Israele: se accordo salta, Hezbollah attacca. Hamas minaccia israeliani all'estero

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Si acuisce il desiderio di vendicare l'assassinio del capo politico Ismail Haniyeh colpendo cittadini israeliani fuori dal Paese, come hanno rivelato fonti palestinesi all'emittente Channel 12. Si cerca un compromesso sui corridoi Filadelfia e Netzarim. Ieri in serata sera arrivati in Egitto i negoziatori israeliani guidati dal capo del Mossad David Barnea. L'Idf ritiene che se i colloqui non vanno a buon fine, Hezbollah potrebbe mettere in atto subito la rappresaglia contro Israele 

 

 

LIVE

Idf, missile dal Libano ha colpito base militare di Miron

L'esercito israeliano (Idf)  ha confermato che un missile anticarro lanciato dal Libano ha colpito la base aeronautica militare di Miron, non ci sono vittime. 

Lufthansa estende stop voli su Tel Aviv, Teheran, Beirut

Lufthansa ha esteso la sospensione dei voli per Tel Aviv e Teheran fino al 2 settembre incluso, mentre i voli per Beirut sono fermi fino al 30 settembre. Lo ha annunciato la stessa compagnia aerea (che comprende i vettori Swiss International Air Lines, Austrian Airlines ed Eurowings), spiegando che riprenderà invece i voli per Amman (Giordania) ed Erbil (Iraq) dal 27 agosto, utilizzando un corridoio settentrionale nello spazio aereo iracheno per i viaggi per Erbil. 

Media: 'Hamas vendicherà Haniyeh uccidendo israeliani all'estero'


Hamas vuole vendicare l'assassinio del capo politico Ismail Haniye colpendo cittadini israeliani all'estero, come hanno rivelato fonti palestinesi all'emittente Channel 12. La decisione è stata presa due giorni dopo l'omicidio avvenuto a Teheran, attribuito a Israele ma mai rivendicato, dall'ufficio politico di Hamas. L'identità degli israeliani che potrebbero diventare un bersaglio, turisti o alti funzionari, non è stata specificata. La decisione rappresenta una svolta drammatica poiché finora era una strategia utilizzata da Hezbollah e dall'l'Iran mentre le milizie terroristiche di Gaza non hanno mai operato in questo modo. (ANSA).

Media: 'Israele ha presentato nuovo piano su Philadelphi Route, domani testo a Hamas'**

La delegazione di negoziatori israeliani, che ha partecipato ai colloqui al Cairo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia, è tornata nelle scorse ore in Israele dopo aver aver presentato all'Egitto 'proposte aggiornate' sulla presenza delle forze israeliane (Idf) nelle aree della Philadephi Route, il 'corridoio' tra Egitto e Striscia di Gaza, e del valico di confine di Rafah. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, in riferimento al lavoro della delegazione guidata dai capi di Mossad e Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar. Secondo Ynet, domani Hamas dovrebbe ricevere dall'Egitto i testi aggiornati. Il sito, citando fonti anonime, parla di colloqui che si sono svolti in un clima positivo e produttivo e di divergenze ridotte. 

Gallant sente Austin su 'sviluppi e minacce nella regione, impegnati per accordo Gaza'

Nuovo colloquio telefonico tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant. Hanno "effettuato una valutazione congiunta della situazione e avuto uno scambio di vedute sugli sviluppi e sulle minacce nella regione", fanno sapere dal ministero della Difesa israeliano. Il colloquio, aggiungono stando al Times of Israel, è stato incentrato "in primo luogo sulla preparazione congiunta, sul mantenimento della prontezza e dell'interoperabilità delle forze israeliane e Usa, sulle capacità di fronte alle minacce poste da Iran e Hezbollah". Gallant ha aggiornato Austin sugli sviluppi delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza e al centro del colloquio c'è stato anche il difficile lavoro diplomatico per arrivare a un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia e la liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese dall'attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre dello scorso anno. Gallant, secondo quanto reso noto, "ha ribadito il fermo impegno a raggiungere un'intesa e ha sottolineato il momento critico".

