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Ucraina Russia, scontro in Ue su armi a Kiev. Orban: "Proposta Borrell folle"

©Getty

"Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate", ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. Il premier ungherese: "Proposte sconsiderate". Tajani: "Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina". Fonti: possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, anche perchè "i ritardi negli aiuti forzano Zelensky a trattare"

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Esercito ucraino: "A Pokrovsk combattimenti molto duri"

"I combattimenti sono particolarmente duri" a Pokrovsk, importante polo logistico diventava simbolo della resistenza ucraina all'aggressione russa. Lo ha dichiarato il comandante in capo ucraino Oleksandr Syrskyi, che ha trascorso diversi giorni sul fronte orientale. La Russia sta impiegando tutte le sue forze negli attacchi finalizzati a cercare di sfondare le difese ucraine, ha affermato, aggiungendo che l'Ucraina ha dovuto ricorrere costantemente a metodi non ortodossi per rafforzare le proprie posizioni.

Un'eventuale cattura di Pokrovsk comprometterebbe le capacità difensive e le rotte di rifornimento dell'Ucraina e avvicinerebbe la Russia al suo obiettivo dichiarato di catturare l'intera regione di Donetsk.

Wsj: un F-16 ucraino distrutto in un incidente

Un F-16 ucraino di produzione americana è stato distrutto lunedì. Lo riporta il Wall Street Journal citando un funzionario americano, secondo il quale le indagini preliminari indicano che non è stato abbattuto dal fuoco nemico anche se l'incidente è avvenuto durante un massiccio bombardamento russo. L'incidente potrebbe essere stato causato dall'errore del pilota. Kiev ha ricevuto sei F-16 prodotti dagli Usa.

Cremlino, Putin in visita in Mongolia il 3 settembre

Il presidente russo Vladimir Putin il 3 settembre sarà in visita ufficiale in Mongolia per le celebrazioni dell'85esimo anniversario della vittoria delle forze sovietiche e mongole su quelle giapponesi nella battaglia di Khalkhin Gol: lo riferisce il Cremlino, citato dall'agenzia Interfax. "Durante i negoziati, i capi di Stato discuteranno le prospettive per l'ulteriore sviluppo delle relazioni russo-mongole di un partenariato strategico globale e si scambieranno opinioni sugli attuali problemi internazionali e regionali", recita il comunicato ripreso da Interfax. 

Kuleba: "Dopo 2 anni aiuti dovrebbero essere orologio svizzero"

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri si è lamentato per i ritardi nella fornitura di armi da parte degli alleati occidentali. "Questi aiuti, dopo due anni e mezzo di guerra, dovrebbero funzionare come un orologio svizzero, senza ritardi e nel modo più efficace", ha evidenziato. In particolare, ha affermato che alcuni dei sistemi di difesa aerea Patriot annunciati dai Paesi occidentali "non sono ancora stati consegnati". Ha quindi invitato a "non cercare altre scuse o giustificazioni, come le elezioni" e "consegnare ora quanto promesso". 

Lavrov, 'Mosca era pronta a negoziare con Kiev prima di incursione Kursk'

La Russia era pronta ad avviare negoziati con l'Ucraina prima dell'inizio dell'incursione delle forze di Kiev nella regione di Kursk, lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in una conferenza stampa dopo i suoi colloqui con la controparte del Senegal, Yassine Fall. "Ricordiamo tutti che il Presidente Putin aveva avanzato la sua ultima proposta  lo scorso giugno, dopo che tutte le precedenti iniziative e accordi erano stati fatti saltare dai suoi sostenitori occidentali. La nostra disponibilità ai negoziati era oltre ogni dubbio anche se, dopo le azioni spericolate (di Kiev, ndr) nella regione di Kursk non è più all'ordine del giorno", ha spiegato.  

"Possibili negoziati Kiev-Mosca prima delle elezioni Usa"

"Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d'uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l'Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l'offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane". Lo dichiara all'ANSA un'alta fonte diplomatica europea.   


Ungheria, 'da Borrell proposte folli, va fermato'

"Proposte sconsiderate da Bruxelles sia sull'Ucraina che sul Medio Oriente. La pericolosa furia dell'Alto Rappresentante deve essere fermata. Non vogliamo altre armi in Ucraina, non vogliamo altri morti, non vogliamo un'escalation della guerra, non vogliamo un'escalation della crisi in Medio Oriente. Oggi continuiamo ad adottare una posizione pacifica e di buon senso". Lo scrive in un post su Facebook il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó. 

Lettonia: ex premier Karins annuncia il ritiro da vita politica

L'ex primo ministro e ministro degli Esteri lettone Krisjanis Karins ha annunciato oggi la decisione di rimettere il suo mandato parlamentare e ritirarsi dalla vita politica. Ne dà notizia la televisione del Paese baltico. Nato negli Stati uniti da immigrati lettoni nel 1964, Karins è entrato in politica due decenni fa venendo eletto deputato al Parlamento lettone (2002-2009 e 2019-2024) e al Parlamento europeo (2009-2019). Dal 2019 al 2023, Karins aveva ricoperto il ruolo di primo ministro da cui si era dovuto dimettere nel settembre del 2023. Dal 2023 all'aprile di quest'anno, Karins aveva infine ricoperto il posto di ministro degli Esteri da cui si era dimesso in seguito a uno scandalo riguardante l'utilizzo illecito di voli di stato durante gli anni della sua presidenza del consiglio dei ministri.

Lavrov: dopo Kursk "irrilevante" parlare di negoziati

Dopo  l'incursione di Kiev nella regione di Kursk, "la questione dei negoziati  per una soluzione non è rilevante". Lo ha detto il ministro degli  Esteri russo, Serghei Lavrov, come riporta Ria Novosti.

