Israele-Hamas, media: "Iran e alleati potrebbero attaccare tra il 12 e il 13 agosto"

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Fonti di intelligence occidentale hanno indicato la data in cui potrebbe avvenire la risposta di Teheran e Hezbollah alle uccisioni fatte da Tel Aviv. Gli Usa si stanno preparando ad inviare ulteriori aerei da combattimento in risposta alla minacce.  Raid aereo su condominio Gaza: 4 morti. In Qatar la sepoltura di Haniyeh. Intanto gli Houthi dello Yemen promettono una "risposta militare" alla "pericolosa escalation" provocata da Israele

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Premier libanese: 'Diritto a difendere nostra terra con tutti i mezzi'

"Di fronte alla sistematica e pericolosa escalation israeliana", il Libano "può solo sottolineare il suo diritto a difendere la sua terra, la sua sovranità e dignità con tutti i mezzi a disposizione". Così il premier libanese, Najib Miqati, in dichiarazioni riportate dal sito di notizie Naharnet. Le parole di Miqati sono arrivate durante una visita al quartier generale dell'Esercito all'indomani della Giornata delle Forze Armate nel mezzo dei timori di un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente. "Abbiamo informato i Paesi amici e fraterni che sosteniamo la pace, non la guerra, perché puntiamo a una stabilità duratura con la riconquista delle zone occupate del nostro caro sud e costringendo il nemico israeliano ad attuare la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con tutte le sue disposizioni - ha detto - Gli attacchi israeliani non ci dissuaderanno su questo".


Media: per Unifil Hezbollah responsabile massacro Golan

Un'inchiesta  portata avanti da Unifil, la missione Onu in Libano, sostiene che sia  Hezbollah il responsabile del lancio del razzo che sabato scorso ha  ucciso 12 bambini e adolescenti drusi nel villaggio di Majdal Shams  sulle alture del Golan. E' quanto riferiscono fonti citate da SkyNews  Arabia, sottolineando che i caschi blu delle Nazioni Uniti non hanno  ancora presentato ufficialmente i risultati dell'indagine. Il gruppo sciita filoiraniano ha ripetutamente negato di avere a che  fare con l'attacco, smentendo le accuse di Israele e Stati Uniti. Lo  Stato ebraico, come rappresaglia, ha ucciso martedì a Beirut un alto  comandante militare del movimento libanese, Fouad Shukr.

Francia ai connazionali: lasciate l’Iran 'prima possibile'

Il ministero degli Esteri francese ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare l'Iran prima possibile di fronte all'escalation della tensione nella regione dopo la morte, mercoledì a Teheran, del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, in un attacco attribuito a Israele. "A causa dell'aumento del rischio di escalation militare nella regione, si consiglia ai francesi ancora in Iran di partire il prima possibile", scrive il ministero nel suo ultimo aggiornamento di allerta di viaggio, ricordando inoltre ai connazionali "di non recarsi in Iran, qualunque sia il motivo" e di "usare, durante il periodo di permanenza nel Paese, le maggiori precauzioni, di stare lontani da ogni manifestazione, di informarsi sulla situazione e di consultare periodicamente il sito web dell'ambasciata francese".


Mo, al-Hayya (Hamas), 'sangue Haniyeh porterà vittoria'

"Siamo certi che il sangue" di Ismail Haniyeh "porterà vittoria, dignità e liberazione". Queste le parole di Khalil al-Hayya, esponente dell'ufficio politico di Hamas e numero due a Gaza dal 2017, riportate dalla tv satellitare al-Jazeera. Al-Hayya è a Doha per l'ultimo saluto al capo politico di Hamas ucciso mercoledì a Teheran ed è considerato uno dei possibili successori di Haniyeh.

Gli Usa pronti ad inviare altri caccia in Medio Oriente

Gli Stati Uniti si stanno preparando ad inviare ulteriori aerei da combattimento in Medio Oriente in risposta alla minacce dell'Iran su un possibile attacco a Israele nei prossimi giorni. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali non è ancora chiaro quanti aerei saranno inviati. 

Francia a connazionali, lasciate Iran "prima possibile"

La Francia ha esortato i suoi cittadini ha lasciare l'Iran immediatamente, alla luce dell'alta tensione nella regione tra Israele e la Repubblica islamica dopo l'uccisione di due altri esponenti di Hezbollah e Hamas. "A causa dell'accresciuto rischio di un'escalation militare nella regione, cittadini francesi ancora in Iran sono invitati ad andarsene il prima possibile", ha affermato il Quai d'Orsay.

