Dei nove miliziani di Hamas uccisi nell'attacco contro una scuola nella striscia di Gaza tre erano anche componenti dello staff dell'Unrwa. E' quanto riportano i media locali secondo i quali l'Idf ha identificato e redatto una lista dei nove militanti di Hamas morti in seguito all'attacco di ieri. Il Segretario generale dell'Onu Guterres ha deplorato la morte di sei membri del personale delle Nazioni Unite nello stesso attacco, denunciando "drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale"
Israele: Hamas continua a opporsi ad accordo
All'indomani dell'incontro della squadra negoziale di Hamas a Doha con il premier del Qatar e il capo dell'intelligence egiziana, l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusato il gruppo militante palestinese di "cercare di nascondere il fatto che continua a opporsi all'accordo per il rilascio degli ostaggi e lo ostacola". "Mentre Israele ha accettato l'offerta finale di mediazione avanzata dagli Stati Uniti il 16 agosto 2024, Hamas ha rifiutato l’offerta e ha addirittura ucciso a sangue freddo sei dei nostri rapiti. Il mondo deve esigere che Hamas rilasci immediatamente i nostri rapiti”, si legge nella nota israeliana. Ieri il gruppo palestinese ha confermato l'incontro avvenuto nella capitale del Qatar con Mohammed bin Abdulrahman Al Thani e Abbas Kamel per cercare di sbloccare lo stallo nei negoziati. Dopo il faccia a faccia, Hamas ha fatto sapere di vedere "positivamente il raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco che includerà il ritiro delle forze israeliane dall'intera Striscia di Gaza". Il gruppo ha detto di non avere nuove richieste e si oppone a qualsiasi nuova richiesta. "Abbiamo dato la nostra risposta ai mediatori e siamo interessati a un'ulteriore mediazione per raggiungere un accordo", ha affermato.
Netanyahu: 'Hamas ha respinto l'accordo e ucciso gli ostaggi'
"Il governo israeliano ha accettato la proposta finale di mediazione" degli Stati Uniti del 16 agosto 2024, "mentre Hamas l'ha respinta e ha persino ucciso sei ostaggi". Lo ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano rispondendo alla dichiarazione di Hamas riguardo ai negoziati per un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi prigionieri a Gaza. La segreteria del premier ha accusato Hamas di nascondere la sua continua opposizione all'accordo. "La comunità internazionale deve chiedere il rilascio immediato degli ostaggi", ha aggiunto l'ufficio di Netanyahu.
Berlino: morte di personale Onu a Gaza totalmente inaccettabile
"Gli operatori umanitari non devono mai essere vittime dei razzi. La morte di sei operatori Unrwa in una scuola di Nuseirat è assolutamente inaccettabile. L'Unrwa sta fornendo aiuti vitali a Gaza e ha un mandato Onu per farlo. L'esercito israeliano ha la responsabilità di proteggere il personale delle Nazioni Unite e gli operatori umanitari". Lo scrive, sull'account ufficiale su X, il ministero degli Esteri tedesco.
Gb: "Orribile l'uccisione in raid israeliano di membri Unrwa"
"La notizia sull'uccisione in un raid israeliano di sei membri dello staff dell'Unrwa", l'agenzia dell'Onu che assiste gli sfollati palestinesi, "è orribile". Lo denuncia il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, sul suo profilo X. "I miei pensieri sono per le famiglie (degli uccisi) e per coloro che continuano a portare avanti il loro lavoro per salvare vite umane, i volontari devono essere in grado di condurre la loro attività in sicurezza", aggiunge Lammy per poi invocare, in riferimento alla Striscia di Gaza: "un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ora".
Lufthansa, sospesi voli per Beirut fino a 15 ottobre
Lufthansa prolungherà la sospensione dei voli verso Beirut fino al 15 ottobre a causa delle crescenti tensioni nella regione. Lo fa sapere la compagnia tedesca, specificando che lo stop coinvolge gli altri vettori del gruppo: Swiss, Austrian Airlines e Bruxelles Airlines.
Mattarella: 'Civili vanno trattati con umanità, nuovo orrore per ostaggi inermi'
"La tutela della popolazione civile, dei minori, delle donne, dei più fragili, è tema che interpella le coscienze anche a Gaza. Il Medio oriente, terra così ricca di culture e a noi così prossima, continua a essere dilaniato da un conflitto che non riesce a trovare soluzione e che dal 7 ottobre scorso si è riacceso in modo disumano. Ancora una volta a farne le spese sono prevalentemente quei civili che l’articolo 3, comune alle quattro Convenzioni di Ginevra, espressamente sottrae alla violenza bellica disponendo che siano trattati con 'umanità'". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un intervento inviato alla Tavola rotonda sul diritto umanitario, organizzata dall’Istituto internazionale di Diritto umanitario di Sanremo. "Assistiamo purtroppo -aggiunge il Capo dello Stato- ad una dinamica contraria: un bollettino quotidiano di uccisioni, distruzioni di infrastrutture, tra cui anche scuole, ospedali e campi profughi, attacchi contro operatori umanitari, personale medico, giornalisti, con lo spostamento forzato di centinaia di migliaia di persone: tutto questo ci interroga su quei principi di proporzionalità e distinzione fra civili e belligeranti, che costituiscono pilastri portanti del Diritto internazionale umanitario". "A ciò si aggiunge il sequestro e l’uccisione di ostaggi israeliani inermi, che ha raggiunto nei giorni scorsi nuovi livelli di orrore. Nello sterile rimpallo delle responsabilità fra le parti in guerra, nel chiaroscuro delle narrative opposte, nel ripetersi –infine- di appelli inascoltati da parte dei principali organismi internazionali, si ha la sensazione -conclude Mattarella- che il mondo si stia infilando in una fase in cui il patrimonio racchiuso nelle Convenzioni di Ginevra appaia una pura petizione di principio".
