Guerra Gaza, Blinken a Gerusalemme: "Sostegno Usa a Israele, sforzi per accordo"

"Sono venuto per confermare il sostegno a Israele e promuovere la tregua e Gaza e la liberazione degli ostaggi", ha detto il segretario di Stato Usa in conferenza stampa a Gerusalemme. Il colloquio con il premier Netanyahu è durato circa tre ore, riferiscono i media israeliani. Israele invierà i suoi principali negoziatori al summit del Cairo di questa settimana dove proseguiranno i negoziati per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi, ha detto Netanyahu a Blinken

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Soldato israeliano ucciso in combattimento nel nord

Un militare israeliano "è caduto in combattimento nel nord di Israele". Lo ha comunicato l'Idf.

Aerei da guerra israeliani sorvolano Beirut e il Libano

Aerei da guerra israeliani hanno sorvolato nel primo pomeriggio di oggi Beirut, Sidone e il sud del Libano infrangendo il muro del suono e provocando quindi il caratteristico bang supersonico. Lo riferisce il portale di notizie libanese Naarnet.

Israele, concluso "positivo" incontro Blinken-Netanyahu

L'incontro a Gerusalemme tra il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il segretario di Stato americano Antony Blinken si è concluso ed e' durato tre ore, secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro come riporta il Times of Israel. L'ufficio di Netanyahu ha sottolineato che l'incontro è stato "positivo" e che si è svolto in una "buona atmosfera". Secondo la parte israeliana, Netanyahu ha evidenziato l'impegno di Israele nei confronti della proposta statunitense presentata a Doha la scorsa settimana per una tregua a Gaza e che "tiene conto delle esigenze di sicurezza di Israele, su cui insiste fermamente". Blinken ha in programma di incontrare nel pomeriggio il ministro della Difesa Yoav Gallant a Tel Aviv. 

Tre ore di colloquio tra Blinken e Netanyahu a Gerusalemme

E' durato circa tre ore il colloquio tra il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il premier israeliano Benyamin Netanyahu a Gerusalemme in relazione all'accordo di cessate il fuoco a Gaza, la liberazione degli ostaggi e alcuni temi dell'accordo ponte presentato dagli Usa. Lo riferiscono i media israeliani. 

Giornalista palestinese ucciso in attacco israeliano a Gaza

Un giornalista palestinese freelance  è rimasto ucciso la notte scorsa nel corso di un attacco delle forze israeliane a nord di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Al Jazeera online citando l'agenzia palestinese Wafa, secondo cui il reporter, Ibrahim Muharab, di 26 anni, era diretto assieme ad un gruppo di colleghi ad Hamad City quando è finito sotto il fuoco dei carri armati israeliani. Gli equipaggi delle ambulanze ne hanno poi trovato il corpo questa mattina.  Muharab aveva lavorato con diverse testate come giornalista freelance ed era membro del Sindacato dei giornalisti palestinesi, scrive l'emittente, aggiungendo che si tratta del 169mo giornalista ucciso a Gaza dall'esercito israeliano. 

Iran, bene ogni "sforzo sincero" per tregua a Gaza

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani ha detto che negli ultimi mesi Teheran ha utilizzato tutta la sua capacità diplomatica per fermare la guerra di Israele a Gaza, aggiungendo che la Repubblica islamica accoglie con favore qualsiasi "sincero sforzo" volto a stabilire un cessate il fuoco.

In un briefing con la stampa, Kanaani ha affermato che l'Iran non considera gli Stati Uniti una parte qualificata per proseguire i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza perché  Washington è complice della guerra. "Gli Stati Uniti hanno ripetutamente dimostrato di non essere impegnati a proteggere la pace e la sicurezza regionali, ma di essere impegnati nella sicurezza di Israele", ha aggiunto Kanaani. Il portavoce ha anche dichiarato che la guerra nella Striscia continua per via dell'inazione della comunità internazionale, in particolare del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.



