Israele-Hamas, media: "Possibile che accordo tregua-ostaggi sia firmato giovedì"

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Fonti della sicurezza israeliana hanno riferito che è possibile che i negoziatori finalizzino un'intesa per il cessate il fuoco e la liberazione di ostaggi durante i colloqui del 15 agosto. Tel Aviv ha ricevuto indicazioni che Sinwar è interessato a un accordo. Media: 'Iran attaccherà Israele a breve, forse prima dei colloqui'

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Hamas: 'Usa responsabili degli orribili massacri a Gaza'

Gli Usa sono responsabili degli orribili massacri a Gaza. Lo sostiene Hamas, spiegando che i crimini di guerra e il genocidio perpetrati da Israele nell'enclave costiera assediata "non sarebbero in corso se non ci fosse il sostegno di alcune capitali occidentali, guidate da Washington".

In un post su Telegram, Hamas ha affermato che gli Stati Uniti hanno fornito a Israele sostegno politico e militare, rendendosi in questo modo “complici diretti del massacro della scuola di al-Tabin e di altri crimini e violazioni”.

Media: la Cina sostiene l'Iran nella difesa della sua sovranità

La "Cina sostiene l'Iran nella difesa della sua sovranità, sicurezza e dignità nazionale in conformità con la legge e sostiene la parte iraniana nei suoi sforzi per mantenere la pace e la stabilità regionali". Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri cinese Wang Yi durante una telefonata con il ministro degli Esteri iraniano ad interim Ali Bagheri Kani, aggiungendo che la Cina è pronta a mantenere una stretta comunicazione con la parte iraniana. Lo scrive il Global Times, il tabloid nazionalista del Quotidiano del Popolo. Le due parti hanno concentrato il loro scambio di opinioni sulla situazione in Medio Oriente, secondo una nota rilasciata dal ministero degli Esteri cinese. Bagheri ha sottolineato che la parte iraniana "difenderà risolutamente la sua sovranità nazionale, sicurezza e integrità territoriale e allo stesso tempo si impegna a mantenere la sicurezza e la stabilità nella regione".

Fonte a Cnn: 'Sinwar vuole tregua ma nessuno sa cosa voglia Bibi'

Il leader di Hamas Yahya Sinwar vuole un accordo di cessate il fuoco che ponga fine alla guerra a Gaza. Questo è il messaggio che i mediatori egiziani e qatarioti hanno trasmesso ai funzionari israeliani in vista di un vertice che si terrà la prossima settimana. Lo ha riferito alla Cnn una fonte israeliana a conoscenza della questione. Ma "nessuno sa cosa voglia Bibi", ha detto, riferendosi al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, aggiungendo che i funzionari statunitensi hanno detto a Israele che si dovrebbe raggiungere immediatamente un accordo per evitare una guerra regionale.

Media: 'Due combattenti di Hezbollah uccisi nel sud del Libano'

Due combattenti dell'unità d'élite Radwan di Hezbollah sono rimasti uccisi in un attacco nel sud del Libano. Lo riporta la televisione saudita "El Hadat".

Gallant: 'Israele non vuole escalation ma si prepara a eventualità'

Israele si sta preparando all'escalation. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa Yoav Gallant ai nuovi soldati arruolati nelle brigate Kfir e Nahal. "I nostri nemici, Iran e Hezbollah, minacciano di farci del male in modi che non hanno mai tentato prima, ma coloro che ci proveranno dovranno affrontare una risposta da parte nostra come mai prima. Abbiamo capacità significative e spero che ci ripensino e non scatenino una guerra su altri fronti", ha aggiunto Gallant. 

"Spero che considerino attentamente le loro azioni ed evitino di farci fare cose che potrebbero causare danni significativi e aumentare la probabilità che scoppi una guerra su altri fronti - ha concluso Gallant -Sono cose che non vogliamo, ma dobbiamo essere preparati perché potrebbero accadere".

Abu Mazen vedrà Putin a Mosca il 13 agosto

Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese,  Abu Mazen, sarà a Mosca dal 12 al 14 agosto e incontrerà il presidente  russo, Vladimir Putin, nella giornata del 13 agosto. Lo ha riferito  all'agenzia Tass l'ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafiz Nofal,  spiegando che il colloquio riguarderà "la situazione a Gaza" e "il ruolo  della Russia e quello che si può fare". In seguito, riferiscono fonti  ben informate a France Presse, Abu Mazen volerà in Turchia per  incontrare il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Israele colpisce obiettivi di Hezbollah in Libano

L'esercito israeliano ha riferito di aver colpito con  aerei da combattimento alcuni edifici utilizzati da Hezbollah nel Sud  del Libano in risposta al lancio di missili contro lo Stato ebraico  effettuato la notte scorsa dai miliziani sciiti. Secondo le forze armate  israeliane, l'artiglieria ha inoltre colpito alcune piattaforme di  lancio appartenenti alla formazione filoiraniana. Secondo i media  libanesi, un drone israeliano avrebbe poi colpito due motociclisti nei  pressi della città di Taybeh, nel Sud del Paese dei cedri, ma non è  chiaro se siano sopravvissuti, alla luce delle informazioni contrastanti  pubblicate sulle diverse testate.

