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Israele-Hamas, Idf: "Trovati diversi corpi a Gaza, potrebbero essere degli ostaggi"

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Guerra Medioriente, accordo su pausa umanitaria per poliomelite
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Guerra Medioriente, accordo su pausa umanitaria per poliomelite
00:01:33 min

Militari lavorano all'identificazione. Morto comandante della Jihad Qatrawi coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro le truppe israeliane. Decine di razzi dal Libano verso nord Israele, Idf bombarda i siti di lancio. Continua blitz israeliano in Cisgiordania, a Gaza pausa per vaccini antipolio. In Israele duro scontro tra il ministro della Difesa Gallant e il premier Netanyahu sulla decisione di mantenere la presenza nel Corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia di Gaza e l'Egitto

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Il comandante della brigata di Gaza centrale della Jihad Islamica, Muhammad Qatrawi, è stato ucciso in un raid israeliano sulla Striscia. Lo hanno indicato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet. Secondo l'esercito dello Stato ebraico, che ha diffuso un video del raid, Qatrawi è stato coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro Israele partiti dal centro di Gaza. Decine di razzi dal Libano verso il nord di Israele, Idf bombarda i siti di lancio. Continua l'operazione in Cisgiordania, pesanti scontri a Jenin tra uomini armati e truppe israeliane. A Gaza è iniziata la campagna di vaccinazioni antipolio.


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Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. I DETTAGLI

Famiglie ostaggi, 'nuova protesta, domani Israele tremerà'

"A partire da domani, il Paese tremerà. Chiediamo alla gente di prepararsi. Israele si fermerà. Netanyahu ha abbandonato gli ostaggi. Ora è un fatto. L'abbandono è finito". E' la drammatica dichiarazione del Forum delle famiglie degli ostaggi subito dopo aver appreso che l'Idf ha trovato diversi cadaveri a Gaza che potrebbero essere degli rapiti. I parenti hanno spiegato che domani daranno dettagli delle grandi proteste che ci saranno nel Paese.

Guerra Israele-Hamas. Cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, Sky TG24 ha deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Idf, trovati diversi corpi a Gaza,forse i resti di ostaggi

L'esercito israeliano ha reso noto di aver trovato diversi corpi  a Gaza, che potrebbero essere i resti di ostaggi israeliani. "In questa fase, i militari stanno ancora operando nella zona e stanno portando avanti un processo di estrazione e identificazione dei resti che durerà diverse ore", afferma l'Idf.

Idf, 'da Gaza il 7 ottobre entrati 6.000 terroristi, non 3.000'

Da Gaza il 7 ottobre del 2023 sono circa 6.000 i terroristi palestinesi che riuscirono ad entrare in territorio israeliano, compiendo i massacri e il rapimento di ostaggi: il doppio di quanto si credeva finora. Lo scrivono Channel 12 e Times of Israel, citando un rapporto stilato dalla Divisione Gaza dell'esercito israeliano, l'Idf. Fra quei 6.000, dice il rapporto, ben 3.800 erano terroristi addestrati militarmente da Hamas, e le brecce nel reticolato difensivo sono state 119 e non 60 come detto in precedenza. Inoltre, quello stesso giorno, circa 1.000 militanti di Hamas hanno lanciato razzi su Israele dalla Striscia di Gaza, portando il totale dei palestinesi che il 7 ottobre attaccarono Israele a 7.000. Quel giorno i razzi che passarono il confine furono in totale 5.000, di cui 3.000 nelle prime quattro ore dall'inizio dell'attacco coordinato. Channel 12 dice che i nuovi dati sono stati mostrati al capo di stato maggiore, Herzi Halevi, mentre un portavoce dell'Idf, sempre citato dai media, aggiunge che gli studi e le ricerche ancora continuano e che i dati definitivi, quando saranno completi, saranno resi pubblici.

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. I DETTAGLI

Lavrov: 'Israele non può eliminare Hamas o Hezbollah'

"Israele non può eliminare Hamas o Hezbollah" e dovrebbe cercare alternative per una soluzione pacifica alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista a Russia Today. "Israele intensifica il ricorso alla forza contro coloro che considera radicali in termini di estremismo, come Hezbollah e Hamas, che ha promesso di eliminare", ha sottolineato Lavrov. Secondo il ministro, "questo non può essere raggiunto perché Hamas fa parte del popolo palestinese, così come Hezbollah fa parte del popolo libanese".



