Guerra a Gaza, Hamas vuole disertare colloqui con Israele. Biden spinge per tregua

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Hamas ha annunciato di non voler partecipare a un ultimo round di negoziati sulla tregua nella Striscia di Gaza previsto per giovedì. Israele avrebbe però ricevuto indicazioni secondo cui Sinwar è interessato a un accordo. Continua l'attesa per la rappresagli dell'Iran contro Israele: l'appello di Gran Bretagna, Francia e Germania: "A rischio la stabilità regionale". In due incidenti separati, due soldati di Hamas hanno ucciso un ostaggio israeliano e ferito gravemente due prigioniere

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Giornalista israeliano: “Iran ha preparato missili e droni come in aprile”

L’Iran ha adottato misure di preparazione significative delle sue unità missilistiche e di droni, simili a quelle che aveva adottato prima dell'attacco a Israele in aprile". Lo ha scritto su X il giornalista israeliano Barak Ravid, molto ben informato sul dossier, citando funzionari Usa e di Gerusalemme che però sottolineano come in questa occasione non si conosca il momento dell'attacco.

Tajani: “Continuiamo nell'azione di pressing per il Medio Oriente“

Su un cambio di pozione dell'Iran "non c'è da farsi troppe illusioni, però il mio compito è insistere nell'appello ad accettare la proposta americana, qatarina ed egiziana. È lo stesso appello lanciato dal presidente del Consiglio al presidente iraniano. Continuiamo in questa situazione di pressing affinché non ci sia un deterioramento della situazione". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti a Locarno al termine della telefonata che ha avuto con il ministro degli Esteri iraniano. A chi gli chiede se abbia avuto la sensazione che l'attacco iraniano sia imminente, Tajani risponde: "Non ho avuto nessuna sensazione. Il ministro ha ribadito sul diritto dell'Iran a reagire".

Usa: “Preoccupati che l'Iran attacchi nei prossimi giorni”

"Siamo preoccupati che l'Iran possa attaccare nei prossimi giorni per questo il Pentagono ha fatto alcuni cambiamenti nella nostra postura militare nell'area". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing.

Biden chiama i leader di Francia, Germania, Italia e Gb

Joe Biden ha chiamato i leader di Francia, Germania, Italia e Gran Bretagna sulla crisi Medio Oriente. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing.

Usa: “Riprenderemo la vendita di armi offensive a Riad”

Gli Stati Uniti riprenderanno la vendita di armi "offensive" all'Arabia Saudita dopo averla sospesa diversi anni fa. Lo ha annunciato il vice portavoce del dipartimento di Stato americano, Vedant Patel, in un briefing con la stampa. "Riad ha mantenuto le sue promesse e noi manterremo le nostre", ha riferito il funzionario a proposito della tregua in Yemen.

Tajani: “L’Iran ha ribadito il suo diritto a reagire”

"Ho avuto al telefono una mezz'ora di colloquio con il ministro degli Esteri dell'Iran al qual ho ribadito l'invito alla prudenza. Da parte del ministro iraniano in risposta c'è stata una posizione ferma: ha ribadito il diritto dell'Iran a reagire per l'attacco subito in territorio iraniano e al consolato a Damasco. Noi abbiamo sottolineato che la stabilità del Medio Oriente è fondamentale per tutti, mi auguro che il nostro appello alla moderazione venga ascoltato". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani incontrando i giornalisti a Locarno al termine della chiamata. Tajani ha ribadito di aver invitato l'omologo iraniano "a evitare azioni che possano pregiudicare l'accordo per il cessate il fuco a Gaza, e che possano provocare un'escalation, che poi causerebbe ancora vittime fra le popolazione civile. Lo stesso appello lo avevamo fatto a Israele in questi giorni", ha riferito.

Media: “Idf si prepara ad attacco preventivo contro Hezbollah”

L'esercito israeliano si prepara per un attacco preventivo in tempi brevi contro Hezbollah in Libano, come riferisce Walla. L'obiettivo principale dell'intelligence israeliana in queste ore è monitorare l'attività terroristica in Libano e individuare segnali di preparativi per un attacco su larga scala. L'Idf ha aumentato l'intensità dei raid contro obiettivi terroristici nel Libano meridionale. Finora Tsahal (nome ebraico dell'esercito) ha colpito più di 6.800 obiettivi di Hezbollah e ucciso oltre 550 terroristi di tutte le organizzazioni, la maggior parte di Hezbollah, compresi terroristi della forza di élite Radwan, in tutto sono stati eliminati circa 70 comandanti della milizia sciita. Gli ufficiali del Comando Nord hanno avvertito che nell'imminenza dell'attacco contro Israele da parte dell'Iran e di Hezbollah, c'è un'altra e seria preoccupazione: la minaccia di infiltrazioni di terra verso gli insediamenti al confine settentrionale non è stata eliminata. Secondo gli ufficiali, le forze Radwan di Hezbollah potrebbero ancora effettuare un attacco organizzato al confine, compreso un tentativo di infiltrarsi in un insediamento o in un avamposto.

