Il capo dell'esercito ai soldati israeliani: "Preparatevi a un possibile ingresso in Libano", ma il Pentagono afferma che l'operazione "non appare immiente". Intanto nuova ondata sul sud del Paese e nella periferia di Beirut, sono quasi 500mila gli sfollati. Hezbollah ha annunciato di aver lanciato un missile balistico mirato al quartier generale del Mossad. Netanyahu: "Israele userà tutta la sua forza" per far tornare i civili residenti nel nord del Paese, dopo i razzi lanciati dal Libano dal movimento sciita
Starmer: "Cittadini britannici lascino Libano immediatamente"
I cittadini britannici ancora presenti in Libano devono "lasciare immediatamente" il Paese sullo sfondo dell'escalation militare fra Israele e Hezbollah. Lo ha detto il premier Keir Starmer, intervistato dai media dopo il suo intervento clou ieri al congresso laburista (che si chiude ufficialmente in queste ore) e prima di un previsto viaggio a New York per l'assemblea generale dell'Onu. Le parole di Starmer, che ha evocato anche un'accelerazione dei piani di evacuazione da parte del governo, rafforzano i moniti già lanciati dal Foreign Office. Ieri il premier aveva invocato "una de-escalation al confine fra Libano e Israele".
Khamenei: "Palestinesi e Hezbollah sono in guerra santa"
Oggi, i palestinesi e Hezbollah libanese sono in jihad (guerra santa) sulla via di Dio": lo ha dichiarato oggi il leader iraniano Ali Khamenei, durante un incontro con i veterani della guerra Iran-Iraq degli anni '80. Ha aggiunto: "Hezbollah libanese otterrà sicuramente la vittoria nella sua lotta contro il regime". Secondo quanto riportato dalla TV di stato, Khamenei ha poi affermato: "Gli Stati Uniti sostengono di non essere intervenuti nella guerra di Gaza, ma sono ben consapevoli degli sviluppi e intervengono nella questione, poiché l'attuale governo negli Stati Uniti ha bisogno della vittoria di Israele per utilizzarla nella campagna delle prossime elezioni presidenziali", Ha proseguito dicendo: "I nemici non osano attaccare l'Iran, e quindi mostrano la loro inimicizia in altri modi." "Il regime israeliano è riuscito a martirizzare alcuni elementi preziosi ed efficaci di Hezbollah, ma i danni non sono stati tali da piegare Hezbollah", ha aggiunto Khamenei.
Iran, non lasceremo solo il Libano contro l'aggressione sionista
"Senza dubbio, non lasceremo il Libano da solo di fronte all'aggressione oppressiva del regime sionista". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, durante un'intervista con Mehr, dove ha sostenuto che "il falso e maligno regime di Israele è la causa alla radice dell'instabilità nella regione e le sue continue aggressioni e crimini in Palestina e Libano minacciano la sicurezza e la pace a livello regionale e internazionale". Secondo il funzionario, la "pressione" da parte degli Usa e di alcuni Paesi europei hanno impedito al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di adempire ai propri doveri nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale e fermare l'azione di Israele in Palestina. "Sostenere il Libano e la sua nazione, oltre alla responsabilità internazionale, è un compito molto importante per tutti i Paesi islamici e arabi", ha sottolineato Kanani, citando gli attacchi di Israele.
Idf, missile Hezbollah mirava ad aree civili di Tel Aviv
Il portavoce internazionale dell'Idf, il tenente colonnello Nadav Shoshani, ha affermato che nel tentativo di colpire Tel Aviv questa mattina, la prima volta che Hezbollah ha preso di mira la città, il gruppo ha schierato un missile pesante a lungo raggio superficie-superficie che, intercettato, si stava dirigendo verso aree civili della città e Israele ha risposto con un attacco contro il lanciatore. Lo scrive il Guardian. Hezbollah ha affermato che l'attacco aveva come obiettivo il quartier generale dell'agenzia di intelligence del Mossad, ma Shoshani sostiene che era diretto a una parte diversa della città."Il quartier generale del Mossad non si trova in quella zona, - ha sottolineato il portavoce - è un po' a est e a nord di quell'area. Il loro missile ha attivato gli allarmi a Netanya e Tel Aviv lungo la costa".
Papa Francesco: dolore per le bombe, sono vicino al popolo del Libano
Sono addolorato dalle notizie che giungono dal Libano dove negli ultimi giorni intensi bombardamenti hanno provocato molte vittime e distruzioni. Auspico che la comunità internazionale faccia ogni sforzo per fermare questa terribile escalation. È inaccettabile. Esprimo la mia vicinanza al popolo libanese che già troppo ha sofferto nel recente passato". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale.