Biden: 'L'accordo per la tregua a Gaza è ancora possibile

Per Joe Biden l'accordo per un cessate il fuoco a Gaza "è ancora possibile". Lo ha detto Joe Biden in un'intervista alla Cbs registrata prima che fosse pubblicata, giovedì scorso, la dichiarazione congiunta con Egitto e Qatar che invitava Hamas e Israele a tornare al tavolo delle trattative. "Il piano che ho messo insieme, approvato dal G7 e dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è ancora fattibile. Sto lavorando letteralmente ogni singolo giorno con tutta la mia squadra per fare in modo che ciò accada e per evitare l'escalation in una guerra regionale, ma ciò può facilmente accadere", ha detto ancora l'ex presidente.

Abdallah II: Giordania non diventerà campo di battaglia

Il re di Giordania, Abdallah II, ha assicurato che  non permetterà che il suo Paese si trasformi in un "campo di battaglia" e  che "la vita del suo popolo corra pericolo" nel caso di uno scontro tra  Iran e Israele. Lo riferisce una nota ufficiale di Amman. Durante un  incontro nel palazzo reale con una delegazione del Congresso degli Stati  Uniti, il monarca ha discusso "gli attuali sviluppi nella regione e le  modalità per rafforzare il partenariato strategico tra la Giordania e  gli Stati Uniti", ha fatto sapere l'agenzia di stampa ufficiale giordana  Petra.

Media: Netanyahu smentisce frizioni con esercito

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha  smentito, durante un vertice di governo a porte chiuse, le frizioni con  l'esercito riportate dai media del Paese, secondo i quali nei comandi  militari starebbe crescendo la frustrazione per una presunta mancanza di  obiettivi chiari della guerra a Gaza. "Ho sentito dai media che i  combattimenti a Gaza non hanno scopo e che gli alti ranghi politici  stanno impedendo all'esercito di fare progressi", avrebbe detto  Netanyahu secondo quanto riportato da Ynet, "non è vero". "L'obiettivo è la vittoria", avrebbe proseguito il primo ministro,  "le forze di difesa israeliane stanno distruggendo Hamas in modo  sistematico con l'obiettivo di demolire le capacità militari e  governative di Hamas, nonché di liberare gli ostaggi".

Idf: un morto in attacco contro israeliani in Cisgiordania

Un attacco contro civili israeliani è avvenuto nel pomeriggio in Cisgiordania, un uomo è rimasto ucciso. Lo riferisce l'Idf. Ingenti forze militari sono arrivate sul posto, secondo i media israeliani, dopo che due automobili sono state centrate da colpi di arma da fuoco.

Media: 'Khamenei convinto dal neopresidente a rinviare rappresaglia'

Secondo il quotidiano kuwaitiano Al-Jarida, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe convinto la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, a rinviare il previsto attacco a Israele a dopo la formazione del nuovo governo. Intanto gli Stati Uniti avrebbero aperto una linea diretta con l'Iran, chiedendo a Teheran di ritardare la rappresaglia per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh di almeno due settimane. L'Iran avrebbe acconsentito, come risultato dell'apertura del contatto diretto nel fine settimana.

Iran, in corso esercitazioni Guardiani Rivoluzione nell'Ovest

I Guardiani della Rivoluzione iraniani stanno tenendo  esercitazioni militari nella provincia occidentale di Kermanshah, al  confine con l'Iraq, per "rafforzare la prontezza al combattimento e la  vigilanza". Lo ha riferito un alto funzionario del corpo d'elite  all'agenzia ufficiale di Teheran, Irna, secondo la quale le manovre si  concluderanno martedì.

Israele chiude di nuovo la televisione libanese al Mayadeen

Il governo israeliano ha approvato la proposta di bloccare nuovamente le trasmissioni della televisione libanese al Mayadeen, affiliata ad Hezbollah, e i suoi siti web e di sequestrare tutti i suoi beni, così come aveva già fatto il 5 maggio chiudendo le trasmissioni dell'emittente araba al Jazeera. Al Mayadeen era già stata chiusa lo scorso novembre in base alla legge di emergenza che consente l'oscuramento dei media stranieri per possibile minaccia alla sicurezza nazionale, ma la misura era scaduta a gennaio.

