Il corpo di Hassan Nasrallah è stato recuperato intatto: l'ipotesi è che sia morto soffocato. Insieme a lui sono stati uccisi anche altri 20 leader di Hezbollah. Ancora raid contro le roccaforti di Hezbollah: almeno 100 morti. Le forze israeliane hanno effettuato un attacco aereo anche nella città costiera di Hodeidah, in Yemen: colpiti due porti e l'aeroporto. Il Consiglio della Shura di Hezbollah ha scelto Hashem Safieddine come nuovo leader di Hezbollah
Iran, uccisione comandante in Libano avrà risposta
L'uccisione da parte di Israele del vice comandante del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane Abbas Nilforoushan in Libano "non rimarra' senza risposta". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi. Nilforoushan, vice comandante delle operazioni dell'IRGC, è stato ucciso venerdi' in un attacco aereo israeliano a Beirut che ha preso di mira Hassan Nasrallah, leader del gruppo terroristico Hezbollah sostenuto da Teheran. Gli Stati Uniti avevano sanzionato Nilforoushan nel 2022 perchè "direttamente responsabile della repressione delle proteste" durante le manifestazioni in Iran per la morte di Mahsa Amini in seguito al suo arresto per presunta mancata osservanza del velo da parte della polizia. Nilforoushan ha prestato servizio anche in Siria, sostenendo il presidente siriano Bashar Assad nella devastante guerra civile durata anni del paese, nata dalla Primavera araba del 2011.
'Idf colpisce milizie irachene filo-iraniane in Siria'
Secondo l'Ong Centro siriano per il monitoraggio dei diritti umani, un attacco israeliano ha colpito a Homs, in Siria, un veicolo con milizie irachene filo-iraniane. Secondo il report, ci sarebbero diverse vittime. Anche il sito di notizie Kol Habira, vicino all'opposizione siriana, ha riferito di un attacco dell'Idf ad alcuni siti a Homs. Secondo il libanese al Mayadeen, affiliato a Hezbollah, l'Idf ha colpito la zona di Wadi Hana ad al Qusayr, vicino a un posto di blocco dell'esercito siriano
Beirut, in corso sforzi diplomatici per cessate il fuoco
Il ministro dell'informazione libanese Ziad Makary ha dutto durante una riunione dell'esecutivo a Beirut che sforzi diplomatici per un cessate il fuoco con Israele sono in corso. Lo scrive Al Arabiya.
Resistenza islamica irachena rivendica attacco con drone a Eilat
La Resistenza islamica in Iraq ha rivendicato il lancio di un drone a Eilat, dove alle prime ore di questa mattina, intorno alle 5.30 locali hanno suonato le sirene di allarme. Lo riporta il Jerusalem Post. L'esercito israeliano ha dichiarato che una nave lanciamissili di classe Sa'ar 4.5 della Marina aveva intercettato un drone fuori dallo spazio aereo israeliano, nell'area del Mar Rosso. La scorsa settimana, due droni sono stati identificati nello spazio aereo di Eilat, uno intercettato dalla corvetta Sa'ar 5 della Marina e l'altro impattato a Eilat.
Mo: ministro libanese, 'si lavora a cessate il fuoco, ma non è semplice'
"Sono in corso sforzi diplomatici per un cessate il fuoco", ma "la questione non è così semplice". Lo assicura il ministro libanese dell'Informazione, Ziad Makary, in dichiarazioni rilanciate dalla tv satellitare al-Jazeera. "Certamente il governo libanese vuole un cessate il fuoco e tutti sanno che Benjamin Netanyahu è andato a New York sulla premessa di un cessate il fuoco, ma è stata presa la decisione di uccidere Hasan Nasrallah", il leader degli Hezbollah libanesi, ha detto Makary.
Il Papa, dolore e preoccupazione per il Libano
"Continuo a seguire con dolore e con tanta preoccupazione l'allargamento e l'intensificazione del conflitto in Libano. Il Libano è un messaggio, ma in questo momento è un messaggio martoriato e questa guerra fa effetti devastanti sulla popolazione: tante, troppe persone continuano a morire giorno dopo giorno, in Medio Oriente. Preghiamo per le vittime, per le loro famiglie, preghiamo per la pace. Chiedo a tutte le parti che si cessi immediatamente il fuoco in Libano, a Gaza, nel resto della Palestina, in Israele. Si rilascino gli ostaggi e si permetta l'aiuto umanitario. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina". Lo dice il Papa all'Angelus.
