MO, primo raid israeliano nel nord del Libano. Netanyahu a iraniani: "Presto liberi". LIVE

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Videomessaggio del premier israeliano al popolo iraniano: “Quando l'Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso”. I miliziani palestinesi hanno intanto annunciato la morte di Fateh Sherif Abu el-Amin e di alcuni suoi familiari dopo i bombardamenti di Tel Aviv

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Gaza, 41.615 palestinesi uccisi e oltre 96mila feriti da 7/10

Sono almeno 41.615 i palestinesi che sono stati uccisi e 96.359 quelli che sono rimasti feriti nell'offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza iniziata lo scorso 7 ottobre. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza.

Cremlino: 'In Libano rischio di catastrofe umanitaria'

I "bombardamenti indiscriminati su aree residenziali in Libano" porteranno "inevitabilmente a una catastrofe umanitaria come stiamo vedendo a Gaza". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti.

Hezbollah: "Avanti col nostro piano. Vinceremo"

"Continueremo con il nostro piano. Vinceremo, proprio come abbiamo  vinto nel nostro confronto con Israele nel 2006", ha ancora dichiarato  in un video-messaggio il vice segretario di Hezbollah, Naim Qassem,  possibile successore al leader ucciso Hassan Nasrallah. "Hezbollah  continuerà con i suoi obiettivi principali nonostante gli attacchi  aggressivi contro i civili in Libano e l'obiettivo di Israele di creare  caos", ha sottolineato.

L'Idf conferma l'uccisione del capo di Hamas in Libano

L'esercito israeliano ha confermato l'uccisione del capo di Hamas in Libano, Fateh Sherif Abu el-Amin. E' quanto si legge in un comunicato pubblicato su Telegram.

Esercito Iran: Israele si aspetti una risposta dopo Nasrallah

Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, il generale Abdolrahim Mousavi, ha lanciato un avvertimento a Israele, affermando che lo Stato ebraico deve aspettarsi una risposta da parte dell'Iran dopo l'uccisione a Beirut di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah. "Aspettatela", ha detto Mousavi in riferimento ad una risposta da parte di Teheran, riferisce Mehr, commentando il raid di Israele della scorsa settimana a Beirut in cui sono stati uccisi Nasrallah e anche il generale delle Guardie della rivoluzione iraniana, Abbas Nilforoushan. "Il sangue del martire Nasrallah accelererà la caduta del regime di Israele e dei suoi leader", ha detto Mousavi, aggiungendo che "quello che dice il nemico è soprattutto basato su operazioni psicologiche" e che Israele tenta di presentare una situazione vittoriosa mentre in realtà si sta muovendo in modo rapido verso la sua distruzione.

Da Emirati arabi uniti 100 milioni di dollari per il Libano

Il presidente degli Emirati arabi uniti (Eau), lo sceicco Mohamed bin Zayed Al Nahyan, ha ordinato la consegna di un pacchetto urgente di aiuti da 100 milioni di dollari (89,3 milioni di euro) al Libano. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale Wam. "L'iniziativa fa parte dei continui sforzi degli Emirati Arabi Uniti per sostenere il Libano attraverso le sue sfide attuali, sottolineando l'impegno costante della nazione nell'assistere il popolo libanese", si legge in un comunicato.

Nucleare, Iran: in corso colloqui per visita di Grossi a Teheran

L'Iran ha fatto sapere che sono in corso colloqui per avere un visita a Teheran da parte del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. "Se c'è una seria volontà da parte dell'Aiea di perseguire questioni comuni all'interno del quadro professionale e specializzato dell'agenzia, c'è sicuramente la possibilità di continuare queste discussioni professionali e risolvere le questioni rimanenti tra l'Iran e l'agenzia", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta Mehr, aggiungendo che il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, Mohammad Eslami, ha avuto "colloqui positivi" a Vienna e anche il capo della Diplomazia di Teheran, Abbas Araghchi, ha avuto una conversazione "costruttiva" con Grossi a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite la scorse settimana a New York.

