Israele-Hamas, Onu: 9 dipendenti forse coinvolti negli attacchi del 7 ottobre

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 "Abbiamo informazioni sufficienti per le misure che stiamo prendendo, ovvero, il licenziamento di queste nove persone", ha detto il portavoce Farhan Haq. L'Idf ha annunciato che aerei dell'aeronautica militare hanno ucciso Abdel-Zarii, ministro dell'Economia di Hamas, con un ruolo significativo nella gestione del controllo dell'arrivo di beni umanitari nella Striscia. Iran: "Puniremo Israele ma non vogliamo l'escalation". Razzi contro base in Iraq che ospita truppe Usa

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Albares sente ministro Esteri Giordania, 'fare di tutto per evitare altre morti'

Colloquio tra i ministri degli Esteri di Spagna e Giordania nel mezzo dei timori per un'ulteriore escalation di tensioni di in Medio Oriente. "Ho parlato con l'omologo Ayman Safadi sul rischio di escalation in Medio Oriente e della necessità di fare tutto il lavoro possibile per impedire l'allargamento della violenza nella regione - ha scritto su X il capo della diplomazia spagnola José Manuel Albares - E' necessario un accordo per un cessate il fuoco che fermi questa spirale e vanno evitate altre morti". Ieri Safadi era a Teheran dopo due colloqui telefonici in 48 ore con il ministro degli Esteri iraniano, Ali Bagheri Kani. Una missione considerata "inusuale" dagli osservatori, alla luce dei difficili rapporti tra il regno hashemita e la Repubblica Islamica.

Madrid, 'evitare un'escalation regionale in Medio Oriente'

In Medio Oriente "bisogna mettere in atto tutti gli sforzi possibili per evitare un'estensione regionale della violenza": lo ha sostenuto su X il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, dopo una conversazione con il suo omologo della Giordania, Ayman Safadi. "È necessario un accordo per un cessate il fuoco che fermi questa spirale ed evitare altre morti", ha aggiunto Albares. 

Cnn, 'solo 3 dei 24 battaglioni di Hamas sono stati distrutti'

Quasi la metà dei battaglioni di Hamas nel centro e nel nord di Gaza ha ripristinato parte delle proprie capacità di combattimento nonostante oltre nove mesi di guerra. Lo afferma un'inchiesta della Cnn insieme con il Critical Threats Project dell'American Enterprise Institute, dell'Institute for the Study of War. L'esito dell'analisi sembra contraddire le affermazioni del premier israeliano Benyamin Netanyahu, secondo cui Israele avrebbe inferto un duro colpo alle capacità di combattimento di Hamas. Per l'emittente Usa solo tre dei 24 battaglioni di Hamas sono stati distrutti, otto sono ancora efficaci e i restanti sono stati degradati.

Onu, "azioni urgenti" per evitare conflitto più ampio

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani chiede "azioni urgenti" per evitare un conflitto "più ampio" in Medio Oriente. "Sono profondamente preoccupato per il crescente rischio di un conflitto piu' ampio in Medio Oriente ed esorto tutte le parti, nonché gli Stati con influenza, ad agire con urgenza per smorzare la situazione", ha dichiarato Volker Turk in un comunicato, mentre sono crescenti i timori di un'escalation militare tra l'Iran e i suoi alleati da un lato e Israele dall'altro.


Gaza, 39.623 palestinesi uccisi da inizio guerra

Aumenta il numero delle vittime a Gaza. Secondo il ministero della Salute della Striscia, dal 7 ottobre sono stati uccisi più di 39.623 palestinesi e 91.469 sono stati feriti. Nelle ultime 24 ore, almeno 40 persone sono state uccise e altre 71 sono rimaste ferite.

Idf conferma, ucciso ministro Economia di Hamas a Gaza

L'esercito israeliano (Idf) ha confermato la morte di Abed al Zeriei, sottosegretario all'Economia di Gaza nel governo di Hamas, in un bombardamento lanciato ieri dall'aeronautica militare a Deir al Balah, nel centro della Striscia. "Sotto la direzione dell'intelligence militare, l'aeronautica militare ha eliminato Abed al Zeriei, un agente del dipartimento di produzione di armi dell'ala militare di Hamas", si legge in un comunicato militare. L'Idf ha, inoltre, affermato che al Zeriei ha avuto un ruolo importante nel lavoro dell'organizzazione armata palestinese per "prendere il controllo degli aiuti umanitari che entrano nella Striscia di Gaza", nonché nella gestione dei mercati"controllati da Hamas".

