Guerra Medioriente, Netanyahu conferma la morte di Hashem Safieddine. LIVE

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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante un videomessaggio rivolto alla popolazione libanese, ha confermato che il successore di Nasrallah alla guida di Hezbollah è stato ucciso in un raid su Beirut. Troupe del Tg3 aggredita in Libano: l'autista muore d'infarto Le Forze israeliane hanno annunciato di aver avviato un'operazione terrestre "limitata, localizzata e mirata" contro Hezbollah nella parte occidentale del Libano meridionale

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Israele, suonano sirene nel nord e a Sderot

In Israele tornano a suonare le sirene dell'allarme antiaereo. I media locali riferiscono dell'allerta scattata nel nord, a ridosso della frontiera con il Libano, e a Sderot, vicino al confine con la Striscia di Gaza.

Israele, scuole chiuse nelle aree vicino Haifa

Nuove linee guida, con restrizioni inasprite, vengono diffuse dal Comando del fronte interno delle forze israeliane (Idf) per diverse località nei pressi di Haifa, nel nord di Israele. E, riporta il Times of Israel, non consentono l'apertura delle scuole a Kiryat Ata, Kiryat Bialik, Kiryat Yam e Kiryat Motzkin.

A Haifa, finita oggi nel mirino di una raffica di razzi lanciati dagli Hezbollah libanesi, resteranno aperte solo in presenza di rifugi che possano essere raggiunti rapidamente in caso di allarme antiaereo.

Fonti israeliane: 'Falso che Sinwar abbia ripreso contatti con Qatar'

Fonti israeliane, citate da Ynet, hanno smentito che il leader di Hamas, Yahya Sinwar, abbia ripreso i "contatti con il Qatar nei giorni scorsi dopo una lunga pausa". La notizia era stata data ieri dall'emittente Al-Arabiya. "Questo è sbagliato. Sinwar non ha avuto contatti con i Paesi mediatori", ha dichiarato la fonte a Ynet dopo che l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, aveva riferito che Sinwar era irraggiungibile "da settimane", alimentando i sospetti che fosse rimasto ucciso in un raid israeliano su Gaza.

Fonti:l'allerta 3 nelle basi è una misura precauzionale

Il personale delle basi italiane di Unifil in Libano si trova in 'L3', ovvero livello di allarme 3, ed è quindi riparato nei bunker: si tratta di una misura presa a titolo precauzionale. Unifil al momento non è l'obiettivo delle parti in conflitto. Lo si apprende da fonti della Difesa.

Delegazione Hamas al Cairo per colloqui con al-Fatah

Una delegazione di Hamas è arrivata al Cairo per colloqui con rappresentanti di al-Fatah nell'ottica della riconciliazione palestinese ''sotto gli auspici dell'Egitto''. Lo ha dichiarato una fonte egiziana ben informata all'agenzia di stampa Xinhua. A capo della delegazione di Hamas è Khalil al-Hayya. In agenda anche la situazione nella Striscia di Gaza e il futuro del valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto. Israele sta ora controllando il lato palestinese del valico.

Soldati issano bandiera Israele in villaggio sud Libano

Soldati sono  stati ripresi mentre issano una bandiera israeliana sopra delle rovine  nel villaggio di Maroun al-Ras, nel sud del Libano. Lo riporta Haaretz.

Libro Woodward: 'Biden ha definito Netanyahu un figlio di p...'

Il presidente Usa Joe Biden ha definito il premier israeliano Benyamin Netanyahu 'son of b...' (figlio di p...) e 'bad f..king guy' (un cattivo fottuto): lo rivela nel suo ultimo libro il leggendario giornalista del Watergate Bob Woodward.

Italiani Unifil: arrivati anche ad allarme massimo

La situazione delle basi Unifil italiane in Libano in queste ore - con continui bombardamenti che si sentono a decine di chilometri di distanza - oscilla tra il livello 2 e il livello 3 di allarme, ovvero il livello massimo. I militari, in base al livello di allarme attivato, utilizzano elmetto e giubbetto protettivo. Talvolta rifugiandosi nei bunker e altre volte limitando semplicemente le operazioni al minimo. È quanto riferiscono fonti militari in merito alla situazione nelle basi italiane di Unifil in Libano.