Il ministro israeliano delle Comunicazioni, Shlomo Karhi, ha firmato l'ordine di confiscare tutto il materiale del canale e di bloccare l'accesso alle sue pagine Internet, secondo il quotidiano israeliano 'The Times of Israel'. Questa volta la televisione è stata chiusa dopo che "sono ricomparsi, circa due settimane fa, rappresentanti dei terroristi che si presentano come giornalisti", ha detto un portavoce di Karhi, riferendosi alla presenza di membri di Hezbollah a Majdal Shams, la città drusa sulle alture di Golan dove dodici bambini, che si trovavano su un campo di calcio, 15 giorni fa sono morti per il lancio di un razzo dal Libano.


Siria, cinque combattenti filoiraniani uccisi a confine con Iraq

Cinque combattenti filoiraniani sono stati uccisi  in un attacco nella Siria orientale, vicino al confine con l'Iraq. Lo ha  riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. Secondo l'Ong, il  raid, al momento non rivendicato, è avvenuto nella regione di Deir  Ezzor, tramite un drone che ha colpito l'automezzo dove viaggiavano i  miliziani. L'area di Deir Ezzor è spesso obiettivo di operazioni  israeliane e, talvolta, americane in quanto ospita numerosi consiglieri  militari iraniani e combattenti a loro fedeli.

"Netanyahu commenta con il governo la frustrazione dell'Idf"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha commentato oggi, durante la riunione del gabinetto, le affermazioni dei media secondo cui lo stato maggiore è frustrato dal fatto che il governo non stia fissando un obiettivo politico chiaro dei combattimenti nella Striscia di Gaza . "Ho sentito che i media sostengono che non vi è alcuno scopo nel combattere e che il livello politico impedisce all'Idf di avanzare: questo non è vero. Lo scopo è la vittoria", ha detto il premier.

Israele informato che "Sinwar è interessato all'accordo"

Israele ha ricevuto indicazioni che il leader di Hamas Yahya Sinwar è interessato a un accordo sulla tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, secondo una fonte israeliana che ha parlato con Haaretz. "La domanda è se Netanyahu lo voglia o se aderirà all'ultimatum di Ben-Gvir, che ha promesso di ritirarsi dal governo in caso di accordo con Hamas. Netanyahu sarà all'altezza della situazione e porterà alla liberazione degli ostaggi oppure preferirà salvare la sua coalizione", ha detto la fonte.

Scholz sente Netanyahu: "Cessate il fuoco passo decisivo" (2)

"Il cancelliere - si legge nel comunicato - ha sottolineato che il governo federale condanna fermamente le minacce dell'Iran, di Hezbollah e di altri contro la sicurezza di Israele e dei suoi cittadini", esprimendo "grande preoccupazione per il rischio" che la situazione in Medio Oriente "deflagri". "Ora più che mai è importante spezzare la spirale distruttiva della violenza di ritorsione, ridurre le tensioni e lavorare in modo costruttivo per allentare la tensione", ha evidenziato ancora Scholz.

Israele oscura canale di notizie libanese affiliato a Hezbollah

Il governo israeliano ha approvato la proposta di oscurare nel Paese il canale di notizie libanese affiliato a Hezbollah, al Mayadeen.
Il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi ha firmato un'ordinanza per confiscare le apparecchiature dell'emittente e bloccarne i siti web. Il portavoce del ministro ha dichiarato che la decisione è stata presa in seguito alla "ricomparsa di terroristi, che si spacciano per giornalisti", riferendosi al fatto che un presunto reporter di Al Mayadeen ha trasmesso dal villaggio druso di Majdal Shams un giorno dopo che un razzo lanciato dal Libano ha ucciso 12 tra bambini e adolescenti che giocavano su un campetto da calcio un mese fa. Nella sua trasmissione la reporter Hanaa Mahameed di al Mayadeen aveva affermato che i bambini erano stati colpiti da un attacco israeliano.
Lo scorso novembre, la rete era stata chiusa dopo una votazione del Gabinetto di sicurezza, in linea con le normative di emergenza che consentono al governo di chiudere le emittenti straniere che si ritiene danneggino la sicurezza nazionale.
Tuttavia, la misura era scaduta a gennaio. Permane il blocco, intanto, per al Jazeera.

Scholz sente Netanayahu: "Cessate il fuoco passo decisivo"

Un cessate il fuoco a Gaza sarebbe "un passo decisivo" verso la de-escalation in Medio Oriente. Lo ha detto cancelliere tedesco Olaf Scholz nel corso di una telefonata con il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu.
Scholz, si legge in una nota diffusa dal suo viceportavoce, "ha sottolineato che è giunto il momento di finalizzare l'accordo sulla liberazione degli ostaggi e sul cessate il fuoco". "Molti obiettivi militari nella lotta contro Hamas sono stati raggiunti e le vittime civili e le sofferenze umane nella Striscia di Gaza sono enormi", ha sottolineato Scholz, chiedendo di "spezzare la spirale distruttiva" di violenza.

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