
Il bilancio dei morti nell'attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Hodeida è salito a sei. Il portavoce militare del gruppo Houthi yemenita afferma che nel loro mirino ci sono Eilat, in Israele, e una nave Usa nel mar Rosso. Il leader dei ribelli avverte: "Il nemico israeliano non è più al sicuro a Tel Aviv". L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis nel sud della Striscia di evacuare "temporaneamente" nella zona umanitaria di Mawsi sulla costa
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Si infiamma il nuovo fronte nello Yemen. Il bilancio dei morti nell'attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Hodeida è salito a sei. Il portavoce militare del gruppo Houthi yemenita afferma che nel loro mirino ci sono Eilat, in Israele, e una nave Usa nel mar Rosso. Il leader dei ribelli avverte: 'Il nemico israeliano non è più al sicuro a Tel Aviv'. E il sistema di difesa aerea dell'esercito israeliano annuncia di aver intercettato un missile terra-terra lanciato dallo Yemen.
L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis nel sud della Striscia di evacuare "temporaneamente" nella zona umanitaria di Mawsi sulla costa. Lo ha fatto sapere il portavoce militare sottolineando che l'area "è diventata pericolosa" in base a precise informazioni di intelligence che indicano che "Hamas ha posto infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria" con lanci di razzi verso Israele dalla città. La stessa fonte ha detto che presto l'Idf opererà contro queste "minacce".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Cos'è Hamas
- Chi sono gli Houthi che attaccano le navi nel Mar Rosso
- Il piano di Netanyahu per il dopoguerra
- Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato
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Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden
Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO
Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza
Nella Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende, dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a fornire assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza Frontiere: "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco permanente". L'APPROFONDIMENTO
Ancora incerto incontro tra Netanyahu e Trump
Un rapporto di Politico mette in dubbio la possibilità che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, riesca ad assicurarsi un incontro con il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la sua visita negli Stati Uniti. Giovedì l'emittente pubblica Kan aveva riferito che la squadra di Netanyahu stava cercando di organizzare un tavolo con Trump. Ora, Politico riferisce citando due fonti anonime a conoscenza dei dettagli che, sebbene l'ex presidente non abbia respinto del tutto l'idea, non ha ancora accettato. Una delle fonti citate ha affermato che se un incontro del genere dovesse tenersi, probabilmente non avverrebbe prima che Trump tenga un comizio in North Carolina giovedì sera, il cui inizio è previsto per le 18. Supponendo che l'incontro non si tenga nella tarda notte di giovedì (mattina presto in Israele), rimarrebbe venerdì. Rimanere negli Stati Uniti fino a venerdi' - scrive 'Times of Israel' - significherebbe che Netanyahu e il suo entourage dovrebbero rimanere negli Stati Uniti fino a sabato sera per osservare il giorno di riposo ebraico dello Shabbat.
Nikopol bersagliata dai russi con artiglieria e droni
Sono almeno 20 gli attacchi lanciati dai russi con artiglieria e droni contro il distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk, che hanno provocato cinque feriti. Lo riferisce il capo del Consiglio regionale, Mykola Lukashuk, scrive Ukrinform. "Il terrore che colpisce i civili nel distretto di Nikopol non si ferma. In totale, ci sono stati quasi due decine di attacchi da parte di droni kamikaze e artiglieria nella zona. Hanno preso di mira il centro del distretto e le comunità di Pokrovsk, Chervonohryhorivka, Myriv e Marhanets", ha scritto Lukashuk. Nei raid sono stati danneggiati due diverse strutture tra cui negozi, abitazioni e diverse linee elettriche. Lukashuk ha ricordato che cinque persone sono rimaste ferite durante i bombardamenti: un uomo di 37 anni ricoverato in ospedale, due donne, di 65 e 34 anni, e altri due uomini, di 32 e 36 anni, che hanno riportato lievi ferite.
Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente
Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO
Ucciso a Gaza giornalista palestinese Msaddar
Un altro giornalista palestinese, Haydar al-Msaddar, è rimasto ucciso oggi in un raid israeliano, facendo salire a 108 il bilancio dei reporter vittime della guerra nella Striscia di Gaza. Msaddar è deceduto nella tenda in cui stava vivendo, in prossimità dell'Ospedale dei Martiti di Al Aqsa, una zona teoricamente sicura nel centro di Gaza city. Altre circa dieci persone sono rimaste ferite nel medesimo attacco. Nella tenda colpita, in base a quanto dichiarato a Middlea East Eye dal collega Islam Bader, vi erano fotocamere e computer, ma anche l'elmetto di Msaddar che lavorava come frelancer per diverse testate e siti di informazione. Con questo decesso sale a 108 il bilancio dei giornalisti uccisi nella guerra tra Israele e Hamas aggiornato dal Comitato per la protezione dei Giornalisti (CPJ). Quest'ultimo sottolinea che mai tanti operatori dell'informazione avevano perso la vita in un singolo conflitto (due reporter israeliani, tre libanesi e 103 palestinesi). Secondo l'ufficio stampa del governo
palestinese nella guerra in corso sarebbero invece 163 i reporter uccisi.
Israele, colpiti 30 siti di Hamas a Khan Younis
Una nota dell'Idf arrivata in serata fa sapere che in seguito alle operazioni di Hamas per rimettere insieme le sue brigate a Khan Younis e al lancio di razzi dall'area, aerei e carri armati dell'esercito israeliano hanno colpito ed eliminato i terroristi nell'area. Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana e l'artiglieria hanno colpito più di 30 siti di infrastrutture terroristiche a Khan Yunis, compresa l'area da cui è stato lanciato un proiettile verso Nirim, nel sud di Israele, nella giornata di oggi, ha detto l'Idf. E ha aggiunto che gli aerei militari hanno colpito un deposito di armi, postazioni di osservazione, tunnel e strutture utilizzate da Hamas.
Hamas, 70 morti e 200 feriti a Khan Younis, nel sud di Gaza
Secondo il ministero della Salute di Hamas, settanta palestinesi sarebbero stati uccisi e più di 200 feriti dal fuoco israeliano sulla città di Khan Younis, nel sud di Gaza, nei combattimenti iniziati già questa mattina presto con l'esercito israeliano. Il ministero sottolinea che alcuni dei feriti sono gravi, ma non chiarisce se si tratti di civili o di miliziani della fazione islamica. Le forze di difesa israeliane (Idf) di primo mattino hanno indicato ai civili di evacuare i quartieri della parte orientale di Khan Yunis temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. Secondo l'Idf l'area "è diventata pericolosa", dopo aver ricevuto precise informazioni di intelligence locale secondo cui Hamas ha piazzato infrastrutture terroristiche nella zona definita "umanitaria", lanciando da lì anche razzi verso Israele.
Staff Trump e Netanyahu valutano possibile incontro
Lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha discusso con quello di Donald Trump per un possibile incontro in settimana. Lo riporta Nbc citando alcune fonti, secondo le quali per l'ex presidente martedì sarebbe l'uncia chance per un incontro faccia a faccia. Netanyahu è atteso a breve negli Stati Uniti, dove mercoledì interverrà in Congresso.
Borrell, '25 Stati critici verso Ungheria, Ue non è pro guerra
"La politica dell'Ue non è pro guerra. Lo rigettiamo fermamente. Abbiamo esaminato le azioni del primo ministro ungherese e del ministro degli Esteri. Tutti gli Stati membri, con una sola eccezione, erano molto critici nei confronti del loro comportamento", anche "alla luce dell'incarico" della presidenza di turno dell'Ue. Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in conferenza stampa a Bruxelles.
Israele, intercettati 7 droni lanciati dal Libano
L'Idf ha annunciato che 7 droni lanciati dal Libano sono entrati in territorio israeliano e sono stati intercettati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'aviazione ha "attaccato una struttura militare nel sud del Libano dopo che vi era stato localizzato un terrorista". Secondo la stessa fonte fuoco di artiglieria ha "colpito i villaggi di Mis al-Jabal ed Kfarchouba, sempre nel sud del Libano".