Esercito Libano a cittadini "mantenere unita' nazionale"
L'esercito libanese ha invitato i cittadini a "mantenere l'unita' nazionale" e ad astenersi "da azioni che potrebbero danneggiare la pace civile durante questo periodo critico e delicato nella storia della nostra nazione". E' quanto si legge in una nota dello stesso esercito pubblicata dall'agenzia libanese Nna. "Alla luce della continua aggressione criminale da parte del nemico israeliano, che ha portato al martirio del segretario generale di Hezbollah Sayyed Hassan Nasrallah e di piu' di mille martiri, oltre a migliaia di feriti negli ultimi giorni, il Comando dell'Esercito esorta i cittadini a mantenere l'unita' nazionale e ad astenersi da azioni che potrebbero danneggiare la pace civile durante questo periodo critico e delicato nella storia della nostra nazione. Il nemico israeliano sta lavorando per eseguire i suoi piani distruttivi e seminare divisione tra i libanesi" si legge nella nota
Al-Sisi: pieno sostegno al Libano, cessate il fuoco ora
"Pieno sostegno al Libano, supporto continuo a tutti i livelli". Ad assicurarlo è stato il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, dopo l'uccisione in un raid israeliano a Beirut del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah. La presidenza egiziana ha dato notizia di un colloquio telefonico avvenuto ieri sera tra al-Sisi e il premier libanese, Najib Miqati, in cui il presidente egiziano ha confermato che Il Cairo è al fianco di Beirut "in queste circostanze critiche" e "rifiuta ogni tentativo di "comprometterne sicurezza, stabilità, sovranità o integrità territoriale".
E' necessario per il leader egiziano, stando a quanto riferito dal portavoce della presidenza, "un cessate il fuoco immediato, globale e permanente sia in Libano che nella Striscia di Gaza", martellata da un anno dalle operazioni militari israeliane contro Hamas in risposta all'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele.
Secondo il portavoce, non sono mancate critiche da parte di al-Sisi per la comunità internazionale "che non si assume le proprie responsabilità per fermare le pratiche aggressive nei confronti dei Territori Palestinesi e del Libano, minacciando di far scivolare la regione in un pericoloso stato di escalation, che mette a rischio stabilità e pace nella regione e a livello internazionale". Al-Sisi ha disposto "l'invio immediato" di aiuti al Libano.
Iran, Israele non avrà pace, la sua distruzione sarà più rapida
"Il regime israeliano non troverà mai pace e tranquillità, dopo le sue aggressioni a Gaza e in Libano e l'uccisione del leader di Hezbollah libanese, Hassan Nasrallah. Il regime non ha assolutamente futuro, poiché la sua distruzione ora sarà accelerata": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, al termine della sua visita a New York, dove ha partecipato alla riunione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. «Israele è una grande minaccia per la regione e tutti i paesi della regione devono essere consapevoli che la situazione è molto grave e pericolosa», ha sottolineato, citato dall'Irna. Araghchi ha aggiunto: «L'uccisione di Nasrallah non indebolirà la resistenza, ma anzi rafforzerà il movimento. L'Iran sarà certamente al fianco del Libano e il sangue dei martiri non rimarrà senza risposta».
Libano, oltre 1000 morti e 6000 feriti in 2 settimane
Piu' di 1.000 persone sono state uccise e oltre 6.000 sono rimaste ferite in Libano a seguito degli attacchi israeliani nelle ultime due settimane. Lo ha detto a Reuters il ministro libanese che coordina la risposta del governo alla crisi, Nasser Yassin. Circa un milione di libanesi sono stati sfollati a causa degli attacchi, tra cui centinaia di migliaia da venerdi', ha aggiunto Yassin.
