Israele-Hamas, Idf: "Trovati diversi corpi a Gaza, potrebbero essere degli ostaggi"

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Militari lavorano all'identificazione. Morto comandante della Jihad Qatrawi coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro le truppe israeliane. Decine di razzi dal Libano verso nord Israele, Idf bombarda i siti di lancio. Continua blitz israeliano in Cisgiordania, a Gaza pausa per vaccini antipolio. In Israele duro scontro tra il ministro della Difesa Gallant e il premier Netanyahu sulla decisione di mantenere la presenza nel Corridoio Filadelfia, la zona cuscinetto tra la Striscia di Gaza e l'Egitto

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Il comandante della brigata di Gaza centrale della Jihad Islamica, Muhammad Qatrawi, è stato ucciso in un raid israeliano sulla Striscia. Lo hanno indicato in una nota congiunta le Forze di difesa israeliane (Idf) e lo Shin Bet. Secondo l'esercito dello Stato ebraico, che ha diffuso un video del raid, Qatrawi è stato coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro Israele partiti dal centro di Gaza. Decine di razzi dal Libano verso il nord di Israele, Idf bombarda i siti di lancio. Continua l'operazione in Cisgiordania, pesanti scontri a Jenin tra uomini armati e truppe israeliane. A Gaza è iniziata la campagna di vaccinazioni antipolio.


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Guerra Israele-Hamas. Cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, Sky TG24 ha deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Idf, trovati diversi corpi a Gaza,forse i resti di ostaggi

L'esercito israeliano ha reso noto di aver trovato diversi corpi  a Gaza, che potrebbero essere i resti di ostaggi israeliani. "In questa fase, i militari stanno ancora operando nella zona e stanno portando avanti un processo di estrazione e identificazione dei resti che durerà diverse ore", afferma l'Idf.

Idf, 'da Gaza il 7 ottobre entrati 6.000 terroristi, non 3.000'

Da Gaza il 7 ottobre del 2023 sono circa 6.000 i terroristi palestinesi che riuscirono ad entrare in territorio israeliano, compiendo i massacri e il rapimento di ostaggi: il doppio di quanto si credeva finora. Lo scrivono Channel 12 e Times of Israel, citando un rapporto stilato dalla Divisione Gaza dell'esercito israeliano, l'Idf. Fra quei 6.000, dice il rapporto, ben 3.800 erano terroristi addestrati militarmente da Hamas, e le brecce nel reticolato difensivo sono state 119 e non 60 come detto in precedenza. Inoltre, quello stesso giorno, circa 1.000 militanti di Hamas hanno lanciato razzi su Israele dalla Striscia di Gaza, portando il totale dei palestinesi che il 7 ottobre attaccarono Israele a 7.000. Quel giorno i razzi che passarono il confine furono in totale 5.000, di cui 3.000 nelle prime quattro ore dall'inizio dell'attacco coordinato. Channel 12 dice che i nuovi dati sono stati mostrati al capo di stato maggiore, Herzi Halevi, mentre un portavoce dell'Idf, sempre citato dai media, aggiunge che gli studi e le ricerche ancora continuano e che i dati definitivi, quando saranno completi, saranno resi pubblici.

Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. I DETTAGLI

Lavrov: 'Israele non può eliminare Hamas o Hezbollah'

"Israele non può eliminare Hamas o Hezbollah" e dovrebbe cercare alternative per una soluzione pacifica alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un'intervista a Russia Today. "Israele intensifica il ricorso alla forza contro coloro che considera radicali in termini di estremismo, come Hezbollah e Hamas, che ha promesso di eliminare", ha sottolineato Lavrov. Secondo il ministro, "questo non può essere raggiunto perché Hamas fa parte del popolo palestinese, così come Hezbollah fa parte del popolo libanese".