Wafa, diversi civili uccisi in raid su Gaza
L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che "diversi civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti oggi dopo che gli aerei da guerra dell'occupazione israeliana hanno preso di mira vaste aree della Striscia di Gaza". Lo scrive il Guardian. L'agenzia aggiunge che gli israeliani hanno aperto il fuoco verso le aree occidentali della Striscia di Gaza" e che i terreni a est di Khan Younis sono stati presi di mira dagli aerei. Le affermazioni non sono state verificate in modo indipendente, sottolinea il Guardian.
Netanyahu a NY venerdì ma viaggio può essere cancellato
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu è atteso all'Assemblea Generale dell'Onu venerdì ma il viaggio potrebbe ancora essere cancellato, alla luce della fortissima tensione nella regione e dell'escalation con Hezbollah. E' quanto ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel. Il discorso alla plenaria era inizialmente fissato per giovedì ma è stato fatto slittare a venerdì. Ma le possibilità che l'intero viaggio venga cancellato sono "50/50", ha sottolineato
Meloni all'Assemblea Generale dell'Onu: "Israele rispetti il diritto e tuteli i civili"
"Oggi l'imperativo è raggiungere, senza ulteriori ritardi, un cessate il fuoco a Gaza e l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani", ha ricordato la premier italiana. Poi, sul conflitto in Ucraina: "Come un domino, riaccende o fa detonare" altre guerre LEGGI L'ARTICOLO
Iran, Pezeshkian vede Macron: discutono di Medioriente e Ucraina
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha incontrato ieri sera il suo omologo francese Emmanuel Macron, a margine del vertice dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Le due parti hanno discusso delle questioni legate ai recenti sviluppi a Gaza e in Libano, delle notizie riguardanti la consegna di armi da parte dell'Iran alla Russia per essere utilizzate nella guerra contro l'Ucraina e del rilascio di tre cittadini francesi detenuti in Iran. Pezeshkian ha anche incontrato il presidente serbo Aleksandar Vučić martedì sera a New York. "Oggi il Medio Oriente è intrappolato nel fuoco dei crimini del regime sionista, come conseguenza del silenzio dei paesi e del sostegno degli Stati Uniti e di alcuni stati europei al regime", ha affermato. Secondo l'Irna, Vučić, da parte sua, ha dichiarato: "Le mosse israeliane a Gaza e in Libano vengono effettuate con il via libera degli americani". Nel suo incontro con il presidente francese, Pezeshkian ha dichiarato che "la continuazione delle atrocità del regime sionista a Gaza e in Libano può portare la situazione fuori controllo." Durante la riunione, Macron ha invitato l'Iran a utilizzare la sua influenza sugli attori regionali per fermare le loro mosse destabilizzanti, mentre Pezeshkian, da parte sua, ha affermato che la Francia può agire in modo più efficace "per porre fine ai crimini del regime sionista". Secondo l'Irna, Pezeshkian ha criticato gli Stati Uniti e alcuni paesi europei, inclusa la Francia, per aver descritto gli attacchi israeliani come legittima difesa. "I paesi occidentali dovrebbero porre fine ai loro doppi standard," ha sottolineato.
Sanchez con re Giordania, 'nuovo appello a cessare fuoco a Gaza'
"Facciamo di nuovo un appello a tutti gli attori per un cessate il fuoco che consenta la liberazione immediata di tutti gli ostaggi e l'accesso di aiuti umanitari" a Gaza. E' il messaggio postato su X dal premier spagnolo Pedro Sanchez, dopo un incontro con re Abdullah di Giordania, a margine della 79/ma Assemblea generale delle Nazioni Unite, in cui il leader socialista ha trasmesso al monarca "profonda preoccupazione per il rischio di una escalation regionale" in Medio Oriente. Sanchez e il re di Giordania promuovono all'Onu la soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, per una soluzione del conflitto. "La voce euroaraba a favore della soluzione dei due Stati deve essere ascoltata anche alle nazioni Unite", scrive il presidente del governo spagnolo, che ha riconosciuto di recente lo Stato di Palestina.
Starmer, 'critiche Netanyahu sbagliate, ora serve de-escalation'
Benjamin Netanyahu sbaglia a criticare la decisione del governo di Londra di sospendere alcune licenze di esportazione di armi verso Israele. A dichiararlo è stato il premier britannico Keir Starmer: Israele - ha affermato - è un "alleato molto importante" e Londra ha "a lungo rispettato e sostenuto il suo diritto all'autodifesa", ma la Gran Bretagna deve rispettare le regole internazionali. "Dobbiamo rispettare il diritto internazionale e il nostro in relazione a questo", ha aggiunto, dicendo che Netanyahu "non ha ragione su questo".