Cremlino a Ue: 'Uso proventi asset russi per Kiev è furto'

"Un furto" che avrà "sicuramente conseguenze legali". Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha commentato l'annuncio dell'Alto rappresentante della politica estera della Ue, Josep Borrell, secondo il quale già 1,4 miliardi di euro di proventi dai capitali russi congelati in Europa sono stati destinati all'Ucraina e ai Paesi europei che la riforniscono di armi. Lo riporta la Tass.

Borrell: già usati 1,4 miliardi dei profitti dei fondi russi

L'Unione Europea "ha iniziato a trasferire all'Ucraina" i proventi dei beni russi immobilizzati e a finanziare direttamente gli Stati membri per fornire armi a Kiev. Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. "Abbiamo già trasferito 1,4 miliardi", ha precisato.

Cremlino: 'Caso Durov non diventi persecuzione politica'

"La cosa principale qui, ovviamente, è che ciò che sta accadendo in Francia non si trasformi in una persecuzione politica": lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi al caso del fondatore di Telegram, Pavel Durov. Lo riporta l'agenzia Interfax. "Sappiamo che il presidente francese ha negato qualsiasi legame con la politica, ma d'altra parte vengono mosse determinate accuse. Vedremo cosa succederà dopo", ha dichiarato ancora Peskov.

Lituania: "Kiev non riceve più munizioni da giugno"

"Da giugno l'Ucraina non riceve munizioni, i Patriots promessi non sono stati ancora consegnati. Allora io mi domando: non siamo anche noi parte del problema?". Lo ha detto Gabrielius Landsbergis, ministro degli Esteri della Lituania. "Sappiamo che alcuni aiuti promessi nel 2023 saranno consegnati solo nel 2027 ma intanto i titoli di giornale sono usciti: creiamo una narrativa per dire ai nostri cittadini che combattiamo per il bene ma poi quando si tratta di andare al sodo le cose cambiano. E Putin invece ha partner affidabili, come la Corea e l'Iran", ha aggiunto.

Tajani: "Restano le restrizioni a Kiev sulle armi "

"Ogni Paese decide per sé, per quanto ci riguarda l'uso delle armi italiane può avvenire solo all'interno dell'Ucraina". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando al Consiglio Affari Esteri a Bruxelles.

Kiev: "I russi controllano il 40% di Chasiv Yar"

Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. Lo riferisce Andriy Polukhin, portavoce della 24a Brigata meccanizzata ucraina, citato da Rbc-Ucraina. "Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale. Questa è circa il 40% della città", ha detto Polukhin spiegando che se Chasiv Yar viene catturata, le forze russe otterranno un vantaggio tattico sulle alture sopra le città di Kostiantynivka, Druzhkivka e Kramatorsk, così come sulle rotte logistiche ucraine. Secondo Polukhin Chasiv Yar è stata distrutta in modo simile a Bakhmut e Avdiivka. "Sono solo rovine", ha detto.

Kuleba: "Possiamo battere Mosca ma dateci i missili"

"Possiamo sconfiggere la Russia, lo abbiamo dimostrato una volta di più. Ma dobbiamo poter colpire gli obiettivi militari legittimi dentro la Russia, gli aeroporti da dove partono gli attacchi per l'Ucraina, se abbiamo missili sufficienti e possiamo colpire gli obiettivi, ridurremo la pressione sulla infrastrutture critiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles. "Abbiamo mostrato che le linee rosse della Russia sono vuote, non c'è paura per una escalation", ha aggiunto. "Ma ci sono troppi ritardi tra gli annunci degli aiuti militari e le consegne, sono ritardi che paghiamo con vite umane".

Borrell; "Rimuovere le restrizioni alle armi date a Kiev"

Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles per il consiglio informale esteri.

Mosca, un morto e due feriti in raid ucraini su regione Belgorod

Una persona è rimasta uccisa e altre due sono state ferite a causa di attacchi ucraini nella regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Lo afferma il governatore Vyacheslav Gladkov, scrive l'agenzia Tass. "La città di Chebekino è stata presa di mira da attacchi delle forze ucraine", ha scritto Gladkov su Telegram. "Una persona è stata uccisa", ha aggiunto. Secondo la stessa fonte, altri due civili, un uomo e una donna, sono stati ricoverati in ospedale con ferite causate da schegge. Gli attacchi hanno anche danneggiato un edificio amministrativo e un sito di infrastrutture sociali, ha aggiunto. Poco prima, il ministero della Difesa russo aveva detto di aver abbattuto un drone sulla regione di Belgorod durante la notte.

Ucraina: "Kiev sotto attacco per sei ore, abbattuti 15 droni"

Le truppe russe hanno attacco Kiev per sei ore con droni, di cui 15 sono stati abbattuti. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare cittadina, Sergey Popko, aggiungendo che i detriti dei droni sono caduti in tre diversi quartieri della città': Holosiyvsky, Dniprovskyi e Desnianskyi dove è scoppiato un incendio in un edificio non residenziale. Nessuna persona è rimasta ferita. Popko ha poi assicurato che nessuno dei droni russi ha raggiunto l'obiettivo

Mosca: sei i droni ucraini abbattuti su Crimea, Bryansk e Belgorod

Sono sei i droni ucraini abbattuti nella notte sopra la Crimea e le regioni di confine di Bryansk e Belgorod. Lo afferma il ministero della Difesa russo, scrive l'agenzia Tass. "Durante la scorsa notte, le forze di difesa aerea russe hanno sventato il tentativo di attacco terroristico del regime di Kiev contro strutture nel territorio russo con l'uso di veicoli aerei senza pilota. Tre droni sono stati abbattuti sulla Repubblica di Crimea, due sulla regione di Bryansk e uno sulla regione di Belgorod", ha detto.

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