L'Idf ha aumentato la pressione su Hezbollah colpendone "1.300 obiettivi" tra la valle della Bekaa e il sud del Libano e, secondo il governo libanese, uccidendo almeno 492 persone. Lo Stato ebraico ha condotto pure un nuovo "raid mirato" sulla periferia sud di Beirut, il quarto dall'inizio della parallela guerra a Gaza: l'obiettivo era Ali Karaki, comandante del fronte meridionale, la cui sorte non è ancora certa. In risposta, i miliziani filoiraniani hanno lanciato sul nord di Israele circa 180 razzi
Beirut: "274 morti nei raid, 21 sono bambini"
E' di 274 morti e 1.024 feriti il nuovo bilancio dei raid israeliani che oggi hanno colpito la regione della Bekaa e il sud del Libano. Lo ha confermato il ministro della Sanità, Firas Abiad, come riporta L'Orient Le Jour. Tra le vittime vi sarebbero 21 minori.
Media: "Gli Usa hanno inviato una nuova proposta su Gaza"
Un funzionario israeliano sostiene che l'amministrazione Biden ha recentemente inviato a Israele la bozza del testo di una nuova proposta di rilascio degli ostaggi e di cessate il fuoco a Gaza. Lo sostiene il Times of Israel confermando un rapporto di Channel 12. Il funzionario afferma che Israele sta ancora esaminando la proposta e non ha ancora risposto. A differenza della proposta avanzata dall'amministrazione Biden fin da maggio, questa non è divisa in tre fasi, afferma il funzionario israeliano.
Libano, in migliaia in fuga dal sud: "Meglio spostarsi a Beirut"
Migliaia di famiglie in fuga dal sud del Libano. Si dirigono verso la capitale Beirut e le aree del Monte Libano. Lasciano le aree meridionali del Paese dei Cedri dopo i raid israeliani che, secondo il ministero della Salute di Beirut, hanno fatto da stamani almeno 182 morti e 727 feriti. L'agenzia Dpa riferisce di code di auto lungo le strade che collegano Tiro a Beirut, di auto piene di donne e bambini in fila per entrare da sud nella capitale.
Di raid "ovunque", parla una donna in fuga a bordo di un'auto. "Non sappiamo dove andare, ma è meglio venire nella capitale", sintetizza un uomo a bordo della macchina. Israele ha confermato di aver effettuato più di 300 raid aerei contro obiettivi di Hezbollah. Una fonte governativa libanese accusa Israele di "cercare di creare una crisi di sfollati per aumentare le pressioni su Hezbollah" in un Libano che fa i conti con la più grave crisi economica di sempre.
Nei pressi di Beirut alcune scuole vuole sono state allestite per accogliere gli sfollati dal sud. Il ministro dell'Istruzione, Abbas al-Halabi, ha confermato che alcuni istituti nella zona del Monte Libano e in aree alla periferia di Beirut hanno aperto le porte agli sfollati.
Razzi di Hezbollah lanciati sul centro di Israele
Le sirene d'allarme di allerta anti razzi stanno suonando nuovamente questo pomeriggio nelle Krayot, cittadine vicino a Haifa. Per la prima volta gli allarmi si sono attivati anche in Cisgiordania per razzi in arrivo dal Libano. Lo riferiscono i media israeliani.
Hezbollah: "Colpite basi israeliane in risposta ai raid"
Hezbollah ha affermato di aver colpito due basi israeliane "con decine di razzi" in risposta ai raid di oggi nel sud e nell'est del Libano. In due distinte dichiarazioni, Hezbollah ha affermato di aver preso di mira "i principali depositi" dell'Idf per la regione settentrionale di Israele, a ovest di Tiberiade, e una caserma militare, "in risposta agli attacchi del nemico israeliano". Stamattina la milizia libanese aveva annunciato il bombardamento di altri tre obiettivi nel nord dello Stato ebraico.