Israele: "Ucciso il ministro dell'Economia di Hamas a Gaza"

Israele ha annunciato l'uccisione del "ministro dell'Economia di Hamas a Gaza". "Eliminato Abed Al-Zeriei, un terrorista di Hamas che ha "avuto un ruolo significativo nella direzione del lavoro di Hamas per prendere il controllo degli aiuti umanitari in arrivo a Gaza" e nella "gestione dei mercati controllati da Hamas", si legge in un post su X delle forze israeliane (Idf). Al-Zeriei è accusato di essere coinvolto "nel Dipartimento per la fabbricazione" di armamenti del "braccio armato di Hamas". Era anche, secondo le Idf, "responsabile per la distribuzione di carburante, gas e fondi per fini terroristici". Secondo i media israeliani, è stato ucciso in un'operazione di caccia israeliani.

Ariel Bibas compie 5 anni a Gaza, da mesi nessuna notizia

Compie oggi cinque anni Ariel Bibas, il bambino rapito il 7 ottobre da Hamas nel Kibbutz Nir Oz insieme al fratellino più piccolo Kfir (che ha compiuto un anno nei tunnel di Gaza), la mamma Shiri, il padre Yarden, di cui non si hanno notizie da molti mesi. La donna e i due bambini non furono rilasciati a novembre, come prevedeva l'accordo per lo scambio di prigionieri tra Israele e Hamas. Secondo la fazione islamica, la mamma e i due piccoli sono morti in un raid israeliano ma la versione di Hamas non è mai stata confermata. 

Iran: "Legalmente autorizzato" a punire Israele

Israele "è la fonte dell'escalation" in Medio Oriente, motivo per cui "è necessario punire Israele" dopo l'assassinio del leader politico del movimento islamista palestinese Hamas, Ismail Haniyeh. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano, Naser Kanani, durante il suo briefing settimanale con la stampa, secondo quanto riportato dall'agenzia Irna, ribadendo la necessità di una punizione e allontanando la responsabilità di Teheran per l'escalation regionale. "L'Iran agisce nel quadro della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e prende serie misure per proteggere la propria sicurezza nazionale con l'obiettivo di punire l'aggressore, creare deterrenza e difendere la propria sicurezza", ha detto Naser Kanani. In riferimento all'assassinio di Haniyeh, avvenuto mercoledì in un attacco missilistico a corto raggio contro la sua residenza a Teheran, Kanani ha affermato che Israele "è la fonte dell'escalation" in Medio Oriente. "Il terrore è l'essenza del regime sionista e la sopravvivenza di questo regime dipende dalla continuazione del terrorismo organizzato e sponsorizzato dallo Stato", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano. 


Iran: "Legalmente autorizzati" a punire Israele

L'Iran afferma di essere "legalmente autorizzato" a punire Israele dopo l'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, la scorsa settimana a Teheran.

Iran: "Puniremo Israele ma non vogliamo l'escalation"

L'Iran ha ribadito che intraprenderà un'azione per "punire" Israele a causa dell'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran ma "non cerca di aumentare le tensioni nella regione". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, come riporta Mehr. "L'Iran, basandosi sul suo diritto intrinseco fondato sui principi del diritto internazionale di punire l'aggressore, intraprenderà un'azione seria e deterrente con forza, determinazione e fermezza", ha detto il funzionario, aggiungendo che "l'Iran non cerca di aumentare le tensioni nella regione".

Israele: "Ucciso il ministro dell'economia di Hamas"

L'Idf ha annunciato che ieri aerei dell'aeronautica militare hanno ucciso Abdel-Zarii, ministro dell'Economia di Hamas, con un ruolo significativo nella gestione del controllo dell'arrivo di beni umanitari nella Striscia e nella gestione dei mercati controllati dalla milizia islamica. Inoltre, era responsabile della distribuzione di carburante, gas e fondi per le operazioni terroristiche. Secondo l'Idf, "il quartier generale della produzione di armi a Gaza sta lavorando per rafforzare le capacità degli armamenti, tra l'altro attraverso lo scambio di conoscenze con altre organizzazioni terroristiche in tutto il Medio Oriente".

Iran: "Rispondere a Israele è in linea con statuto dell'Onu"

L'Iran ha diritto di rispondere ad Israele, dopo l'uccisione del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran, in base all'articolo 51 dello statuto dell'Onu e al diritto internazionale. Lo ha dichiarato il segretario dell'Alto consiglio per i diritti umani dell'Iran, Kazem Gharibabadi, come riferisce Mehr, aggiungendo che il tipo di risposta dipenderà dalle opinioni del governo e di altri funzionari della Repubblica islamica ma qualunque risposta sarà in linea con il diritto internazionale. "Ci auguriamo di vedere la liberazione della Palestina e la distruzione del regime sionista", ha detto Gharibabadi.

