Guerra Israele-Hamas, ospedale palestinese: cittadina Usa uccisa in Cisgiordania

Un'attivista americana di origine turca, Aysenur Ezgi Eygi, sarebbe stata colpita alla testa dalle forze israeliane mentre partecipava a una protesta a Beita, in Cisgiordania, a sud di Nablus. Bombardamenti aerei dell'Idf contro un deposito di armi di Hezbollah nella zona di Leida, nel sud del Libano meridionale. Morti e feriti anche nei raid che hanno colpito due quartieri della città di Gaza, quelli di Zaytun e Sabra. Due vittime vengono segnalate anche nei campi profughi di Magazhi e Nuseirat

LIVE

Netanyahu fa visita ai familiari di due ostaggi uccisi

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto visita alle famiglie di Eden Yerushalmi e Ori Danino, due dei sei giovani ostaggi i cui corpi sono stati recuperati la settimana scorsa in un tunnel di Rafah, nel sud di Gaza, dopo essere stati uccisi da Hamas. Lo ha riferito Haaretz. Il capo del governo si era già recato nei giorni precedenti dai genitori di Alex Lobanov per una visita di condoglianze; la vedova però non aveva voluto incontrarlo

Tajani ad Israele: "E' il tempo del cessate il fuoco"

"In Medio Oriente siamo amici di Israele, è l'unica democrazia in quell'area. Hamas ha fatto di tutto per impedire che il dialogo tra Israele e il mondo arabo, in particolare i sauditi, andasse a buon fine. Questo era l'obiettivo del 7 ottobre. E dobbiamo impedire che lo ottengano". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani all'apertura della 50/a edizione del Forum Teha di Cernobbio.   "Ora però diciamo a Israele che è il tempo del cessate il fuoco, per impedire che Hamas diventi l'interlocutore del popolo palestinese". 

Berlino: "Un approccio solo militare non è la soluzione per Gaza"

"Lo scorso fine settimana ha dimostrato in modo drammatico che un approccio puramente militare non è la soluzione alla situazione a Gaza". Lo ha affermato il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, facendo riferimento al recupero dei corpi di sei giovani ostaggi uccisi da Hamas che ha scatenato una vasta ondata di proteste di massa. La responsabile della diplomazia di Berlino ha incontrato l'omologo israeliano Israel Katz a Tel Aviv e ha chiesto "un

cessate il fuoco ora". Baerbock si e' anche espressa contro le dichiarazioni aggressive del ministro israeliano per la Sicurezza nazionale e leader di estrema destra Itamar Ben-Gvir sulla Cisgiordania, dove da dieci giorni è in corso una vasta operazione antiterrorismo dell'esercito che ha causato almeno 36 morti. "Quando i membri del governo israeliano chiedono lo stesso approccio in Cisgiordania come a Gaza, è proprio questo che mette gravemente a repentaglio la sicurezza di Israele", ha detto Baerbock. 

Katz: "L'Iran vuole armare la Cisgiordania come Gaza"

"Khomeini vuole armare la Cisgiordania come ha fatto a Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Katz al suo omologo tedesco, Annalena Baerbock, in visita in Israele. "Hamas è l'ostacolo all'accordo", ha aggiunto Katz. 

Ben-Gvir,: "Anche la Cisgiordania fra gli obiettivi della guerra"

Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben-Gvir ha chiesto al primo ministro Netanyahu di includere, tra gli obiettivi della guerra, la sconfitta di Hamas, oltre che a Gaza, anche in Cisgiordania.

In un post su X, Ben-Gvir ha spiegato che Israele deve evitare una ripetizione dell’attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. "Non dobbiamo ripetere gli errori, guerra ad Hamas, anche in Giudea e Samaria!", ha scritto, usando il nome israeliano per la Cisgiordania.

Msf: "In Cisgiordania accesso alle cure a rischio con l'intensificarsi delle incursioni israeliane"

"Le incursioni militari su larga scala lanciate dalle forze israeliane in Cisgiordania e i ripetuti attacchi da parte dell'esercito israeliano contro gli operatori sanitari, le ambulanze e le strutture mediche stanno ostacolando gravemente l’accesso alle cure mediche per la popolazione". Lo afferma Medici Senza Frontiere (Msf). Le incursioni israeliane, iniziate nelle prime ore del 28 agosto, hanno anche causato - si legge in un comunicato - danni su larga scala alle infrastrutture stradali, alle reti elettriche e alle forniture idriche, ostacolando seriamente la capacità di Msf di gestire le attività mediche nelle città di Jenin e Tulkarem.