Tajani al ministro iraniano: “Ora evitare reazioni”

"Lunga telefonata con il Ministro degli Esteri dell'Iran. Ho chiesto moderazione e approccio costruttivo, ora è il momento di evitare reazioni che alimentino il conflitto nella regione pregiudicando il lavoro per il cessate il fuoco a Gaza. Basta sacrificare le vite di civili innocenti". Lo ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Usa: “Hamas fuori? Ci aspettiamo che colloqui procedano”

"Ci aspettiamo che i negoziati" sul cessate il fuoco a Gaza e la liberazione degli ostaggi "vadano avanti". Lo ha detto il vice portavoce del dipartimento di Stato Vedant Patel a proposito dell'annuncio di Hamas che non parteciperà ai colloqui di giovedì con Usa, Egitto e Qatar. Il funzionario tuttavia non ha voluto precisare se i colloqui proseguiranno senza Hamas o se ci sono sforzi in corso per riportarli al tavolo dei negoziati.

Katz: "Iran e Hamas contrabbandano armi in Giordania per destabilizzarla"

Iran e Hamas "contrabbandano armi in Giordania per destabilizzare" il regno hashemita. E' quanto sostiene il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz in un lungo post su X, nel quale denuncia "una situazione grave e pericolosa, con l'Iran che cerca di creare un nuovo fronte terroristico a est contro i principali centri abitati di Israele". "Unità della Guardia rivoluzionaria iraniana stanno collaborando con gli agenti di Hamas in Libano per introdurre clandestinamente armi e fondi in Giordania, allo scopo di destabilizzare il regime", accusa Katz, secondo cui "dalla Giordania queste armi vengono poi introdotte di nascosto attraverso il confine orientale, arrivando" in Cisgiordania, "in particolare nei campi profughi".

Arrivano, secondo il ministro, "armi pericolose e ingenti somme di denaro, allo scopo di creare un fronte terroristico islamico filo-iraniano, come hanno fatto a Gaza, in Libano e in altre aree, prendendo di mira Tel Aviv e i principali centri abitati di Israele". "Oggi l'asse del male iraniano controlla di fatto i campi profughi attraverso i suoi rappresentanti, lasciando l'Autorità Nazionale Palestinese impotente ad agire - conclude Katz - Dobbiamo prendere i centri del terrore come il campo profughi di Jenin e portare avanti una campagna per smantellare l'infrastruttura terroristica".

Media, Iran potrebbe attaccare entro prossime 24 ore

Fonti anonime della regione hanno riferito a Fox News che l'Iran e i suoi alleati in Medio Oriente potrebbero lanciare un attacco contro Israele entro le prossime 24 ore. "I funzionari [in Medio Oriente] credono che stiamo raggiungendo l'ora zero", riferisce il corrispondente della Fox News, Trey Yingst. Il sito di notizie Axios ha riferito ieri che, mentre il presidente iraniano Masoud Pezeshkian vuole evitare una risposta dura, il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche sta spingendo per lanciare un attacco più grande di quello del 13-14 aprile, quando centinaia di droni e missili sono stati lanciati nel primo attacco diretto dell'Iran contro Israele. Quasi tutti i proiettili e i droni sono stati intercettati durante quell'attacco. 

Gallant critica retorica "vittoria assoluta" di Netanyahu

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha attaccato il primo ministro Benjamin Netanyahu durante una discussione della commissione della Knesset sulla risposta dello stato ebraico alle tensioni transfrontaliere in corso con il gruppo terroristico Hezbollah. "Sento parlare di 'vittoria assoluta' e usare un gergo incomprensibile", ha detto rispondendo a una domanda sul perché Israele non abbia iniziato la guerra contro Hezbollah in Libano, secondo quanto riporta il Times of Israel, "Le condizioni odierne per la guerra in Libano sono diverse da quelle all'inizio della guerra lo scorso ottobre". Il parlamentare del Likud Tally Gotliv ha chiesto che Netanyahu licenzi il ministro della Difesa, appello cui l'ufficio del Primo Ministro ha reagito dicendo che "anche Gallant è vincolato dalla 'vittoria assoluta'". "Quando Gallant adotta una narrazione anti-Israele, danneggia le possibilità di raggiungere un accordo sugli ostaggi", si legge nella dichiarazione dell'ufficio di Netanyahu, "avrebbe dovuto piuttosto attaccare il leader di Hamas Yahya Sinwar, che si rifiuta di inviare una delegazione ai negoziati e che era e rimane l'unico ostacolo all'accordo sugli ostaggi". 

