Guerra Israele Medio Oriente. Usa: "Aiuti a Gaza o stop fornitura armi a Tel Aviv". LIVE

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Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria "entro 30 giorni. Il Wp: "Attacco di Israele all'Iran prima delle elezioni Usa". A riverlarlo una fonte a conoscenza dei dettagli della conversazione tra il presidente Usa Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Bibi: "Tel Aviv farà i suoi interessi"

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Onu: "Peggiori restrizioni" ad aiuti Gaza da inizio guerra

Gaza soffre le peggiori restrizioni agli aiuti da quando è iniziata la guerra tra Israele e Hamas più di un anno fa. Lo ha affermato James Elder, portavoce dell'Unicef, lamentando l'impatto particolarmente devastante sui bambini: "Giorno dopo giorno, la situazione per loro peggiora".

Londra sanziona altri coloni estremisti israeliani

Nuovo pacchetti di sanzioni del Regno Unito nei confronti di coloni israeliani "estremisti" responsabili di violenza anti-palestinesi nei territori occupati. Lo annuncia il governo di Keir Starmer richiamando i dati Onu sull'incremento "senza precedenti" di attacchi, fino a 1400, censiti nell'ultimo anno. Le sanzioni colpiscono 3 avamposti di coloni in Cisgiordania e 4 organizzazioni che "hanno istigato e promosso la violenza". Il ministro degli Esteri britannico David Lammy condanna inoltre "l'inerzia" del governo israeliano di Benyamin Netanyahu e "il clima d'impunità verso i coloni" e i loro "atroci abusi dei diritti umani".

La Turchia chiede 'sanzioni' contro Israele

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha affermato che è necessario imporre sanzioni contro Israele per fermare gli attacchi contro la Striscia di Gaza e il Libano. "Ora abbiamo bisogno di entrare in una seconda fase e iniziare ad utilizzare altri strumenti a partire da sanzioni, azioni legali internazionali, boicottare Israele e i suoi sostenitori a tutti i livelli e in ogni ambito", ha detto Fidan intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, come riferisce Daily Sabah.

Usa a Israele: migliori situazione Gaza o armi a rischio

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e quello alla Difesa Austin hanno inviato ieri una lettera a Israele chiedendo di adottare misure entro 30 giorni per migliorare la situazione umanitaria a Gaza "entro 30 giorni" al fine di evitare un embargo sulle armi americane. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X. Nella lettera in particolare si chiedono "passi concreti" e si esprime la "profonda preoccupazione" degli Stati Uniti per una situazione che "sta deteriorando".

Meloni in Aula: "Presto andrò in Libano, attacchi a Unifil inaccettabili"

Durante il dibattito in Senato dopo la consegna del testo comunicazioni  sul prossimo Consiglio europeo, la presidente del Consiglio ha  annunciato la sua prossima visita nel Paese dei Cedri. Poi è tornata a  parlare della situazione in Medioriente, condannando nuovamente gli  attacchi israeliani all'Unifil. "L'atteggiamento delle forze israeliane è  del tutto ingiustificato e palese violazione della risoluzione 1701  dell'Onu", ha detto ribadendo che "pretendiamo la sicurezza dei nostri  soldati". LEGGI L'ARTICOLO

Media: colloquio capo Stato Maggiore Idf-Portolano su Unifil

Il capo di Stato maggiore della Difesa, il generale Luciano Portolano, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo omologo israeliano, il capo di Stato Maggiore dell'Idf Herzi Halevi. Lo scrive il Jerusalem Post spiegando che durante il colloquio si è parlato ''della campagna dell'Idf in Libano''.

Il sito di Ynet precisa che Portolano e Halevi hanno parlato degli ultimi sviluppi sul campo, della situazione della sicurezza e delle sfide che comporta. In particolare, i due hanno discusso del fatto che ''Hezbollah sfrutta le aree in cui si trovano le postazioni dell'Unifil per le proprie attività terroristiche contro lo Stato di Israele''. Halevi, prosegue Ynet, ha spiegato a Portolano che le Idf continueranno a indagare sulle circostanze relative agli incidenti che hanno coinvolto le forze Unifil nel sud del Libano meridionale nei giorni scorsi e ha sottolineato ''l'importanza di sforzi militari congiunti contro il terrorismo nella regione''.

