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Mo, Nyt: “Haniyeh ucciso da bomba nascosta mesi fa”. Israele: “Deif morto in raid”. LIVE

©Getty

Hezbollah ha comunicato di avere lanciato decine di missili sul nord di Israele. Anche il capo militare di Hamas, Mohammed Deif, è stato eliminato nel raid israeliano a Kahn Younis, lo stesso in cui è morto il capo politico Haniyeh. A Teheran i funerali di Ismail Haniyeh presieduti dalla Guida Suprema Khamenei. Stasera previsto un confronto telefonico Biden-Netanyahu. Il ministro Crosetto: "10 mila militari di Unifil possono evitare scontro diretto". 

LIVE

Houthi, uccisione Haniyeh è un crimine terroristico

Un alto funzionario degli Houthi, ha definito l'assassinio a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh "un atroce crimine terroristico". "Questo è un atroce crimine terroristico e una palese violazione delle leggi", ha scritto su X Mohammed Ali al-Houthi, membro dell'ufficio politico di Ansar Allah, il movimento politico ribelle. Da novembre, i ribelli sostenuti dall'Iran hanno effettuato attacchi contro navi ritenute legate a Israele al largo delle coste dello Yemen, in "sostegno" ai palestinesi nella guerra nella Striscia di Gaza, e hanno anche lanciato missili contro le citta' delle forze israeliane. 

Idf conferma raid che ha ucciso giornalista Al Jazeera, 'ha partecipato ad attacco 7 ottobre'

L'IDF conferma di aver effettuato ieri un attacco a Gaza City che ha provocato l'uccisione del reporter di Al Jazeera Ismail Alghoul, ed afferma che si trattava di un membro della forza d'élite Nukhba di Hamas che ha partecipato all'attacco del 7 ottobre. Oltre alla sua partecipazione al massacro del 7 ottobre, Alghoul ha anche dato istruzioni ad altri su come filmare e distribuire video di attacchi alle truppe israeliane, secondo i militari citati dal Times of Israel. 

"Questa attività è parte integrante dell'attività militare dell'organizzazione terroristica", afferma l'IDF. "L'IDF e lo Shin Bet stanno facendo ogni sforzo per attaccare ed eliminare i terroristi che hanno preso parte al massacro del 7 ottobre, e continueranno a farlo", afferma la dichiarazione delle Forze armate israeliane. L'attacco aereo ha anche provocato la morte del cameraman di Al Jazeera Ramy El-Rify.

Idf su Haniyeh, 'nessun altro raid oltre a quello di Beirut'

L'esercito israeliano non ha effettuato nessun altro raid aereo tra martedì e mercoledì, oltre a quello che ha portato all'uccisione del capo militare di Hezbollah Fuad Shukr a Beirut. Ad affermarlo, rispondendo ad una domanda sull'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh è stato il portavoce dell'IDF, contrammiraglio Daniel Hagari, citato dal Times of Israel. 

"Abbiamo colpito martedì sera in Libano e ucciso Fuad Shukr con un attacco aereo preciso. Voglio sottolineare che non c'è stato nessun altro attacco aereo, né un missile né un drone israeliano, in tutto il Medio Oriente quella notte, e non farò ulteriori commenti", ha dichiarato. Il New York Times ha riferito oggi che l'esplosione che ha ucciso Haniyeh e la sua guardia del corpo alle prime ore di ieri è stata provocata da una sofisticata bomba introdotta di nascosto nella guest house del leader di Hamas a Teheran.

Israele conferma di aver ucciso militante 'elite' Hamas

L'esercito israeliano ha confermato di aver ucciso Ismail al Ghoul, un miliziano della Nukhba, la forza d'elite di Hamas, che aveva partecipato agli attacchi del 7 ottobre. "Le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno eliminato un terrorista di Nukhba, che ha partecipato al massacro del 7 ottobre ed era responsabile della registrazione e della pubblicazione degli attacchi contro le truppe", si legge in un comunicato militare. Nell'ambito del suo ruolo nell'ala militare di Hamas, Al Ghoul ha istruito altri agenti su come registrare le operazioni ed e' stato attivamente coinvolto nella registrazione e nella pubblicazione degli attacchi alle truppe, sia del 7 ottobre che nella successiva

propaganda dell'offensiva a Gaza. "Le forze israeliane stanno operando per eliminare i terroristi che hanno partecipato al

massacro del 7 ottobre e continueranno a farlo", ha detto l'Idf.

