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Guerra Israele-Hamas, si infiamma fronte Yemen: intercettato missile ribelli Houthi

Il bilancio dei morti nell'attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Hodeida è salito a sei. Il portavoce militare del gruppo Houthi yemenita afferma che nel loro mirino ci sono Eilat, in Israele, e una nave Usa nel mar Rosso. Il leader dei ribelli avverte: "Il nemico israeliano non è più al sicuro a Tel Aviv". L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis nel sud della Striscia di evacuare "temporaneamente" nella zona umanitaria di Mawsi sulla costa

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Si infiamma il nuovo fronte nello Yemen. Il bilancio dei morti nell'attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Hodeida è salito a sei. Il portavoce militare del gruppo Houthi yemenita afferma che nel loro mirino ci sono Eilat, in Israele, e una nave Usa nel mar Rosso. Il leader dei ribelli avverte: 'Il nemico israeliano non è più al sicuro a Tel Aviv'. E il sistema di difesa aerea dell'esercito israeliano annuncia di aver intercettato un missile terra-terra lanciato dallo Yemen.

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis nel sud della Striscia di evacuare "temporaneamente" nella zona umanitaria di Mawsi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare sottolineando che l'area "è diventata pericolosa" in base a precise informazioni di intelligence che indicano che "Hamas ha posto infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria" con lanci di razzi verso Israele dalla città. La stessa fonte ha detto che presto l'Idf opererà contro queste "minacce". 


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Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden

Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran,  alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono   ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è   difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni   igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO

Ancora incerto incontro tra Netanyahu e Trump

Un rapporto di Politico mette in dubbio la possibilità che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riesca ad assicurarsi un incontro con il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la sua visita negli Stati Uniti. Giovedì l'emittente pubblica Kan aveva riferito che la squadra di Netanyahu stava cercando di organizzare un tavolo con Trump. Ora, Politico riferisce  citando due fonti anonime a conoscenza dei dettagli  che, sebbene l'ex presidente non abbia respinto del tutto l'idea, non ha ancora accettato. Una delle fonti citate ha affermato che se un incontro del genere dovesse tenersi, probabilmente non avverrebbe prima che Trump tenga un comizio in North Carolina giovedì sera, il cui inizio è previsto per le 18. Supponendo che l'incontro non si tenga nella tarda notte di giovedì (mattina presto in Israele), rimarrebbe venerdì. Rimanere negli Stati Uniti fino a venerdi' - scrive 'Times of Israel' - significherebbe che Netanyahu e il suo entourage dovrebbero rimanere negli Stati Uniti fino a sabato sera per osservare il giorno di riposo ebraico dello Shabbat.

Nikopol bersagliata dai russi con artiglieria e droni

Sono almeno 20 gli attacchi lanciati dai russi con artiglieria e droni contro il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, che hanno provocato cinque feriti. Lo riferisce il capo del Consiglio regionale, Mykola Lukashuk, scrive Ukrinform. "Il terrore che colpisce i civili nel distretto di Nikopol non si ferma. In totale, ci sono stati quasi due decine di attacchi da parte di droni kamikaze e artiglieria nella zona. Hanno preso di mira il centro del distretto e le comunità di Pokrovsk, Chervonohryhorivka, Myriv e Marhanets", ha scritto Lukashuk. Nei raid sono stati danneggiati due diverse strutture tra cui negozi, abitazioni e diverse linee elettriche. Lukashuk ha ricordato che cinque persone sono rimaste ferite durante i bombardamenti: un uomo di 37 anni ricoverato in ospedale, due donne, di 65 e 34 anni, e altri due uomini, di 32 e 36 anni, che hanno riportato lievi ferite.

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di    Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70%  circa   dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania,    Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Ucciso a Gaza giornalista palestinese Msaddar

Un altro giornalista palestinese, Haydar al-Msaddar, è rimasto ucciso oggi in un raid israeliano, facendo salire a 108 il bilancio dei reporter vittime della guerra nella Striscia di Gaza. Msaddar è deceduto nella tenda in cui stava vivendo, in prossimità dell'Ospedale dei Martiti di Al Aqsa, una zona teoricamente sicura nel centro di Gaza city. Altre circa dieci persone sono rimaste ferite nel medesimo attacco. Nella tenda colpita, in base a quanto dichiarato a Middlea East Eye dal collega Islam Bader, vi erano fotocamere e computer, ma anche l'elmetto di Msaddar che lavorava come frelancer per diverse testate e siti di informazione. Con questo decesso sale a 108 il bilancio dei giornalisti uccisi nella guerra tra Israele e Hamas aggiornato dal Comitato per la protezione dei Giornalisti (CPJ). Quest'ultimo sottolinea che mai tanti operatori dell'informazione avevano perso la vita in un singolo conflitto (due reporter israeliani, tre libanesi e 103 palestinesi). Secondo l'ufficio stampa del governo

palestinese nella guerra in corso sarebbero invece 163 i reporter uccisi.

