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Guerra Medioriente, ancora raid di Israele sul Libano: quasi mezzo milione di sfollati

©Ansa

La formazione palestinese chiede "un'azione immediata" per porre fine alla guerra. L'esercito israeliano ha affermato che oggi Hezbollah ha lanciato circa 300 razzi contro Israele "ferendo sei civili e soldati, la maggior parte dei quali in modo lieve". Eliminato in un attacco mirato a sud di Beirut Abu Jawad Harikhi, comandante del sistema missilistico dei miliziani sciiti. A causa della escalation militare, 16 compagnie aeree hanno cancellato i voli da e per Tel Aviv

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Hamas: "Non parteciperemo a nuovi negoziati, l'Onu agisca"

Hamas non intende partecipare a nuovi negoziati per un cessate il fuoco a Gaza e lo scambio di prigionieri. La formazione palestinese chiede inoltre all'Onu "un'azione immediata" per porre fine alla guerra.

Idf: "Tre droni lanciati da Hezbollah su Atlit, a sud di Haifa"

Le forze di difesa israeliane hanno riferito che tre droni lanciati questa sera dal Libano sono penetrati in Israele vicino alla costa della regione del Monte Carmelo nella zona di Atlit, a sud di Haifa. Due dei droni sono stati intercettati dai sistemi di difesa aerea israeliani. Lo riferisce l'Idf. Questo attacco segna uno dei più profondi attacchi con droni da parte di Hezbollah all'interno del territorio israeliano dall'inizio del conflitto. 

Israele a Onu: 'non smaniamo di invadere Libano via terra'

"Abbiamo avuto esperienze in Libano in passato. Non smaniamo di iniziare un'invasione via terra da nessuna parte". Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon.

Meloni incontra Erdogan, in agenda Ucraina e Medio Oriente

La premier Giorgia Meloni ha incontrato, a margine della settimana di alto livello della 79 esima Assemblea Generale delle Nazioni unite, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. Al centro del colloquio, oltre alla sempre più difficile situazione in Medio Oriente, il comune impegno a sostegno dell'integrità territoriale dell'Ucraina e per la ricerca di una pace giusta e duratura. In merito al dibattito sulla riforma del Consiglio di Sicurezza, i due leader hanno ribadito il comune impegno nel contesto del gruppo "United for Consensus" a sostegno di una soluzione ispirata a principi di eguaglianza, democraticità e rappresentatività che escluda pertanto la creazione di nuovi seggi permanenti. Sul fronte bilaterale, è stata ribadita la comune volontà di convocare al più presto un vertice tra i due governi e un "Business Forum" al fine di un ulteriore rafforzamento della relazione bilaterale.

Israele contro Guterres: 'il dibattito all'Onu una farsa'

L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, attacca il segretario generale Antonio Guterres e definisce il dibattito dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite una "farsa annuale ipocrita". "Quando il segretario generale parla del rilascio dei nostri ostaggi, l'Assemblea tace, ma quando parla della sofferenza a Gaza riceve un fragoroso applauso", ha detto Danon ai giornalisti al Palazzo di Vetro. 

Hezbollah, '90 razzi contro una base militare a nord Israele'

Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira una base militare israeliana vicino a Safad, nel nord di Israele, con due lanci di 90 razzi in totale, mentre il Libano è colpito da intensi raid israeliani. "In difesa del Libano e del suo popolo", i combattenti Hezbollah hanno preso di mira la "base di Dado", vicino a Safad, nel nord di Israele, quartier generale del Comando Nord dell'esercito israeliano con un totale di 90 razzi, ha dichiarato la formazione filo-iraniana in due dichiarazioni separate.

Gallant: 'Israele ha in programma ulteriori attacchi contro Hezbollah'

Israele ha in programma ulteriori attacchi contro Hezbollah. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, secondo quanto riportato dai media israeliani, al termine di un'esercitazione militare condotta dalle Idf che simulava un'operazione di terra in Libano. "Hezbollah di oggi è un'organizzazione diversa da quella di una settimana fa", ha aggiunto Gallant. 