Bandiera israeliana in area Hezbollah a sud del Libano

La bandiera israeliana è stata issata a Maroun el Ras, villaggio del sud del Libano, dove l'Idf ha preso il controllo di un intero complesso e dei terreni circostanti dove Hezbollah si era impadronito di una vasta area trasformandola in quartier generale con lanciatori di razzi puntati su Israele. La bandiera viene mostrata dalle tv locali. I genieri hanno utilizzato centinaia di chili di esplosivo per distruggere tunnel e strutture sotterranee dove si erano acquartierati i miliziani del gruppo sciita. Carri armati e commando hanno operato in tre aree centrali nel sud del Libano, localizzando armi ed eliminato 200 terroristi.

Parigi: verso rimpatrio di una cinquantina di persone dal Libano

La Francia ha messo a disposizione un aereo da trasporto militare A400M per rimpatriare una cinquantina di volontari dal Libano, attesi oggi a Parigi. Lo si apprende da fonti ben informate sul dossier. La settimana scorsa, le autorità francesi avevano riservato centinaia di posti sui voli commerciali per i loro cittadini, malati e anziani principalmente. Nel Paese mediorientale ci sono circa 24.000 titolari di passaporto francese, principalmente con doppia cittadinanza.

Manifestazione per ostaggi a Gerusalemme, 5 arresti vicino uffici Netanyahu

Arresti in Israele durante una manifestazione per chiedere il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza dall'attacco di un anno fa di Hamas nel Paese. Cinque manifestanti, riferisce Haaretz, sono stati fermati durante una protesta nei pressi degli uffici del premier Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. I manifestanti bloccavano gli ingressi.

Idf: 'Da inizio operazione di terra eliminati centinaia di esponenti Hezbollah e distrutte basi'

Dall'inizio dell'operazione di terra in Libano la scorsa settimana, le forze israeliane hanno ucciso "centinaia di terroristi, smantellato diversi percorsi sotterranei, decine di infrastrutture e basi per il combattimento in cui Hezbollah aveva nascosto centinaia di armi lungo la frontiera, compound che sono stati localizzati e distrutti", ha rivendicato l'Idf.

Reza Pahlavi: 'Pronto a guidare Iran verso libertà e pace'

Reza Pahlavi, figlio dell'ultimo Scià iraniano Mohammad Reza Pahlavi, rovesciato nella rivoluzione del 1979, ha rivolto un messaggio ad Israele e ai Paesi arabi affermando di essere pronto a guidare una transizione verso un Iran democratico e in pace con gli altri Stati della regione dopo la caduta della Repubblica islamica. Il messaggio, di quattro minuti e mezzo, è stato postato su X in inglese con sottotitoli in ebraico, arabo e persiano pochi giorni dopo una dichiarazione del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, secondo il quale "l'Iran sarà finalmente libero molto prima di quanto la gente pensi" e "il popolo ebraico e il popolo persiano saranno finalmente in pace". Secondo Reza Pahlavi, che vive in esilio negli Usa fin dalla caduta della monarchia, 45 anni fa, "c'è una vasta coalizione di patrioti iraniani, in patria e all'estero, pronti ad agire". "Ho detto ai miei compatrioti - aggiunge Reza - che farò il mio dovere, interverrò su loro richiesta per sovrintendere a questa pacifica transizione alla democrazia e al ritorno dell'Iran nella comunità delle nazioni". Reza Pahlavi, che lo scorso anno ha visitato Israele, ha dichiarato più volte in passato di essere pronto a guidare l'Iran dopo l'eventuale caduta della Repubblica islamica, ma solo se ciò sarà sancito da un libero referendum popolare.

Hezbollah: respinte truppe Israele infiltrate vicino Unifil

Hezbollah afferma di aver respinto le truppe israeliane che si erano "infiltrate" vicino ad una postazione dell'Unifil, le truppe Onu che presidiano la linea blu al confine tra i due Paesi.