Medio Oriente: Tajani, obiettivo cessare fuoco e ostaggi liberi

"La diplomazia deve cercare di lavorare per ridurre i rischi che oggi corriamo, che oggi ci sono. Io non sono convinto che ci sarà una guerra, ma i rischi ci sono. Bisogna evitare escalation, e tutti i Paesi che hanno rapporti con Iran, Israele e Libano, devono inviare messaggi. Il primo obiettivo è cessare il fuoco a Gaza unito alla liberazione degli ostaggi rapiti il 7 ottobre". Così il Ministro degli Esteri Antonio Tajani al Festival della Versiliana.

"Nel sud del Libano - ha aggiunto il ministro - c'è il contingente Unifil con mille e più soldati italiani che devono garantire la pace e far si che la situazioni non peggiori. Noi siamo molto attenti, ho parlato con il ministro degli esteri libanese per parlare con Hezbollah ed evitare un'escalation. Bisogna vedere poi cosa faranno gli iraniani".

Borrell: "Eventi in Medio Oriente non portano a de-escalation"

"Sotto la guida del Presidente Tokayev, il Kazakistan ha intrapreso un percorso di riforme politiche ed economiche di ampio respiro, che noi sosteniamo. La promozione e la tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali sono fondamentali per una società aperta, democratica e inclusiva".  Lo ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell in un punto stampa nel corso della sua missione in Kazakistan dopo aver visto il ministro degli Esteri Murat Nurtleu. "Questa guerra contro l'Ucraina rappresenta per noi una minaccia esistenziale e la consideriamo una palese violazione dei principi chiave del diritto internazionale. Ma non è solo questo. Dobbiamo essere preoccupati, preoccupati e impegnati nel tentativo di fermare la tragedia che si sta consumando a Gaza, con il crescente rischio di ricadute regionali. Gli ultimi eventi a cui abbiamo assistito, con l'uccisione di diverse persone, non contribuiscono certo a smorzare la tensione nella regione", ha quindi spiegato Borrell. Sulle relazioni bilaterali Borrell ha sottolineato: "Quando ho iniziato il mio mandato, l'Accordo di cooperazione rafforzato Ue-Kazakistan non era ancora entrato pienamente in vigore. Ora, a distanza di quasi cinque anni, la sua attuazione è in pieno svolgimento ed è chiaro che sta portando benefici alle imprese e ai cittadini di entrambe le parti. Siamo il vostro primo partner commerciale. Siamo il più grande investitore e acquistiamo un terzo della vostra produzione; è un'ottima interconnessione economica.  Dobbiamo migliorare il nostro clima commerciale, in modo che le aziende possano sfruttare appieno le nuove possibilità di cooperazione economica".

Il corpo di Haniyeh trasferito in Qatar, domani la sepoltura

Il corpo del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, è stato trasferito in Qatar, dove viveva in esilio, in preparazione della cerimonia funebre e della sepoltura del leader del movimento palestinese che avrà luogo domani nel quartiere Lusail di Doha. La rete televisiva del Qatar Al Jazeera ha trasmesso il momento dell'arrivo del corpo del leader palestinese di Hamas, sorvegliato da un convoglio composto da piu' di una dozzina di autopattuglie, ambulanze e veicoli ufficiali che hanno circolato ad alta velocità per le strade principali di Doha. I media non hanno fornito ulteriori dettagli sul luogo in cui sarà trasferito il corpo del leader. Secondo Hamas, la preghiera e i riti funebri avranno luogo presso la moschea Mohamed bin Abdelwahab a Doha, subito dopo la preghiera del venerdi', giorno sacro per i musulmani. "Leader arabi e islamici" parteciperanno all'evento, secondo Hamas, che non ha specificato chi parteciperà ai funerali del suo leader, anche se i media arabi hanno sottolineato che tra i presenti ci sarà anche il vice primo ministro del governo talebano, Mawlawi Abdul Kabir. Lusail a Doha, è stata negli ultimi anni la residenza di Haniyeh e ospita anche la sede politica del gruppo islamista.

Hamas chiama a una "giornata di rabbia" domani

Hamas ha chiamato per domani una "giornata della rabbia" in occasione della sepoltura del leader assassinato Ismail Haniyeh. Lo rende noto un comunicato stampa del movimento islamista palestinese. "Marce infuriate partano da ogni moschea" dopo la grande preghiera del venerdì, ha scritto Hamas. Il leader di Hamas, che viveva in esilio in Qatar con altri membri dell'ufficio politico del movimento palestinese, sarà sepolto domani nello stato del Golfo, dopo il funerale di oggi a Teheran. Nella dichiarazione, Hamas ha anche invitato i palestinesi della Cisgiordania occupata a mostrare il loro sostegno a Gaza, "affermando il nostro impegno per la nostra terra e i nostri diritti nazionali, e affrontando i piani dell'occupazione".