Iran, esplosioni in un complesso industriare a Garmsar
Almeno tre esplosioni si sono verificate nella cittadina industriale di Fajr a Garmsar, nella provincia settentrionale di Semnan, a est di Teheran. Lo ha affermato il capo della Mezzaluna Rossa iraniana, Hamid Majidi, citato dai media locali. "Attualmente, c'è un enorme incendio nella città industriale e, poiché ci sono 12 serbatoi di condensato di gas nel sito, c'è un'alta possibilità di altre esplosioni", ha affermato Majidi, aggiungendo che alcune squadre di soccorso sono state inviate sul posto e che l'incidente è avvenuto intorno alle 15:15 di oggi. Mentre restano da chiarire le cause delle esplosioni e non c'è un numero ufficiale di vittime, i media locali affermano che almeno due persone hanno riportato gravi ustioni.
Israele, suonano le sirene ad Haifa
Le sirene dell'allarme aereo stanno suonando ad Haifa, nel nord di Israele, bersaglio ieri del lancio di razzi da parte di Hezbollah. Lo riferiscono i media locali.
Il presidente dell'Iran: "Israele cerca un conflitto più ampio"
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian da New York afferma che Israele cerca un "conflitto più ampio". Quindi sottolinea che la guerra in Medio Oriente "non porterà benefici a nessuno".
Netanyahu: "Non aspettiamo la minaccia, la anticipiamo"
"Non aspettiamo la minaccia, la preveniamo, e continueremo a farlo. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio della sicurezza nel nord, ed è esattamente ciò che stiamo facendo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu, sugli sviluppi al confine con il Libano, in un video dal bunker del quartier generale della Difesa a Tel Aviv ripreso dai media locali. "Non toglieremo il piede dall'acceleratore", ha aggiunto, affermando che Israele sta eliminando alti esponenti di Hezbollah e distruggendo i loro depositi di missili.
Netanyahu: "Giorni complessi, stiamo cambiando l'equilibrio delle forza al Nord"
"Stiamo affrontando giorni complessi. Ho promesso che avremmo cambiato l'equilibrio di forza al nord ed è esattamente quello che stiamo facendo”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, nel corso di un incontro nel quartier generale del ministero della Difesa insieme a Yoav Gallant ed al capo di Stato maggiore Herzl Halevi per una valutazione della situazione sull'escalation in Libano.
Media: "Le analisi del Dna rivelano che fra le vittime dei raid di Israele non c'è Sinwar"
Sono negativi gli esami del Dna sui corpi recuperati a Gaza e portati a Tel Aviv per accertare se fra essi sia presente anche quello del leader di Hamas Yahya Sinwar. Lo riporta il canale televisivo israeliano N12, precisando che i corpi sono stati portati all'Istituto di medicina legale Abu Kabir per confrontarne il Dna con quello di Sinwar.
Austin a Gallant: "Israele ha diritto alla difesa ma serve trovare soluzione diplomatica"
Israele "ha diritto di difendersi mentre Hezbollah estende i suoi attacchi più in profondità", ma è importante "trovare un percorso per una soluzione diplomatica che permetta ai residenti su entrambi i lati del confine di tornare alle loro case il più rapidamente e in sicurezza possibile, nonché di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza che riporti tutti gli ostaggi a casa". E' quello che il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha detto al ministro della Difesa israeliano in un colloquio telefonico avuto ieri sera e di cui ha dato notizia oggi il Pentagono. Gli Stati Uniti, ha poi ribadito Austin, "restano pronti a proteggere le forze e il personale americano e determinati a dissuadere qualsiasi attore regionale dallo sfruttare la situazione o dall'espandere il conflitto".
Israele: "Non ci sono piani immediati per entrare in Libano"
Un funzionario militare israeliano ha affermato che Israele si sta concentrando sulle operazioni aeree e non ha piani immediati per un'operazione via terra. Lo riporta Haaretz. Il funzionario ha affermato che gli attacchi mirano a limitare la capacità di Hezbollah di lanciare ulteriori attacchi contro Israele.
Il governo libanese "determinato a fermare la guerra"
ll primo ministro libanese, Nagib Mikati, nel corso di una riunione del suo gabinetto tenutasi in mattinata ha dichiarato, secondo il suo ufficio stampa, che l'esecutivo "è determinato a porre fine alla ripresa del conflitto" con Israele. "Stiamo lavorando per fermare la nuova guerra israeliana ed evitare il più possibile di cadere nell'ignoto", ha detto Mikati, riferisce il quotidiano L'Orient le Jour online. Il premier ha allo stesso tempo sottolineato l'urgenza della situazione mentre gli attacchi aerei continuano a colpire le aree civili, provocando quasi 200 morti, e ha chiesto "sforzi internazionali collettivi per fare pressione su Israele".
