Melania Trump difende l'aborto nel suo memoir: "Donne siano libere"

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(Photo by Leon Neal/Getty Images)

L'ex first lady ha preso una posizione in netto disaccordo con quelle del marito, a un mese dalle prime elezioni presidenziali dopo lo storico annullamento della sentenza Roe vs. Wade (giugno 2022) da parte della Corte suprema degli Usa, che ha reso più difficile l'accesso alla pratica abortiva per le donne e le ragazze statunitensi. Minacce ai diritti riproduttivi sono state al centro della campagna del candidato repubblicano

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“Limitare il diritto di una donna di scegliere se interrompere una gravidanza indesiderata equivale a negarle il controllo sul proprio corpo. Ho portato con me questa convinzione per tutta la mia vita adulta”. Sono le parole che Melania Trump ha scritto a proposito del diritto all’aborto nella sua autobiografia fresca di stampa, Melania: A memoir, in uscita l’8 ottobre. Lo riporta il Guardian, che ne ha letto una copia in anteprima.

"Imperativo garantire autonomia delle donne"

L’ex first lady ha raramente espresso opinioni politiche in pubblico. Nel libro mette nero su bianco il fermo disaccordo con le posizioni del marito Donald Trump, che ha condotto una campagna elettorale per le prossime presidenziali ricorrendo a minacce frequenti sui diritti riproduttivi delle donne. “È imperativo garantire che le donne abbiano l'autonomia di decidere la loro preferenza di avere figli, sulla base delle proprie convinzioni, libere da qualsiasi intervento o pressione da parte del governo”, scrive la moglie del candidato repubblicano.

epa11616722 Democratic presidential candidate US Vice President Kamala Harris speaks during a campaign event at Veterans Memorial Coliseum at Alliant Energy Center in Madison, Wisconsin, USA, 20 September 2024 (issued 21 September 2024).  EPA/KAMIL KRZACZYNSKI

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Donald Trump si è espresso a favore di un divieto nazionale oltre le 15 settimane di gravidanza. Ad aprile aveva dichiarato che dare spazio a considerazioni politiche rispetto al tema era di primaria importanza, poiché quella del 5 novembre è la prima elezione presidenziale da quando la Corte Suprema degli Stati Uniti ha rovesciato la storica decisione Roe v. Wade del 1973, ponendo fine a quasi 50 anni di diritto federale a ricorrere alla procedura abortiva. Trump sostiene che le leggi sull'aborto dovrebbero essere decise dai singoli Stati e propone eccezioni al divieto di aborto solo in caso di stupro, incesto e per proteggere la vita della madre.

Cosa ne pensano i democratici 

I democratici vedono nel diritto all'aborto un tema caldo nella competizione tra Trump e la loro candidata Kamala Harris. Come sottolinea il Guardian, un sondaggio Reuters/Ipsos condotto ad agosto ha rilevato che la maggioranza degli elettori, compreso il 34% dei repubblicani, vuole che il prossimo presidente protegga o aumenti l'accesso all'aborto. Un portavoce della campagna di Harris ha detto al quotidiano britannico: “Purtroppo per le donne di tutta l'America, il marito della signora Trump non è d'accordo con lei ed è la ragione per cui più di una donna americana su tre vive sotto il divieto di aborto di Trump che minaccia la loro salute, la loro libertà e la loro vita”.

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