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Gaza, corridoi Netzarim e Filadelfia: perché continuano a bloccare colloqui di pace

Tra le questioni più spinose nella trattativa per una tregua tra Israele e Hamas c'è ancora quella sul controllo delle due lingue di terra più strategiche per le operazioni militari. Da un lato c'è il corridoio di Filadelfia, che al suo interno ha il valico di Rafah. Dall'altro c'è la strada di Netzarim, che separa in due - da nord a sud - la Striscia. COSA SAPERE

Soldato israeliano ucciso a Jenin

L'IDF ha riferito che il sergente di Stato maggiore, Elkana Navon, 20 anni,  comandante di squadra del 906° battaglione della brigata Bislach, di  Petah Tikva, è stato ucciso durante i combattimenti a Jenin, il punto  focale dell'operazione israeliana antiterrorismo in corso nella  Cisgiordania settentrionale. Navon è stato ucciso in uno scontro con i terroristi nelle prime ore  di sabato mattina. Un collega ufficiale dello stesso battaglione è  rimasto gravemente ferito e altri due soldati hanno riportato lievi  ferite. Sono stati trasportati all'Emek Medical Center di Afula e al  Rambam Health Care Campus di Haifa.

Oggi 48 morti a Gaza

Almeno 48 palestinesi hanno perso la vita oggi in bombardamenti israeliani a Gaza. Lo rendono noto le autorita' sanitarie palestinesi. Sono gia' circa 40.700 i morti dal 7 ottobre e oltre 94.000 i feriti, secondo il conteggio degli ospedali del Ministero della Sanita'. Altri 10.000 corpi sono ancora sotto tonnellate di detriti. Gli attacchi odierni si sono concentrati sul campo centrale di Nuseirat e sulle zone meridionali di Khan Yunis e Rafah, ma ci sono stati anche almeno sei morti in attacchi israeliani contro case nella citta' settentrionale di Gaza. Solo a Nuseirat oggi sono morti almeno 20 palestinesi, quasi tutti membri delle stesse quattro famiglie, in attacchi di artiglieria contro le loro abitazioni dove sono morti anche bambini, hanno riferito le autorita' locali. Oggi l'esercito israeliano ha annunciato la morte del comandante della Brigata dei Campi Centrali di Gaza della Jihad islamica, identificato come Mohamed Katrawi. Questa milizia non ha ancora confermato la sua morte. Nella zona meridionale di Khan Younis, da cui l'esercito israeliano si e' ritirato ieri dopo 22 giorni di offensiva, le squadre di emergenza della Mezzaluna Rossa hanno recuperato almeno otto cadaveri, secondo quanto riportato in un video sul social network X.

Sempre a Khan Younis, cinque civili sono stati uccisi e altri 15 membri della famiglia Abu Bakr sono rimasti feriti nel bombardamento di una casa ad Al Jabour, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che ha denunciato anche un attacco con drone, a Rafah, che ha ucciso almeno due palestinesi.

Idf: 'Stiamo smantellando il terrorismo in Cisgiordania'

"Stiamo smantellando il terrorismo che proviene dai campi profughi in Giudea e Samaria (Cisgiordania)", ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, che oggi ha tenuto una valutazione della situazione una valutazione nella città di Jenin.

Idf, ucciso il comandante della Jihad del centro di Gaza

Il comandante della brigata centrale di Gaza della Jihad islamica palestinese, Muhammad Qatrawi, è stato ucciso giovedì in un attacco aereo nella Striscia. Lo hanno annunciato l'esercito israeliano (Idf) e lo Shin Bet (la sicurezza interna. Qatrawi è stato coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro Israele dal centro di Gaza ed è stato responsabile di molti altri attacchi contro le truppe e il Paese, afferma l'Idf pubblicando il filmato dell'attacco.

