Missili iraniani su Israele. Idf: raid finito. Teheran: "Iran è in stato di guerra". LIVE

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Le autorità israeliane non segnalano "ulteriori minacce aeree". Idf: oltre 180 ordigni lanciati da Teheran. Esplosioni sono state avvertite anche a Gerusalemme e Tel Aviv. Non si registrano vittime né feriti. Durante il raid morto un palestinese a Gerico, in Cisgiodania. Attacco armato nella metropolitana leggera di Giaffa: 6 morti. Casa Bianca: "Gravi consenguenze"

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Hamas: a Gaza il bilancio è salito a 41.638 morti

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 41.638 persone sono state uccise nella guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende 23 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, che ha dichiarato che 96.460 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.

'Attacco fa esplodere strada di collegamento nel sud del Libano'

Il canale libanese al Mamar, legato a Hezbollah, ha riferito di un attacco aereo che ha fatto saltare in aria il tratto di strada tra al Saki e Kaohkaba, nel sud del Libano.

Idf: "Lanciati 30 razzi da Libano su Israele in poche ore"

Una trentina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso il nord di Israele nelle ultime ore e sono tutti caduti in aree aperte. Lo hanno riferito le forze armate israeliane, aggiungendo che i caccia dell'Idf hanno attaccato i lanciatori di Hezbollah rivolti verso Israele e depositi di armi. 

Al-Arabiya: "Le forze israeliane sono entrate per 500 metri in Libano"

"Cinquecento metri" in terra libanese. Questa, secondo la tv satellitare al-Arabiya, la 'profondità' raggiunta dalle forze israeliane (Idf) che hanno avviato nella notte un'operazione contro Hezbollah.

In precedenza, una fonte della sicurezza libanese ha riferito ad Asharq Al-Awsat che "le forze israeliane non sono ancora entrate nel territorio libanese, nonostante l’annuncio delle Idf di essere impegnato in aspri combattimenti nel sud del Libano”.

Hezbollah: "Nessuno scontro diretto con le forze israeliane, ma siamo pronti"

Non si sono verificati "scontri diretti sul campo" in Libano tra combattenti di Hezbollah e forze israeliane. E' quanto sostiene il Partito di Dio. In una dichiarazione alla tv satellitare al-Jazeera, il responsabile del gruppo sciita libanese per i media, Mohammad Afif, ha ripetuto che i miliziani sono "pronti allo scontro". 

Guerra Israele Libano, Meloni al premier Miqati: "Impegno Italia per cessate il fuoco"

La presidente del Consiglio, in un colloquo telefonico con l'omologo libanese, ha sottolineato anche "il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all'interno della missione Unifil". LEGGI L'ARTICOLO

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Media: "Sede tv pro Hezbollah distrutta in un raid dell'Idf a Beirut"

La sede dell'emittente televisiva Al-Sirat, vicina a Hezbollah, è stata distrutta in un raid aereo israeliano condotto nelle scorse ore a sud di Beirut. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca Anadolu spiegando che, prima di condurre l'attacco, l'esercito israeliano ha ordinato al personale di andarsene. Secondo le Idf la sede della tv veniva utilizzata per produrre "mezzi di combattimento".

Hezbollah ha negato di utilizzare strutture civili per conservare le armi, compreso il palazzo che ospitava Al-Sirat tv e che è stato colpito. Il raid non ha causato vittime.

Hezbollah conferma: "Nessuno scontro diretto ancora con gli israeliani"

"Tutte le affermazioni sioniste secondo cui le forze di occupazione (israeliane) sarebbero entrate in Libano sono false": lo ha detto ad Aljazeera il portavoce di Hezbollah Muhammad Nabulsi, secondo cui "non c'è ancora stato uno scontro diretto sul terreno" tra Hezbollah e Israele. "I combattenti della resistenza sono pronti allo scontro diretto con le forze nemiche che osano o tentano di entrare nel territorio libanese", ha detto. Il portavoce ha aggiunto che Hezbollah è "pronto a infliggere gravi perdite" a coloro che tentano di entrare in Libano.

Fidan: "La morte di Nasrallah un duro colpo per l'Iran"

Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha definito la morte del leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, "un duro colpo per l'Iran". "Il vuoto lasciato dalla sua assenza sara' molto difficile da colmare. L'uccisione del numero uno di Hezbollah costituisce una grande perdita per Hezbollah, ma anche un duro colpo per l'Iran", ha dichiarato Fidan durante un'intervista televisiva. Il numero uno della diplomazia turca ha rivelato di aver incontrato Nasrallah una volta, nella capitale libanese Beirut, circa 10 giorni dopo l'inizio del conflitto partito il 7 ottobre scorso.