Shin Bet: "Sventato rapimento di israeliani in Cisgiordania"
Lo Shin Bet ha annunciato di aver sventato piani di una "cellula terroristica" palestinese del campo profughi di Aqabat Jabr, vicino a Gerico, in Cisgiordania "per attuare un rapimento" di ostaggi israeliani. La cellula - seconda la stessa fonte - aveva già scavato nel terreno una fossa con l'intenzione di nascondere i rapiti. I palestinesi arrestati per ora sono due, mentre un terzo sospettato è stato fermato dalla sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Lo Shin Bet ha sostenuto che i due arrestati - Muhammad Tarik e Amin Qatash - hanno fondato la cellula, acquistato armi e reclutato altri palestinesi "per effettuare un rapimento con sparatorie e attacchi esplosivi contro soldati israeliani e civili in Cisgiordania".
Chi sono gli Houthi che hanno rivendicato l'attacco a una nave a largo di Aden
Sciiti di stampo zaydita, gli Houthi, ribelli yemeniti, sono altri attori fondamentali nella crisi in Medio Oriente. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. CHI SONO
Gaza, sale a 45 bilancio vittime a Khan Younis
Gli attacchi israeliani nella parte orientale di Khan Younis hanno finora causato la morte di almeno 45 persone. Lo ha riferito Mohamed Saqer, portavoce ufficiale dell'ospedale Nasser di Khan Younis.
La struttura medica, ultimo ospedale rimasto nella striscia di Gaza meridionale, ha ricevuto un numero crescente di feriti, tra cui bambini, da questa mattina, quando le forze israeliane hanno iniziato i loro attacchi aerei e terrestri.
Food for Gaza, arrivato convoglio di 45 tonnellate di cibo
Prosegue l'impegno di Food for Gaza, progetto umanitario guidato dal ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, con Fao e World Food Program, che garantisce l'accesso di derrate alimentari nella Striscia di Gaza, raccolte con il supporto delle organizzazioni del settore agricolo. Del convoglio di 45 tonnellate di cibo, giunto pochi giorni fa in Giordania, 31 tonnellate sono state fornite da Confagricoltura con il sostegno della Onlus confederale "Senior - L'età della saggezza". Pasta, riso, sale marino e pomodori pelati sono stati donati da aziende della rete di Confagricoltura e recapitate al Maeci che ha gestito la spedizione. Lo rende noto Confagricoltura. "Dalla Giordania, le derrate - segnala l'organizzazione agricola - raggiungeranno la Striscia di Gaza il prima possibile, per contribuire concretamente alla sicurezza alimentare della popolazione in difficoltà". Confagricoltura - sottolinea - che ha già confermato l'adesione alla prossima campagna di raccolta delle donazioni che chiuderà il prossimo 15 settembre. "La sicurezza alimentare - commenta l'organizzazione agricola - è da sempre una priorità per Confagricoltura, la più antica associazione di rappresentanza del settore primario, che lavora per incrementare la produzione agricola italiana, a beneficio di una popolazione mondiale in espansione. Le nostre imprese hanno risposto prontamente alla campagna Food for Gaza, guidata dalla Farnesina, orgogliose di contribuire concretamente ad alleviare le sofferenze della popolazione della Striscia di Gaza".
Israele, ex capo polizia: "Tenere lontana la politica"
"Mi aspetto che chi mi sostituirà sarà attento a mantenere la polizia come un organismo apolitico, come un sistema professionale e imparziale, e saprà separare considerazioni e pressioni della classe politica dalle esigenze professionali". Lo ha affermato Kobi Shabtai, ex capo della polizia, in una conferenza tenutasi ad Acri, nel suo primo discorso come civile al Western Galilee Academic College. Shabtai si è scontrato più volte con il ministro per la Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, a causa dei tentativi del leader di estrema destra di esercitare un maggiore controllo sulle forze dell'ordine.
Media Gaza: '30 morti negli attacchi israeliani a Khan Younis'
Secondo il canale Palestine al-Yum della Jihad islamica, gli attacchi dell'aeronautica e dei tank israeliani di questa mattina nell'area di Khan Yunis, nel sud di Gaza, hanno provocato 30 morti, mentre un gran numero di residenti ha iniziato a lasciare i quartieri orientali della città. Nelle prime ore del mattino infatti l'esercito israeliano (Idf) ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis di evacuare temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa, poiché precise informazioni di intelligence hanno indicato che Hamas ha installato "infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria" lanciando da lì razzi verso Israele. E l'Idf ha avvertito che opererà contro queste "minacce". Nel primo pomeriggio, le stesse fonti da Gaza hanno segnalato l'attività dei carri armati israeliani nella nuova Abbasan e a Bnei Sohaila, ad est di Khan Younis.