Mar Rosso: Houthi, colpita nave portacontainer Groton

Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree,  afferma che il gruppo ha condotto “un'operazione militare che ha preso  di mira la nave Groton nel Golfo di Aden”. Saree ha affermato in un discorso televisivo che l'attacco è stato  effettuato "dalla marina, dai droni e dalle forze missilistiche" e che  la nave è stata colpita. Secondo diversi siti web di tracciamento delle navi, la nave è una portacontainer e batte bandiera della Liberia. Gli Houthi - scrive Al Jazeera - hanno preso di mira le navi legate a  Israele per sostenere i palestinesi e fare pressione sul governo  israeliano affinché ponga fine alla guerra a Gaza.

Msf: 'In ospedale Jenin compromesse forniture acque e elettricità'

La portata e l'intensità dell'incursione israeliana a Jenin, in corso da quattro giorni, sono allarmanti, avverte Medici Senza Frontiere (Msf) in una nota in cui evidenzia come le forze israeliane continuino a "ostacolare l'accesso alle strutture sanitarie, bloccando e prendendo di mira anche le ambulanze, ritardando così l'accesso della popolazione alle cure mediche". Nell'ospedale Khalil Suleiman a Jenin, supportato da Msf e circondato dalle forze israeliane dall'inizio dell'incursione, le forniture di elettricità e acqua sono compromesse. L'équipe medica è stata costretta a interrompere le dialisi, fondamentali per il trattamento dell'insufficienza renale.


Parenti ostaggi contro Netanyahu: 'Non è Mr Sicurezza, è Mr Morte'

Ancora contestazioni per il premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte dei parenti degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre scorso in Israele. Einav Zangauker, madre dell'ostaggio Matan Zangauker, non ha esitato a definire Netanyahu "Mister Morte", come riferisce il Times of Israel. "Non è Mr. Sicurezza, è Mr. Morte", ha affermato. In una dichiarazione letta davanti al quartier generale delle Idf a Tel Aviv i parenti degli ostaggi accusano "Netanyahu e i suoi alleati nel governo di aver deciso di sabotare l'accordo" per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in relazione alle notizie delle scorse ore sulla Philadelphi Route, il 'corridoio' tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, e di "condannare" così "a morte gli ostaggi". Anche ieri sera c'erano state contestazioni analoghe nei confronti di Netanyahu dopo la notizia del voto del gabinetto di sicurezza per il mantenimento di forze israeliane lungo la Philadelphi Route.


Caritas, 75 operatori per le vaccinazioni a Gaza

Domani 1° settembre nella Striscia di Gaza, come annunciato, sarà avviata l'attività di vaccinazione conto la poliomielite in due unità mediche di Caritas Gerusalemme (Alberka e Abu Oraf). Le dosi sono già state portate in loco e il corso di formazione per il personale, condotto dall'Organizzazione mondiale della Sanità si è concluso. "La popolazione di riferimento stimata per i due punti medici è di 12.333 persone per il prima e 20.000 per il secondo", riferisce Caritas.
"Ci siamo coordinati con il Ministero della Salute e con l'Oms", spiega Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme. "Questa fase di vaccinazione è prevista inizialmente per quattro giorni, dal 1° al 4 settembre". Si tratta di una collaborazione strutturata tra le equipe fisse dell'Oms, che sono responsabili per la vaccinazione, e i team della Caritas che facilitano il processo e garantiscono ogni tipo di supporto. "Non possiamo determinare in anticipo il numero di bambini che saranno vaccinati".
Al processo di vaccinazione nella partecipano 75 operatori e operatrici di Caritas Gerusalemme, che nella Striscia ne vede all'opera circa cento. "Anche se per le aree in cui si faranno le vaccinazioni gli eserciti hanno garantito una sospensione dei bombardamenti, l'operazione - sottolinea la stessa organizzazione - è ad altro rischio, come rischiosa è l'attività della Caritas, che dal 7 di ottobre è sempre stata presente e ha avuto anche due vittime tra i propri operatori, nelle zone di guerra".
Caritas Gerusalemme è sostenuta da Caritas Italiana.