Unifil: "L'Idf ha annunciato le incursioni, viola la risoluzione Onu"

La forza di pace delle Nazioni Unite afferma che l'Idf ha notificato la sua intenzione di intraprendere incursioni di terra limitate in Libano. In un comunicato l'Unifil afferma che, nonostante gli sviluppi in Libano, le forze di pace rimangono in posizione. "Qualsiasi attraversamento del Libano è una violazione della sovranità e dell'integrità territoriale libanese e una violazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", afferma. 

Meloni al primo ministro del Libano: "Impegno per cessate il fuoco"

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il primo ministro del Libano, Najib Mikati. "Nel rinnovare la vicinanza dell'Italia al Libano e al popolo libanese e nel ricordare i primi aiuti immediati alla popolazione civile stanziati ieri dal governo", la premier, spiega una nota di Palazzo Chigi, "ha ribadito l'impegno italiano per un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica al conflitto che permetta agli sfollati di tornare alle proprie case. L'Italia, anche quale presidenza di turno del G7, continuerà a lavorare per una de-escalation a livello regionale. Meloni ha infine ricordato "il ruolo cruciale dei militari italiani presenti nel sud del Libano all'interno della missione UNIFIL, sottolineando l'importanza della loro sicurezza". 

Gallant: "In 12 mesi un grande fallimento ed enormi risultati dell'Idf"

"Quest'anno abbiamo conosciuto il nostro più grande fallimento, ma anche i risultati più importanti nella storia dell'esercito e dell'establishment della sicurezza": lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant parlando al Forum dello stato maggiore. 

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Israele: "Gli Usa hanno messo in pericolo le truppe con una fuga di notizie"

Irritazione in Israele per la "fuga di notizie" dagli Stati Uniti sull'operazione militare israeliana in Libano. La tv pubblica israeliana Kan riporta il commento di un alto funzionario secondo il quale gli Usa hanno messo in pericolo le truppe "facendo trapelare i piani per l'operazione di terra in Libano". Ieri sera infatti durante il Gabinetto di sicurezza che si teneva a Tel Aviv è stato un portavoce del Dipartimento di Stato ad annunciare da Washington che Israele stava già conducendo "operazioni terrestri limitate" nel Paese dei Cedri, senza che per lungo tempo siano arrivate conferme ufficiali dall'Idf. Facendo quindi sapere dell'operazione di terra prima ancora che scattasse effettivamente, circostanza che ha fatto infuriare ministri ed esercito israeliani. "Ciò è stato fatto nonostante gli Stati Uniti sostengano l'operazione", ha detto il funzionario a Kan aggiungendo: "Per noi tuttavia è chiaro che gli Stati Uniti sono preoccupati e quindi hanno reso pubblica l'operazione per cercare di limitarla". La fonte ha concluso affermando che "non ci sarà alcun accordo diplomatico in Libano prima della fine dell'operazione attuale". 

Il premier libanese: "Chiediamo con urgenza più aiuti per gli sfollati"

"Chiediamo con urgenza più aiuti per intensificare i nostri sforzi e fornire sostegno ai civili sfollati". Lo ha detto il premier libanese Najib Miqati, come riporta la Bbc. Miqati ha ribadito che nel Paese dei Cedri sono "circa un milione gli sfollati" da quando sono iniziati, il mese scorso, i raid aerei israeliani contro Hezbollah.

Il premier è intervenuto durante una riunione con rappresentanti delle organizzazioni delle Nazioni Unite e ambasciatori dei Paesi donatori incentrata sulla crisi degli sfollati. E, riporta l'agenzia Nna, ha parlato della "guerra devastante scatenata da Israele". 

Israele ordina l'evacuazione in oltre 20 aree nel sud del Libano

L'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di evacuare oltre 20 aree nel sud del Libano.  In una dichiarazione rilasciata su X, il portavoce in lingua araba delle Idf, Avichai Adraee, ha chiesto ai residenti di diversi villaggi nel Libano meridionale, tra cui Aabbassiyeh e Bint Jbeil, di evacuare a nord del fiume Awali, decine di chilometri a nord del confine israeliano. Lo riportano i media israeliani. "Le attività di Hezbollah stanno costringendo l'Idf ad agire contro il gruppo", si legge nella dichiarazione, sottolineando che i residenti "devono immediatamente recarsi a nord dell'Awali". 

