
In precedenza i media locali avevano riferito di 28 persone uccise. Ieri alcune fonti giornalistiche indiane avevano indicato che fra le vittime potrebbe esserci un turista italiano, ma dalla lista è emerso che tutti i morti erano residenti in India, tranne uno che era residente in Nepal
È di 26 morti il bilancio di un attacco armato nel Kashmir indiano. Alcuni uomini hanno aperto il fuoco contro un gruppo di turisti a Pahalgam, a 90 km da Srinagar, come ha riferito all'Afp un alto responsabile della polizia locale. Manca ancora un bilancio ufficiale e le vittime non sono ancora state identificate, ma le autorità lo hanno definito il peggior attacco contro i civili da anni. Stando a quanto riporta il sito The Hindu, le vittime dell'attacco sarebbero in gran parte turisti indiani, provenienti da altri Stati, tra i quali Odisha, Tamil Nadu, Gujarat, Karnataka e Maharashtra, che si erano recati in Kashmir per fare trekking.
Nessuna rivendicazione
In precedenza i media locali avevano riferito di 28 persone uccise. Ieri alcune fonti giornalistiche indiane avevano indicato che fra le vittime potrebbe esserci un turista italiano, ma dalla lista è emerso che tutti i morti erano residenti in India, tranne uno che era residente in Nepal. Il primo ministro indiano Narendra Modi, che ieri ha incontrato il vice presidente americano JD Vance in visita nel Paese, ha condannato "l'atto atroce". Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità dell'attacco, ma potrebbe trattarsi dei ribelli della regione contesa a maggioranza musulmana che sono impegnati in un'insurrezione dal 1989. Puntano all'indipendenza o all'unione con il Pakistan, che controlla una parte più piccola della regione del Kashmir e, come l'India, la rivendica per intero.

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