Media, ok Israele ridurre presenza in corridoio Filadelfia

Durante i colloqui di medio livello tra funzionari israeliani, egiziani e statunitensi al Cairo ieri, Israele ha accettato di ridurre progressivamente il numero di soldati schierati nel corridoio di Filadelfia (la striscia di 14 chilometri che separa Gaza dall'Egitto), mentre in cambio Il Cairo ha accettato di non stabilire un calendario per il loro ritiro completo, secondo il quotidiano libanese Al-Akhbar. I funzionari egiziani hanno comunque insistito sul fatto che un ritiro completo dovrebbe essere effettuato il prima possibile, secondo una fonte a conoscenza dei colloqui citata da Al-Akhbar. L'Egitto ha inoltre chiesto ai negoziatori statunitensi di accelerare la consegna dell'equipaggiamento designato per proteggere la rotta di confine e si è impegnato a "lavorare per garantire che non ci siano tunnel operativi sotto di essa". Negli ultimi mesi, i negoziatori israeliani ed egiziani avrebbero discusso l'installazione di un sistema di sorveglianza elettronica ad alta tecnologia per impedire il contrabbando di armi attraverso il confine. 

Hamas e Jihad rivendicano fallito attentato a Tel Aviv

Hamas e la Jihad islamica hanno rivendicato la responsabilità del fallito attentato di ieri sera a Tel Aviv in cui un palestinese arrivato da Nablus è rimasto ucciso dall'esplosione di un potente ordigno che portava in uno zaino sulle spalle. Lo riferisce Channel 12. In una dichiarazione, il gruppo terroristico afferma che si è trattato di un attentato suicida e avverte che gli attentati suicidi in Israele continueranno, in risposta agli attacchi israeliani. 

Hamas rivendica la responsabilità per l'attacco terroristico di ieri sera a Tel Aviv con una bomba


Dopo Blinken-Netanyahu, incontro allargato con funzionari

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che dopo l'incontro individuale con il segretario di stato americano Antony Blinken, si terrà un incontro allargato. Netanyahu sarà affiancato dal ministro degli affari strategici Ron Dermer, dal segretario militare  Roman Gofman, dal consigliere politico Ophir Falk, dall'uomo chiave per gli ostaggi Gal Hirsch e da altri consiglieri di alto livello. L'ambasciatore statunitense Jack Lew si unirà alla parte statunitense. 

"Cairo chiede a Usa ritiro di Israele da corridoio Filadelfia"

Il quotidiano libanese Al-Akhbar, affiliato a Hezbollah, ha riferito che durante i negoziati al Cairo per l'accordo sugli ostaggi e il cessate il fuoco, gli egiziani hanno chiesto agli americani che il ritiro dell'esercito israeliano dal corridoio di Filadelfia - il confine tra Gaza ed Egitto - avvenga il prima possibile. Lo riporta Haaretz. Secondo il giornale libanese, l'Egitto ha in ogni caso accettato di non stabilire una data per il ritiro, e ha chiesto di accelerare la consegna delle attrezzature necessarie per mettere in sicurezza il corridoio. 

Iniziato a Gerusalemme l'incontro Blinken-Netanyahu

Il segretario di Stato americano Antony Blinken e Benyamin Netanyahu hanno iniziato il loro incontro nell'ufficio del primo ministro israeliano a Gerusalemme. Blinken incontrerà il ministro della Difesa Yoav Gallant alle 16.00  a Tel Aviv. Questa sera Blinken terrà una conferenza stampa. 

Hezbollah rivendica nuovi attacchi a truppe israeliane

Hezbollah ha rivendicato attacchi alle truppe e alle posizioni militari nel nord di Israele, tra cui uno con drone su una base e un assalto a soldati presumibilmente "infiltrati" vicino al confine libanese. Secondo il movimento libanese si e' trattato di un "attacco aereo simultaneo" con "droni carichi di esplosivo" su due posizioni militari israeliane, una caserma vicino al confine e una base vicino alla citta' costiera di Acri, a circa 15 chilometri (10 miglia) dalla frontiera. Hezbollah ha dichiarato di essere intervenuto "in risposta" a un "attacco e assassinio" israeliano nell'area di Tiro nel Libano meridionale. 

Hamas: "Non c'è progresso nei colloqui"

"Non c'è alcun progresso nei colloqui per il cessate il fuoco. La nuova proposta è considerata una concessione rispetto a quella americana del 2 luglio, che Hamas aveva accettato dopo le garanzie da parte dei mediatori e degli Stati Uniti". Lo ha detto Il portavoce dell'ufficio politico di Hamas Moussa Abu Marzouk. Secondo lui, "oggi si prevedono colloqui tra i mediatori e alti funzionari israeliani riguardo il corridoio Filadelfia", come riferisce Channel 12. 