Hezbollah rivendica lancio razzi contro sede Mossad vicino a Tel Aviv

Hezbollah ha rivendicato di aver lanciato razzi contro la base Glilot, sede del quartier generale del Mossad e di un'unità dell'intelligence israeliana a Herzliya vicino a Tel Aviv nel centro di Israele. Secondo il Times of Israel, nell'attacco sono rimaste lievemente ferite due persone e stanno ricevendo cure mediche.

Unifil: "Qualsiasi incursione in Libano è violazione della sovranità del Paese"

"Qualsiasi incursione in Libano viola la sovranità e l'integrità territoriale libanese e viola la risoluzione 1701". Lo scrive in una nota Unifil, precisando che "nonostante questo pericoloso sviluppo - ovvero l'inizio delle operazioni di terra delle Idf nel Paese dei cedri - le forze di peacekeeping rimangono in posizione". 

"Abbiamo piani di emergenza pronti da attivare se assolutamente necessario", ha precisato l'Unifil, che esorta le parti a "fare un passo indietro" ed evitare un'escalation che "porterà solo più violenza e più spargimento di sangue".

"I civili devono essere protetti, le infrastrutture civili non devono essere prese di mira e il diritto internazionale deve essere rispettato", ha concluso la missione Onu, esortando le parti a rispettare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e la 1701 "come unica soluzione praticabile per riportare la stabilità in questa regione".

Razzo di Hezbollah colpisce Route 6 nel centro d'Israele

La Route 6 è stata chiusa in entrambe le direzioni nei pressi dello svincolo di Horeshim nella zona di Sharon, nel centro di Israele, dopo che un razzo lanciato dal Libano ha colpito la strada. Lo riferisce la polizia. Il servizio di ambulanze Magen David ha reso noto che due persone che si trovavano in strada, un autista di autobus e un altro automobilista, sono stati colpiti dalle schegge del razzo nei pressi di Kafr Qasim. 

Idf: "Il sud del Libano pieno di terroristi e armi, respingeremo Hezbollah"

''Diciotto anni dopo la (risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, ndr) 1701, Hezbollah è il più grande esercito non statale del mondo e il Libano meridionale è pieno di terroristi e armi di Hezbollah. Se lo stato del Libano e il mondo non riescono a respingere Hezbollah dai nostri confini, non abbiamo altra scelta che farlo noi stessi''. Lo ha dichiarato il portavoce delle Idf Daniel Hagari, aggiungendo; "Voglio chiarire che la nostra guerra è contro Hezbollah, non contro il popolo del Libano. Non vogliamo danneggiare i civili libanesi e stiamo prendendo misure per impedirlo''.

Il portavoce dell'esercito israeliano ha ricordato che ''per decenni, le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite hanno chiesto al Libano di garantire che il suo territorio fosse libero da gruppi armati non governativi. La risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite del 2006, concordata da Israele e Libano, chiede che non ci sia personale armato, beni e armi diversi da quelli del governo del Libano e di Unifil nel Libano meridionale''.

Hagari ha aggiunto che ''continueremo a fare tutto il necessario affinché le famiglie israeliane possano tornare alle loro case in sicurezza e protezione'' nel nord di Israele, al confine con il Libano. Per questo, ha spiegato, ''le Forze di difesa israeliane stanno conducendo raid limitati e mirati lungo il confine settentrionale di Israele contro la minaccia che Hezbollah rappresenta per i civili nel nord di Israele. Questi raid di terra localizzati prenderanno di mira le roccaforti di Hezbollah che minacciano le città, i kibbutz e le comunità israeliane lungo il nostro confine''.

Il Cremlino condanna gli attacchi israeliani a "Stati sovrani"

Il Cremlino "condanna gli attacchi contro Stati sovrani". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in merito alle incursioni di terra israeliane in Libano e il bombardamento su Damasco. "Osserviamo che la geografia delle ostilità si sta espandendo, tutto ciò porta ad un'ulteriore destabilizzazione nella regione e ad un aumento della tensione distruttiva per l'intera regione e per l'area adiacente in questa regione", ha aggiunto il portavoce, citato dall'agenzia Interfax. 

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