Israele, 'altri due ostaggi morti a Gaza, sono 44 su 116'
L'esercito israeliano (Idf) rende noto di avere conferma, da informazioni di intelligence, della morte di due ostaggi prigionieri a Gaza dal 7 ottobre 2023, che porta il numero totale di quelli deceduti durante il sequestro a 44 su 116. Si tratta di Alex Dancyg, 75 anni, e Yagev Buchshtav, di cui ha già reso nota la morte il kibbutz Nirim. A marzo Hamas aveva affermato che Buchshtav era morto per mancanza di cibo e medicine, e Dancyg era stato ucciso dal fuoco israeliano. Affermazioni che non erano state confermate dall'Idf. La morte dei due è stata ora dichiarata da un gruppo di esperti sanitari e membri del rabbinato.
Media: truppe e tank d'Israele in zone est di Khan Yunis
Fonti a Gaza - riprese dai media israeliani - hanno riferito che tank e truppe dell'Idf stanno entrando nei quartieri orientali di Khan Yunis, nel su della Striscia. Le stesse zone da cui questa mattina l'esercito aveva chiesto ai residenti di evacuare visto che era diventata "una zona pericolosa" a causa della presenza di infrastrutture di Hamas e di lanci di razzi verso Israele. L'Idf aveva quindi preannunciato che avrebbe cominciato ad operare nell'area.
Hamas: bilancio a Gaza ha superato i 39 mila morti
Il bilancio a Gaza nella guerra di Israele contro Hamas ha superato i 39 mila morti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che in 39.006 hanno perso la vita dall'inizio del conflitto.
Borrell: 'L'Aja su Israele colma il vuoto della politica'
"Il parere consultivo emesso dalla Corte internazionale di giustizia afferma chiaramente la posizione che l'Ue ha sempre sostenuto: l'occupazione dei territori palestinesi in Cisgiordania è completamente illegale e deve cessare. E' un parere consultivo, ma è la Corte internazionale di giustizia, il massimo organo legale delle Nazioni Unite" a emetterlo dando "un messaggio molto chiaro: Israele deve ritirare i suoi insediamenti. Le Corti stanno arrivando per colmare il vuoto della politica". Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell, a margine del Consiglio Esteri. "Purtroppo, non c'è mai stata una discrepanza così grande tra il diritto internazionale e la realtà dei fatti", ha sottolineato Borrell, facendo riferimento alla situazione a Gaza e aggiungendo che il governo di Benyamin Netanyahu può "interpretare la storia come vuole, ma stiamo parlando di diritto internazionale" che "deve essere rispettato". "Il parere" dell'Aja "deve essere implementata dai poteri politici" e "l'Unione europea ha una responsabilità speciale", ha aggiunto il capo della diplomazia Ue.
Idf: morti 2 ostaggi di Hamas a Khan Younis
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato la morte di due ostaggi, rapiti e trattenuti insieme da Hamas a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta di Alex Dancyg, 75 anni, e Yagev Buchshtav, 35. La loro morte risale a mesi fa mentre i militari israeliani erano impegnati nell'operazione militare a Khan Younis, come precisano le Idf citando informazioni di intelligence. Il Times of Israel spiega che l'esercito non ha fornito dettagli sulle circostanze della loro morte citando un'indagine in corso. Si sta indagando sulla possibilità che siano stati uccisi dal fuoco israeliano, aggiunge.
Onu: convoglio Unrwa colpito da Idf a Gaza
Un convoglio delle Nazioni Unite è stato colpito ieri dalle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il commissario generale dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite che si occupa dei rifugiati palestinesi, Philippe Lazzarini. Il convoglio era composto da auto blindante chiaramente contrassegnate con il simbolo dell'Onu e si stava dirigendo verso Gaza City, ha spiegato Lazzarini. L'attacco non ha causato vittime, ma il personale delle Nazioni Unite, che indossavano giubbotti con il simbolo dell'Onu, ''hanno dovuto abbassarsi e mettersi al riparo''. Su 'X', Lazzarini ha scritto che "un veicolo è stato colpito da almeno cinque proiettili mentre era fermo appena prima del checkpoint delle Forze israeliane a sud di Wadi Gaza". Lazzarini ha spiegato che "l'auto è stata gravemente danneggiata, ha abbandonato il convoglio. Poi le squadre si sono riunite e hanno finalmente raggiunto Gaza City". Il viaggio del convoglio era stato coordinato e approvato dalle autorità israeliane, "vanno riconosciute le responsabilità'', ha concluso.
