Mosca: "Kiev prepara attacco a centrale nucleare di Kursk". L'Ucraina nega

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Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo. "Questo potenziale attacco ucraino alla centrale nucleare può provocare un disastro su grande scala in Europa causato dall'uomo". Kiev ha respinto come "folle propaganda russa" le accuse di Mosca. L'esercito ucraino sta "rafforzando" le sue posizioni nella regione di Kursk, ha dichiarato Zelensky. I servizi russi dell'Fsb hanno aperto un procedimento penale contro i giornalisti Rai Battistini e Traini

Media russi: "Mosca apre un'inchiesta sui giornalisti Rai"

I servizi russi dell'Fsb hanno aperto un procedimento penale contro la giornalista della Rai Stefania Battistini e l'operatore Simone Traini. Lo riporta l'agenzia russa Ria Novosti. La contestazione è di aver "attraversato illegalmente il confine di Stato della Federazione Russa e aver filmato un video nel territorio del villaggio di Sudzha, nella regione di Kursk". 

Guerra in Ucraina, abbattuto un ponte nel Kursk. VIDEO

Zelensky: "Di fronte a una guerra russa così brutale contro l'Ucraina, stare con l'Ucraina e rimanere in Ucraina è una testimonianza della difesa di tutto ciò che è buono e umano nella natura umana"

Kiev a Wp, negoziati indiretti con Mosca via Doha il 22

Il vertice di Doha per negoziare - in maniera indiretta attraverso il Qatar - un accordo tra Mosca e Kiev che fermi gli attacchi alle infrastrutture energetiche da entrambe le parti, è stato posticipato "a causa della situazione in Medio Oriente", ma si svolgerà in formato videoconferenza il 22 agosto, dopodiché Kiev si consulterà con i suoi partner sull'attuazione di quanto discusso. Lo ha riferito l'ufficio della presidenza ucraina al Washington Post in relazione alle rivelazioni del giornale sul summit in preparazione in Qatar.  Il Washington Post ha scritto che l'attacco ucraino nel Kursk ha per il momento fatto ritirare i russi dall'iniziativa, che prevedeva l'invio di delegazioni a Doha, dove avrebbero avuto colloqui indiretti. 

Ucraina, media: "Nel 2025 la Germania dimezzerà gli aiuti militari"

La Germania, il secondo maggiore donatore dell'Ucraina, ha in programma di dimezzare gli aiuti militari bilaterali a Kiev nel 2025, secondo una fonte parlamentare tedesca che ha parlato all'agenzia Afp. Il governo di Olaf Scholz punterà invece sul denaro generato dai beni russi congelati in Ue per continuare a sostenere Kiev e non sta pianificando "aiuti aggiuntivi" ai 4 miliardi di euro stanziati nel bilancio dell'anno prossimo. Quest'anno gli aiuti da Berlino sono ammontati a 8 miliardi di euro. Anche la Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz) ha scritto che il progetto di bilancio del governo tedesco prevede che a Kiev saranno consegnati solo gli aiuti militari già approvati. Secondo le informazioni della Faz, il ministro delle Finanze Lindner ne ha informato il ministero della Difesa. 

Mosca accusa Kiev di voler attaccare centrale nucleare nel Kursk

Mosca accusa l'Ucraina di aver in piano l'attacco della centrale nucleare di Kursk. In un comunicato, il ministero della Difesa, ha parlato di una possibile "provocazione", sottolineando l'intenzione di rispondere con decisione a una tale azione che, ha aggiunto il ministero della Difesa, contaminerebbe una vasta area. Il sito della centrale nucleare di Kurk rimane sotto controllo russo.  Il comando russo che controlla la centrale nucleare di Zaporizhzhia aveva in mattinata accusato Kiev di aver colpito, con un drone, una strada vicina alla centrale, minacciando il personale dell'impianto che percorre la strada per recarsi al lavoro. Russia ha assunto il controllo della centrale di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, poco dopo l'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