Tajani: chiunque sarà presidente Usa lavorerà per la pace

"La pace non può aspettare i risultati elettorali. Bisogna lavorare per la pace comunque. Io credo che chiunque sarà presidente degli Stati Uniti lavorerà per la pace, una pace giusta. La nostra  posizione è sempre quella e non credo che cambierà dopo le elezioni degli Stati Uniti". Lo ha detto il vice presidente e ministro degli esteri Antonio Tajani a margine dei lavori dell'Assemblea dell'Onu.  "Le guerre provocano disastri e noi dobbiamo fare in modo che finiscano il prima possibile. L'Italia gioca la sua partita di portatrice di pace. Una pace giusta per l'Ucraina che non può essere mutilata,  non può essere considerata un paese dipendente - ha spiegato Tajani -. In Medio Oriente dobbiamo dare garanzia a Israele di essere un paese sicuro, che nessuno pensi di cancellarlo dalla carta geografica. E dobbiamo permettere al popolo palestinese di realizzare il proprio sogno di avere uno stato che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele. Non dobbiamo aspettare le elezioni una volta di qua, una volta di là, per raggiungere questi obiettivi". 

Tajani: seguiamo i nostri militari "minuto per minuto"

Il ministero degli Esteri e il ministero della Difesa stanno seguendo "minuto per minuto" i militari italiani in Libano, dove svolgono un ruolo di "garanzia di pace". Lo ha dichiarato il responsabile della Farnesina, Antonio Tajani, in un punto stampa nel quadro dei lavori dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il vicepremier ha esortato i nostri concittadini che si trovano ancora nel Paese dei cedri ad abbandonarlo. 

Emiro Qatar all'Onu accusa Israele di 'genocidio' a Gaza

La guerra di Israele a Gaza è un "crimine di genocidio". E' l'accusa lanciata  dall'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, all'Assemblea generale dell'Onu. "La palese aggressione del popolo palestinese nella Striscia è l'aggressione più barbara, abominevole e diffusa, che viola i valori umani e le convenzioni e i diritti internazionali", ha affermato l'emiro, ribadendo che "questo non è un conflitto che rispetta il concetto di guerra, ma piuttosto un crimine di genocidio".

Msf rafforza risposta umanitaria a favore sfollati in Libano

In seguito ai bombardamenti israeliani su vasta scala che hanno colpito diverse aree del Libano, Medici Senza Frontiere (Msf) sta gradualmente intensificando la sua risposta ai crescenti bisogni umanitari, fornendo assistenza medica primaria e beni di prima necessità essenziali per la popolazione sfollata. Secondo il ministero della salute, 558 persone sono state uccise e 1.835 ferite e migliaia di persone costrette a fuggire dalle proprie case per trovare rifugio altrove nel paese. 

I team di Msf - si legge in una nota - stanno distribuendo generi di prima necessità come materassi e kit igienici nei rifugi in tutto il paese e le cliniche mobili forniscono assistenza sanitaria di base e supporto psicologico agli sfollati. Inoltre, sempre sulla salute mentale, Msf sta gestendo un servizio telefonico per supportare a distanza le persone che hanno bisogno di supporto psicologico. 

I team di Msf continuano a coordinarsi con i partner sul territorio e con le strutture ospedaliere, offrendo supporto, ove possibile, in base all'evolversi della situazione.

Casa Bianca: 'contatti con alleati per de-escalation Israele-Hezbollah'

Funzionari dell'Amministrazione Biden sono in contatto con gli alleati per  trovare una via d'uscita alle crescenti tensioni tra Israele e Hezbollah. Lo ha rivelato il vice consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jon Finer, durante un evento organizzato dal sito di notizie Axios a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.

"Ci stiamo lavorando in tempo reale proprio qui a New York e nelle capitali di tutto il mondo - ha affermato Finer - Non riveleremo tutti i dettagli di queste conversazioni delicate, ma vogliamo davvero che quel conflitto si plachi". Finer ha quindi sottolineato che una "grande guerra, una guerra più ampia" non è nell'interesse né di Israele né del Libano.

Il Cairo, attacco israeliano minaccia sovranità del Libano

Il ministro degli Esteri Badr "Abdelatty ha sottolineato che, in base alle direttive del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, Il Cairo ha offerto tutte le forme di sostegno ai fratelli libanesi e ha osservato che l'Egitto teme che questa inaccettabile escalation israeliana possa compromettere la sovranità del Libano, cosa del tutto inaccettabile". Lo scrive il sito di al-Qahera News. "Il Cairo ha teso la mano ai fratelli libanesi per esprimere il sostegno e la solidarietà dello Stato egiziano e per condannare tutte le azioni israeliane che compromettono la sovranità dello Stato libanese, ha dichiarato", riferisce ancora l'emittente facendo una sintesi delle prese di posizione del ministro. 