Hezbollah: sceglieremo il segretario generale il prima possibile

Hezbollah nominerà "il prima possibile" il nuovo segretario generale dopo l'uccisione da parte di Israele del defunto leader Hasan Nasrallah. Lo ha detto poco fa in un discorso televisivo Naim Qasem, numero due del Partito di Dio.

Iran: 'I sionisti non otterranno nulla dalla morte di Nasrallah'

"Il regime sionista usurpatore non otterrà niente da crimini di questo tipo non compenserà mai la sua irreparabile sconfitta ricorrendo a questi crimini". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, parlando del raid israeliano a Beirut che ha ucciso la scorsa settimana il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah. "Gli Stati Uniti non guadagneranno nulla da tutti questi crimini e non compenseranno i loro fallimenti nella regione", ha aggiunto il funzionario, come riferisce Irna, affermando che nonostante la morte di Nasrallah "la scuola di pensiero" del leader di Hezbollah è ancora viva. "Senza dubbio, il fronte della resistenza e il popolo libanese celebreranno la morte del sionismo e la liberazione della sacra Gerusalemme presto", ha detto Kanani.

Hezbollah: 'Nasrallah aveva disposto piani in caso di uccisione'

Il defunto leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ucciso venerdì scorso a Beirut da Israele, aveva predisposto piani alternativi perché Hezbollah possa continuare la sua azione di resistenza contro Israele a partire dalla sua leadership. Lo ha detto Naim Qassem, numero due del Partito di Dio in un discorso televisivo.

Media: esplosione a Damasco, attive le difese aeree

I media siriani riferiscono che le esplosioni sentite alla periferia di Damasco sono le difese aeree attive. "I suoni delle esplosioni sono la reazione dell'esercito contro un obiettivo ostile", riporta la radio filo-governativa Sham Fm, aggiungendo che l'obiettivo è probabilmente un drone. Lo riporta il Times of Israel.

Hezbollah: 'Pronti a affrontare Israele sul terreno'

Siamo pronti ad affrontare Israele sul terreno se dovessero invadere il Libano. Lo ha detto il numero due di Hezbollah Naim Qassem in un discorso tv. "Israele non riuscirà a raggiungere i suoi obiettivi", ha aggiunto.

Iran: "Taglieremo mani e piedi" agli aggressori

L'Iran non lascerà senza risposta nessuno degli "atti criminali" di  Israele e "taglierà mani e piedi" a coloro che attaccano il Paese. Lo ha  dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Naser  Kanani. Il diplomatico ha rilasciato queste dichiarazioni in risposta ai  giornalisti sulle possibili reazioni di Teheran alla morte del leader di  Hezbollah, Hassan Nasrallah, e del generale di brigata della Guardia  rivoluzionaria iraniana, Abbas Nilforushan, venerdì a Beirut. "Daremo  una risposta che sarà deplorevole per coloro che violano i nostri  interessi nazionali", ha assicurato Kanani, promettendo una "punizione"  per lo Stato ebraico. "L'Iran non lascerà senza risposta nessuna delle azioni aggressive del  regime sionista contro la Repubblica islamica, e questo regime non  rimarrà impunito per i crimini che ha commesso contro l'Iran", ha ancora  affermato. Allo stesso tempo, ha insistito sul fatto che Teheran  “adotterà qualsiasi misura basata sul diritto internazionale”.

Idf: 'In mattinata 35 razzi dal Libano in territorio Israeliano'

Circa 35 razzi hanno attraversato questa mattina il Libano per entrare in territorio israeliano, "numerosi" dei quali "sono stati intercettati e altri sono caduti in aree aperte": lo ha reso noto l'esercito israeliano (Idf) su Telegram. Il messaggio segue l'attivazione delle sirene antiaeree nelle aree delle alture meridionali del Golan, dell'Alta Galilea e della comunità di Snir.