Mo, media: 'Telefoni satellitari ai ministri israeliani'

Telefoni satellitari ai ministri del governo israeliano. Secondo notizie del sito israeliano Ynet, i dispositivi sono stati distribuiti a causa dei timori di una rappresaglia che potrebbe colpire le infrastrutture di telecomunicazione dopo l'uccisione a Beirut del comandante di Hezbollah, Fuad Sukr, e a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh.  Stando alle notizie di Ynet rilanciate dal Times of Israel, alcuni ministeri avrebbero messo a disposizione telefoni satellitari anche per il personale. L'indicazione sarebbe "niente panico" perché non ci sarebbero segnalazioni specifiche dell'intelligence e si tratterebbe solo di misure di estrema cautela in una situazione regionale sempre più complessa.

'Hezbollah sposta centri di comando e armi nel centro di Beirut'

L'emittente saudita Al-Hadath riferisce che Hezbollah sta spostando attrezzature militari e centri di comando in una zona più centrale di Beirut dal quartiere sciita meridionale di Dahieh, già roccaforte dei miliziani sciiti legati all'Iran. 

Turchia: “Israele non punta alla pace quando uccide i negoziatori”

"Non potete raggiungere la pace uccidendo i negoziatori e minacciando i diplomatici". Lo ha dichiarato su X il portavoce del ministero degli Esteri turco, Onu Keceli, rispondendo a un messaggio del ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, che aveva chiesto la convocazione del vice ambasciatore turco in Israele, dopo avere criticato Ankara per avere esposto una bandiera a mezz'asta alla sede diplomatica turca a Tel Aviv per commemorare il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso due giorni fa a Teheran.

Centinaia di persone alla grande moschea di Doha per Haniyeh

Centinaia di fedeli si sono riuniti oggi nella più grande moschea a Doha, in Qatar, per pregare in memoria di Ismail Haniyeh. Il corpo del capo politico di Hamas ucciso mercoledì a Teheran è stato trasportato protetto da grandi misure di sicurezza. La bara, avvolta dalla bandiera palestinese, sarà poi trasferita al cimitero di Lusail, a nord della capitale, per la sepoltura. Alla cerimonia erano attesi il vicepresidente iraniano Mohammad Reza Aref e il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. Turchia e Pakistan hanno annunciato un giorno di lutto.

Intelligence Usa non ha rilevato in Iran preparativi di raid

Secondo l'agenzia di stampa saudita Al-Hadath, che cita fonti anonime dell'amministrazione Biden, gli Stati Uniti non hanno ancora ricevuto alcuna indicazione che l'Iran si stia preparando a un attacco militare contro Israele. Secondo il report, l'intelligence statunitense non ha rilevato alcun movimento significativo di forze o equipaggiamenti iraniani negli ultimi giorni e, per ora, non ci sono segnali che il Paese si stia preparando per un imminente attacco contro Israele. Parallelamante, gli alleati dell'Iran nella regione mediorientale non sembrano aver preso alcuna iniziativa che possa far pensare che si stiano preparando a lanciare un attacco su larga scala per conto di Teheran. 

Preghiera per il leader di Hamas a Santa Sofia a Istanbul

Una preghiera funebre per Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas ucciso due giorni fa a Teheran, si è tenuta a Istanbul, presso Santa Sofia, l'importante chiesa cristiana costruita nel VI secolo tornata ad essere moschea, come durante il periodo dell'Impero ottomano, per una decisione del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che nel 2020 annullò un decreto con cui l'edificio era diventato uno museo durante il XX secolo. Lo riferisce Anadolu, pubblicando un video della cerimonia funebre, partecipata da moltissimi fedeli che si sono radunati anche nella piazza al di fuori di Santa Sofia per partecipare alla preghiera. 

La Bbc accusata di antisemitismo per i post dello staff su Gaza

La Bbc è stata accusata di antisemitismo per non aver preso sul serio i numerosi reclami ricevuti contro i messaggi sui social media pubblicati da alcuni componenti dello staff dell'emittente pubblica britannica riguardanti il sanguinoso conflitto in corso nella Striscia di Gaza. E' quanto si legge in una lettera sottoscritta da 200 dipendenti dell'industria televisiva - anche del personale di Bbc - in maggioranza ebrei, che lamentano la persistenza di un pregiudizio e un'intolleranza diffusi. Tra i firmatari più noti ci sono un ex responsabile del canale Bbc One diventato editorialista del quotidiano filo-conservatore Daily Telegraph, Danny Cohen, e l'ex dirigente di Itv Claudia Rosencrantz. Nella lettera si punta il dito in particolare contro un mancato intervento disciplinare per presunta violazione delle linee guida interne sui social nei confronti di dipendenti di Bbc Arabic, il canale in lingua araba dell'emittente, e di Gary Lineker, l'ex leggenda del calcio inglese e da un decennio volto tv in veste di popolarissimo commentatore sportivo, finito sotto accusa per aver espresso posizioni critiche di Israele rispetto al conflitto nella Striscia. Dal canto suo, l'emittente pubblica tramite un portavoce ha assicurato il massimo impegno "contro ogni forma di abuso, pregiudizio o intolleranza" e precisato di avere "processi consolidati in atto per gestire qualsiasi preoccupazione o reclamo".

