Le forze di Kiev "hanno tentato di effettuare un attacco utilizzando veicoli aerei senza pilota sul territorio della Federazione Russa", ha detto il ministero della Difesa di Mosca. "I sistemi di difesa aerea hanno distrutto 9 droni sul territorio di Rostov, uno su quello di Belgorod, uno su quello di Kursk, uno sul territorio di Voronezh e uno sul Mar Nero". Il Cremlino ha detto di ritenere delle "speculazioni" le affermazioni per cui Trump, se vincesse le presidenziali, potrebbe mediare sulla guerra in Ucraina
Metsola: "L'Ue difenda la pace e la libertà al fianco di Kiev"
"La guerra di aggressione della Russia in Ucraina rimane prioritaria nel nostro programma. Sono stata a Kiev quando è scoppiata la guerra. Saremo al fianco dell'Ucraina e saremo chiamati a fare di più: l'Europa deve difendere la pace e la libertà, con giustizia e libertà". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, dopo la rielezione alla guida del Parlamento europeo in sessione plenaria. "La nostra deve essere una voce di umanità", ha sottolineato.
Orban: "La Cina farà di più per la pace a certe condizioni"
"La Cina continuerà la sua politica, formulata anche nei documenti internazionali che chiedono un cessate il fuoco e colloqui di pace. Tuttavia, la Cina svolgerà un ruolo più attivo solo se le possibilità di successo del suo impegno si avvicineranno a determinati parametri. Secondo la loro valutazione questo non è il caso al momento". Lo afferma Viktor Orban nel suo rapporto al Consiglio Europeo, visto dall'ANSA. Orban propone dunque "l'iniziativa di condurre colloqui politici ad alto livello con la Cina sulle modalità della prossima conferenza di pace". Inoltre, "pur mantenendo gli attuali contatti politici ad alto livello con l'Ucraina", il premier ungherese chiede di "riaprire linee dirette di comunicazione diplomatica con la Russia, riabilitando tali contatti diretti nella nostra comunicazione politica".
Kyiv Independent: "Un drone ucraino ha sganciato esplosivi su una fabbrica nella città russa di Korenovo, nell'oblast di Kursk"
Incontro tra i governi ceco e ucraino a Praga
I governi ceco e ucraino terranno oggi a Praga colloqui congiunti sulla cooperazione nel settore della difesa, sulla migrazione, sulla cooperazione nel settore energetico, sul sostegno alle esportazioni ceche e sul coinvolgimento delle aziende ceche nella ricostruzione dell'Ucraina. L'agenda dell'incontro è stata resa nota dall'Ufficio del governo di Praga. Nel pomeriggio il premier ucraino Denys Smyhal sarà ricevuto dal presidente ceco Petr Pavel. La riunione congiunta dei governi segue l'incontro tenutosi a Kiev alla fine di ottobre 2022. "La Repubblica ceca è il partner chiave dell'Ucraina. Siamo molto riconoscenti che Praga abbia spinto per l'adesione dell'Ucraina nell'Ue e nella Nato nonché per la fondazione del tribunale speciale per i crimini di guerra della Russia e per l'aiuto teso a far tornare in Ucraina i bambini rapiti dalla Russia", ha detto Smyhal in apertura dei colloqui. Durante gli incontri bilaterali, i ministri cechi e ucraini discuteranno, ad esempio, del miglioramento dei collegamenti di trasporto, delle opportunità per le aziende ceche nel settore dei trasporti, del trattamento dei cittadini ucraini nelle strutture mediche ceche. I ministri degli Interni firmeranno un accordo aggiornato sulla cooperazione delle polizie.
Missile russo sul Kherson, nel mirino obiettivi civili
Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico sulla città di Kherson, nell'Ucraina meridionale, prendendo di mira obiettivi civili: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare della città, Roman Mrochko, come riporta Ukrainska Pravda. "Secondo le informazioni preliminari, intorno alle 11.00 (le 10:00 in Italia) l'esercito russo ha colpito il quartiere Korabelnyi di Kherson con un missile di tipo non ancora identificato", ha scritto Mrochko, aggiungendo che sono stati danneggiati magazzini, tre abitazioni e un edificio a più piani. Per ora non ci sono notizie di feriti o vittime.