Cittadina russo-americana condannata a 12 anni per tradimento

Ksenia Karelina, che da anni vive a Los Angeles, aveva donato  51,80 dollari a un ente di beneficenza con sede a New York. È stata  arrestata mentre si trovava in visita a casa dei genitori che vivono  negli Urali. È stata condannata dallo stesso giudice che si era occupato  del caso Gershkovich LEGGI L'ARTICOLO

Mosca, ucraini respinti in tre località nel Kursk

La Russia ha affermato di aver respinto le forze ucraine in tre località nella regione di confine di Kursk, una cittadina e due villaggi. Gli attacchi ucraini "sono stati respinti in direzione degli insediamenti di Korenevo, Russkoye e Cherkasskoye Porechnoye", ha affermato il ministero della difesa russo, come riporta la Tass.

Wp, attacco a Kursk ha fatto saltare negoziati Mosca-Kiev a Doha

Ucraina e Russia avrebbero dovuto inviare delegazioni a Doha verso la fine di agosto per negoziare un accordo storico che fermasse gli attacchi alle infrastrutture energetiche ed elettriche da entrambe le parti, ma l'offensiva ucraina nel Kursk ha fatto saltare questa iniziativa. Lo hanno affermato al Washington Post diplomatici e funzionari a conoscenza delle discussioni. La speranza era che i negoziati potessero portare a un accordo più completo per porre fine alla guerra, secondo i funzionari che hanno parlato in condizione di anonimato. Funzionari ucraini e russi non si sono incontrati faccia a faccia per colloqui dai primi mesi di guerra, quando le delegazioni di entrambe le parti si sono riunite per colloqui segreti a Istanbul. Quelle negoziazioni alla fine sono fallite. In seguito, le due parti hanno concordato un accordo sui cereali che ha portato la Russia a revocare temporaneamente un blocco navale, consentendo all'Ucraina di trasferire il grano attraverso il Mar Nero. Anche questo è saltato mesi dopo quando la Russia si è ritirata dall'accordo. Altri tentativi di stabilire corridoi umanitari sono in gran parte falliti. Un diplomatico informato sui colloqui ha affermato che i funzionari russi hanno rinviato il loro incontro con i funzionari del Qatar dopo l'incursione dell'Ucraina nella Russia occidentale. La delegazione di Mosca l'ha descritta come "un'escalation", ha detto il diplomatico, aggiungendo che Kiev non ha avvisato Doha della sua offensiva transfrontaliera.

Mosca promette "dura ritorsione" se centrale Kursk attaccata

In caso di attacco delle forze armate ucraine alla centrale nucleare di Kursk verranno adottate dure misure di ritorsione militare e tecnico-militare, ha affermato il ministero della Difesa russo. "Se il regime di Kiev iniziasse ad attuare piani criminali volti a creare un disastro nella parte europea del continente con la contaminazione radioattiva di vasti territori, verranno immediatamente adottate dure misure militari e tecnico-militari

di ritorsione", si legge nella nota. "Il ministero della Difesa della Federazione Russa sta valutando con la dovuta serietà le informazioni ricevute attraverso canali indipendenti sui preparativi del regime di Kiev per un attacco alla centrale nucleare di Kursk", si legge nella nota. "Lo scopo di questa provocazione è accusare la Federazione Russa di 'auto-incendio' della centrale per creare le basi per colpire gli impianti nucleari ucraini. Consideriamo tali azioni del regime di Kiev con il supporto dei sostenitori occidentali un'evidente violazione della convenzione internazionale adottata dalla risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 13 aprile 2005 'Sulla lotta contro gli atti di terrorismo nucleare'", si legge nel comunicato.

Zelensky, "rafforzate" nostre posizioni nel Kursk

L'esercito ucraino sta "rafforzando" le sue posizioni nella regione di Kursk, ha dichiarato il presidente Volodymyr Zelensky, piu' di dieci giorni dopo il lancio di una grande offensiva sul suolo russo. "Il generale Syrsky ha riferito del rafforzamento delle posizioni delle nostre forze nella regione di Kursk e dell'estensione del territorio stabilizzato", ha annunciato Zelensky su Telegram, dopo 

Washington Post: incursione Kiev fa deragliare sforzi per un cessate il fuoco parziale con Mosca

L'incursione dell'Ucraina "fa deragliare gli sforzi per un cessate il fuoco parziale con la Russia". Lo scrive il Washington Post, secondo il quale l’incursione dell’Ucraina in Russia ha fatto fallire i piani che prevedevano di tenere colloqui indiretti in Qatar sulla sospensione degli attacchi alle infrastrutture energetiche.