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Gaza, corridoi Netzarim e Filadelfia: perché continuano a bloccare colloqui di pace

Tra le questioni più spinose nella trattativa per una tregua tra Israele e Hamas c'è ancora quella sul controllo delle due lingue di terra più strategiche per le operazioni militari. Da un lato c'è il corridoio di Filadelfia, che al suo interno ha il valico di Rafah. Dall'altro c'è la strada di Netzarim, che separa in due - da nord a sud - la Striscia. COSA SAPERE

Soldato israeliano ucciso a Jenin

L'IDF ha riferito che il sergente di Stato maggiore, Elkana Navon, 20 anni,  comandante di squadra del 906° battaglione della brigata Bislach, di  Petah Tikva, è stato ucciso durante i combattimenti a Jenin, il punto  focale dell'operazione israeliana antiterrorismo in corso nella  Cisgiordania settentrionale. Navon è stato ucciso in uno scontro con i terroristi nelle prime ore  di sabato mattina. Un collega ufficiale dello stesso battaglione è  rimasto gravemente ferito e altri due soldati hanno riportato lievi  ferite. Sono stati trasportati all'Emek Medical Center di Afula e al  Rambam Health Care Campus di Haifa.

Oggi 48 morti a Gaza

Almeno 48 palestinesi hanno perso la vita oggi in bombardamenti israeliani a Gaza. Lo rendono noto le autorita' sanitarie palestinesi. Sono gia' circa 40.700 i morti dal 7 ottobre e oltre 94.000 i feriti, secondo il conteggio degli ospedali del Ministero della Sanita'. Altri 10.000 corpi sono ancora sotto tonnellate di detriti. Gli attacchi odierni si sono concentrati sul campo centrale di Nuseirat e sulle zone meridionali di Khan Yunis e Rafah, ma ci sono stati anche almeno sei morti in attacchi israeliani contro case nella citta' settentrionale di Gaza. Solo a Nuseirat oggi sono morti almeno 20 palestinesi, quasi tutti membri delle stesse quattro famiglie, in attacchi di artiglieria contro le loro abitazioni dove sono morti anche bambini, hanno riferito le autorita' locali. Oggi l'esercito israeliano ha annunciato la morte del comandante della Brigata dei Campi Centrali di Gaza della Jihad islamica, identificato come Mohamed Katrawi. Questa milizia non ha ancora confermato la sua morte. Nella zona meridionale di Khan Younis, da cui l'esercito israeliano si e' ritirato ieri dopo 22 giorni di offensiva, le squadre di emergenza della Mezzaluna Rossa hanno recuperato almeno otto cadaveri, secondo quanto riportato in un video sul social network X.

Sempre a Khan Younis, cinque civili sono stati uccisi e altri 15 membri della famiglia Abu Bakr sono rimasti feriti nel bombardamento di una casa ad Al Jabour, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, che ha denunciato anche un attacco con drone, a Rafah, che ha ucciso almeno due palestinesi.

Idf: 'Stiamo smantellando il terrorismo in Cisgiordania'

"Stiamo smantellando il terrorismo che proviene dai campi profughi in Giudea e Samaria (Cisgiordania)", ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano, Herzi Halevi, che oggi ha tenuto una valutazione della situazione una valutazione nella città di Jenin.

Idf, ucciso il comandante della Jihad del centro di Gaza

Il comandante della brigata centrale di Gaza della Jihad islamica palestinese, Muhammad Qatrawi, è stato ucciso giovedì in un attacco aereo nella Striscia. Lo hanno annunciato l'esercito israeliano (Idf) e lo Shin Bet (la sicurezza interna. Qatrawi è stato coinvolto in numerosi attacchi missilistici contro Israele dal centro di Gaza ed è stato responsabile di molti altri attacchi contro le truppe e il Paese, afferma l'Idf pubblicando il filmato dell'attacco.