Anche la Spagna invita i suoi cittadini a lasciare il Libano

Il governo spagnolo consiglia ai cittadini iberici di "non andare in Libano", vista la sua "situazione attuale", e chiede ai connazionali che si trovino lì, "in particolar modo se il loro soggiorno è temporaneo", di lasciare il Paese "utilizzando i mezzi commerciali esistenti": è quanto si legge nella pagina del Ministero degli Esteri riservata alle raccomandazioni di viaggio ufficiali per il Libano. Madrid avverte infatti del fatto che, "considerato il contesto generale di instabilità, episodi di violenza, anche armata, e proteste possono verificarsi in qualunque zona del Libano", motivo per cui "si consiglia di evitare manifestazioni e assembramenti".

Iran: "Nostro diritto legittimo difendere sicurezza e sovranità"

"L'Iran utilizzerà sicuramente il suo diritto legittimo e intrinseco per difendere la propria sicurezza, sovranità e integrità territoriale e, quindi, creare un deterrente contro le misure aggressive di Israele". È quanto ha affermato il ministro degli Esteri ad interim iraniano, Ali Bagheri, in una conversazione telefonica ieri con il ministro degli Esteri sloveno Tanja Fajon, in riferimento alla recente uccisione del comandante di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut e del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh a Teheran. "L'Iran è sorpreso dal silenzio degli europei e del Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'aggressione israeliana alle aree civili dello Yemen, del Libano e di Teheran", ha detto Bagheri. Secondo l'agenzia Irna, Fajon da parte sua ha espresso la speranza che tutti i partiti esercitino moderazione per proteggere la stabilità regionale.

Idf: spari nei pressi insediamento in Cisgiordania

Le Forze di Difesa israeliane (Idf) hanno ricevuto segnalazioni di spari nei pressi dell'insediamento di Beka'ot, nell'area della Valle del Giordano, in Cisgiordania. Al momento non ci sono notizie di feriti, sottolineano fonti di stampa israeliana, aggiungendo che truppe dell'Idf stanno bloccando le strade e controllando la zona.

Media Libano: due morti in un attacco di droni israeliani

I media libanesi riferiscono che due persone sono rimaste uccise in un presunto attacco di droni israeliani a Mays al-Jabal, nel Libano meridionale. Lo riferisce L'Orient Le Jour. Al momento non ci sono commenti da parte delle forze armate israeliane.

Idf: giù obiettivi Hezbollah e abbattuto bersaglio aereo

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) affermano di aver colpito degli obiettivi di Hezbollah durante la notte e di aver abbattuto un bersaglio aereo in transito dal Libano. Lo riferisce il quotidiano 'The Times of Israel', pubblicando il filmato dell'attacco, precedentemente diffuso dall'esercito, che ha colpito un deposito di armi di Hezbollah e diversi altri obiettivi del gruppo terroristico nella zona di Kafr Kila, nel sud del Libano. Le forze di artiglieria hanno sparato anche verso le aree di Shebaa e Rachaya Al Foukhar, hanno aggiunto le Idf. Per quanto riguarda le sirene di allarme razzi che hanno suonato questa mattina nella Galilea occidentale, l'esercito afferma di aver lanciato un intercettore contro un obiettivo aereo sospetto non identificato che ha attraversato il Libano. L'incidente è "finito", ha dichiarato l'esercito senza approfondire, aggiungendo che l'allarme e' stato lanciato per paura della caduta di schegge dall'intercettore.


Ankara esorta i suoi connazionali a lasciare il Libano

La Turchia ha invitato i propri cittadini a non recarsi in Libano e quelli che già si trovano nel Paese ad andarsene, nel contesto delle tensioni tra Israele e l'Iran, in seguito all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran. "A causa dei recenti sviluppi nella nostra regione, esiste la possibilità che la situazione della sicurezza in Libano si deteriori rapidamente", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Ankara, che invita i turchi a "evitare di recarsi in Libano a meno che non sia essenziale" mentre "a coloro che non hanno bisogno di rimanere in Libano si consiglia di lasciare" il Paese.

Media Libano, 2 morti in attacco droni israeliani

I media libanesi riferiscono di due persone uccise in un presunto attacco di un drone israeliano a Mays al-Jabal, nel sud del Libano. Al momento non ci sono conferme da parte delle Forze di difesa israeliane (Idf).

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