"L’Ucraina e la Russia - spiega il quotidiano citando diplomatici e funzionari a conoscenza delle discussioni - avrebbero inviato delegazioni a Doha questo mese per negoziare un accordo storico  destinato a porre fine agli attacchi contro le strutture energetiche e le infrastrutture elettriche di entrambe le parti. L'intesa sarebbe stata l'equivalente di un cessate il fuoco parziale e avrebbe concesso una tregua a entrambi i paesi". 

"Ma i colloqui indiretti, con i qatarini in funzione di mediatori che si sarebbero incontrati separatamente con le delegazioni ucraina e russa, sono stati fatti deragliare dall’incursione a sorpresa dell’Ucraina nella regione russa di Kursk la scorsa settimana", secondo i funzionari citati.

Secondo un diplomatico citato dal giornale, la Russia "non ha interrotto i colloqui, ha detto di darci tempo". L'Ucraina avrebbe comunque voluto inviare la sua delegazione a Doha, ha aggiunto, ma il Qatar ha rifiutato perché non ritiene vantaggioso un incontro unilaterale.

Mosca, drone Kiev lancia carica esplosiva su strada vicina a impianto

Il comando russo che controlla la centrale nucleare di Zaporizhzhia ha accusato oggi la parte ucraina di aver mandato un drone che ha lanciato una carica esplosiva su una strada fuori dall'impianto, mettendo in pericolo il personale che utilizza la strada, ha riferito l'agenzia di stampa TASS. La Russia ha assunto il controllo dell’impianto di Zaporizhzhia, la più grande centrale nucleare d’Europa, poco dopo aver lanciato l’invasione su vasta scala dell’Ucraina.

"Alle 7:00 ora di Mosca il drone ucraino ha lanciato un proietto sulla strada che costeggia le centrali elettriche, all'esterno del perimetro. Il personale utilizza continuamente questa strada. Nessuno è rimasto ferito, ma una volta ancora si è creata una minaccia diretta alla sicurezza del personale e dell'impianto", si legge nella nota. Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) presenti sono stati informati dell'attacco e hanno visitato il luogo dove è caduto il proietto, ha aggiunto la direzione dell'impianto.

Kiev, la Russia ha perso 598.180 combattenti da inizio guerra

La Russia ha perso 598.180 combattenti in Ucraina dall'inizio della sua invasione il 24 febbraio 2022. A fornire il bilancio di morti e feriti tra le truppe nemiche è lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, precisando che nel bilancio rientrano i 1.230 morti o feriti dell'ultimo giorno di scontri. Lo Stato maggiore delle forze ucraine parla inoltre delle perdite materiali inflitte: 8.501 tank, 16.473 veicoli da combattimento corazzati, 22.913 mezzi per il trasporto di carburante, 16.985 sistemi di artiglieria, 1.160 sistemi di lancio, 923 sistemi di difesa aerea, 367 aerei, 328 elicotteri, 13.714 droni, 28 navi da guerra e imbarcazioni, 1 sottomarino. 

Ucraina, Aloisio: tutelare libertà di stampa giornalisti italiani

L'accusa russa mossa contro i giornalisti Rai pone in discussione la libertà di movimento dei professionisti dell'informazione e mina il diritto fondamentale dei cittadini a ricevere notizie e approfondimenti da fonti indipendenti. La libertà di stampa è un pilastro essenziale di ogni democrazia e un diritto umano inalienabile, pertanto reputo fondamentale che i giornalisti possano operare senza timore di ritorsioni o persecuzioni, specialmente quando svolgono il loro dovere di informare il pubblico su questioni di rilevanza nazionale e internazionale. È cruciale che la comunità internazionale si unisca in difesa della libertà di stampa, affinché nessun giornalista debba affrontare intimidazioni o minacce per il semplice fatto di esercitare la propria professione. La verità e la trasparenza devono prevalere, e ogni tentativo di silenziare le voci della stampa deve essere condannato con fermezza".  Lo dichiara la senatrice del M5s, Vincenza Aloisio. 