Herzog: Hamas responsabile fallimento accordo ostaggi

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, ha affermato che Hamas e' il responsabile del fallimento nel raggiungere un accordo sugli ostaggi. Herzog ha parlato nel corso del suo incontro con il segretario di Stato americano Antony Blinken. "La gente deve capire che tutto inizia con il rifiuto di Hamas di andare avanti", ha detto secondo quanto riporta Times of Israel. "Siamo semplicemente ancora molto fiduciosi di poter andare avanti nei negoziati tenuti dai mediatori", ha anche aggiunto, ringraziando gli Stati Uniti, l'Egitto e il Qatar per i loro sforzi. 

Idf colpisce il sud Libano, raid di Hezbollah in Galilea

I jet da combattimento israeliani hanno colpito diversi edifici utilizzati da Hezbollah ad Ayta ash-Shab, Beit Lif e Houla, nel Libano meridionale la scorsa notte. Lo ha dichiarato l'Idf in un post su X pubblicando i filmati degli attacchi. Successivamente, l'esercito israeliano ha riferito che questa mattina, dopo che le sirene dell'antiaerea sono suonate nella Galilea occidentale, "sono stati identificati diversi bersagli aerei sospetti dal Libano". L'Idf "ha intercettato con successo alcuni degli obiettivi e altri sono caduti nell'area di Ya'ara", ha riferito l'esercito israeliano citato dal Times of Israel, senza fornire ulteriori dettagli. 

Polizia: esplosione a Tel Aviv un tentativo di attentato

Una fonte della polizia ha dichiarato che l'esplosione di ieri sera a Tel Aviv è stato un tentativo di attentato: "La nostra premessa di base questa mattina è che si sia trattato di un attentato", lo riferisce Ynet. Il comandante della polizia del distretto di Ayalon Haim Bublil ha confermato a Kan di essere sicuro al "99%"che l'esplosione sia stata un tentativo di attacco terroristico. "Forse il terrorista aveva pianificato di andare in una sinagoga lì vicino o forse in un centro commerciale", ha detto. Un video mostra l'uomo sulla cinquantina che cammina in strada con un grosso zaino sulle spalle prima dell'esplosione. 

Blinken: questa è forse l'ultima possibilità per la tregua

Gli attuali colloqui "potrebbero essere l'ultima" possibilità per una tregua a Gaza. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa Antony Blinken in Israele. "Questo è un momento decisivo, probabilmente la migliore, forse l'ultima, opportunità per riportare a casa gli ostaggi, per ottenere un cessate il fuoco e per mettere tutti sulla strada migliore per una pace e una sicurezza durature", ha detto Blinken incontrando il presidente israeliano Isaac Herzog. Il segretario Usa ha quindi chiesto a Hamas e a Israele di non "far deragliare" gli sforzi per un cessate il fuoco. 

Harris: dobbiamo ottenere tregua e rilascio ostaggi

"Non parlerò prima di lui, ma vi dirò che queste conversazioni sono in corso, e non molliamo, continueremo a lavorare duramente su questo. Dobbiamo ottenere un cessate il fuoco, e dobbiamo liberare quegli ostaggi": così Kamala Harris durante un evento elettorale ha risposto ai reporter sui colloqui per Gaza. 

Uomo morto in esplosione a Tel Aviv, aveva un ordigno

Un uomo di 50 anni, la cui identità non è stata ancora resa nota, è rimasto ucciso questa sera nell'esplosione di un ordigno che avrebbe portato in uno zaino vicino a un camion a Tel Aviv. Lo riferiscono i telegiornali. Il comandante del distretto di polizia di Tel Aviv, Peretz Amar, ha dichiarato che "la vittima portava l'esplosivo". Sul posto è arrivato lo Shin Bet (la sicurezza interna). "Stiamo esaminando tutte le possibilità", ha detto la polizia, compresa quella che si tratti di terrorismo. L'uomo è stato visto prima dell'esplosione, indossava abiti lunghi insoliti per l'estate, stava camminando quando c'è stata l'esplosione.

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