Sui social si definisce crypto coach, ha 24 anni e parla diverse lingue. Secondo quanto riportato da diversi media, si trovava con il fondatore di Telegram al momento dell'arresto e nei giorni precedenti i due avrebbero viaggiato insieme. Da alcuni giorni si sono perse le sue tracce
In molti si stanno chiedendo quale sia la reale identità di Julia Vavilova, la ragazza che, secondo quanto riportato da diversi media, sarebbe stata in compagnia di Pavel Durov (il fondatore di Telegram) arrestato il 24 agosto scorso. Sui suoi profili social la donna si definisce come un’esperta di criptovalute – una “crypto coach” – ma non è stato ancora chiarito il suo legame con il miliardario.
Le informazioni su Vavilova
Secondo quanto emerso, Julia Vavilova ha 24 anni e vive a Dubai. È molto attiva sui social: ha account su Telegram, Instagram, Twitch, Tik Tok e YouTube. Parla Inglese, Russo, Spagnolo e Arabo. Al momento non si sa dove sia. Date le scarse informazioni sul suo rapporto con Durov, su di lei stanno circolando alcune speculazioni: qualcuno pensa che sia l’assistente del fondatore di Telegram, altri ancora che i due siano una coppia. Qualcuno ipotizza anche che la 24enne stia usando un nome falso.
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Le ipotesi
Secondo quanto riferito dal New York Post, la famiglia di Vavilova non è riuscita a entrare in contatto con lei dal giorno dell’arresto di Durov, avvenuto in modo improvviso e inatteso in Francia. Nelle scorse ore si è diffusa l’ipotesi che la stessa Vavilova possa aver avuto un ruolo nell’operazione: si pensa che dalla condivisione di alcuni post social localizzati in Azerbaijan, che sembrano coincidere con gli spostamenti di Durov, la ragazza abbia inavvertitamente rivelato alle autorità la posizione del miliardario. Questi post sono stati evidenziati da Baptiste Robert, esperto di privacy dei dati. Durov e Vavilova, che vivono negli Emirati Arabi, avrebbero viaggiato insieme nei giorni antecedenti all’arresto: si sarebbero spostati in Kazakhstan e in Kyrgyzstan (oltre all’Azerbaijan già citato) per poi arrivare in Francia.
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Le accuse
A Durov vengono contestati 12 capi d’accusa: secondo la procura di Parigi, Telegram non garantisce il livello adeguato di moderazione e non adotta misure per reprimere il traffico di droga e la distribuzione di contenuti che coinvolgono bambini sulla piattaforma. Gli inquirenti hanno riscontrato sulla piattaforma anche altri reati, come frode, cyberbullismo, criminalità organizzata e promozione del terrorismo. Il miliardario russo è sotto accusa anche per essersi rifiutato di fornire alle autorità i dati richiesti o i documenti necessari per condurre e utilizzare le intercettazioni autorizzate dalla legge.
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