Katz convoca vice ambasciatore turco per la bandiera a mezz'asta

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha reso noto di aver ordinato di convocare il vice ambasciatore turco per una conversazione di severo rimprovero in seguito alla decisione della sede diplomatica di Ankara a Tel Aviv di abbassare la bandiera mezz'asta in segno di lutto per l'uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. "Se i rappresentanti dell'ambasciata vogliono piangere, che vadano in Turchia e piangano insieme al loro maestro Erdogan, che abbraccia l'organizzazione terroristica Hamas e sostiene i suoi atti di omicidio e atrocità", ha detto Katz. La Turchia non ha un ambasciatore in Israele, ma solo diplomatici di livello inferiore, il dialogo tra le parti è limitato. 

Gaza, condoglianze Turchia a Meshaal per morte Haniyeh

Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha incontrato l'alto esponente di Hamas Khaled Meshaal questa mattina a Doha e gli ha presentato le sue condoglianze per la morte di Ismail Haniyeh: lo rende noto il ministero degli Esteri turco su X.

Israele e il possibile attacco dell’Iran in risposta alla morte di Haniyeh: gli scenari

L’amministrazione Biden è convinta che nei prossimi giorni Teheran attaccherà lo Stato ebraico per rappresaglia contro l'assassinio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh. È possibile che lo schema d’attacco sia lo stesso dello scorso 13 aprile, ma potenzialmente più ampio e con il coinvolgimento di Hezbollah. "Ci aspettiamo alcuni giorni difficili", ha dichiarato una fonte americana ad Axios. Secondo il New York Times, che cita tre funzionari iraniani non identificati, l'ayatollah Khamenei, in una riunione di emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale lo scorso mercoledì, ha dato l'ordine di colpire direttamente Israele. L’ipotesi allo studio è quella di un attacco combinato di droni e missili contro obiettivi militari nelle vicinanze di Tel Aviv e Haifa, evitando così i civili.

A migliaia nella moschea di Doha per sepoltura Haniyeh

Migliaia di persone si sono radunate, sotto strette misure di sicurezza, nella moschea Mohamed bin Abdelwahab, la più grande del Qatar, per partecipare ai funerali del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. Dopo la cerimonia tenuta  ieri nella capitale iraniana, alla presenza dell'ayatollah Ali Khamenei, il corpo verrà sepolto nel cimitero nella zona di Lusail a Doha, dal 2019 residenza del leader di Hamas e sede politica del gruppo islamista. Attesi "leader arabi e islamici" e personalità di "alto livello": i loro nomi non sono ancora stati resi noti ma alcuni media hanno indicato anche funzionari turchi e il vice premier del governo talebano, Mawlawi Abdul Kabir.

Hamas smentisce notizie morte Deif: "Sta bene"

L’esponente di Hamas Mahmoud Mardawi ha smentito l’uccisione del capo del braccio armato del gruppo fondamentalista palestinese a Gaza, Muhammad Al-Deif. Lo riporta l’emittente Al-Arabiya secondo cui Mardawi ha confermato che “Al-Deif sta bene e segue le presunte dichiarazioni d’Israele del suo assassinio”. Ieri, il ministro della Difesa israeliano, Yoav Galant, aveva affermato via i social media che “Al-Deif, l'Osama Bin Laden di Gaza, è stato eliminato il 13 luglio scorso”, aggiungendo che “questa è una pietra miliare significativa nel processo di smantellamento di Hamas come autorità militare e di governo a Gaza e nel raggiungimento degli obiettivi di questa guerra”.

Bandiera a mezz'asta all'ambasciata turca a Tel Aviv per Haniyeh

L'ambasciata turca a Tel Aviv ha abbassato la bandiera a mezz'asta per onorare il leader di Hamas ucciso Ismail Haniyeh, che oggi viene seppellito in Qatar. La Turchia ha annunciato che osserverà una giornata di lutto nazionale per la morte del capo politico di Hamas. 

Al Jazeera: 2 uccisi in raid Idf a Khan Younis

Due persone sono state uccise dall'esercito israeliano nel bombardamento di una casa vicino alla rotonda di Abu Hamid, nel centro di Khan Younis, nella Striscia Gaza meridionale. Lo riporta al Jazeera, che, attraverso un video, mostra il recupero dei corpi delle vittime e il trasporto dei feriti, tra cui bambini, al complesso medico Nasser della città.

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