Gb rivede la strategia di difesa, la Russia resta il nemico numero uno
E' stata formalmente avviata oggi la revisione della strategia di difesa e della politica militare del Regno Unito annunciata nei giorni scorsi dal nuovo premier laburista Keir Starmer a margine del vertice Nato di Washington parallelamente alla conferma dell'impegno a portare al 2,5% del Pil le spese belliche. "Al principio di una nuova era per la Gran Bretagna, abbiamo bisogno di definire il percorso verso una nuova era per la difesa", ha sottolineato il ministro della Difesa, John Healey, incaricato sotto la leadership moderata di Starmer di supervisionare l'iniziativa sullo sfondo di un contesto internazionale riconosciuto come "volatile". Sfondo nel quale la Russia di Vladimir Putin continua a essere vista come antagonista numero uno del Regno e dell'Occidente (non solo sul fronte della guerra in Ucraina), ma vengono menzionate pure altre "minacce" e situazioni di tensione crescente, ad esempio con la Cina. Healey ha quindi invocato la necessità d'individuare la via verso "un incremento responsabile della spesa" militare. Una spesa che Londra ha portato da tempo oltre la soglia del 2% concordata anni fa in sede Nato, e rispetto alla quale il nuovo esecutivo intende mantenere ora l'obiettivo dei precedenti governi conservatori di arrivare almeno al 2,5, sebbene senza indicare al momento una scadenza esatta a differenza di quanto fatto in campagna elettorale dall'ex premier Tory, Rishi Sunak, con un riferimento al 2030. I conservatori, da parte loro, hanno già sfidato Starmer e Healey ad attenersi a quella tabella di marcia accelerata; mentre diversi esperti mettono in dubbio le potenzialità concrete del Regno e della sua economia attuale di sostenere in modo credibile piani troppo ambiziosi e a raggio globale così vasto. Il governo laburista in ogni caso ha assoldato un gruppo di lavoro formato da veterani (politici e militari) e consulenti capeggiato dal 78enne lord George Robertson, ministro della Difesa con Tony Blair fra il 1997 e il '99 e poi segretario generale della Nato. Gruppo di cui fanno parte anche figure come Fiona Hill: inglese di nascita, ma naturalizzata americana, esperta di questione russe e già consigliera d'intelligence dell'amministrazione Usa di Donald Trump, prima della rottura con l'ex presidente, considerata a suo tempo molto vicina all'allora consigliere per la sicurezza nazionale di Washington e super falco neoconservatore John Bolton.
Lindner: "L'Ucraina resti la priorità della presidenza ungherese dell'Ue"
"La presidenza ungherese purtroppo è iniziata con gesti unilaterali sul piano diplomatico, che abbiamo avvertito con molta delusione. L'Ungheria sa che in Ucraina si difende la pace e la stabilità europea nel suo insieme. Sa che siamo partner e amici". "Dobbiamo guardare al futuro. Ci aspettiamo che l'aiuto all'Ucraina rimanga la priorità assoluta anche durante la presidenza ungherese del consiglio Ue". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner all'inizio del proprio intervento nella sessione pubblica del Consiglio dei ministri dell'Economia in corso a Bruxelles.
Russia, la prossima udienza del processo contro Gershkovich anticipata al 18/7
La giustizia russa ha accolto la richiesta della difesa e ha deciso di anticipare a giovedì 18 luglio la prossima udienza del processo a porte chiuse contro il giornalista americano Evan Gershkovich, accusato di spionaggio. La data era stata fissata in precedenza al 13 agosto. Il servizio stampa del tribunale regionale Sverdlovski di Ekaterinburg, negli Urali, ha confermato che anche in questo caso l'udienza processuale sarà chiusa al pubblico e alla stampa. L'anticipo è stato deciso "su richiesta della difesa". Il giornalista è in carcere da oltre un anno sulla base di accuse mai dimostrate dalla giustizia russa.