Katz: "Hezbollah disarmi e via dal Litani"

Israele non accetterà un cessate il fuoco in Libano  finché Hezbollah non si sposterà a nord del Litani e non verrà  disarmato. Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz,  secondo quanto riferito dall'emittente israeliana Kan, in un messaggio  trasmesso a 25 suoi omologhi, tra cui Italia. "L'unico modo accettabile  per Israele di fermare il fuoco è spostare Hezbollah a nord del Litani e  disarmarlo", ha dichiarato il capo della diplomazia israeliana. Il  contenuto della sua dichiarazione è stato rilanciato da Al Jazeera. 
  L'attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle  Nazioni Unite è inoltre richiesta per un cessate il fuoco in Libano.  "Finché ciò non si verificherà, Israele continuerà le sue azioni per  garantire la sicurezza dei cittadini di Israele e il ritorno dei  residenti del nord alle loro case", ha aggiunto Katz.
  In merito all'assassinio di Nasrallah, il ministro degli Esteri ha  sottolineato che "è stata una delle contromisure più giustificate che  Israele abbia mai attuato e che stava pianificando altri attacchi contro  Israele".

Iran: 'Aiuteremo Hezbollah a rispondere dopo omicidio Nasrallah'

L'Iran non lascerà senza risposta nessuno degli "atti criminali" di Israele, compreso l'omicidio del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in una conferenza stampa. Il capo del consiglio per l'informazione del governo iraniano, Elias Hazrati, citato dall'agenzia di stampa Tasnim ha aggiunto che ''mostreremo la sconfitta di Israele alla gente del mondo''. Hazrati ha aggiunto che ''le fondamenta di Hezbollah sono così solide che non c'è possibilità di interrompere il suo cammino. Hezbollah ha cacciato Israele dal Libano molte volte. Un terrorista che avrebbe dovuto essere arrestato ora ordina omicidi alle Nazioni Unite'', ha aggiunto riferendosi al premier israeliano Benjamin Netanyahu. ''Hezbollah non ha usato le sue armi e ora deve iniziare. La Repubblica islamica dell'Iran è a fianco del popolo del Libano e di Hezbollah, e noi usiamo tutta la nostra capacità per aiutare Hezbollah e il popolo del Libano'', ha aggiunto.

Atteso discorso vice leader di Hezbollah, il primo da morte Nasrallah

Naim Qassem, vice Segretario generale di Hezbollah, terrà a breve un discorso pubblico, il primo dall'uccisione di Hassan Nasrallah. Il discorso è atteso alle 12 ora di Beirut, le 11 in Italia.

Tajani: garanzie da Israele per nostri militari

"Ho avuto la  garanzia che Israele presterà grande attenzione e prudenza alla  presenza dei nostri militari" in Libano che al momento "non stanno  correndo alcun pericolo". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio  Tajani, intervenendo su Rai 3 e facendo riferimento al colloquio con il  ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.  "Seguiamo minuto per  minuto i nostri militari che fanno parte del contingente Unifil e che si  trovano in un'area molto a rischio, ma non stanno correndo pericoli e  resteranno là". Tajani ha spiegato che è stata "ridotta la missione in  Libano che si occupa dell'addestramento dell'esercito libanese, sono  rimasti solo i militari che devono gestire la caserma".

Tajani: porta aperta a diplomazia per evitare escalation

"Sono  preoccupato" per la situazione in Libano "ma stiamo lavorando per  cercare di evitare una escalation". Lo ha detto il ministro degli  Esteri, Antonio Tajani, intervenuto su Rainews. "Oggi ci sarà una  riunione tra i ministri degli Esteri dell'Unione Europea, per mettere a  punto una strategia per contribuire a mantenere aperta una porta per la  diplomazia" ha aggiunto il ministro. Stiamo lavorando, ha proseguito il  ministro, "per tenere aperta la porta della diplomazia" con la speranza  che "prevalga il buon senso" e in modo che si possa "evitare una guerra  regionale".

Katz: cessate il fuoco in Libano solo con disarmo Hezbollah

"L'unico modo accettabile per Israele di cessare il fuoco (in Libano, ndr) è spostare Hezbollah a nord del (fiume, ndr) Litani e disarmarlo": lo ha detto alla tv pubblica israeliana Kan il ministro egli Esteri israeliano Israel Katz, come riporta Al Jazeera. Per un cessate il fuoco in Libano è necessaria anche l'attuazione di tutte le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, ha aggiunto: "Finché ciò non avverrà, Israele continuerà le sue azioni per garantire la sicurezza dei cittadini israeliani e il ritorno dei residenti del nord alle loro case".

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