"L'accesso alle cure mediche nella città di Tulkarem e nei campi profughi è molto limitato e i danni alle infrastrutture sono enormi - afferma un membro dello staff di Msf - E' quasi impossibile raggiungere chi ha bisogno. Queste incursioni non vengono annunciate e lasciano le persone enormemente impreparate. Tra l'altro, le madri ci hanno detto di non avere abbastanza cibo per i loro bambini. I residenti si sentono in trappola e isolati".

Dall'inizio delle ultime incursioni, le équipe mediche di Msf sono state costrette a sospendere le loro attività sia a Tulkarem che a Jenin.

Idf: "Uccisi 14 terroristi durante l'assedio di Jenin"

Quattordici "terroristi" sono stati uccisi durante l'assedio di Jenin. Lo riferisce l'esercito israeliano in una dichiarazione, aggiungendo di aver arrestato più di 30 "sospettati" nel corso dell'assedio alla città della Cisgiordania andato aventi per 10 giorni.

Secondo il comunicato, tra le vittime c'è anche Wissam Hazem, identificato dall'esercito come il capo di Hamas a Jenin. L'Idf ha aggiunto di aver distrutto circa 30 esplosivi, nonché un deposito di armi sotterraneo situato sotto una moschea e un laboratorio per la produzione di esplosivi.

Idf: "Dopo 10 giorni l'operazione in Cisgiordania continua"

L'esercito israeliano ha smentito i media palestinesi secondo i quali i militari sono usciti da Jenin dopo dieci giorni di operazione antiterrorismo che ha lasciato dietro di sè morti e feriti, insieme a estesi danni alle infrastrutture. "Le truppe continueranno l'operazione finchè non saranno raggiunti i suoi obiettivi", ha fatto sapere l'Idf. Finora, ha aggiunto, sono stati uccisi 14 miliziani palestinesi a Jenin, tra cui il comandante di Hamas in citta', più di 30 ricercati sono stati arrestati.

Idf

©Ansa

Meloni: "Non è rimandabile un accordo in Medioriente"

Rispetto al conflitto in Medio Oriente, "non è più rimandabile un accordo complessivo basato sulla mediazione, alla quale hanno lavorato prima di tutti Stati Uniti, Egitto, Qatar, che prevede un cessato il fuoco a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani catturati da Hamas il 7 ottobre. Come non è più rimandabile un deciso cambio di passo nell'assistenza umanitaria alla popolazione civile". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo in videocollegamento al G7 dei Parlamenti in corso a Verona. "Il G7, Italia in testa, è da sempre in prima linea per scongiurare una ulteriore escalation nella regione a partire dalla situazione del Libano che ci preoccupa molto - ha aggiunto -. Oggi più che mai è necessaria una soluzione politica duratura della crisi che dia un nuovo slancio alla prospettiva della soluzione dei due Stati".

Media, raid aereo contro convoglio di armi Iran in Siria

Nella Siria sud-orientale al confine con l'Iraq un raid aereo compiuto da non meglio identificati jet militari ha preso di mira un convoglio di armi provenienti dall'Iraq e destinate con molta probabilità alle milizie locali filo-iraniane. Lo riferiscono media panarabi e locali siriani, secondo cui l'attacco è avvenuto nei pressi di una postazione dei Pasdaran, i guardiani della rivoluzione iraniana, nei pressi della cittadina frontaliera siriana di Abukamal. Al momento non si hanno notizie di vittime. Periodicamente nell'area l'aviazione statunitense colpisce postazioni di milizie filo-iraniane lungo il corridoio di territorio tra Iraq e Siria. 

Idf: "Continua l'operazione antiterrorismo a Jenin"

Dopo che i media palestinesi hanno riferito che le forze israeliane si sono ritirate da Jenin, in Cisgiordania, il portavoce dell'Idf ha dichiarato  che "le truppe continueranno l'operazione fino al raggiungimento degli obiettivi". Aggiungendo che negli ultimi dieci giorni nella zona  sono stati uccisi 14 terroristi, arrestati più di 30 sospetti  e sono stati distrutti  circa 30 ordigni piazzati lungo le strade. Durante le azioni militari è stato eliminato il comandante dell'organizzazione terroristica di Hamas Vasam Hazem. 

Media, coloni bruciano auto in Cisgiordania per "vendetta"

Durante la notte, nel villaggio di Khirbet Abu Falah, in Cisgiordania, è stata data alle fiamme un'auto e sono stati lasciati graffiti con la parola "vendetta" in ebraico insieme a una stella di David. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan. L'attacco è l'ennesimo episodio di violenze da parte di coloni degli insediamenti israeliani. 