Il maestro Omer Meir Wellber: 'Su Gaza sinistra e femministe hanno perso di vista realtà'
"Oggi con queste grandi teorie gli intellettuali di sinistra, ma anche le organizzazioni femministe che sfilano contro Israele e a favore della causa palestinese, perdono di vista la realtà. Parlando di Gaza e dei palestinesi, siamo tutti per la causa palestinese a livello filosofico, però non è possibile non guardare chi si finisce per proteggere e sostenere in questo momento. La realtà è che a Gaza abbiamo famiglie che vivono in un contesto dominato da criminalità ed estremismo religioso, che è un contesto molto diverso da quella in cui vivono le famiglie in Israele". Lo afferma, in un'intervista a 'La Verità', il direttore d'orchestra israeliano Omer Meir Wellber che ha recentemente portato in scena a Palermo il ''Tristano e Isotta'' di Wagner. "Ma questo non accade solo per colpa di Israele. Da un lato abbiamo un Paese che in 70 anni ha costruito un successo pazzesco, al di là di grandi peccati commessi, un Paese sostenibile, che ha creato solide realtà economiche perché ha investito nelle scuole, nelle università, nella ricerca e nell’innovazione - prosegue - A Gaza i soldi che sono arrivati per sostenere il popolo palestinese, sono stati spesi per costruire tunnel e rafforzare un sistema che opera per tenere la popolazione in condizioni di povertà e ignoranza. Quindi, tornando alle semplificazioni che non funzionano, se si dice che tutti gli israeliani ora sono colpevoli perché hanno votato Netanyahu, allora si dovrebbe dire anche che tutti i palestinesi a Gaza hanno votato Hamas e quindi per chi li fa vivere in queste condizioni". Secondo il maestro, "quello che vediamo oggi, a mio avviso, non è vero antisemitismo, inteso come la forma di razzismo che è culminata nell’olocausto. Mi sembra, invece, il frutto di una cultura ipocrita, fatta di postcolonialismo e senso di colpa che gli europei si trovano a gestire verso popoli, culture e fatti storici diversi. Questo insieme di cose genera una distanza enorme tra ciò che le persone pensano davvero e quello che sentono di poter esprimere. E questa distanza genera un disagio che finisce per emergere al momento del voto, con uno spostamento verso l’estrema destra".
Aggressore ucciso in attacco nel sud Israele era canadese
L'uomo che stamane è stato ucciso dopo aver tentato di attaccare dei soldati all’ingresso della comunità di Netiv Ha’asara, nel sud di Israele al confine con la Striscia di Gaza, era un canadese arrivato ieri nel Paese con un visto turistico. Lo riferiscono i media israeliani secondo i quali l'uomo si è avvicinato, ha detto in inglese "i soldati israeliani stanno uccidendo civili a Gaza" e poi ha tirato fuori un coltello. I militari hanno reagito aprendo il fuoco e uccidendolo.
Sventato attacco con coltello in Israele, aggressore era cittadino Usa
Era un cittadino americano l'uomo che ha estratto un coltello e ha minacciato i soldati israeliani all'ingresso kibbutz di Netiv Ha'asara, al confine con la Striscia di Gaza, accusando ''l'Idf sta uccidendo i civili a Gaza''. Lo riporta l'emittente Kan spiegando che le Forze di difesa israeliane hanno sventato un tentativo di accoltellamento e ucciso l'aggressore sparandogli. Le Idf e la polizia hanno parlato di ''attacco terroristico'', affermando che una donna di 61 anni è stata trattata dai medici perché in stato di shock.