Nasrallah, siamo entrati in una nuova fase

"Diversi paesi hanno chiesto a Hezbollah di non rispondere all'attacco israeliano alla periferia di Beirut", ha affermato il leader dello stesso movimento sciita libanese filo-iraniano, sheikh Hassan Nasrallah, aggiungendo che tuttavia "l'Asse della Resistenza combatte con rabbia, saggezza e coraggio" e in questo senso "stiamo cercando una risposta reale e molto calcolata". "Siamo di fronte a una battaglia importante e siamo entrati in una nuova fase, che supera la questione dei fronti di supporto", ha detto ancora il leader di Hezbollah - citato dal portale di notizie libanese Naharnet -  rivolgendosi a Israele durante un discorso trasmesso al funerale del comandante in capo Fuad Shukr.  "La nostra indagine interna ha stabilito che non abbiamo nulla a che fare con quanto accaduto a Majdal Shams. Hezbollah lo avrebbe ammesso se avesse commesso un errore che ha portato alla morte di civili nel Golan", ha detto ancora Nasrallah, che poi ha fatto anche riferimento al confronto tra Israele e Iran, affermando che "l'Iran ritiene che la sua sovranità, immagine e onore siano stati violati, perché Haniyeh era suo ospite, e dico agli israeliani che possono ridere un po' ora, perché piangeranno molto più tardi. Immaginano di poter uccidere il leader Ismail Haniyeh a Teheran e aspettarsi ancora che l'Iran resti a guardare?".

Israele, colpita scuola a Gaza usata come rifugio dai terroristi

Con la collaborazione dell'intelligence e dello Shin Beth, l'esercito israeliano ha colpito terroristi che operavano all'interno di un complesso nella scuola Dalal nella zona di Shejaiya, a Gaza City. Il complesso era utilizzato da Hamas come rifugio per comandanti e miliziani operativi e per pianificare attacchi terroristici contro lo Stato di Israele. Lo ha reso noto l'esercito israeliano, sottolineando che prima dell'attacco, sono stati presi numerosi provvedimenti per ridurre il rischio di danneggiare i civili, tra cui l'uso di munizioni precise, sorveglianza e ulteriori informazioni di intelligence.

Media, stasera telefonata Biden-Netanyahu

Attesa stasera una telefonata tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente americano Joe Biden, alla luce della forte tensione nella regione dopo l'assassinio a Beirut di Fuad Shukr, alto comandante di Hezbollah, e l'omicidio a Teheran del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh. E' quanto riportano i media israeliani, citando un alto funzionario dell'ufficio del premier.

Sudafrica condanna l'assassinio di Haniyeh e chiede un'indagine

Il Sudafrica ha condannato l'assassinio di mercoledì del leader politico di Hamas Ismail Haniyeh in Iran e ha chiesto un'indagine approfondita sull'incidente. Il Dipartimento per le Relazioni Internazionali e la Cooperazione (Dirco) del Paese - l'equivalente del Ministero degli Esteri - ha detto di essere preoccupato che l'uccisione di Haniyeh possa infiammare la situazione in Medio Oriente.  "Il Sudafrica esorta a condurre un'indagine approfondita e chiede a tutte le parti di esercitare la massima moderazione per evitare qualsiasi atto che possa aggravare le tensioni in una regione particolarmente fragile", si legge in un comunicato di Dirco.   Il Ministro degli esteri sudafricano, Ronald Lamola ha detto che "tali atti di esecuzioni extragiudiziali violano il diritto internazionale e i principi dei diritti umani, minando gli sforzi globali per promuovere la pace e la stabilità in Medio Oriente". Il Sudafrica non attribuisce la morte di Haniyeh a Israele, ma sostiene che Haniyeh era parte indispensabile del team negoziale che lavorava per garantire un cessate il fuoco a Gaza e porre fine alla guerra tra Israele e Hamas. 

Nasrallah a Israele, inevitabile risposta a morte Shukr

Israele deve attendersi la risposta "inevitabile" di Hezbollah dopo l'uccisione di uno suoi più alti comandanti militari, Foaud Shukr. Lo ha affermato il segretario generale del movimento sciita filoiraniano, Hassan Nasrallah, parlando al suo funerale. Shukr è stato ucciso in un attacco israeliano a Beirut come rappresaglia per l'attacco missilistico contro il Goland i sabato scorso, in cui sono morti 12 bambini e adolescenti drusi. Israele ha "oltrepassato" la linea rossa, ha aggiunto. "Siamo entrati in una nuova fase in tutte le arene". 