Oms: abbiamo raggiunto obiettivo delle vaccinazioni a Gaza
L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ritiene di aver raggiunto il suo obiettivo riguardo alle vaccinazione antipolio a Gaza.
Media israeliani: 'Missili dal Libano verso la Galilea'
Residenti della Galilea occidentale hanno riferito di aver sentito esplosioni a seguito degli allarmi attivati nella zona. Le sirene che segnalano il lancio di missili e razzi erano state state attivate poco prima in diverse località della Galilea dopo che ai residenti delle comunità è stato consigliato di rimanere vicino a rifugi protetti. Lo riportano i media israeliani.
Borrell: le parti in Libano lavorino per il popolo non per altri
"Il popolo libanese vuole pace, stabilità e sviluppo al posto della guerra. Il mio messaggio è che l'Ue sta il più possibile dalla parte del popolo libanese in modo che possa superare le minacce e le sfide". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della sua visita in Libano. "Chiedo a tutte la parti in Libano di lavorare nell'interesse del popolo e di nessun altro: devono essere ristabilite istituzioni funzionanti, non c'è altro modo se si vuole fare gli interessi del popolo se non attuando le riforme, e dai miei colloquio oggi mi sembra che ci siano segnali positivi", ha aggiunto.
Media siriani: a Masyaf scontri tra israeliani e iraniani
Una tv delle opposizioni siriane in esilio riferisce oggi che l'attacco israeliano dei giorni scorsi contro una fabbrica di missili iraniani nella Siria centrale non si è limitato a raid aerei dal cielo, ma ha coinvolto truppe speciali dell'Idf calatesi a terra da elicotteri militari e che hanno catturato militari iraniani. Non meglio precisate "fonti locali" hanno detto all'emittente televisiva SyriaTV, nota come un media delle opposizioni siriane anti-Damasco, che sul terreno si sono verificati una serie di scontri armati tra forze israeliane, governative siriane, combattenti di Hezbollah e militari iraniani. Non è possibile verificare in maniera indipendente sul terreno questa e altre ricostruzioni. Dal canto suo, il governo siriano aveva confermato l'attacco su Masyaf senza però fornire dettagli. Secondo le fonti citate da SyriaTv, durante l'incursione, le forze israeliane hanno catturato due soldati iraniani e sono stati segnalati almeno tre morti tra le fila siriane, oltre a vari feriti, tra cui civili. Secondo le fonti, le forze israeliane hanno distrutto una serie di radar e postazioni di difesa aerea del regime siriano, "colpendo sofisticate attrezzature di origine cinese e russa, cruciali per la sorveglianza dello spazio aereo lungo la costa". Secondo quanto riportato, "l'operazione ha drasticamente ridotto la capacità di difesa della Siria in questa regione, esponendo ampie aree al controllo israeliano".
Borrell: sinora abbiamo evitato il peggio nel sud del Libano
"La guerra non è mai inevitabile. La minaccia nel sud del Libano resta, ma abbiamo evitato il peggio, ecco perché dobbiamo continuare a spingere per un accordo più ampio per la regione. L'Ue non ha la bacchetta magica ma abbiamo fatto molto. La pace tra Libano e Israele dipende anche dalla situazione in Cisgiordania e dal Mar Rosso: purtroppo il massacro dei civili a Gaza continua". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della sua visita in Libano.
Ong: raid nella Siria orientale contro postazioni di Hezbollah
Una postazione degli Hezbollah libanesi, dispiegati nella Siria orientale al confine con l'Iraq, è stata colpita poco fa da un non meglio precisato raid aereo. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco è avvenuto nel distretto frontaliero di Abukamal, a sud-est del capoluogo orientale siriano di Deir az Zor, lungo il fiume Eufrate. Non si hanno al momento notizie circa eventuali vittime e danni materiali.
