Morte Navalny, Mosca archivia il caso: decesso per mix di malattie

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La decisione delle autorità russe di archiviare il caso della morte del dissidente russo ha scatenato polemiche. La vedova, Julia Navalnaja parla di "patetico tentativo di nascondere quanto realmente accaduto: un omicidio"

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Caso chiuso. Mosca ha ufficialmente archiviato il caso della morte di Alexei Navalny. L’oppositore politico, morto lo scorso febbraio in un carcere di massimo sicurezza dell’estremo nord russo, è deceduto a causa di complicazioni dovute a un mix di malattie. Questa la verità nella versione diffusa dal Comitato Investigativo Russo: una serie di “malattie combinate” avrebbe provocato una serie di gravi complicazioni, tra cui ipertensione, danni vascolari, miocardiosclerosi diffusa e edema cerebrale.

Navalnaja contro gli investigatori: fu omicidio

La decisione ha sollevato numerose critiche e controversie, soprattutto da parte della moglie di Navalny, Yulia Navalnaya, che ha respinto categoricamente la versione fornita dalle autorità russe. Navalnaya insiste sul fatto che si tratti di un caso di omicidio politico, chiedendo giustizia per suo marito e accusando il governo di insabbiamento. La scelta di archiave il caso è solo un "patetico tentativo di nascondere un omicidio", dice in un video pubblicato sui social la vedova del più grande oppositore a Putin.

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L'ombra del sospetto

 

La posizione di Yulia Navalnaya ha trovato ampio supporto tra i sostenitori di Navalny, che continuano a chiedere trasparenza e responsabilità per la morte dell'attivista. Con questa decisione, il caso Navalny sembra destinato a rimanere un tema di scontro acceso tra le autorità russe e i sostenitori dell'opposizione, mentre l'ombra del sospetto continua a gravare sulla versione ufficiale degli eventi.

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