Usa, delegati pro Gaza: 'Kamala incontri famiglie palestinesi in Michigan entro 15 settembre'

Kamala Harris venga in Michigan per incontrare le famiglia palestino-americane e parlare con loro di quello che sta succedendo a Gaza, della necessità di un cessate il fuoco e dell'embargo delle armi a Israele. E' questa la nuova richiesta rivolta alla candidata democratica dal Uncommitted National Movement, il movimento di protesta filopalestinese che ha dimostrato nella primarie in Michigan ed altri stati chiave di poter controllare decine di migliaia di voti che potrebbero essere cruciali per una vittoria democratica a novembre. 

"Credo che sarebbe disastroso per la sua campagna continuare ad allontanare un base elettorale cruciale di cui ha bisogno a novembre per combattere il fascismo e l'autoritarismo", ha detto Layla Elabed, la sorella della deputata democratica di origine palestinese Rashida Tlaib, che una delle fondatrici del movimento. 


Tre morti in Libano dopo la risposta di Idf a lancio di razzi

Secondo la tv saudita al Hadad un raid israeliano questa mattina ha provocato tre morti nel sud del Libano. L'Idf ha dichiarato di aver colpito a Tayr Harfa (Libano meridionale) una cellula di operativi di Hezbollah che stava pianificando di lanciare razzi contro Israele. In mattinata diversi razzi sono stati tirati dal Libano verso la zona del Monte Meron, dove si trova una base di controllo del traffico aereo israeliano, Hezbollah ha rivendicato l'attacco. L'Idf non ha segnalato feriti.

Onu: 'A Gaza bimbo 10 mesi con paralisi da poliomielite, serve pausa umanitaria'

"E' molto triste. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) conferma che a Gaza un bambino di dieci mesi ha sviluppato una paralisi a causa della poliomielite. E' il primo caso in più di 25 anni". Così su X Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa dopo le notizie dell'Oms. "La poliomielite non farà distinzioni tra bambini palestinesi e israeliani. Ritardare una pausa umanitaria aumenterà il rischio di diffusione tra i bambini - rimarca -. Non è sufficiente portare i vaccini a Gaza e proteggere la catena del freddo. Per avere un effetto i vaccini devono essere somministrati a ogni bambino sotto i dieci anni. I team medici dell'Unrwa consegneranno i vaccini nelle nostre strutture e attraverso i team mobili. Dall'inizio della guerra, grazie a questi sforzi, l'80% dei bambini di Gaza ha ricevuto vaccini contro diverse malattie infantili. Continueremo".  Le parole di Lazzarini arrivano dopo che il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto "profondamente preoccupato per la notizia che un bambino di dieci mesi, non vaccinato, di Deir al-Balah, è stato confermato positivo alla poliomielite" e ha "sviluppato una paralisi nella parte inferiore della gamba sinistra".


Media: 'Israele presenta piano aggiornato su Idf nell'asse Filadelfia'

La delegazione di negoziatori guidata dai capi del Mossad David Barnea e dello Shin Bet Ronan Bar è rientrata in Israele ieri sera dopo aver presentato al Cairo la proposta aggiornata sulla presenza dell'esercito israeliano (Idf) lungo l'asse Filadelfia e il valico di Rafah, al confine tra Gaza e Egitto. Lo riferisce Ynet. Domani Hamas dovrebbe ricevere i nuovi dettagli. Fonti vicine al dossier hanno affermato che gli incontri al Cairo si sono svolti in uno spirito positivo e produttivo e che le lacune sono state ridotte per portare ad un vertice efficace e rapido domenica. Il lavoro di predisposizione per l'accordo tra Hamas e Israele sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi sarebbe ora concluso. Nel frattempo i mediatori continuano i preparativi per il vertice di domenica. Al momento non è chiaro se i delegati di Hamas saranno presenti al vertice del Cairo e non è ancora noto se accetterà di negoziare o rifiuterà la nuova proposta. Prima del vertice, è previsto l'arrivo in Egitto del capo della Cia Bill Burns.

