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Ue, il commissario Thierry Breton si dimette e attacca von der Leyen

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©Getty

Il candidato francese per il Collegio dei commissari 2024-2029 ha rinunciato all'incarico e si è dimesso con effetto immediato per frizioni con la presidente della Commissione europea, definendo la sua una "governance discutibile"

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Il commissario europeo per il Mercato interno Thierry Breton, si è dimesso con effetto immediato per dissidi con la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Lo fa sapere con una lettera di dimissioni pubblicata sulla piattaforma X. Breton era stato designato da Emmanuel Macron per un secondo mandato come candidato ufficiale della Francia per il quinquennio 2024-2029. Parigi ha indicato al suo posto Stéphane Séjourné.

Von der Leyen ha "preso atto" e accettato le dimissioni, ringraziando Breton per il lavoro svolto, e per "i progressi fatti sul Digital services act e sulle altre regolamentazioni relative al digitale". Lo ha detto una portavoce della Commissione europea. La presidente spera ancora "di essere nella posizione di presentare il nuovo collegio domani, ma ventiquattro ore in politica possono essere lunghe". 

I contrasti con von der Leyen: "Governance discutibile"

"Negli ultimi cinque anni, mi sono impegnato senza sosta per sostenere e promuovere il bene comune europeo, al di sopra degli interessi nazionali e di partito. È stato un onore", ha scritto Breton. "Tuttavia, alla luce di questi ultimi sviluppi, ulteriore testimonianza di una governance discutibile, devo concludere che non posso più esercitare i miei doveri nel Collegio. Pertanto, mi dimetto dalla mia posizione di Commissario europeo, con effetto immediato".

Cosa è successo

Come scrive nella sua lettera di dimissioni, il 28 giugno il presidente francese aveva annunciato pubblicamente la candidatura di Breton al Collegio dei commissari Ue, poi ufficializzata il 25 luglio. “Pochi giorni fa, nella fase finale dei negoziati sulla composizione del futuro Collegio, hai chiesto alla Francia di ritirare il mio nome, per motivi personali che in nessun caso hai discusso direttamente con me – ha scritto Breton nella lettera di dimissioni indirizzata a Von der Leyen - hai offerto, come compromesso politico, un portafoglio presumibilmente più influente per la Francia nel futuro Collegio. Ora ti verrà proposto un candidato diverso”. 

Ursula von der Leyen e Raffaele Fitto

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