Dopo sanzioni Ue l'Iran cancella suoi voli per l'Europa

L'Iran ha annunciato la cancellazione dei voli verso l'Unione Europea a  causa delle nuove sanzioni imposte dall'UE alle compagnie aeree del  Paese persiano per il presunto invio di missili alla Russia da  utilizzare nella guerra contro l'Ucraina. "Iran Air sta cancellando i  suoi voli verso destinazioni europee per evitare le conseguenze della  mancata concessione dei permessi di atterraggio negli aeroporti dei  Paesi europei", ha dichiarato il portavoce dell'Organizzazione  dell'aviazione civile iraniana Jafar Yazerlu all'agenzia di stampa  statale IRNA. La fonte ha dichiarato che la decisione fa seguito alle  sanzioni imposte ieri dall'UE "in violazione delle norme e dei trattati  internazionali in materia di aviazione" contro Iran Air, Mahan Air e  Saha Airlines. L'Iran Air, di proprietà statale, era l'unica compagnia aerea che  volava verso il suolo europeo, ovvero Parigi, Colonia, Amburgo e  Francoforte, oltre a Londra. Il Consiglio dell'UE ha approvato ieri le  prime sanzioni contro l'Iran per l'invio di missili balistici alla  Russia da utilizzare nell'invasione dell'Ucraina, includendo misure  restrittive contro sette individui e sette entità iraniane. L'elenco  delle sanzioni include tre compagnie aeree iraniane, Mahan Air, Iran Air  e Saha Airlines. Il Regno Unito ha imposto sanzioni simili a Teheran. Oggi il governo iraniano ha respinto le nuove sanzioni come  "ingiustificate e contrarie alle norme del diritto internazionale" e ha  nuovamente negato di aver consegnato missili alla Russia. I Paesi  occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno ripetutamente accusato  Teheran di fornire droni e missili alla Russia, che li ha utilizzati  nell'invasione contro l'Ucraina, accusa respinta dalle autorità  iraniane. Negli ultimi anni l'Iran e la Russia hanno rafforzato le loro  relazioni in vari campi, come la politica, l'esercito e l'economia, dato  che entrambi i Paesi stanno affrontando le sanzioni economiche degli  Stati Uniti.

Numero due Hezbollah: 'Per fine guerra serve cessate fuoco a Gaza'

"Per fermare la guerra ci hanno chiesto di allontanarci dieci chilometri dal confine per non provocare Israele, ma abbiamo insistito sul cessate il fuoco a Gaza". Lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, nel suo intervento in cui ha collegato quanto accade nel Paese dei Cedri, teatro delle operazioni militari israeliane contro Hezbollah, con la situazione nella Striscia di Gaza, dove dal 7 ottobre dello scorso anno le forze israeliane intervengono contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele.

"Non si può separare il Libano dalla Palestina - ha affermato il vice segretario generale di Hezbollah - Siamo passati dal sostegno ai palestinesi ad affrontare la guerra di Israele contro il Libano dal 17 settembre", dal giorno dell'attacco ai cercapersone di Hezbollah.

Gallant: presto risposta a Iran, sarà "precisa e mortale"

Israele  "risponderà presto" al massiccio attacco missilistico balistico  dell'Iran di due settimane fa. Lo dice il ministro della Difesa  israeliano, Yoav Gallant, incontrando i membri del Gvura Forum (Forum  dell'eroismo) composto dalle famiglie degli ostaggi. “Sarà una risposta  precisa e mortale”, aggiunge Gallant.

Qassem: duro colpo attacco Israele a leadership Hezbollah

"Siamo  rimasti feriti dal colpo inferto alla nostra leadership, l’attacco di  Israele alla nostra leadership è stato un duro colpo". Lo dice il vice  segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, in un discorso televisivo  rilanciato da diversi media arabi. Tuttavia, secondo Qassem, "il partito ha ripristinato le sue capacità militari e di leadership".

Hezbollah: lanciata salva di razzi su Haifa

Hezbollah ha lanciato una "salva di razzi" su  Haifa, due giorni dopo che uno dei suoi droni ha ucciso quattro soldati  in una base militare a sud della città nel nord di Israele. Lo ha fatto  sapere lo stesso gruppo sciita libanese. L'attacco di domenica è stato  il più sanguinoso sferrato dal movimento filo-iraniano sul suolo  israeliano in quasi un mese di escalation militare. La formazione  filo-iraniana ora afferma di essere impegnata in un “combattimento  ravvicinato” con le truppe israeliane nel sud del Libano. Israele, dal  canto suo, ha intensificato i bombardamenti aerei sul Libano.

Hezbollah: 'Attaccheremo nord, centro e sud di Israele'

Israele colpisce tutto il Libano e noi colpiremo tutto Israele: lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah in un discorso televisivo. "Visto che il nemico israeliano prende di mira tutto il Libano, ora attaccheremo ogni punto di Israele, al nord, al sud, al centro", ha detto Qassem.

Hezbollah: sì a cessate il fuoco ma pronti a continuare la guerra

Siamo pronti al cessate il fuoco col nemico israeliano, ma siamo anche pronti a proseguire la guerra: lo ha detto il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, parlando in un discorso trasmesso in tv.