Il nuovo governo laburista ha sospeso circa 30 delle 350 licenze di esportazione di armi verso Israele. "Non significa che ci allontaniamo dai problemi, non significa che non riconosciamo la minaccia che incombe su Israele, che è molto reale, ma questa escalation sta arrivando a un punto in cui la cosa giusta da fare ora è una de-escalation, un cessate il fuoco e assicurarsi che possiamo progredire in un modo diverso", ha dichiarato parlando con la Bbc.
Iraq, Egitto, Giordania,'Israele spinge regione a guerra totale'
"Israele sta spingendo la regione verso la guerra totale", hanno affermato i capi della diplomazia di Egitto, Iraq e Giordania in una dichiarazione congiunta diffusa oggi, in cui condannano "l'aggressione israeliana al Libano". Riferendosi alla "pericolosa escalation in corso nella regione", i ministri hanno anche ritenuto che "per fermare questa escalation bisogna fermare l'aggressione israeliana a Gaza". La dichiarazione congiunta è stata pubblicata dai tre paesi al termine di un incontro dei tre ministri degli Esteri a New York a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Idf, 'abbattuto drone lanciato dall'Iraq verso il Golan'
Questa mattina, caccia israeliani hanno abbattuto un drone che proveniva da est, probabilmente lanciato dall'Iraq, ed è entrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria. Lo ha dichiarato Idf. Le sirene d'allarme sono state attivate nella comunità di Eliad, sulle alture del Golan, durante l'incidente.
Idf abbatte drone da Iraq, milizie filo Iran rivendicano
I caccia israeliani hanno abbattuto un drone proveniente dall'est, ovvero dall'Iraq, e che era entrato nello spazio aereo israeliano dalla Siria. Lo riferiscono le Idf dopo che nella comunità di Eliad, sulle alture del Golan, sono risuonate le sirene, ma non sono stati segnalati né danni, né feriti.
La Resistenza islamica in Iraq, sostenuta dall'Iran, ha rivendicato l'attacco affermando di averlo lanciato contro un "obiettivo" sulle alture del Golan.
Hezbollah conferma morte Qubaisi in raid Israele su Beirut
Hezbollah ha confermato l'uccisione ieri, in un raid mirato israeliano a Beirut, di Ibrahim Qubaisi, il comandante della divisione missili del gruppo sciita filo-iraniano. Ieri il nome era cominciato a circolare subito dopo il raid e poco dopo era arrivata la conferma delle forze armate israeliane.
Ministro Esteri Libano, circa 500mila sfollati dopo raid Israele
Sono circa 500mila le persone sfollate in Libano dopo i raid aerei sferrati da Israele contro obiettivi di Hezbollah. Lo ha riferito il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib a margine dell'Assemblea generale dell'Onu, durante un evento organizzato dalla Carnegie Foundation per la pace internazionale.
Consiglio di sicurezza Onu terrà riunione emergenza su Libano
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite terrà oggi una riunione d'urgenza per discutere della situazione in Libano dopo l'escalation con Israele e i raid aerei delle Idf che hanno causato oltre 500 morti. Lo ha annunciato la presidenza slovena del Consiglio di sicurezza Onu.
L'incontro di oggi si terrà su richiesta della Francia e si svolgerà alle 18 ora di New York alla presenza del Segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Hezbollah, sparato missile balistico contro base Mossad
Hezbollah ha affermato di aver sparato un missile balistico diretto contro il quartier generale del Mossad nel centro di Israele, vicino Tel Aviv, come ritorsione per gli omicidi e le esplosioni dei cercapersone che la settimana scorsa hanno fatto in Libano una quarantina di morti e circa 3 mila feriti. Il missile terra-terra è stato intercettato mentre sono risuonate le sirene a Tel Aviv e nella regione centrale di Sharon.
Idf a sfollati Libano, ancora non è sicuro tornare a casa
Le forze armate israeliane hanno esortato i civili libanesi a non fare ancora ritorno alle loro case, dalle quali sono fuggiti alla luce degli intensi bombardamenti contro Hezbollah nel sud del Paese. "Per la vostra sicurezza, non tornate alle vostre case fino a nuovo avviso", si legge in un messaggio pubblicato in arabo, nel quale si sottolinea che l'Idf continua a colpire.
Netanyahu rinvia a domani partenza per gli Usa
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha rinviato a domani la partenza per gli Stati Uniti per l'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo riferisce il suo ufficio.