Mo, operazione Idf a Jenin: scontri a fuoco con palestinesi armati

Si stanno concentrando ora nella zona di Jenin, dopo i blitz dei giorni scorsi a Tulkarem e Far'a, le operazioni su vasta scala condotte dalle Idf in Cisgiordania. Secondo quanto riferito dal Times of Israel, le forze israeliane hanno fatto irruzione nel campo profughi della città e neutralizzato decine di ordigni piazzati lungo le strade. Stando a una nota dell'esercito, ci sono stati anche scontri a fuoco tra le Idf e palestinesi armati. Le Idf hanno comunicato di aver ucciso almeno 26 uomini armati e arrestato circa 30 ricercati dall'inizio dell'operazione lanciata a inizio settimana in diverse località della Cisgiordania.

Al via campagna vaccinazione polio a Gaza

Ha preso il via la campagna di vaccinazione contro la poliomielite nella Striscia di Gaza. È quanto annunciato dal responsabile dell'operazione, che prevede una pausa umanitaria nei combattimenti. 

Gaza, 89 morti in 24 ore, bilancio sfiora i 40.700 dal 7/10

Almeno 89 morti e 205 feriti in 24 ore nella Striscia di Gaza. E' la denuncia del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas. Il nuovo bollettino rilanciato dalla tv satellitare al-Jazeera riferisce di un totale di almeno 40.691 morti e 94.060 feriti nell'enclave palestinese dal 7 ottobre dello scorso anno, quando è iniziata la campagna militare israeliana contro Hamas in risposta all'attacco di quel giorno in Israele. 

Hamas e Jihad elogiano attacchi con autobomba in Cisgiordania

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in cui elogia quella che ha definito una "doppia operazione eroica" dopo che due autobomba sono esplose nella zona di Gush Etzion in Cisgiordania la scorsa notte. Lo riferiscono i media israeliani. Hamas ha affermato che "si tratta di un messaggio chiaro: "La resistenza continuerà a essere impressionante, prolungata e sostenuta finché continueranno le aggressioni brutali dell'occupazione e gli attacchi contro il nostro popolo e la nostra terra". Il gruppo, tuttavia, non rivendica la responsabilità diretta degli attacchi. L'alleato di Hamas, la Jihad islamica palestinese, ha detto che si "congratula" con i responsabili "dell'attacco coordinato". 

Hamas, a Gaza bilancio arrivato a 40.691 morti

Dall'inizio della guerra a Gaza sono morti in 40.691 mentre 94.060 sono rimasti feriti. E' il bilancio fornito quotidianamente dal ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, secondo il quale nelle ultime 24 ore sono stati uccisi in 89. 

Tensione e arresti a Hebron dopo attacchi in Cisgiordania

Tensione e arresti a Hebron, in Cisgiordania, dopo i due attacchi palestinesi contro un insediamento e una stazione di servizio nella zona di Gush Etzion. L'esercito israeliano ha circondato la città e ha arrestato finora sei persone. Le truppe hanno anche localizzato e distrutto un appartamento ritenuto un laboratorio usato per fabbricare ordigni esplosivi. La Tomba dei Patriarchi è stata brevemente chiusa e poi riaperta con misure di sicurezza più stringenti.


Idf, "l'operazione antiterrorismo è ora concentrata a Jenin"

L'esercito israeliano ha precisato che l'importante operazione antiterrorismo in corso nella Cisgiordania settentrionale si sta ora concentrando principalmente sulla zona di Jenin, dopo la conclusione dei raid a Tulkarem e Far'a. In mattinata le truppe hanno fatto irruzione nel campo profughi di Jenin, dove hanno neutralizzato decine di ordigni esplosivi piazzati lungo le strade. Ci sono stati violenti scontri tra l'Idf e uomini armati palestinesi in tutta la zona di Jenin. L'Idf afferma che finora almeno 26 uomini armati sono stati uccisi e altri 30 ricercati sono stati uccisi.

Famiglie ostaggi mostrano video: "donne rapite incinte"

Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani ha pubblicato un video, di cui le autorità avevano vietato la diffusione, in cui si afferma che le donne sequestrate sono state violentate e alcune sono rimaste incinta durante la prigionia. Lo riferisce Channel 12, che pubblica solo una parte del filmato in cui si vede un tunnel buio, si sentono i pianti di un neonato, una foto di una donna incinta con la didascalia "sono passati più di 9 mesi". Il Forum ha dichiarato: "Che ogni cittadino sappia che se verrà rapito, il premier farà di tutto per mantenere il suo posto, anche a costo di di lasciarlo morire nei tunnel di Hamas". 