Israele, colpiti 30 siti di Hamas a Khan Younis

Una nota dell'Idf arrivata in serata fa sapere che in seguito alle operazioni di Hamas per rimettere insieme le sue brigate a Khan Younis e al lancio di razzi dall'area, aerei e carri armati dell'esercito israeliano hanno colpito ed eliminato i terroristi nell'area.  Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana e l'artiglieria hanno colpito più di 30 siti di infrastrutture terroristiche a Khan Yunis, compresa l'area da cui è stato lanciato un proiettile verso Nirim, nel sud di Israele, nella giornata di oggi, ha detto l'Idf. E ha aggiunto che gli aerei militari hanno colpito  un deposito di armi, postazioni di osservazione, tunnel e strutture utilizzate da Hamas. 

Hamas, 70 morti e 200 feriti a Khan Younis, nel sud di Gaza

Secondo il ministero della Salute di Hamas, settanta palestinesi sarebbero stati uccisi e più di 200 feriti dal fuoco israeliano sulla città di Khan Younis, nel sud di Gaza, nei combattimenti iniziati già questa mattina presto con l'esercito israeliano. Il ministero sottolinea che alcuni dei feriti sono gravi, ma non chiarisce se si tratti di civili o di miliziani della fazione islamica. Le forze di difesa israeliane (Idf) di primo mattino hanno indicato ai civili di evacuare i quartieri della parte orientale di Khan Yunis temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. Secondo l'Idf l'area "è diventata pericolosa", dopo aver ricevuto precise informazioni di intelligence locale secondo cui Hamas ha piazzato infrastrutture terroristiche nella zona definita "umanitaria", lanciando da lì anche razzi verso Israele.

Staff Trump e Netanyahu valutano possibile incontro

Lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha discusso con quello di Donald Trump per un possibile incontro in settimana. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali per l'ex presidente martedì sarebbe l'uncia chance per un incontro faccia a faccia. Netanyahu è atteso a breve negli Stati Uniti, dove mercoledì interverrà in Congresso.

Borrell, '25 Stati critici verso Ungheria, Ue non è pro guerra

"La politica dell'Ue non è pro guerra. Lo rigettiamo fermamente. Abbiamo esaminato le azioni del primo ministro ungherese e del ministro degli Esteri. Tutti gli Stati membri, con una sola eccezione, erano molto critici nei confronti del loro comportamento", anche "alla luce dell'incarico" della presidenza di turno dell'Ue. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.

Israele, intercettati 7 droni lanciati dal Libano

 L'Idf ha annunciato che 7 droni lanciati dal Libano sono entrati in territorio israeliano e sono stati intercettati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'aviazione ha "attaccato una struttura militare nel sud del Libano dopo che vi era stato localizzato un terrorista". Secondo la stessa fonte fuoco di artiglieria ha "colpito i villaggi di Mis al-Jabal ed Kfarchouba, sempre nel sud del Libano".  

Shin Bet: "Sventato rapimento di israeliani in Cisgiordania"

Lo Shin Bet ha annunciato di aver sventato piani di una "cellula terroristica" palestinese del campo profughi di Aqabat Jabr, vicino a Gerico, in Cisgiordania "per attuare un rapimento" di ostaggi israeliani. La cellula - seconda la stessa fonte - aveva già scavato nel terreno una fossa con l'intenzione di nascondere i rapiti. I palestinesi arrestati per ora sono due, mentre un terzo sospettato è stato fermato dalla sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Lo Shin Bet ha sostenuto che i due arrestati - Muhammad Tarik e Amin Qatash - hanno fondato la cellula, acquistato armi e reclutato altri palestinesi "per effettuare un rapimento con sparatorie e attacchi esplosivi contro soldati israeliani e civili in Cisgiordania".

Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden

Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori  fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran,  alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO

Gaza, sale a 45 bilancio vittime a Khan Younis

Gli attacchi israeliani nella parte orientale di Khan Younis hanno finora causato la morte di almeno 45 persone. Lo ha riferito Mohamed Saqer, portavoce ufficiale dell'ospedale Nasser di Khan Younis.

La struttura medica, ultimo ospedale rimasto nella striscia di Gaza meridionale, ha ricevuto un numero crescente di feriti, tra cui bambini, da questa mattina, quando le forze israeliane hanno iniziato i loro attacchi aerei e terrestri.

Food for Gaza, arrivato convoglio di 45 tonnellate di cibo

Prosegue l'impegno di Food for Gaza, progetto umanitario guidato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con Fao e World Food Program, che garantisce l'accesso di derrate alimentari nella Striscia di Gaza, raccolte con il supporto delle organizzazioni del settore agricolo.  Del convoglio di 45 tonnellate di cibo, giunto pochi giorni fa in Giordania, 31 tonnellate  sono state fornite da Confagricoltura con il sostegno della Onlus confederale "Senior - L'età della saggezza". Pasta, riso, sale marino e pomodori pelati sono stati donati da aziende della rete di Confagricoltura e recapitate al Maeci che ha gestito la spedizione. Lo rende noto Confagricoltura. "Dalla Giordania, le derrate - segnala l'organizzazione agricola -  raggiungeranno la Striscia di Gaza il prima possibile, per contribuire concretamente alla sicurezza alimentare della popolazione in difficoltà".  Confagricoltura - sottolinea -  che ha già confermato l'adesione alla prossima campagna di raccolta delle donazioni che chiuderà il prossimo 15 settembre.  "La sicurezza alimentare - commenta l'organizzazione agricola - è da sempre una priorità per Confagricoltura, la più antica associazione di rappresentanza del settore primario, che lavora per incrementare la produzione agricola italiana, a beneficio di una popolazione mondiale in espansione. Le nostre imprese hanno risposto prontamente alla campagna Food for Gaza, guidata dalla Farnesina, orgogliose di contribuire concretamente ad alleviare le sofferenze della popolazione della Striscia di Gaza".

Israele, ex capo polizia: "Tenere lontana la politica"

"Mi aspetto che chi mi sostituirà sarà attento a mantenere la polizia come un organismo apolitico, come un sistema professionale e imparziale, e saprà separare considerazioni e pressioni della classe politica dalle esigenze professionali". Lo ha affermato Kobi Shabtai, ex capo della polizia, in una conferenza tenutasi ad Acri, nel suo primo discorso come civile al Western Galilee Academic College. Shabtai si è scontrato più volte con il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, a causa dei tentativi del leader di estrema destra di esercitare un maggiore controllo sulle forze dell'ordine. 

Media Gaza: '30 morti negli attacchi israeliani a Khan Younis'

Secondo il canale Palestine al-Yum della Jihad islamica, gli attacchi dell'aeronautica e dei tank israeliani di questa mattina nell'area di Khan Yunis, nel sud di Gaza, hanno provocato 30 morti, mentre un gran numero di residenti ha iniziato a lasciare i quartieri orientali della città. Nelle prime ore del mattino infatti l'esercito israeliano (Idf) ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis di evacuare temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa, poiché precise informazioni di intelligence hanno indicato che Hamas ha installato "infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria" lanciando da lì razzi verso Israele. E l'Idf ha avvertito che opererà contro queste "minacce". Nel primo pomeriggio, le stesse fonti da Gaza hanno segnalato l'attività dei carri armati israeliani nella nuova Abbasan e a Bnei Sohaila, ad est di Khan Younis. 

Israele, 'altri due ostaggi morti a Gaza, sono 44 su 116'

L'esercito israeliano (Idf) rende noto di avere conferma, da informazioni di intelligence, della morte di due ostaggi prigionieri a Gaza dal 7 ottobre 2023, che porta il numero totale di quelli deceduti durante il sequestro a 44 su 116. Si tratta di Alex Dancyg, 75 anni, e Yagev Buchshtav, di cui ha già reso nota la morte il kibbutz Nirim. A marzo Hamas aveva affermato che Buchshtav era morto per mancanza di cibo e medicine, e Dancyg era stato ucciso dal fuoco israeliano. Affermazioni che non erano state confermate dall'Idf. La morte dei due è stata ora dichiarata da un gruppo di esperti sanitari e membri del rabbinato.

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