Haartez: 'Numero soldati Idf in cerca di supporto psicologico aumenta di 6 volte'
Il numero di soldati israeliani in cerca di sostegno psicologico dall'inizio della guerra è aumentato di sei volte. Lo riferisce il quotidiano israeliano Haaretz, secondo cui la linea di assistenza del ministero della Difesa israeliano ha avuto un drammatico aumento delle chiamate di soccorso da parte di riservisti e soldati. La scorsa settimana, aggiunge il rapporto, la hotline ha ricevuto quattro chiamate con caratteristiche suicide che hanno richiesto l'intervento immediato della polizia. Secondo i dati dell’associazione Ntl, che gestisce la linea di assistenza telefonica, tra ottobre 2022 e giugno 2023, prima della guerra, la hotline si era rivolta alla polizia 35 volte per possibili suicidi. Un anno dopo, il numero è salito a 86, con un aumento del 145%.
Ankara contro Israele, falso nostre armi ad Hamas
La Turchia rispedisce al mittente le accuse del ministro degli Esteri Israeliano Israel Katz, secondo cui il presidente Recep Tayyip Erdogan avrebbe "armato e finanziato" il gruppo palestinese Hamas. Ankara esprime preoccupazione per l'attacco al porto yemenita di Hodeidah che potrebbe allargare il conflitto all'intera regione. "Il ministro degli Esteri Katz è impegnato nell'ennesimo tentativo di spostare l'attenzione dai crimini commessi da Israele nei confronti dei palestinesi con le ennesime falsita', bugie e affermazioni prive di rispetto. Una sporca propaganda, una pressione psicologica che non portera' alcun risultato", si legge nel comunicato. Il ministero degli Esteri di Ankara esprime inoltre "preoccupazione" in seguito all'attacco sferrato al porto di Hodeidah, in Yemen. Un bombardamento in cui sono morte 6 persone, arrivato in risposta a un attacco con cui un drone yemenita ha ucciso una persona a Tel Aviv che "incrementa il rischio di una escalation che porti la guerra in tutta la regione".
Tajani a Bruxelles per Consiglio Affari Esteri: focus su Ucraina e Mo
Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, è a Bruxelles per partecipare al Consiglio Affari Esteri dell’Unione europea (CAE). La riunione, che sarà presieduta dall’Alto Rappresentante Josep Borrell, si aprirà con una sessione di lavoro dedicata all’aggressione russa all’Ucraina, in cui interverrà anche il Ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. “Continueremo a sostenere l’importanza dell’assistenza militare a Kiev, chiedendo unità e coesione” ha dichiarato il Ministro Tajani. Seguirà quindi uno scambio sulla situazione in Medio Oriente. In merito al conflitto in corso nella Striscia di Gaza, il Vice Presidente ha affermato: “vogliamo mantenere aperto il dialogo con tutte le parti coinvolte, secondo un approccio che sta permettendo la riuscita dell’iniziativa Food for Gaza, realizzata dall'Italia in collaborazione con Israele, Autorità Palestinese, Giordania, oltre che le Agenzie del Polo alimentare ONU di Roma, la CRI ed altri attori chiave del Sistema Paese”. Il Ministro Tajani interverrà inoltre, insieme ad altri Stati Membri, per richiedere una maggiore attenzione della UE nei confronti della Siria e, conseguentemente, una revisione della Strategia UE per la Siria, ormai risalente al 2017. “ Il nostro obiettivo è una politica sulla Siria più pragmatica e, proattiva per aumentare l’efficacia della nostra assistenza umanitaria e per creare le condizioni per il ritorno sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati siriani. Questa è l’unica strada da percorrere per la stabilità nella Regione”.
Crosetto: 'Nostro aereo sullo Yemen? Per attività esclusivamente italiane'
"L'Italia ha un KC767 in volo in quella zona ma non per compiti di rifornimento in volo, ma per trasporto in combinazione con un C130 per la normale attività a Gibuti e Mogadiscio. Attività esclusivamente italiane". Così sabato su 'X' il ministro della Difesa Guido Crosetto replica a un post che mostra su una mappa la presenza di un aereo di rifornimento italiano vicino Hodeidah, il porto dello Yemen colpito dagli F-35 di Israele nell'operazione contro gli Houthi.