Idf: "Operazioni a Gaza city e Rafah, eliminati terroristi"

L'esercito israeliano (Idf), in un aggiornamento della situazione nella Striscia, rende noto che un edificio nella città di Gaza, è stato colpito con un attacco aereo dove un terrorista stava piazzando trappole esplosive. L'Idf  afferma che l'edificio si trovava vicino a dove stava operando una divisione di riservisti. Un'altra cellula di uomini armati è stata uccisa e diversi siti utilizzati da gruppi terroristici sono stati distrutti nei giorni scorsi. A Rafah, nella parte meridionale di Gaza, stanno continuando le operazioni dell'esercito che ha eliminato numerosi terroristi e distrutto postazioni di lancio razzi e armi. 

Wafa: "Pesanti scontri tra uomini armati e l'Idf a Jenin"

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di pesanti scontri tra uomini armati e truppe israeliane nella città di Jenin, in Cisgiordania. Testimoni hanno detto che ulteriori rinforzi militari sono stati inviati nel campo profughi di Jenin, dove le truppe hanno effettuato incursioni in diverse abitazioni nei quartieri del campo profughi. Secondo fonti di Wafa, l'Idf ha demolito numerose strutture nel quartiere orientale della città, causando gravi danni alle reti elettriche e idriche. Per il momento non ci sono commenti da parte dell'esercito israeliano, nel quarto giorno dell'operazione antiterrorismo in Cisgiordania. 

Iran, è Israele la causa principale delle tensioni regionali

"Israele è stato il più grande ostacolo al raggiungimento di un accordo per porre fine alla guerra contro Gaza ed è la principale causa di tensione nella regione, attraverso il perdurare delle sue azioni criminali". Lo ha detto il ministro degli Esteri Abbas Araghchi durante una conversazione telefonica con il premier giordano e ministro degli Esteri Ayman Safadi, che ha sottolineato la necessità di porre fine alla tensione a Gaza "il prima possibile". Safadi ha anche espresso preoccupazione per la situazione umanitaria a Gaza e per il diffondersi del conflitto in Cisgiordania.. "L'Iran sosterrà qualsiasi accordo sulla cessazione della guerra, auspicato dalla resistenza e dal popolo palestinese", ha aggiunto il diplomatico iraniano, citato dall'Irna.

Idf, attacchi in Cisgiordania erano coordinati

Le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet ritengono che i due attacchi sferrati da terroristi palestinesi nella notte con autobomba in Cisgiordania fossero coordinati. E' quanto emerge dalle indagini condotte sugli attacchi sventati nella zona di Gush Etzion. I due palestinesi, poi uccisi dai militari israeliani, sono partiti entrambi dalla zona di Hebron e si sono diretti verso l'insediamento di Etzion per realizzare i loro piani.

Un'autobomba è stata fatta esplodere in una stazione di servizio all'incrocio di Gush Etzion, mentre l'auto de secondo palestinese è esplosa nell'insediamento di Karmei Tzur.

Idf sventa attacchi con autobomba in Cisgiordania, Hamas ne promette altri

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di aver sventato due attentati con autobomba in Cisgiordania, annunciando l'uccisione di due sospetti terroristi palestinesi nella zona di Gush Etzion. Hamas, per contro, ha lodato l'esplosione delle due autobomba che avrebbero potuto causare molte vittime affermando in una nota che ''la resistenza continuerà fino a quando andrà avanti l'aggressione dell'occupante''. Nel primo incidente, un'auto è esplosa in una stazione di servizio vicino all'incrocio di Gush Etzion. Le truppe inviate sulla scena hanno ucciso a colpi di arma da fuoco un terrorista che era arrivato a bordo del veicolo e che aveva tentato di attaccarli, ha detto l'esercito.

Nel secondo attacco, un palestinese ha speronato un'auto all'ingresso del vicino insediamento di Karmei Tzur e le truppe dell'Idf hanno aperto il fuoco contro l'aggressore. Uno dei membri della sicurezza locale ha investito l'aggressore uccidendolo. Poco dopo l'auto del palestinese è esplosa per l'ordigno collocato al suo interno.