Teheran: "Raid in Libano folli, pericolose conseguenze"
L'Iran lancia un monito contro Israele dopo i raid in Libano contro Hezbollah. Il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani ha definito gli attacchi israeliani "folli" e ha messo in guardia dalle "conseguenze pericolose della nuova avventura dei sionisti".
In Libano come a Gaza, dalle forze israeliane "due ore per lasciare la valle della Bekaa"
Ancora avvertimenti israeliani per i libanesi. Con un messaggio che ricorda quelli con cui da mesi le forze israeliane (Idf) chiedono ai palestinesi di sgomberare alcune aree della Striscia di Gaza in vista di operazioni militari contro Hamas, un portavoce delle Idf, Avichay Adraee, dà gli abitanti della Valle della Bekaa due ore di tempo per lasciare la zona, annunciando imminenti raid aerei con obiettivi di Hezbollah nel mirino.
"Se vi trovate all'interno o nei pressi di una casa in cui ci sono armi di Hezbollah - recita un post in arabo diffuso via X, corredato da una mappa - dovete andar via". Fuggire "entro due ore" dall'avvertimento, fino a raggiungere "una distanza di non meno di mille metri dalla località o raggiungere la scuola centrale più vicina a voi e non rientrare fino a nuovo avviso".
Avvertimenti analoghi sono arrivati anche Daniel Hagari, portavoce delle Idf, che ha confermato che Israele si "prepara a colpire obiettivi terroristici nella valle della Bekaa", dove "Hezbollah immagazzina armi strategiche, in edifici civili e usa la popolazione come scudi umani, mettendola deliberatamente in pericolo". Hagari, riporta il Times of Israel, avvisa "gli abitanti libanesi nelle località della valle della Bekaa", coloro che si "trovano vicino a edifici o all'interno di abitazione in cui ci sono missili e armi" e li invita ad allontanarsi "immediatamente". "Hezbollah - ha accusato - intende lanciare queste armi contro il territorio israeliano e noi non lo consentiremo".
Beirut: "Almeno 182 morti per i raid nel sud"
E' di 182 morti e 727 feriti il nuovo bilancio ufficiale dei raid israeliani che da questa mattina hanno colpito il sud del Libano. Il bollettino, ancora provvisorio, arriva dal ministero della Salute di Beirut, che - riporta la Bbc - sottolinea come comprenda "bambini, donne e paramedici".
Centinaia di famiglie in fuga dal Libano meridionale
Centinaia di famiglie nel Libano meridionale stanno fuggendo dai bombardamenti israeliani. Lo affermano un funzionario locale e i giornalisti dell'AFP. Immagini pubblicate sui media internazionali mostrano lunghe file di auto sulle strade.
Libano, 100 morti e 400 feriti negli attacchi di Israele
"Gli attacchi israeliani su località e villaggi nel sud del Libano hanno provocato 100 morti e più di 400 feriti", tra cui bambini, donne e soccorritori. Lo ha annunciato il Ministero della Sanità libanese. Il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha denunciato "un piano di distruzione" del suo Paese: gli ospedali del sud e dell'est sono stati messi in allerta per far fronte all'afflusso di feriti, mentre le scuole sono state chiuse per due giorni in diverse regioni. Gli attacchi hanno preso di mira il sud, in particolare la periferia della citta' costiera di Tiro, e il Libano orientale
Il ministro degli Interni libanese ordina di aprire le scuole agli sfollati
Le scuole e altri luoghi pubblici siano aperti per gli sfollati in fuga dalle zone colpite dagli attacchi aerei israeliani: è il senso dell'ordinanza diramata poco fa dal ministero degli interni libanese per far fronte al crescente esodo di civili dalle aree del sud e delle Bekaa preso di mira da incessanti raid aerei israeliani in zone densamente abitate da civili.