Mar Rosso: Houthi, colpita nave portacontainer Groton

Il portavoce militare degli Houthi, Yahya Saree,  afferma che il gruppo ha condotto “un'operazione militare che ha preso  di mira la nave Groton nel Golfo di Aden”. Saree ha affermato in un discorso televisivo che l'attacco è stato  effettuato "dalla marina, dai droni e dalle forze missilistiche" e che  la nave è stata colpita. Secondo diversi siti web di tracciamento delle navi, la nave è una portacontainer e batte bandiera della Liberia. Gli Houthi - scrive Al Jazeera - hanno preso di mira le navi legate a  Israele per sostenere i palestinesi e fare pressione sul governo  israeliano affinché ponga fine alla guerra a Gaza.

Msf: 'In ospedale Jenin compromesse forniture acque e elettricità'

La portata e l'intensità dell'incursione israeliana a Jenin, in corso da quattro giorni, sono allarmanti, avverte Medici Senza Frontiere (Msf) in una nota in cui evidenzia come le forze israeliane continuino a "ostacolare l'accesso alle strutture sanitarie, bloccando e prendendo di mira anche le ambulanze, ritardando così l'accesso della popolazione alle cure mediche". Nell'ospedale Khalil Suleiman a Jenin, supportato da Msf e circondato dalle forze israeliane dall'inizio dell'incursione, le forniture di elettricità e acqua sono compromesse. L'équipe medica è stata costretta a interrompere le dialisi, fondamentali per il trattamento dell'insufficienza renale.


Parenti ostaggi contro Netanyahu: 'Non è Mr Sicurezza, è Mr Morte'

Ancora contestazioni per il premier israeliano Benjamin Netanyahu da parte dei parenti degli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza dall'attacco del 7 ottobre scorso in Israele. Einav Zangauker, madre dell'ostaggio Matan Zangauker, non ha esitato a definire Netanyahu "Mister Morte", come riferisce il Times of Israel. "Non è Mr. Sicurezza, è Mr. Morte", ha affermato. In una dichiarazione letta davanti al quartier generale delle Idf a Tel Aviv i parenti degli ostaggi accusano "Netanyahu e i suoi alleati nel governo di aver deciso di sabotare l'accordo" per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in relazione alle notizie delle scorse ore sulla Philadelphi Route, il 'corridoio' tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, e di "condannare" così "a morte gli ostaggi". Anche ieri sera c'erano state contestazioni analoghe nei confronti di Netanyahu dopo la notizia del voto del gabinetto di sicurezza per il mantenimento di forze israeliane lungo la Philadelphi Route.


Caritas, 75 operatori per le vaccinazioni a Gaza

Domani 1° settembre nella Striscia di Gaza, come annunciato, sarà avviata l'attività di vaccinazione conto la poliomielite in due unità mediche di Caritas Gerusalemme (Alberka e Abu Oraf). Le dosi sono già state portate in loco e il corso di formazione per il personale, condotto dall'Organizzazione mondiale della Sanità si è concluso. "La popolazione di riferimento stimata per i due punti medici è di 12.333 persone per il prima e 20.000 per il secondo", riferisce Caritas.
"Ci siamo coordinati con il Ministero della Salute e con l'Oms", spiega Anton Asfar, segretario generale di Caritas Gerusalemme. "Questa fase di vaccinazione è prevista inizialmente per quattro giorni, dal 1° al 4 settembre". Si tratta di una collaborazione strutturata tra le equipe fisse dell'Oms, che sono responsabili per la vaccinazione, e i team della Caritas che facilitano il processo e garantiscono ogni tipo di supporto. "Non possiamo determinare in anticipo il numero di bambini che saranno vaccinati".
Al processo di vaccinazione nella partecipano 75 operatori e operatrici di Caritas Gerusalemme, che nella Striscia ne vede all'opera circa cento. "Anche se per le aree in cui si faranno le vaccinazioni gli eserciti hanno garantito una sospensione dei bombardamenti, l'operazione - sottolinea la stessa organizzazione - è ad altro rischio, come rischiosa è l'attività della Caritas, che dal 7 di ottobre è sempre stata presente e ha avuto anche due vittime tra i propri operatori, nelle zone di guerra".
Caritas Gerusalemme è sostenuta da Caritas Italiana.

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