Idf: 'colpiti in Libano 400 lanciarazzi, 70 depositi armi e 80 droni e missili'

Sono 400 i lanciarazzi a medio raggio, 70 i depositi di armi e circa 80 fra droni e missili da crociera colpiti da Israele da ieri in Libano. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che sono oltre 1.500 gli obiettivi di Hezbollah colpiti in circa 200 diverse aree del Libano. 

La maggior parte degli attacchi ha preso di mira case in cui Hezbollah aveva immagazzinato munizioni. Oltre 250 aerei da combattimento hanno preso parte agli attacchi, sganciando circa 2.000 munizioni, aggiunge l'esercito.

British Airways sospende voli per Israele fino a giovedi'

British Airways sospende i voli per Israele fino a giovedi'. Lo ha annunciato un portavoce della compagnia aerea.

Media da tutto il mondo alla cerimonia famiglie 7/10 a Tel Aviv

Organi di stampa di tutto il mondo parteciperanno alla copertura e alla trasmissione della cerimonia organizzata dalle famiglie del 7 ottobre, che si terrà al Parco Yarkon, Tel Aviv, Israele. La cerimonia unirà memoria, dolore, coraggio, speranza e rinascita. "Ogni giorno che passa comprendiamo quanto il nostro evento sia storico e fondamentale, un evento di portata mondiale", ha detto il promotore dell'evento, Yonatan Shamriz, fratello di Alon, rapito da Hamas e accidentalmente ucciso da fuoco dell'Idf. Lo riferisce Ynet. 

Hezbollah usa per la prima volta missili Fadi-3 con 100 km di gittata

Hezbollah oggi ha usato per la prima volta un missile Fadi-3 contro un sito militare nel nord di Israele, rende noto l'organizzazione sciita citato dall'agenzia russa Tass. Il missile ha una gittata di più di 100 chilometri, si precisa in un post su Telegram.

Gantz: 'se necessaria, operazione di terra in Libano, linea rossa non è Tel Aviv'

Il leader del partito israeliano di unità nazionale, Benny Gantz ha ribadito il proprio sostegno alle azioni del governo in Libano e il suo precedente appello per un'operazione di terra se Hezbollah non farà marcia indietro. Esprimendo sostegno ai residenti del nord che sono sotto il fuoco dei razzi di Hezbollah, Gantz ha affermato in un messaggio video che "voglio ribadire che Israele ha completamente ragione. Il governo e le forze di sicurezza hanno un ampio e pieno sostegno per continuare ad agire finché non ripristineremo la sicurezza e i residenti potranno tornare".

"Se Nasrallah non ferma l'incendio - ha aggiunto - dovremo entrare anche noi nel territorio libanese per consentire il ritorno dei nostri residenti". La linea rossa di Israele, ha detto ancora l'ex ministro del Gabinetto di guerra, "non deve essere Tel Aviv. Proprio come a sud la nostra linea rossa è Kerem Shalom e Sderot, così a nord la nostra linea è Metula, Shlomi e Kiryat Shmona. Solo quando i residenti potranno tornare lì sani e salvi potremo fermare i combattimenti".

Erdogan: 'Gaza più grande cimitero al mondo per donne, bambini e valori'

''A causa dei crimini commessi da Israele, Gaza si è trasformata nel più grande cimitero al mondo per donne e bambini'', ma anche il luogo dove ''muoiono i valori morali che l'Occidente dice di difendere''. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intervenendo all'Assemblea generale delle Nazioni Unite. ''Le mosse ingannevoli di Israele non dovrebbero più ricevere alcun credito'', ha aggiunto il leader turco denunciando le ''politiche di massacro'' messe in atto dal governo di Benjamin Netanyahu.

''La Turchia non ha chiaramente nulla contro il popolo israeliano'', ha tenuto a precisare, ''quello che contestiamo sono gli oppressori e l'oppressione''.

'Hezbollah lancia 30 razzi sulla Galilea occidentale'

Hezbollah ha lanciato un'ondata di trenta razzi sulla Galilea occidentale, riferiscono i media locali. Al momento non ci sono informazioni su danni ed eventuali vittime.

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