Espone striscione 'stop genocide',apicoltore multato in Brianza

Una multa da 430 euro per essersi rifiutato di togliere lo striscione con scritto 'stop bombing Gaza - stop genocide' dal suo banchetto di miele al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza. E' quanto ha raccontato a Radio Popolare l'apicoltore Marco Borella. "Ero a fare il mercato a Desio con il mio banco del miele e a un certo punto della mattinata si sono presentati due carabinieri chiedendo di rimuovere lo striscione con scritto stop bombing gaza stop genocide perché mi hanno detto che si trattava di propaganda politica non autorizzata. Mi sono rifiutato di farlo perché penso che il messaggio che veicola lo striscione non sia d'odio ma una richiesta di pace immediata e di interruzione del genocidio in corso, a quel punto mi è stato fatto un verbale con una sanzione di 430 euro al quale dovrei rispondere, intanto ho parlato con un avvocato che mi aiuterà a presentare ricorso". "Non era la prima volta che avevo lo striscione, ma lunedì - ha concluso ai microfoni di Popolare - avrà dato fastidio a qualcuno". Subito dopo aver reso nota la sua storia, all'apicoltore sono arrivati molti messaggi di solidarietà: "non mi aspettavo - ha scritto su Instagram - di dover subire un episodio come quello di ieri mattina, che definirei di censura, ma nemmeno pensavo che così tante persone sarebbero state così presenti a sostenermi. Dà speranza". "Sarebbe stato ingiusto e umiliante accettare di rimuovere lo striscione per il quieto vivere, per continuare ad accettare il silenzio della nostra società. Perché il dissenso disturba, il dialogo tra le persone impaurisce, e la richiesta di giustizia viene negata".

Mikat: garanzie Usa su riduzione attacchi Israele a Beirut

Il governo libanese ha "ricevuto garanzie americane riguardo alla riduzione del livello dell'escalation israeliana su Beirut e i suoi sobborghi meridionali". Lo ha dichiarato il premier libanese Najib Mikati in un'intervista ad Al Jazeera rilanciata dai media israeliani e libanesi, tra cui L'Orient Le Jour e Haaretz. Sul piano diplomatico, Mikati ha sottolineato che "ci sono tentativi da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di decretare un cessate il fuoco ma non sono ancora giunti a un una conclusione".

Hezbollah: 'Spariamo sui militari, mentre Israele sui civili'

Hezbollah combatte come resistenza e prendiamo di mira l'esercito israeliano, mentre Israele uccide brutalmente bambini, donne e anziani. Lo ha detto Naim Qassem, numero due di Hezbollah, in un discorso televisivo.

Media: 'Raid israeliano a Tiro, 2 morti'

Un raid aereo israeliano su una casa nella città di Jennata, nel distretto di Tiro, nel Libano meridionale, ha ucciso due persone e ne ha ferite un'altra. Lo ha riferito l'agenzia di stampa nazionale libanese (Nna).

Idf: razzi su Haifa, Hezbollah rivendica

Una ventina di razzi sono stati lanciati verso le zone di Haifa e della Galilea nel nord di Israele. Lo rende noto l'esercito israeliano spiegando che molti razzi sono stati intercettati e che non si registrano vittime. Hezbollah ha rivendicato l'azione affermando di aver lanciato ''una raffica di razzi verso Haifa'' e di aver ''bombardato un raduno di uomini e veicoli dell'esercito israeliano a Khallet Warda''.



Erdogan: 'Imbarazzante l'impotenza dell'Onu contro Israele'

"Abbiamo seguito con imbarazzo come il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali siano state completamente impotenti di fronte all'impudenza di Israele". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, intervenendo alla conferenza "La diplomazia globale e il futuro della Palestina", organizzata ad Ankara dal partito di governo turco Akp, a cui partecipano anche politici internazionali, tra cui il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman al Safadi. "Come può l'Onu, che non protegge i diritti del proprio personale, difendere i diritti degli altri?", ha detto il leader turco, in riferimento agli attacchi di Israele contro Unifil in Libano. "La comunità internazionale e il mondo islamico devono fare di più per consegnare più aiuti umanitari a Gaza prima dell'inverno", ha aggiunto Erdogan, come riferisce Anadolu.

Idf, colloquio tra Halevi e ammiraglio Cavo Dragone

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha parlato nei giorni scorsi con l'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo della Difesa italiana: lo ha reso noto l'Idf. Il colloquio ha riguardato i recenti eventi operativi, della situazione della sicurezza, tra cui, afferma l'Idf, "il tema dello sfruttamento da parte di Hezbollah delle aree in cui si trovano le posizioni e le postazioni Unifil per le sue attività terroristiche contro lo Stato di Israele". 

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