Hamas pubblica il video di uno dei 6 ostaggi giustiziati

Hamas ha pubblicato sul Telegram un video di Hersh Goldberg-Polin, uno dei sei ostaggi giustiziati dal gruppo islamista la scorsa settimana.  Nel video, l'ostaggio invita l'amministrazione del presidente americano Biden a fare tutto il possibile per porre fine alla guerra. Il videoclip è stato diffuso con il permesso dei suoi familiari e mostra il giovane che li supplica di restare forti. "So che state facendo tutto il possibile per riportarmi a casa", dice nel filmato. "Continuate a combattere per me e spero di tornare presto a casa. Non fermatevi. Vi amo".

Questo messaggio segue i recenti video pubblicati da Hamas su Telegram di Eden Yerushalmi, Alex Lobanov e Carmel Gat, tre dei sei ostaggi assassinati in un tunnel di Hamas dal gruppo terroristico. Quello di Hersh è il quarto video pubblicato. Secondo Hamas, gli altri, quelli di Ori Danino e Almog Sarusi dovrebbero essere pubblicati nei prossimi giorni. Nei video si vedevano gli ostaggi accusare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il suo governo di aver intenzionalmente ostacolato un accordo sul rilascio degli ostaggi, accusandoli di averli lasciati morire per mano di Hamas.

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Media: "Attacco israeliano nel sud del Libano"

I media libanesi riferiscono di un attacco aereo israeliano su Aitaroun, nel sud del Paese. 

Wafa: "L'Idf si è ritirato da Jenin, in Cisgiordania"

L'esercito israeliano si è ritirato all'alba dalla città di Jenin, in Cisgiordania, al termine di un'operazione antiterrorismo durata 10 giorni, la più lunga mai condotta nell'area. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Nel corso dell'operazione sono stati uccisi 21 palestinesi, afferma il ministero della Sanità dell'Anp. Jenin e il campo profughi adiacente, dove le ruspe dell'esercito hanno distrutto le infrastrutture, sono da tempo roccaforti di gruppi terroristici palestinesi. Finora, secondo l'Idf, nell'operazione sono stati uccisi più di 30 uomini, tra cui il capo di Hamas a Jenin. Ucciso anche il capo della Jihad islamica nell'area di Tulkarem. La violenza in Cisgiordania è aumentata nell'ultimo anno, in seguito all'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. Da quella data, le truppe israeliane hanno arrestato circa 5.000 palestinesi ricercati in Cisgiordania, tra cui più di 2.000 affiliati ad Hamas. Secondo il ministero della Sanità dell'Anp in questo periodo sono stati uccisi più di 670 palestinesi in Cisgiordania. L'Idf afferma che la stragrande maggioranza di loro erano uomini armati uccisi in scontri a fuoco. Nello stesso periodo, 29 persone, tra cui personale di sicurezza israeliano, sono state uccise in attacchi terroristici in Israele e in Cisgiordania. Altri sei membri delle forze di sicurezza sono stati uccisi in scontri con terroristi in Cisgiordania.

Idf: "Hamas nasconde costantemente i propri lanci falliti e quelli della Jihad islamica a Gaza, mentendo ai civili di Gaza e al mondo affermando che si tratta di attacchi israeliani"

Israele bombarda nel sud del Libano: "Colpiti siti di Hezbollah"

Le Forze di difesa israeliane (Idf) affermano di aver eseguito stanotte bombardamenti aerei contro un deposito di armi di Hezbollah nella zona di Leida, nel sud del Libano meridionale. Attacchi hanno colpito anche edifici militari dei miliziani sciiti nelle zone di Aita al-Shab e Yarin, aggiungono le Idf in un comunicato citato dai media israeliani.

Wafa: "Forze israeliane si ritirano dalla città cisgiordana di Jenin"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che le forze israeliane si sono ritirate all'alba di oggi dalla città cisgiordana di Jenin e dal suo campo profughi, dopo 10 giorni di operazioni nella zona.

Raid di Israele sulla Striscia di Gaza, 'oltre 10 morti'

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che almeno nove persone sono morte e altre dieci sono rimaste ferite in bombardamenti israeliani che stanotte hanno colpito due quartieri della città di Gaza, quelli di Zaytun e Sabra. Due vittime vengono segnalate anche nei campi profughi di Magazhi e Nuseirat. Wafa riferisce poi che i corpi di sei persone sono stati recuperati in queste ore da sotto le macerie in diverse aree di Rafah, nel sud della Striscia. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre scorso è di almeno 40.878 morti e 94.454 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito dal movimento islamista Hamas.

Mondo: I più letti