Chi è Stéphane Séjourné, il ministro proposto da Macron al posto di Breton

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Al fianco del presidente francese dall'inizio della sua ascesa, il ministro degli Esteri transalpino ha già ricoperto il ruolo di consigliere del capo dello Stato e di presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha fatto il nome di Stéphane Séjourné come Commissario europeo, in sostituzione del dimissionario Thierry Breton. Lo ha reso noto l'Eliseo, spiegando che Séjourné, attuale ministro dell'Europa e degli esteri di Parigi, "è stato presidente del gruppo Renew al Parlamento europeo" e che "il suo impegno europeo gli consentirà di condurre pienamente quest'agenda di sovranità".

Il ministro degli Esteri più giovane nella storia della Francia

Macronista della prima ora, Séjourné, come ricorda il Corriere della Sera, è tra  gli uomini che hanno accompagnato dall’inizio l'ascesa del movimento presidenziale. Già consigliere del capo dello Stato, nel gennaio scorso, ad appena 38 anni, è diventato il più giovane ministro degli Esteri francese, nominato dal più giovane premier, il 35enne Gabriel Attal, col quale peraltro era stato a lungo legato sentimentalmente in un'unione civile finita mesi prima dell’ingresso al governo.

Gli anni della formazione all'estero

Figlio di un dipendente di France Télécom e di una centralinista che hanno lavorato a lungo all’estero, Séjourné è nato a Versailles, ma è cresciuto in Messico, Spagna e Argentina. A Buenos Aires, durante la crisi economica del 2001, ha scelto di impegnarsi in politica e di entrare nel Partito socialista francese dopo aver visto "tutta una classe media che in Argentina è sprofondata in povertà. Lì ho capito l’impatto che le decisioni politiche possono avere sulla vita delle persone".

Tra i primi sostenitori della candidatura di Macron

In Francia Séjourné ha conseguito un master all’università di Poitiers, dove ha conosciuto altri giovani attivi politicamente che hanno poi seguito la candidatura di  Macron alle presidenziali del 2017. Nei giorni successivi alla nomina a capo del Quai d’Orsay, Séjourné ha parlato della sua forte dislessia, "che però", ha detto, "non influenza in alcun modo il mio lavoro".

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