Tajani sente Katz: 'Assicurata massima tutela di Unifil'

"Lungo colloquio telefonico con il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. Ribadita la richiesta italiana di assicurare massima tutela al contingente Unifil. Mi ha nuovamente rassicurato al riguardo. Prosegue l'impegno diplomatico italiano per la pace in Medio Oriente". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Al Jazeera: significativa presenza IDF vicino base Unifil

Una  significativa presenza dell'esercito israeliano, tra cui truppe e  veicoli, è stata segnalata vicino alla base delle forze di pace delle  Nazioni Unite Unifil a Maroun al-Ras, nel Libano meridionale. Lo riporta  Al Jazeera. Fotografie satellitari visionate dall'emittente mostrano 40  veicoli militari posizionati in fortificazioni di terra attorno al  quartier generale della missione delle Nazioni Unite. Le truppe UNIFIL nei giorni scorsi hanno  lanciato l'allarme dopo che l'esercito israeliano si era schierato  vicino alla postazione della missione a sud-est di Maroun al-Ras,  all'interno del territorio libanese. L'UNIFIL aveva rilasciato una  dichiarazione in cui affermava che è inaccettabile compromettere la  sicurezza delle forze di pace delle Nazioni Unite mentre svolgono i loro  compiti assegnati dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Sindaco Beirut: 'Non c'è più posto sicuro in città'

"Non c'è posto sicuro a Beirut". Parla così il sindaco della capitale libanese Abdallah Darwich in un'intervista alla Bbc dal suo ufficio in città, nel mirino delle operazioni israeliane contro Hezbollah. Secondo il sindaco, i bombardamenti israeliani in alcune zone di Beirut significano che potenziali obiettivi israeliani sono ora sparsi per la città.

"Non si sa chi vive in questo o quell'edificio, quindi non si sa se lì c'è un obiettivo - ha affermato - Non si può più dire che Beirut sia sicura. Nessuno sa dove sia il prossimo obiettivo israeliano". Il sindaco ha fatto riferimento a due recenti attacchi nel cuore di Beirut, che - ha detto - hanno dimostrato che non sono a rischio solo le aree legate ai gruppi di combattenti. Il riferimento, ricorda la Bbc, è alle operazioni a Bachoura e Cola, che - secondo le forze israeliane (Idf) - hanno preso di mira Hezbollah e Hamas. In un'operazione è stata distrutta una struttura sanitaria.


Meloni: 'Piena solidarietà a troupe Tg3'

"La mia totale solidarietà alla troupe del @Tg3web aggredita questa mattina mentre stava documentando la situazione a nord di Sidone, in Libano, insieme alla più sentita vicinanza ai familiari dell'autista locale deceduto per un infarto a seguito dell'attacco". Lo scrive la premier Giorgia Meloni su X.

Al Jazeera, decine di mezzi israeliani vicino a base Unifi

Fotografie satellitari mostrano una significativa presenza dell'esercito israeliano, tra cui truppe e veicoli, vicino alla base delle forze di pace Onu a Maroun al-Ras, nel su del Libano. Lo scrive Al Jazeera, secondo cui le immagini mostrano 40 veicoli militari posizionati in fortificazioni di terra attorno al quartier generale della missione Onu. L'area - continua l'emittente - ha visto la costruzione di una strada e scavi del terreno vicino alla base. Le truppe dell'Unifil hanno lanciato l'allarme nei giorni scorsi dopo che l'esercito israeliano si è schierato vicino a una postazione della missione a sud-est di Maroun al-Ras. 

Gallant: "Hamas è organizzazione fatta a pezzi, Hezbollah un gruppo ferito"

"A un anno dall'inizio della guerra, Hamas è un'organizzazione smembrata e Hezbollah è un'organizzazione ferita". Lo ha detto il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant, in dichiarazioni rilanciate dai media israeliani dopo una visita al Comando settentrionale delle forze israeliane. "Le azioni di Israele si vedono in tutto il Medio Oriente - ha aggiunto - Quando il fumo in Libano si sarà diradato, l'Iran capirà di aver perso il suo asset più grande". 

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