Capo Parlamento Iran: "Avanti con resistenza, sostegno contro Israele"
"Non esiteremo ad aiutare la resistenza a qualunque livello sia necessario". Parola del capo del Parlamento iraniano, Mohammad Baqer Qalibaf, a due giorni dall'uccisione del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, in un raid israeliano a Beirut. Le sue dichiarazioni vengono riportate dall'agenzia iraniana Mehr. L' 'asse della resistenza', sostenuto dall'Iran, va dagli Hezbollah libanesi, ai palestinesi di Hamas, dagli Houthi dello Yemen a vari gruppi armati sciiti in Iraq, fino in Siria. Da Qalibaf non sono mancate accuse agli Stati Uniti. "Sono complici di tutti i crimini - ha sostenuto - E devono accettarne le ripercussioni".
Cina, "impedire allargamento conflitto, rischia di finire fuori controllo"
"Forte preoccupazione" della Cina per la situazione in Medio Oriente. Pechino "segue con grande attenzione ed è molto preoccupata per l'escalation delle tensioni nella regione", affermano dal ministero degli Esteri a due giorni dall'uccisione in un raid israeliano in Libano del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah. Il gigante asiatico, secondo la dichiarazione riportata dai media ufficiali, si dice contrario alla "violazione della sovranità e della sicurezza del Libano e si oppone e condanna qualsiasi azione contro civili innocenti" o che "alimenti le tensioni nella regione" con l'invito alle "parti, Israele in particolare, ad adottare immediatamente azioni" per ridurre le tensioni e "impedire che il conflitto degeneri o addirittura sfugga al controllo".
Al Sisi: "Egitto a fianco del Libano, subito cessate il fuoco"
Il presidente egiziano Abdel Fattah El-Sisi ha parlato al telefono con il primo ministro libanese Najib Mikati, affermando "il pieno sostegno dell'Egitto al Libano" e di stare "al suo fianco" in questo difficile momento. Ha quindi sottolineato la "necessità di un cessate il fuoco immediato, completo e permanente sia in Libano che a Gaza". Lo riferisce il portavoce del presidente egiziano. Respinti "i tentativi di mettere a repentaglio la sicurezza, stabilità, sovranità o integrità territoriale del Libano, Al Sisi ha rivolto critiche alla comunità internazionale "che non si assume le proprie responsabilità per fermare le pratiche aggressive nei confronti dei territori palestinesi e del Libano e minaccia così di far scivolare la regione in un pericoloso stato di escalation, che mette a repentaglio la stabilità e la pace regionali e internazionali".
Stefanini: "Anche l'Idf ritiene rischiosa invasione del Libano"
"L'eliminazione di leader importanti e scenografici come Nasrallah cambia la guerra, ma la decapitazione del Partito di Dio non cambia la strategia di Israele espressa da Netanyahu all'Onu: degradare le capacità di Hezbollah perché non rappresenti più una minaccia militare". Lo sostiene, in un'intervista al Messaggero, l'ambasciatore Stefano Stefanini, già rappresentante d'Italia alla Nato. Alla domanda 'Israele entrerà in Libano?' Stefanini risponde: "Si può sperare che la pressione israeliana induca Hezbollah a lasciare la zona, rimane il problema di cosa garantisca che appena finiti gli attacchi non torni a installarvisi. Molti militari israeliani preferirebbero evitare la campagna di terra, perché ha rischi e costi". Per Stefanini l'alternativa è "un negoziato in cui Hezbollah s'impegni a evacuare l'area. L'inerzia dell'escalation, l'impossibilità per Hezbollah di dire Ci ritiriamo', e per Teheran di accettare la sconfitta di Hezbollah che è la prima linea di difesa dell'arco sciita nella regione, potrebbero portare all'azione di terra israeliana".
Pasdaran confermano, "nostro generale ucciso a Beirut con Nasrallah"
I Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani, confermano l'uccisione in Libano del "generale Abbas Nilforooshan". E' stato ucciso nel raid israeliano di venerdì a Beirut in cui è stato assassinato il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, affermano secondo quanto riportano le agenzie iraniane all'indomani delle notizie circolate sui media sulle sue sorti. Nilforooshan viene descritto come un alto comandante della Forza Quds dei Pasdaran e comandante dei Guardiani della Rivoluzione in Libano.
