Lo ha fatto sapere l'Oms parlando con i giornalisti all'Onu. L'esercito israeliano afferma di aver "eliminato" 5 combattenti palestinesi nel secondo giorno della vasta "operazione antiterrorismo" in Cisgiordania. Tensioni in Ue per la proposta di Borrell di sanzionare i ministri d'Israele accusati di aver lanciato messaggi d'odio e incitazione a commettere crimini di guerra
Portavoce Qatar: "Più sfiducia che mai Israele-Hamas"
"Non sarebbe costruttivo in questo momento incolpare una parte o l'altra". Ma è chiaro che l'omicidio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh "ha rallentato tutto, ma siamo fiduciosi che un cessate il fuoco a Gaza fermi una possibile escalation. La pace èun lungo processo. Con la fine del conflitto e una soluzione che va verso la costruzione di due Stati, pensiamo che il Medio Oriente possa diventare più sicuro". Lo ha detto il portavoce del ministro degli Esteri, nonché primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, in un'intervista al Corriere della Sera.
Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 40.602
Il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato oggi che almeno 40.602 persone sono rimaste uccise dall'inizio della guerra con Israele. Il bilancio include 68 morti nelle ultime 24 ore, aggiunge il ministero in un comunicato, mentre i feriti sono 93.855.
Borrell: "Inaccettabile invito evacuazione Cisgiordania"
"L'invito del ministro degli Esteri israeliano di Israele di evacuare le persone dalla Cisgiordania, facendo più o meno ciò che hanno fatto a Gaza, è totalmente inaccettabile. E spero che i ministri alzeranno la loro voce contro la situazione in Gaza e in Cisgiordania". Lo ha affermato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio informale Esteri.
Borrell: "Sanzionare ministri d'Israele, i 27 decidano"
"Alcuni ministri di Israele hanno lanciato messaggi d'odio, incitazione a commettere crimini di guerra contro i palestinesi e io credo che l'Ue debba usare tutti gli strumenti a sua disposizione: ma non posso decidere, posso solo proporre e saranno gli Stati membri a decidere". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell a proposito della possibilità di sanzionare alcuni ministri israeliani.
Raid israeliano a Tulkarem, "uccisi cinque palestinesi armati in una moschea"
Proseguono le operazioni in Cisgiordania delle forze israeliane, che nella notte hanno ucciso almeno cinque palestinesi armati, incluso "un capo terrorista locale", che si nascondevano in una moschea di Tulkarem. Lo hanno riferito le Idf, la polizia e lo Shin Bet in una nota congiunta, secondo quanto riferisce la stampa israeliana.
Nello scontro a fuoco, un soldato israeliano è rimasto leggermente ferito. Tra le vittime palestinesi, invece, figura Muhammad Jaber, noto con il nome di battaglia di Abu Shuja'a, ritenuto dai media palestinesi il comandante della Jihad Islamica nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem. Le Idf hanno lanciato ieri un'operazione su larga scala a Tulkarem, Jenin e nel campo profughi di Far'a vicino Tubas.
Idf: uccisi cinque terroristi palestinesi in Cisgiordania
L'esercito israeliano afferma di aver "eliminato" 5 combattenti palestinesi nel secondo giorno della vasta "operazione antiterrorismo" in Cisgiordania. Lo riferisce Times of Israel. Secondo un comunicato congiunto dell'Idf, Shin Bet e della Polizia di frontiera, le forze israeliane hanno ucciso 5 uomini armati palestinesi che si nascondevano in una moschea a Tulkarem, in Cisgiordania, tra cui Muhammad Jaber, noto come Abu Shajaa, che le organizzazioni di sicurezza israeliane accusano di aver pianificato molti attacchi terroristici, tra cui una sparatoria a giugno in cui un israeliano è rimasto ucciso.
Israele respinge critiche Guterres per raid Cisgiordania
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, ha respinto le critiche del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sulla vasta operazione lanciata dallo Stato ebraico in Cisgiordania. "Dal 7 ottobre, l'Iran ha lavorato attivamente per introdurre di nascosto sofisticati ordigni esplosivi in Giudea e Samaria, destinati all'uso in attentati suicidi nel cuore delle città israeliane", ha scritto il diplomatico sui social usando il nome biblico (Giudea e Samaria) per quella che oggi è conosciuta come Cisgiordania.
Iran: "Sì Houthi a tregua per recupero petroliera nel Mar Rosso"
Gli Houthi hanno concordato una "tregua temporanea" per permettere il recupero della petroliera greca Sounion, colpita la settimana scorsa dagli stessi ribelli yementi, e scongiurare così un possibile disastro ambientale nel Mar Rosso: lo ha reso noto la missione iraniana presso le Nazioni Unite. La Sounion è stata colpita il 21 agosto al largo della città portuale di Hodeida, controllata dai ribelli. Gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno affermato di aver attaccato la nave con droni e missili. L'agenzia britannica per la sicurezza marittima Ukmto, guidata dalla Royal Navy, ha segnalato tre incendi sulla nave, che trasporta 150.000 tonnellate di greggio. Secondo la missione iraniana presso l'Onu, "diverse parti" hanno chiesto agli Houthi "una tregua temporanea per consentire l'ingresso di rimorchiatori e navi di soccorso nell'area" in cui si trova la petroliera. "Date le preoccupazioni umanitarie e ambientali, Ansar Allah (altro nome dei ribelli Houthi, ndr) ha accettato questa richiesta", si legge in un comunicato. Tuttavia, la missione ha aggiunto che "l'incapacità di fornire assistenza e prevenire una fuoriuscita di petrolio nel Mar Nero è legata alla negligenza di alcuni Paesi piuttosto che alle preoccupazioni per il rischio di essere presi di mira". L'equipaggio della Sounion, composto da 23 filippini e due russi, è stato tratto in salvo da una nave della missione Aspides dell'Unione Europea.
Guterres: "Fine immediata operazioni Idf in Cisgiordania"
"Gli ultimi sviluppi nella Cisgiordania occupata, compreso il lancio di operazioni militari su larga scala da parte di Israele, sono profondamente preoccupanti. Condanno fermamente la perdita di vite umane, anche di bambini, e chiedo l'immediata cessazione di queste operazioni": lo scrive su X il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres.
Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. QUALI SONO