Al Jazeera: '27 vittime in raid Idf a Khan Younis'
Sono 27 le vittime dei raid aerei e bombardamenti di artiglieria israeliani nelle zone orientali di Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo hanno riferito ad al Jazeera fonti mediche locali. L'attacco è avvenuto pochi minuti dopo che un portavoce militare israeliano su X aveva emesso nuovi ordini di evacuazione, invitando i residenti della zona a fuggire nella vicina al-Mawasi. Un filmato video condiviso online e verificato dall’agenzia di controllo dei fatti Sanad di al Jazeera ha mostrato l’arrivo di un camion carico di morti e di persone ferite al Nasser Medical Complex di Khan Younis. Nel frattempo, a Deir el-Balah, nel centro di Gaza, il bombardamento israeliano di una casa ha ucciso almeno due palestinesi e ne ha feriti numerosi altri, secondo l'agenzia di stampa Wafa.
Attacco con coltello nel sud Israele, 2 feriti
Due persone sono rimaste ferite in un presunto attacco terroristico a coltellate nella comunità meridionale di Netiv Ha'asara, vicino al confine con la Striscia di Gaza. Lo riferisce la stampa israeliana, precisando che l'aggressore è stato neutralizzato.
Idf: 'Attacco a coltellate a Netiv HaAsara a confine Gaza'
L'esercito israeliano ha riferito di un attacco al coltello nella zona di Netiv HaAsara, vicino al confine con Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui l'assalitore "è stato neutralizzato". Per i media è stato ucciso.
Raid su Khan Younis dopo ordine evacuazione: 16 morti
Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che 16 palestinesi, tra cui sei bambini, sono morti sotto i bombardamenti israeliani nella zona di Bani Suhaila, area orientale di Khan Younis. Poco prima l'esercito ha emesso l'ordine di evacuazione dalla zona verso al-Mawasi, alla luce della rinnovata attività di miliziani nella zona. Secondo l'emittente libanese Al-Mayadeen, legata a Hezbollah, nel mirino dei bombardamenti israeliani sono finite le aree di Abasan, Sheikh Nasser e Bani Suhaila.
Netanyahu partito per gli Usa, vedrà Biden, Harris e Trump
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è da poco partito per gli Usa dove incontrerà alla Casa Bianca sia il presidente Joe Biden sia la vice Kamala Harris. Il premier il 24 luglio parlerà davanti al Congresso e vedrà, secondo i media, anche il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump.
Parigi 2024, Séjourné: 'Delegazione Israele benvenuta in Francia'
La delegazione israeliana è "la benvenuta" ai Giochi Olimpici. Lo precisa il ministro degli Esteri francesi Stéphane Séjourné, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles, dopo che un deputato della France Insoumise, Thomas Portes, ha detto che gli israeliani non sono graditi alle Olimpiadi. "Sulla questione della controversia in Francia su Thomas Portes - afferma - sulle dichiarazioni irresponsabili e pericolose che ha fatto, volevo dire, a nome della Francia, che la delegazione israeliana è benvenuta in Francia. Colgo occasione per dirlo nuovamente al governo israeliano. Tra poche ore avrò al telefono il mio omologo, per dirgli che garantiremo la sicurezza della delegazione israeliana. Ci assicureremo che questa delegazione sia la benvenuta in Francia per le Olimpiadi", conclude.
Usa distruggono quattro droni marini degli Houthi nel Mar Rosso
Il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha distrutto quattro droni marini degli Houthi nel Mar Rosso. Lo ha affermato il Centcom in una dichiarazione su X.
Idf: 'Intercettati numerosi razzi nel nord di Israele'
L'Idf ha intercettato stamattina numerosi razzi nel nord di Israele. Lo ha dichiarato l'esercito israeliano, aggiungendo che "tra le 7.40 e le 7.42 le sirene hanno risuonato in quattro località nel nord di Israele: Majdal Shams, She'ar Yashuv, Mas'ade e Nimrod. I razzi intercettati sarebbero riusciti ad attraversare il Libano e ad arrivare nella zona delle alture del Golan. Non sono stati segnalati feriti. Le sirene sono risuonate nelle comunità del nord a causa del potenziale pericolo di caduta di schegge.