Ong, raid Israele su Golan uccide 2 miliziani vicini a Hezbollah
Due combattenti siriani vicini agli Hezbollah libanesi, alleati dell'Iran e di Hamas, sono stati uccisi sulle Alture siriane del Golan da un raid missilistico israeliano, secondo quanto riferito dall'Osservatorio per i diritti umani in Siria. La fonte riferisce che l'attacco è avvenuto nella regione di Qunaytra, a ridosso della Linea dell'armistizio tra Siria e Israele firmato nel 1974 dopo la guerra di Ottobre dell'anno precedente. Sul lato orientale del Golan, quello controllato dal governo di Damasco, opera una milizia locale, cooptata dagli Hezbollah e nota come "Resistenza islamica per la liberazione del Golan". Le alture sono state in gran parte conquistate da Israele nel 1967 e nel 1973. E sono state annesse, senza riconoscimento internazionale, nel 1981. Nel 2019 gli Stati Uniti hanno riconosciuto la sovranità israeliana sulle alture controllate da Israele.
Libano, due ragazzi di 17 e 12 anni uccisi in raid di Israele
Due ragazzi di 17 e 12 anni sono stati uccisi nelle ultime ore nel sud del Libano in un attacco israeliano nella regione costiera di Tiro. Lo ha riferito il ministero della Salute e diversi media libanesi, secondo cui i due fratelli, Ishaq e Hussein Aaliyan, sono stati investiti dall'esplosione di un missile israeliano che ha colpito la strada tra Tiro e Naqura nei pressi di Bayyada. Sono circa 150 i civili uccisi in Libano da attacchi israeliani condotti dall'8 ottobre scorso a oggi, secondo conteggi di fonti di stampa libanesi e internazionali.
Onu, "violazioni diritto umanitario internazionale devono cessare"
"Ciò che sta accadendo a Gaza è totalmente inaccettabile. Una scuola trasformata in rifugio per circa 12.000 persone è stata nuovamente colpita da attacchi aerei israeliani. Sei dei nostri colleghi dell'Unrwa sono tra gli uccisi. Queste drammatiche violazioni del diritto umanitario internazionale devono cessare ora". Lo ha scritto su X il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres.
Gaza, 41.118 palestinesi uccisi da inizio guerra
Sono 41.118 i palestinesi uccisi e 95.125 i feriti nell'offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas in una nota.
Washington Post, "attivista turco-americana uccisa mezz'ora dopo culmine scontri"
Aysenur Eygi, l'attivista turco-americana che Israele afferma sia stata uccisa accidentalmente dall'Idf venerdì scorso, è stato colpita "più di mezz'ora dopo il culmine degli scontri a Beita e circa 20 minuti dopo che i manifestanti si erano spostati sulla strada principale, a più di 200 metri dalle forze israeliane". E' il risultato di un'inchiesta del Washington Post, nella quale il quotidiano americano precisa che l'esercito israeliano ha rifiutato di rispondere alle domande sul motivo per cui le loro forze hanno aperto il fuoco sui dimostranti così tanto tempo dopo che si erano ritirati, e da una distanza in cui non rappresentavano una minaccia apparente".
Portaerei Usa Roosvelt lascia la regione
Gli Stati Uniti stanno ritirando la portaerei Uss Theodore Roosevelt dal Medio Oriente, dopo essere stata di stanza nella regione insieme alla Uss Abraham Lincoln per diverse settimane. Lo scrive il Washington Post. Le due portaerei erano state dispiegate dopo l'uccisione da parte di Israele del comandante di Hezbollah, Fuad Shukr, e l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, che Hezbollah e l'Iran avevano giurato di vendicare. Anche un cacciatorpediniere del gruppo d'attacco della Uss Theodore Roosevelt ha lasciato la regione, mentre la Uss Abraham Lincoln rimane in Medio Oriente.
Al bando centro islamico nel Brandeburgo per legami con Hamas
Il Land del Brandeburgo, in Germania, ha messo al bando il Centro islamico Furstenwalde al-Salam (Izf) per i suoi presunti legami con i Fratelli Musulmani e Hamas. "Non possiamo tollerare associazioni che vanno contro l'ordine costituzionale o l'idea di intesa internazionale. Le braci della cultura islamica dell'età della pietra devono essere stroncate sul nascere per evitare una conflagrazione", ha affermato in un comunicato il ministro degli Interni cristiano-democratico (Cdu) del Brandeburgo, Michael Stuebgen. Il ministero del Brandeburgo ha inoltre annunciato che sono state effettuate perquisizioni da parte della polizia nei locali del centro a Fürstenwalde, nel distretto di Oder-Spree, e in appartamenti privati ;;nel Brandeburgo e a Berlino. L'Izf, fondato nel 2018 a Furstenwalde, a est di Berlino, gestisce una moschea e offre diverse attività per i musulmani. Nel luglio 2023 era stato classificato come associazione estremista con l'accusa di diffondere discorsi antisemiti e di negare il diritto di esistere di Israele.
Idf colpisce veicolo su autostrada Damasco-Quneitra: vittime
Un drone israeliano ha colpito un veicolo che viaggiava sull'autostrada tra Damasco e Quneitra. Lo riferiscono i media siriani, secondo cui l'attacco ha causato delle vittime.