Papa incontra comunità cattolica in Belgio: abusi generano sofferenze, serve misericordia

Mondo
©Ansa

Un fitto programma di appuntamenti quello del Pontefice nel suo secondo giorno di viaggio nel Paese. La giornata inizia con l'incontro privato con alcune autorità dell'Unione europea in Nunziatura e prosegue con gli incontri pubblici con la comunità cattolica e con gli studenti universitari. Si concluderà verso le 18 nel Collegio Saint-Michel insieme ai Gesuiti presenti in Belgio

ascolta articolo

Prosegue il viaggio di Papa Francesco in Belgio. Oggi nell'agenda del Pontefice, che è arrivato nel Paese nella serata di giovedì 26 settembre, c'è l'incontro con la comunità cattolica e con gli studenti universitari. Il programma della seconda giornata di visita in Belgio prevede alle 8.30 di sabato mattina l’incontro privato con alcune autorità dell'Unione europea in Nunziatura. Alle 10 nella Basilica del Sacro Cuore l'incontro del Pontefice con la comunità cattolica. "Fratelli e sorelle - ha detto - nella Chiesa c'è spazio per tutti, tutti, tutti e nessuno dev'essere la fotocopia dell'altro. L'unità nella Chiesa non è uniformità, ma è trovare l'armonia nella diversità!". Il Papa ha invitato gli operatori della pastorale carceraria ad avere sempre "misericordia". "Tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato. Nessuno è perduto per sempre. È giusto, allora, seguire tutti i percorsi della giustizia terrena e i percorsi umani, psicologici e penali; ma la pena dev'essere una medicina, deve portare alla guarigione". Quindi, ha aggiunto, "bisogna aiutare le persone a rialzarsi e a ritrovare la loro strada nella vita e nella società. Ricordiamoci: tutti possiamo sbagliare, ma nessuno è sbagliato, nessuno è perduto per sempre. Misericordia, sempre misericordia". "Quando io entro in un carcere mi chiedo: perché lui e non io?", ha concluso il Papa. 

Bergoglio: "Abusi generano atroci sofferenze e ferite"

Papa Francesco è tornato anche oggi a parlare della piaga degli abusi nella Chiesa. Parlando alla comunità cattolica del Belgio, ha ribadito che "gli abusi generano atroci sofferenze e ferite, minando anche il cammino della fede. E c'è bisogno di tanta misericordia, per non rimanere col cuore di pietra dinanzi alla sofferenza delle vittime, per far sentire loro la nostra vicinanza e offrire tutto l'aiuto possibile, per imparare da loro a essere una Chiesa che si fa serva di tutti senza soggiogare nessuno". Papa Francesco ha sottolineato che "una radice della violenza consiste nell'abuso di potere, quando usiamo i ruoli che abbiamo per schiacciare gli altri o per manipolarli". 

Bergoglio: "Crisi occasioni per cambiare"

Papa Francesco nella Basilica del Sacro Cuore di Koekelberg di Bruxelles ha parlato anche della crisi della fede e delle difficoltà del monto contemporaneo. "I cambiamenti della nostra epoca e la crisi della fede che sperimentiamo in Occidente ci hanno spinto a ritornare all'essenziale, cioè al Vangelo", ha detto"La crisi, ogni crisi, è un tempo che ci è offerto per scuoterci, per interrogarci e per cambiare". Si tratta di "un'occasione preziosa - nel linguaggio biblico si dice kairòs - per essere svegliati dal torpore e ritrovare i sentieri dello Spirito, come è successo ad Abramo, a Mosè e ai profeti. Quando sperimentiamo la desolazione, infatti, sempre dobbiamo chiederci quale messaggio il Signore ci vuole comunicare. E cosa ci fa vedere la crisi?". E ha aggiunto: "Siamo passati da un cristianesimo sistemato in una cornice sociale ospitale a un cristianesimo 'di minoranza', o meglio, di testimonianza. E questo richiede il coraggio di una conversione ecclesiale, per avviare quelle trasformazioni pastorali che riguardano anche le consuetudini, i modelli, i linguaggi della fede, perché siano realmente a servizio dell'evangelizzazione". 

Appuntamenti pomeridiani

Al termine dell'evento nella Basilica del Sacro Cuore Papa Francesco tornerà in Nunziatura e poi, nel pomeriggio, si recherà all'Université Catholique de Louvain, un'università belga francofona che si trova a Ottignies-Louvain-la-Neuve, a circa 30 chilometri da Bruxelles. Qui alle 16.30 parlerà agli studenti universitari. Al termine di questo secondo e ultimo incontro pubblico della giornata, il Pontefice si recherà al Collegio Saint-Michel per un incontro privato, che si terrà alle 18.15, con i Gesuiti presenti nel Paese.

Primo giorno di viaggio

Il tema della pedofilia è stato al centro del primo giorno effettivo di viaggio del Papa in Belgio, venerdì 27 settembre. Durante l'incontro con i Reali del Belgio, re Filippo rivolgendosi al Papa ha riconosciuto l'"intransigenza" con la quale il Pontefice ha denunciato "l'indicibile tragedia degli abusi sessuali nella Chiesa". "Dei bambini sono stati orribilmente feriti, segnati per la vita. Lo stesso dicasi per le vittime di adozione forzata. C'è voluto così tanto tempo perché le loro grida venissero ascoltate e riconosciute. C'è voluto così tanto tempo per cercare la via, per 'riparare' l'irreparabile", ha aggiunto. Il re, poi, ha chiesto, che vengano "perseguiti con determinazione, senza sosta". Gli abusi sono "la vergogna che oggi tutti noi dobbiamo prendere in mano e chiedere perdono, risolvere il problema degli abusi contro i minori", la replica di Papa Francesco. "La Chiesa deve vergognarsi e chiedere perdono e cercare di risolvere questa situazione" perché "queste cose non succedano più", ha continuato il Pontefice nel discorso alle autorità del Belgio, paragonando i pedofili della Chiesa ad Erode. 

leggi anche

Il Papa dal Belgio: "Gli abusi sono una vergogna, chiediamo perdono"

Mondo: I più letti