Kiev, 'abbattuti nella notte 14 droni kamikaze russi'

Le forze di difesa aerea ucraine affermano di aver abbattuto nella notte 14 droni kamikaze Shahed di fabbricazione iraniana lanciati dalla Russia, me di non essere riuscite ad intercettare un missile balistico a corto raggio Iskander-K lanciato sulla regione ucraina di Sumy, che ha causato alcuni feriti. Lo scrivono l'Ukrainska Pravda e altri media ucraini. Gli oblast bersagliati dai droni russi abbattuti, rende noto Kiev, sono quelli di Nikolaiev, Cherkassy, ;;Poltava, Dnipropetrovsk, Zaporozhzhia e della capitale Kiev. 

Wp, 'truppe Kiev tentarono di penetrare in regione Belgorod'

Alcuni giorni fa, intorno al 12 agosto, alcune centinaia di soldati ucraini con blindati hanno tentato di penetrare in territorio russo nella regione di Belgorod, mentre le truppe di Kiev avanzavano da giorni in quella di Kursk, ma hanno trovato una "resistenza accanita" da parte delle forze russe, che, a differenza di Kursk, erano "preparate", e sono stati respinti con perdite: lo scrive il Washington Post, che cita soldati ucraini in un reportage ripreso oggi anche da alcuni media ucraini, fra cui l'Ukrainska Pravda.  Un episodio sul quale finora hanno mantenuto il silenzio tanto Mosca, che aveva solo reso noto di aver inviato truppe di rinforzo nell'oblast di Belgorod e ivi dichiarato lo stato d'emergenza per i "bombardamenti ucraini", quanto Kiev. "Tre soldati ucraini, incluso un ufficiale, raccontano come, dopo mesi in cui erano dislocati sul confine, sono stati inviati quattro giorni fa in Russia. Hanno attraversato il confine in pieno giorno con una formazione di veicoli blindati - dice il 24enne Hacker, che vuole essere identificato solo con il nome di battaglia, secondo le regole militari ucraine. 

Mosca, 'missili Usa usati per distruggere ponte nel Kursk'

Mosca asserisce che per distruggere il ponte sul fiume Seim, nella regione russa di Kursk invasa dalle truppe ucraine, gli ucraini abbiano utilizzato sistemi missilistici di fabbricazione Usa. Lo ha dichiarato sul suo canale Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova. "Per la prima volta, la regione di Kursk è stata colpita da sistemi missilistici di fabbricazione occidentale, probabilmente Himars americani. L'effetto è stato la distruzione completa del ponte e i volontari che stavano assistendo l'evacuazione della popolazione civile sono stati uccisi", scrive Zakharova, ripresa dal Guardian. 

Mosca, usati missili Himars forniti dagli Usa per colpire ponte sul Sejm

L'Ucraina ha probabilmente utilizzato missili forniti dagli Stati Uniti per colpire i ponti sul fiume Sejm, nella regione di Kursk. A sostenerlo è Mosca: Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha postato le sue accuse su Telegram: "Per la prima volta la regione di Kursk è stata colpita da lanciarazzi di fabbricazione occidentale, probabilmente HIMARS americani. L'attacco al ponte sul fiume Sejm, nel distretto di Glushkovo, lo ha completamente distrutto e volontari che assistevano la popolazione civile evacuata sono stati uccisi".

Kiev, sventato attacco russo con droni e missili

Nella notte le truppe russe hanno attaccato l'Ucraina con droni kamikaze e hanno lanciato un attacco missilistico. La difesa antiaerea di Kiev ha distrutto tutti i droni nemici. Lo riferisce RBC-Ucraina  citando il comandante dell'aeronautica delle forze armate ucraine Mykola Oleschuk su Telegram. 

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