Netanyahu: "Siamo pronti a qualsiasi scenario"

Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha tenuto una valutazione della situazione presso il Comando del fronte interno, insieme al generale Rafi Milo. "Israele è ad un altissimo livello di preparazione per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco", ha dichiarato,   "esigeremo un prezzo molto alto per qualsiasi atto di aggressione contro di noi da qualsiasi arena.

Nasrallah su massacro Golan, non siamo stati noi

Il segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ha ribadito che il movimento sciita filo-iraniano non c'entra nulla con l'attacco missilistico che ha ucciso 12 bambini e adolescenti drusi nel Golan sabato scorso. "Abbiamo condotto un'indagine approfondita e abbiamo detto che

non eravamo noi. Il nemico si e' affrettato a dire che era

Hezbollah e non ha presentato alcuna informazione che lo fosse", ha affermato durante la cerimonia funebre di Fuad Shukr, alto comandante di Hezbollah ucciso martedi' in un attacco israeliano a Beirut, come rappresaglia per il Golan. "Diversi esperti ritengono che si tratti di un missile di intercettazione. Ci sono diversi episodi di missili Iron Dome lanciati contro una popolazione civile", ha aggiunto Nasrallah.

Appello Herzog a comunità internazionale, 'si adoperi per liberazione ostaggi'

Il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato oggi la comunità internazionale ad adoperarsi per la liberazione degli ostaggi rapiti dal Movimento di resistenza islamica Hamas durante gli attacchi che il 7 ottobre hanno provocato 1.200 morti in territorio israeliano. "Da 300 giorni i nostri figli, le nostre figlie, i nostri fratelli, le nostre sorelle, le nostre madri, i nostri padri e i nostri nonni languono nelle prigioni di Hamas a Gaza", ha dichiarato, prima di affermare che "ogni secondo di ogni minuto di ogni ora di questi 300 giorni è stato un crimine contro l'umanità". Ogni secondo che passa si rinnova "la necessità di riportarli a casa con urgenza". "A tutti i leader del mondo che vogliono la pace nella regione, dico chiaramente: aiutateci a riportarli a casa. A tutti loro, giovani e vecchi, uomini e donne, ebrei e musulmani", ha concluso.

Nyt, 'Haniyeh ucciso a Teheran da bomba nascosta mesi fa'

Il capo politico di Hamas Ismail Haniyeh è stato ucciso da un ordigno esplosivo introdotto di nascosto nell'abitazione dove di trovava a Teheran. La boma, riporta il New York Times, era stata nascosta circa due mesi fa nella struttura, gestita e protetta dalle Guardie della Rivoluzione Islamica.

Esercito Iran, 'Israele pagherà, stiamo studiando come'

L'Iran ha ribadito che ci sarà una "vendetta" contro Israele per l'uccisione, ieri a Teheran, del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh. "Devono essere adottate varie azioni e i sionisti si pentiranno di sicuro", ha affermato il capo di Stato maggiore dell'Esercito iraniano, Mohammad Bagheri, a margine del funerale di Haniyeh che si è tenuto oggi a Teheran. "Stiamo studiando il modo di vendicarci, questo succederà sicuramente", ha aggiunto Bagheri, come riferisce Mehr.

Mo: sale a 7 numero vittime attacco Idf a Beirut contro Hezbollah

È salito a sette il bilancio delle vittime dell'attacco compiuto martedì dalle forze israeliane nel sud di Beirut e nel quale è stato ucciso il leader di Hezbollah, Fuad Shukr. Lo ha riferito il ministero della Sanità del Libano. Dalle prime informazioni, risulta che tra le vittime ci sarebbero almeno due minorenni, una bambina di sei anni e un'altra di dieci. Le autorità libanesi avevano finora confermato, oltre a quella di Shukr, la morte di altre quattro persone.

Svizzera e Australia esortano connazionali a lasciare il Libano

Dopo diversi Paesi, tra cui Gran Bretagna e Germania, anche la Svizzera e l'Australia hanno esortato i loro cittadini a lasciare il Libano, notando la situazione altamente volatile nel Paese. "Il Dipartimento federale degli affari esteri raccomanda ai cittadini svizzeri di lasciare il Paese con i propri mezzi, se ciò sembra possibile e sicuro", ha affermato il Ministero degli esteri svizzero nel suo aggiornamento sui consigli di viaggio per il Libano citato dal portale di notizie libanese Naharnet. Anche il primo ministro australiano Anthony Albanese ha dal canto suo esortato i cittadini australiani in Libano ad andarsene. "Colgo l'occasione per dire agli australiani: non viaggiate in Libano al momento", ha detto Albanese ai giornalisti a Sydney, riferisce la stessa fonte.

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