
Ieri un gruppo armato ha aperto il fuoco contro un gruppo di turisti a Pahalgam. Alcune fonti avevano ipotizzato la presenza di un italiano tra le vittime, ma dalla lista verificata dalla polizia è emerso che i 26 morti erano tutti uomini residenti in India, tranne uno originario del Nepal. L’attacco è stato rivendicato dal Fronte di resistenza (Trf), legato a kashmira Lashkar-e-Taiba. Il governo indiano ha promesso una "risposta forte e chiara" ai responsabili dell'attacco
26 morti. È il bilancio dell’attacco avvenuto ieri nel Kashmir indiano, dove un gruppo armato ha aperto il fuoco contro un gruppo di turisti a Pahalgam, a 90 km da Srinagar. Il numero delle vittime è stato confermato da una lista fornita da un ospedale e verificata dalla polizia. Alcune fonti giornalistiche indiane avevano anche ipotizzato la presenza di un cittadino italiano tra le vittime, ma l’elenco aggiornato ha chiarito che tutte le persone uccise erano uomini residenti in India, ad eccezione di un cittadino del Nepal. L'attacco è stato rivendicato dal Fronte di resistenza (Trf), ritenuto un gruppo ombra della formazione armata indipendentista islamista kashmira Lashkar-e-Taiba.
India: “Risposta forte e chiara all'attacco in Kashmir”
Il governo indiano ha promesso una "risposta forte e chiara" ai responsabili dell'attacco di ieri nel Kashmir che ha provocato la morte di 26 persone. "I responsabili e coloro che stanno dietro a un simile atto sentiranno molto presto la nostra risposta, forte e chiara", ha dichiarato il ministro della Difesa, Rajnath Singh in un discorso a Nuova Delhi. "Non ci limiteremo a raggiungere solo coloro che hanno compiuto l'attacco. Ci rivolgeremo anche a coloro che lo hanno pianificato dietro le quinte, sul nostro territorio", ha aggiunto.
Farnesina: “Non confermati italiani tra vittime in Kashmir”
La Farnesina ha riferito che “la polizia e le agenzie di sicurezza indiane non hanno confermato la presenza di cittadini italiani fra le vittime dell'attacco terroristico in Kashmir contro un gruppo di turisti, e gli stessi media indiani che avevano avanzato questa ipotesi hanno corretto le loro informazioni”. Il ministero degli Affari Esteri e l'ambasciata d'Italia in India in queste ore sono ancora in contatto con le autorità indiane. ”Rimaniamo in contatto con le autorità indiane per ogni possibile aggiornamento ed evoluzione in vista di un bilancio definitivo che non è stato ancora formalizzato”.
L'Onu condanna “fermamente” l’attacco in Kashmir
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha “condannato fermamente" l'attacco ai turisti nel Kashmir. "Il Segretario generale sottolinea che gli attacchi contro i civili sono inaccettabili in qualsiasi circostanza", ha riferito il suo portavoce in una nota, esprimendo le condoglianze di Guterres alle famiglie delle vittime prese di mira dagli uomini armati.
