Giovedì al Senato informativa Crosetto su missione Unifil

Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riferirà giovedì alle 9 al Senato sulla vicenda della missione Unifil tra Israele e Libano e successivamente andrà alla Camera. È quanto emerso dalla conferenza dei capigruppo in corso a Palazzo Madama. A riferirlo, a fine riunione, è stato il capogruppo di Italia viva, Enrico Borghi aggiungendo che l'informativa del ministro è stata chiesta dal suo gruppo e dal Pd. 

Onu: "Peggiori restrizioni" ad aiuti Gaza da inizio guerra

Gaza soffre le peggiori restrizioni agli aiuti da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas più di un anno fa. Lo ha affermato James Elder, portavoce dell'Unicef, lamentando l'impatto particolarmente devastante sui bambini: "Giorno dopo giorno, la situazione per loro peggiora".

Londra sanziona altri coloni estremisti israeliani

Nuovo pacchetti di sanzioni del Regno Unito nei confronti di coloni israeliani "estremisti" responsabili di violenza anti-palestinesi nei territori occupati. Lo annuncia il governo di Keir Starmer richiamando i dati Onu sull'incremento "senza precedenti" di attacchi, fino a 1400, censiti nell'ultimo anno. Le sanzioni colpiscono 3 avamposti di coloni in Cisgiordania e 4 organizzazioni che "hanno istigato e promosso la violenza". Il ministro degli Esteri britannico David Lammy condanna inoltre "l'inerzia" del governo israeliano di Benyamin Netanyahu e "il clima d'impunità verso i coloni" e i loro "atroci abusi dei diritti umani".

La Turchia chiede 'sanzioni' contro Israele

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha affermato che è necessario imporre sanzioni contro Israele per fermare gli attacchi contro la Striscia di Gaza e il Libano. "Ora abbiamo bisogno di entrare in una seconda fase e iniziare ad utilizzare altri strumenti a partire da sanzioni, azioni legali internazionali, boicottare Israele e i suoi sostenitori a tutti i livelli e in ogni ambito", ha detto Fidan intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, come riferisce Daily Sabah.

Usa a Israele: migliori situazione Gaza o armi a rischio

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria a Gaza "entro 30 giorni" al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X. Nella lettera in particolare si chiedono "passi concreti" e si esprime la "profonda preoccupazione" degli Stati Uniti per una situazione che "sta deteriorando".

Meloni in Aula: "Presto andrò in Libano, attacchi a Unifil inaccettabili"

Durante il dibattito in Senato dopo la consegna del testo comunicazioni  sul prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio ha  annunciato la sua prossima visita nel Paese dei Cedri. Poi è tornata a  parlare della situazione in Medioriente, condannando nuovamente gli  attacchi israeliani all'Unifil. "L'atteggiamento delle forze israeliane è  del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701  dell'Onu", ha detto ribadendo che "pretendiamo la sicurezza dei nostri  soldati". LEGGI L'ARTICOLO

Media: colloquio capo Stato Maggiore Idf-Portolano su Unifil

Il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano, il capo di Stato Maggiore dell'Idf Herzi Halevi. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che durante il colloquio si è parlato ''della campagna dell'Idf in Libano''.

Il sito di Ynet precisa che Portolano e Halevi hanno parlato degli ultimi sviluppi sul campo, della situazione della sicurezza e delle sfide che comporta. In particolare, i due hanno discusso del fatto che ''Hezbollah sfrutta le aree in cui si trovano le postazioni dell'Unifil per le proprie attività terroristiche contro lo Stato di Israele''. Halevi, prosegue Ynet, ha spiegato a Portolano che le Idf continueranno a indagare sulle circostanze relative agli incidenti che hanno coinvolto le forze Unifil nel sud del Libano meridionale nei giorni scorsi e ha sottolineato ''l'importanza di sforzi militari congiunti contro il terrorismo nella regione''.

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