Kushner: "Tregua? Hezbollah arma dell'Iran, Israele non può non finire il lavoro"
Israele non può non 'finire il lavoro' con gli Hezbollah libanesi, un' "arma puntata contro" il Paese. Ne è convinto Jared Kushner, genero di Donald Trump e in passato consigliere dell'ex presidente in corsa per il ritorno alla Casa Bianca. Kushner 'twitta' dopo l'uccisione del leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah. "Sbaglia chiunque abbia chiesto un cessate il fuoco nel nord (di Israele, al confine con il Libano). Israele non può tornare indietro. Ora non può non finire il lavoro e smantellare completamente l'arsenale costruito contro Israele. Non avranno mai un'altra possibilità", si legge in un lungo post su X subito rilanciato dai media israeliani.
Iran, "il sangue di Nasrallah rafforzerà la resistenza"
"Il martirio del capo di Hezbollah libanese Hassan Nasrallah è una grande perdita per il Libano, l'Asia occidentale e il mondo islamico", ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, sottolineando che "il sangue di questo grande uomo rafforzerà ulteriormente il fronte della resistenza". In una conversazione telefonica con il suo omologo libanese Abdallah Rashid Bou Habib nella tarda serata di ieri, il diplomatico iraniano ha aggiunto: "L'atto codardo del regime israeliano nell'assassinio di Nasrallah è una chiara aggressione alla sovranità e all'integrità territoriale del Libano, ed è anche un crimine di guerra". Secondo quanto riportato dall'Irna, ha incontrato anche il ministro degli Esteri siriano Bassam Sabbagh a margine della riunione Onu a New York sabato sera. Le due parti hanno discusso degli attacchi israeliani a Gaza e in Libano, in particolare dell'uccisione di Nasrallah.
Iran, "ci saranno conseguenze per l'assassinio israeliano"
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose" degli attacchi israeliani in Libano che hanno portato all'uccisione del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. "L'Onu non è riuscita a prendere misure efficaci contro Israele" - ha detto incontrando il segretario dell'Onu Guterres e il presidente dell'Assemblea Philemon Young - "La continua ostruzione degli Stati Uniti, complici dei mali dei sionisti, nel Consiglio di sicurezza è illegale e vergognosa, volta a impedire qualsiasi pressione su Israele per fermare la sua aggressione a Gaza e in Libano".
Idf, razzi dal Libano verso Tiberiade, nessun ferito
Una raffica di otto razzi è stata lanciata dal Libano verso l'area di Tiberiade facendo scattare le sirene nella città e in diverse altre città vicino al Mar di Galilea. Lo ha reso noto l'esercito israeliano. Secondo l'Idf, i razzi hanno colpito aree aperte, senza causare feriti. I filmati condivisi sui social media mostrano che almeno uno dei razzi è atterrato nel Mar di Galilea, riporta Times of Israel.
Berri: "Netanyahu mente, c'era accordo all'Onu per stop guerra"
"Benjamin Netanyahu mente a tutti. Il comunicato congiunto, pubblicato al termine di una riunione d'emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è stato concordato con Libano e Israele". A dirlo, in un'intervista alla Stampa, Nabih Berri, presidente del parlamento libanese. "In un primo tempo, Netanyahu aveva dato il suo assenso, poi è ritornato sui suoi passi - prosegue - Adotta il medesimo approccio che usa nei negoziati su un cessate il fuoco a Gaza. Tergiversa, prende tempo, ma non potrà andare avanti così tanto a lungo. Questo comunicato è l'unica soluzione. Getta le basi per un accordo serio. L'appello congiunto è frutto di un lavoro proseguito per parecchi mesi in contemporanea con l'elaborazione di un accordo su un cessate il fuoco nel Sud del Libano e l'applicazione della Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite". E alla domanda se sia ancora possibile una tregue Berri risponde: "Più di qualsiasi altra cosa, mi interessa fermare le operazioni militari per poi discutere della questione della liberazione degli ostaggi, che non può avvenire con la forza".