Netanyahu: "Stati Uniti e Israele alleati sempre"
"In questo periodo di guerra e incertezza, è importante che i nemici di Israele sappiano che America e Israele sono uniti, oggi, domani e sempre". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla vigilia del suo viaggio negli Usa, dopo la rinuncia del presidente Joe Biden alla candidatura democratica alle presidenziali statunitensi.
Reuters: "Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarà in visita a Washington questa settimana, sotto la pressione di porre fine alla guerra di Gaza sia da parte degli israeliani che vogliono riportare a casa gli ostaggi, sia da parte di un’amministrazione americana sempre più concentrata sulle elezioni presidenziali"
Nuovo murale a Tehran: "Tel Aviv non è più al sicuro"
"Tel Aviv non sarà al sicuro d'ora in poi", è questo il messaggio - in ebraico e farsi - di un nuovo murale realizzato su un edificio di Piazza Palestina, nel centro di Teheran. Il nuovo murale è stato inaugurato dopo che il leader degli Houthi sostenuti dall'Iran, Abdul Malik al-Houthi, aveva dichiarato che "il nemico Israele non è al sicuro in quella che viene chiamata Tel Aviv". Una dichiarazione seguita agli attacchi di sabato da parte di Israele contro il porto yemenita di Hodeida, avvenuti in risposta all'attacco di droni degli Houthi contro Tel Aviv. Il murale mostra missili sulla mappa di Israele e avverte che gli Houthi continueranno a colpire Israele, avvisando i cittadini di Tel Aviv di lasciare la città.
Netanyahu va in Usa: "Alleati chiunque sia il presidente"
"Israele resterà il più importante alleato di Washington in Medio Oriente a prescindere da chi verrà eletto presidente". Lo ha ribadito il premier israeliano Benjamin Netanyhu, partendo per la visita istituzionale negli Stati Uniti. Il capo di governo vedrà domani il presidente Joe Biden e la vice presidente Kamala Harris, e giovedì terrà un discorso al Congresso. Atteso inoltre un incontro con Donald Trump, candidato repubblicano alla Casa Bianca, ma non è stato ancora confermato.

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Israele: "Ieri entrati a Gaza 236 camion di aiuti umanitari"
Il Cogat, l'ente israeliano di governo dei Territori, ha fatto sapere che ieri sono entrati nella Striscia 236 camion di aiuti umanitari, 7 cisterne per carburante e 6 cisterne per gas da cucina. Inoltre - secondo la stessa fonte, citata dai media - "per la prima volta da settimane, camion di aiuti dell'Onu sono arrivati ;;dall'Egitto e sono stati scaricati sul lato di Kerem Shalom a Gaza, grazie ad uno sforzo congiunto delle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite per raccogliere gli aiuti che erano lì". Il Cogat ha sottolineato che secondo il ministero della Difesa "il contenuto di oltre 550 camion è ancora in attesa di essere ritirato".
In Medioriente si infiamma di nuovo il fronte yemenita. VIDEO
Idf, abbattuti droni lanciati dal Libano verso le alture del Golan
L'esercito israeliano ha abbattuto diversi droni che sono stati lanciati dal Libano verso le alture del Golan settentrionali. Nella zona sono risuonate le sirene, ha riferito l'Idf, precisando che non ci sono stati feriti.
L'Idf amplia le azioni a Khan Younis Est: "I residenti lascino la zona"
Dopo i numerosi attacchi missilistici sul sud di Israele provenienti dalla zona umanitaria nel sud di Gaza, l'Idf sta modificando i confini dell'aera designata per i civili per prendere di mira Hamas. Da qui, l'indicazione ai residenti nei quartieri orientali di Khan Yunis di "evacuare temporaneamente" nella zona umanitaria di al-Mawasi. "Restare in quest'area è diventato pericoloso", ha sottolineato l'esercito.
La guerra su più fronti di Israele, che combatte gli Houthi e altri rappresentanti dell'Iran, da Gaza allo Yemen
Usa: distrutte 4 navi Houthi senza equipaggio su Mar Rosso
Nelle ultime 24 ore le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno distrutto quattro navi senza equipaggio (Usv) degli Houthi sostenuti dall'Iran nel Mar Rosso. Secondo una nota del Centcom, gli Usv "rappresentavano una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione, nonché per le navi mercantili nella regione. Queste azioni sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure e protette".