Gallant: Ben Gvir mette in pericolo la sicurezza di Israele

Il ministro della Difesa Yoav Gallant con un post su X ha avvertito che il ministro della Sicurezza Itamar Ben Gvir sta "mettendo in pericolo" la sicurezza di Israele. Gallant ha dichiarato anche il suo appoggio al capo dello Shin Bet Ronen Bar: il direttore dell'intelligence interna ha inviato una lettera a Benyamin Netanyahu e ai ministri affermando che le azioni dell'ultranazionalista Ben Gvir stanno "mettendo in pericolo" la sicurezza di Israele e in risposta il ministro della Sicurezza ha chiesto le dimissioni di Bar. "Di fronte alle azioni irresponsabili del ministro Ben Gvir che mettono in pericolo la sicurezza nazionale dello Stato di Israele e creano una divisione interna nella nazione, il capo dello Shin Bet sta svolgendo il suo dovere mettendo in guardia dalle gravi conseguenze di questi atti", ha dichiarato Gallant su X.

Onu, sfollato il 90% residenti Gaza per ordine Israele

Il 90% dei residenti di Gaza è stato sfollato a causa degli ordini di evacuazione di Israele. Lo dice il coordinatore umanitario delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati, Muhannad Hadi. Dall'inizio del conflitto in ottobre, gli ordini di evacuazione israeliani a Gaza hanno costretto il 90% dei suoi 2,1 milioni di residenti a spostarsi. Ci sono stati 12 ordini di evacuazione solo ad agosto che hanno costretto circa 250.000 persone a spostarsi ancora una volta, ha affermato il funzionario dell'Onu. "Stanno costringendo le famiglie a fuggire di nuovo, spesso sotto il fuoco nemico e con i pochi averi che possono portare con sé, in un'area sempre piu' piccola, sovraffollata, inquinata, con servizi limitati e - come il resto di Gaza - insicura", ha aggiunto. "Le persone vengono private dell'accesso ai servizi essenziali per la loro sopravvivenza, tra cui strutture mediche, rifugi, pozzi d'acqua e forniture umanitarie". 

Katz, stato palestinese sarebbe base iraniana a Gaza

"Uno Stato palestinese significherebbe una base iraniana a Gaza, in Giudea e Samaria". Lo scrive sui social il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz. Secondo Katz, l'Iran e Hamas hanno sfruttato la questione palestinese e come ha fatto in Libano, Yemen, Siria e Iraq, l'Iran continuera' a "minacciare i centri abitati, le rotte aeree, le rotte marittime e i centri economici in Israele".


Iran, arrestati 14 membri dell'Isis-K in 4 province

Il ministero dell'Intelligence dell'Iran ha annunciato l'identificazione e l'arresto di 14 membri dell'Isis, facenti parte del cosiddetto Isis-K, ovvero il ramo del sedicente Stato islamico che ha sede nell'Asia centrale. Le operazioni che hanno portato alla cattura si sono svolte nelle province di Teheran, Alborz, Fars, e Khuzestan, riferisce Mehr, aggiungendo che gli arrestati sono accusati di essere entrati illegalmente nel Paese negli ultimi giorni con lo scopo di mettere a segno operazioni terroristiche.

Iran, 'Paesi Ue correggano le politiche sbagliate su di noi'

"La Repubblica islamica dell'Iran accoglie lo sviluppo di relazioni con l'Unione europea in un'atmosfera basata sul rispetto reciproco e richiede dialogo per risolvere i problemi tra loro e correggere le politiche sbagliate dei Paesi europei". Lo ha affermato il nuovo ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, durante una telefonata con l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell, in cui sono stati affrontati anche gli ultimi sviluppi della situazione a Gaza. Secondo quanto riferisce Mehr, Borrell da parte sua ha espresso l'augurio che durante l'amministrazione del presidente Massoud Pezeshkian possano continuare politiche di dialogo e consultazioni tra l'Iran e l'Ue.

A Chicago si manifesta per la Palestina

Mentre Kamala Harris accetta la nomination democratica per la corsa alla Casa Bianca, nelle strade di Chicago centinaia di persone protestano per la fine della guerra a Gaza. "Rispetto il diritto a difendersi di Israele, ma è ora di trovare un accordo per il cessate il fuoco", ha detto Harris nel suo discorso

Manifestanti pro Palestina a Chicago

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A Chicago, nell'ultimo giorno di convention democratica, centinaia di persone manifestano per la Palestina