Wafa: "Decine di civili uccisi a Gaza in attacchi israeliani"

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, decine di civili sono stati uccisi e feriti sabato negli attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira diverse aree della Striscia di Gaza. Gli attacchi sarebbero avvenuti  a sud di Gaza City,  nel quartiere Zeitoun, a sud-est della città, nel campo di Jabalia, a nord della Striscia e a ovest del campo di Nuseirat. 

Media: "Idf bombarda obiettivi Hezbollah nel sud del Libano"

Secondo la tv libanese al Manar, legata ad Hezbollah, le truppe israeliane stanno bombardando obiettivi nei villaggi di Deir Seryan e Taybeh, nel Libano meridionale. Il bombardamento avviene in risposta ai 40 razzi lanciati dalle milizie del partito di Dio sulla Galilea occidentale, alcuni dei quali sono stati intercettati e altri hanno colpito l'area, ma senza provocare feriti. 

Idf: "Raffica di razzi stanotte dal Libano verso la Galilea"

Una raffica di circa 40 razzi è stata lanciata dal Libano verso la Galilea Occidentale questa notte. Lo afferma l'esercito israeliano, scrive Times of Israel. L'Idf ha detto che alcuni dei razzi sono stati intercettati e altri hanno colpito l'area, anche se non hanno causato feriti. Le truppe hanno bombardato i siti di lancio con l'artiglieria. Nel frattempo, l'Idf afferma di aver colpito diversi lanciarazzi di Hezbollah nel Libano meridionale. 

Idf, 40 razzi lanciati dal Libano verso nord Israele

Una raffica di 40 razzi sono stati lanciati nella notte dal sud del Libano verso la Galilea occidentale, nel nord di Israele. Lo hanno riferito le Idf spiegando che alcuni razzi sono stati intercettati e altri hanno colpito la zona, ma non si sono verificati feriti. In risposta, i militari israeliani hanno bombardato i siti di lancio con l'artiglieria.

Oms, 1,2 milioni dosi di vaccino antipolio consegnati a Gaza

Circa 1,2 milioni di dosi di vaccino contro la poliomielite sono già state consegnate a Gaza in vista della campagna prevista a partire dal primo  settembre per vaccinare oltre 640.000 bambini. Lo ha affermato, riferisce France 24 online, Rik Peeperkorn, rappresentante dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per i territori palestinesi occupati, aggiungendo che altre 400.000 dosi circa sono in viaggio verso la striscia di Gaza. 

Gallant furioso con Netanyahu, 'condanni a morte gli ostaggi'

"Il primo ministro può prendere tutte le decisioni e può anche decidere di uccidere tutti gli ostaggi": queste le parole che il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant - stando a quanto riferito dai media - avrebbe rivolto infuriato al premier Benyamin Netanyahu durante la riunione del gabinetto di sicurezza ieri sera. Lo scontro, riferisce il Times of Israel, sarebbe esploso quando Netanyahu ha annunciato che, all'insaputa di Gallant, aveva deciso di portare al voto la questione dello spiegamento delle Idf lungo il corridoio Filadelfia, al confine tra la Striscia e l'Egitto. Ai ministri è stato chiesto di approvare una serie di mappe redatte dall'Idf che mostrano come Israele intenda mantenere le sue truppe nel corridoio: il gabinetto ha votato otto a uno, con un'astensione, per sostenere la posizione di Netanyahu a favore del mantenimento della presenza militare israeliana lungo il confine tra Gaza ed Egitto come parte di qualsiasi potenziale accordo di cessate il fuoco e rilascio degli ostaggi.

Negoziati su Gaza, delegazione Israele rientrata da Doha

La delegazione negoziale israeliana è tornata dal Qatar dopo essere volata a Doha martedi' per i colloqui volti a raggiungere un accordo per un cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi. Fonti israeliane hanno fatto sapere che non ci sono stati progressi per quanto riguarda le linee rosse indicate dal premier Benjamin Netanyahu, tra cui le ispezioni sulla rotta Netzarim, la presenza dei soldati dell'Idf sul corridoio Filadelfia e la gestione del valico di Rafah.


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