Tajani, sentirò il ministro iraniano per chiedere prudenza

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha riferito che presto sentirà il collega di Teheran: "Chiederò ancora una volta al ministro degli Esteri dell'Iran di utilizzare la massima prudenza perché siamo in un momento delicato. La chiusura dell'accordo per il cessate il fuoco in Medio Oriente è elemento fondamentale per la de-escalation. Ecco, bisogna che nessuno compia passi falsi che pregiudichino il raggiungimento dell'accordo", ha detto il titolare della Farnesina, insieme con l'omologo Ignazio Cassis, in occasione della giornata della diplomazia.

Anp rifiuta apertura valico Rafah a condizioni Israele

L'Anp ha respinto la proposta di aprire il checkpoint di Rafah al confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto alle condizioni di Israele. Lo ha riferito Sky News Arabia citando una fonte palestinese. "Israele si è offerta di aprire il checkpoint di Rafah sotto il controllo di civili non associati alle forze di sicurezza palestinesi", ha detto una fonte televisiva, ma l'Anp ha rifiutato perché la proposta israeliana vieta di issare la bandiera palestinese ai posti di blocco e al confine. La fonte ha inoltre aggiunto che Israele insiste sul mantenimento della propria presenza nella zona di Rafah e nel corridoio di Filadelfia e sulla possibilità di interferire nei controlli e negli interrogatori. 

Idf: "Sono 31 i miliziani uccisi in attacco a scuola Gaza"

L'esercito israeliano e lo Shin Bet hanno verificato la morte di 31 miliziani di Hamas e della Jihad islamica nell'attacco aereo di sabato su una scuola a Gaza City. Lo riporta il Times of Israel. Dopo l'identificazione quasi immediata di 19 presunti terroristi palestinesi nelle ore immediatamente successive all'attacco contro una sala di comando di Hamas e della Jihad in una moschea nel complesso scolastico di al-Taba'een, nel quartiere Daraj di Gaza City, l'esercito ha dato un nome ad altri 12 palestinesi uccisi nell'attacco, definendo anche loro come terroristi. Secondo Hamas più di 100 persone sono state uccise nell'attacco, ma l'Idf ha parlato di cifre gonfiate. Tuttavia, dopo aver detto che era stata uccisa una ventina di miliziani, oggi ha aggiornato il bilancio a 31.

Confermato incontro tra Abu Mazen e Putin domani a Mosca

- Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas) atteso oggi a Mosca, incontrerà domani il presidente Vladimir Putin. Lo ha reso noto il servizio stampa del Cremlino citato dall'agenzia Tass. 

Il rabbianato chiede a soldati di non digiunare per Tisha beav

IL rabbinato militare  ha chiesto ai soldati impegnati in attività operative di non digiunare durante il Tisha beav, la ricorrenza che inizierà stasera per ricordare la distruzione del Tempio di Gerusalemme e l'inizio della diaspora degli ebrei, come riporta la Tv Kan. "Il digiuno durante le operazioni militari è proibito,  può mettere a rischio  la  vita dei soldati ", ha affermato il rabbinato

Hamas, 16.456 bambini uccisi a Gaza da inizio guerra

Oltre 16.400 bambini sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dalle forze israeliane dall'inizio delle ostilità con Hamas: lo ha reso noto l'ufficio stampa governativo gestito da Hamas, come riporta Al Jazeera. Sul totale di 39.897 vittime, ha precisato Hamas, nel corso di 3.486 attacchi sono morti 16.456 bambini e 11.088 donne

Gallant, minacce da Iran e Beirut possono concretizzarsi

Siamo in un momento di vigilanza e prontezza, le minacce provenienti da Teheran e Beirut potrebbero concretizzarsi ed è importante spiegare a tutti che prontezza, preparazione e vigilanza non sono sinonimi di paura e panico", ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant durante una riunione della Commissione per gli affari esteri e la difesa della Knesset. "Negli ultimi giorni, abbiamo dedicato il nostro tempo al rafforzamento delle difese e alla creazione di opzioni offensive in risposta, e anche come iniziativa se necessario, ovunque e in qualsiasi regione, per proteggere Israele", ha detto"

Tajani: " immediato cessate il fuoco per de-escalation"

Il cessate il fuoco immediato a Gaza sarebbe "chiave per la de-escalation in tutta l'area". Lo ha sottolineato in un'intervista al TG2 da Locarno, dove partecipa alla Giornata della diplomazia, il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Il piano statunitense", ha aggiunto riferendosi alla proposta in tre fasi presentata il 31 maggio scorso dal presidente Joe Biden, deve essere accolto "non solo da Israele ma anche da Hamas, che deve liberare tutti gli ostaggi".

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