Oggi ripartono colloqui, poche speranze su accordo

Via strettissima per un accordo tra le parti sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. I colloqui, dopo lo stop dei giorni scorsi a Doha, riprenderanno al Cairo: gli Usa continuano a sostenere che una intesa "è in vista", ma i segnali che arrivano da parte di Israele e di Hamas lasciano pensare che una svolta non è imminente. La squadra negoziale israeliana è volata al Cairo ieri sera. Il team, guidato dal capo del Mossad David Barnea, comprende anche il maggiore generale Eliezer Toledano, capo della strategia dello Stato maggiore dell'IDF. Secondo quanto riportato dalla CNN, a guidare i negoziatori Usa sarà ancora  il capo della CIA William Burns, il principale negoziatore americano sulla questione degli ostaggi. Ma il team israeliano sarebbe in disaccordo con Benjamin Netanyahu sulla conduzione delle trattative per raggiungere un accordo a Gaza, scrive la stampa israeliana. Netanyahu negli ultimi giorni avrebbe riferito a esponenti politici che il team negoziale è debole e cerca costantemente di scendere a compromessi nei colloqui, mentre lui è "da solo" nel tentativo di proteggere le esigenze di sicurezza di Israele, ha riferito Channel 12. Da quanto trapela Netanyahu ha ripetutamente rimproverato i negoziatori faccia a faccia per la loro apparente debolezza e ora sta condividendo queste critiche con gli interlocutori politici. 

Borrell a ministro Esteri iraniano: "Dialogo per diminuire tensioni regionali"

L'Alto rappresentante della Ue per la politica estera, Josep Borrell, ha chiesto al nuovo ministro degli Esteri iraniano, Abás Araghchi, un "dialogo" per "diminuire le tensioni regionali" nella primo colloquio telefonico dopo che la sua nomina è stata approvata dal Parlamento iraniano. 

"Ho parlato con il nuovo ministro degli Esteri iraniano sulle prospettive di un impegno rinnovato su tutte le questioni di reciproco interesse, compresa la necessità di de-escalation e moderazione - ha scritto su X - lo stop della cooperazione militare con la Russia contro l'Ucraina e la proliferazione nucleare. Il dialogo critico è essenziale per disinnescare le tensioni regionali". 

Da parte iraniana è stato detto che nella telefonata, in cui Borrell si è congratulato con Araghchi per la sua nomina sono stati indicate "diverse" aree di "interazione" tra le parti "in un'atmosfera basata sul reciproco rispetto". "La necessità di questo dialogo è risolvere i problemi di entrambi e aggiustare le politiche europee", si conclude da Teheran. 


Trump attacca Harris, ha causato attacchi 7 ottobre

L'ex presidente Donald Trump accusa la vicepresidente e candidata Dem, Kamala Harris, di essere la causa dell'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele. Lo scrive lo stesso Trump in post condivisi sulla sua piattaforma di social media, Truth Social e rilanciati dai media israeliani. "Lei odia Israele", scrive Trump in una serie di post in risposta al discorso di Harris alla Convention nazionale democratica. "Non si è nemmeno presentata al Congresso per la sessione del di Netanyahu!". "E' stata lei a causare l'attacco del 7 ottobre", scrive Trump in un secondo post. "L'Iran era al verde, non aveva soldi per Hezbollah", aggiunge Trump che ha condiviso un video in cui dichiara che durante la sua presidenza dal 2016 al 2020, ha "giocato duro con l'Iran, distrutto l'ISIS, mantenuto la pace in Medio Oriente, tenuto gli Stati Uniti fuori dalle guerre attraverso la forza". Harris ci "porterà in una terza guerra mondiale nucleare!", conclude.

Harris, le sofferenze a Gaza devono finire

"Quello che sta succedendo da dieci mesi a Gaza è devastante. Le sofferenze a Gaza devono finire e i palestinesi devono poter realizzare il loro diritto" a essere un Paese. Lo ha detto Kamala Harris, scatenando l'ovazione della platea. 

Usa abbattono tre droni Houthi tra il Mar Rosso e lo Yemen

In un comunicato pubblicato sul suo account X, il Comando centrale (Centcom) militare americano afferma di aver distrutto ieri tre droni Houthi tra il Mar Rosso e lo Yemen. I ribelli sostenuti dall'Iran hanno attaccato negli ultimi giorni la petroliera battente bandiera greca Sounion, che trasportava 150.000 tonnellate di greggio: evacuata dal suo equipaggio, si teme che ora possa rappresentare un grave pericolo ambientale. 

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