Mosca: "Prematuro dire se Trump possa mediare sull'Ucraina"
Il Cremlino ha detto di ritenere delle "speculazioni" le affermazioni secondo cui Donald Trump, nel caso in cui vincesse le presidenziali Usa, potrebbe mediare sulla guerra in Ucraina. Lo scrive la Tass. "In questo momento ci sono molte discussioni e speculazioni su chi è pronto per cosa, chi sta adottando quale posizione", ha detto Peskov secondo l'agenzia statale russa. "In questo momento, è un candidato alle presidenziali degli Stati Uniti a partire da ieri. Aspettiamo i risultati delle elezioni, gli elettori americani determineranno da soli il loro futuro, questa è una loro preoccupazione, non nostra", ha detto Peskov.
Giorgetti: "L'Ue resti impegnata per gli aiuti finanziari all'Ucraina"
"L'Ue deve rimanere impegnata con i partner del G7 per continuare a fornire un aiuto finanziario adeguato all'Ucraina". Lo ha detto il ministro italiano dell'Economia Giancarlo Giorgetti nella sessione pubblica del Consiglio dei ministri Ue dell'Economia a Bruxelles. Prima di lui altri ministri Ue dell'Economia erano intervenuti, chiedendo alla presidenza di turno dell'Ue ungherese di garantire un sostegno continuo all'Ucraina.
Zelensky: "La Russia deve percepire una risposta alle sue azioni contro il nostro Stato e il nostro popolo. E i nostri guerrieri stanno dando questa risposta ogni giorno. Dobbiamo sconfiggere il male russo"
Usa, il Cremlino: "La Russia non ha mai interferito e non lo farà"
La Russia non si è mai intromessa e non intende interferire nei processi politici interni degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato al canale televisivo Zvezda il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Ria Novosti. "Questa è la preoccupazione degli elettori statunitensi. Non abbiamo mai interferito e non interferiremo nei processi politici interni negli Stati Uniti", ha detto.
Droni russi in regione di Kiev, danni a edifici non residenziali
Le forze ucraine hanno abbattuto la notte scorsa un numero imprecisato di droni russi nella regione di Kiev, i cui rottami sono caduti in un cortile privato provocando un incendio e hanno danneggiato due edifici non residenziali: lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione della regione della capitale ucraina, Ruslan Kravchenko, come riporta Ukrainska Pravda. Non si segnalano feriti o vittime. "Nella notte, il nemico ha attaccato la nostra regione con droni. Il segnale di allarme aereo è stato annunciato due volte ed è durato quasi tutta la notte. Le forze di difesa aerea hanno lavorato nella regione. La caduta di frammenti di droni è stata registrata in 2 distretti", si legge nel messaggio. Kravchenko ha spiegato che i detriti dei droni russi caduti nel cortile di una casa hanno incendio le stoppie e che i due edifici colpiti hanno riportato danni alle facciate. "Le infrastrutture civili e critiche non sono state danneggiate. Non ci sono state vittime", ha concluso.
Cremlino: "L'attuale amministrazione Usa contro il dialogo"
L'attuale amministrazione degli Stati Uniti è contraria al dialogo e insiste sulla continuazione del conflitto in Ucraina fino a che ci sarà l'ultimo soldato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, commentando la possibilità di un cambio della guardia alla Casa Bianca.
Vertice di pace, il Cremlino a Zelensky: "Bisogna capire che cosa intende"
Per commentare l'apertura del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla partecipazione di Mosca a un prossimo vertice per la pace in Ucraina, il Cremlino ha bisogno di "capire che cosa intendeva". Come ha spiegato il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov, "il primo vertice di pace non è stato affatto un vertice di pace, quindi bisogna prima capire cosa intende". Il riferimento era alla riunione del mese scorso in Svizzera, senza Russia.
Gentiloni: "Molto presto proposta della Commissione sugli asset russi"
La proposta della Commissione europea sul meccanismo per l'uso per l'Ucraina dei profitti dagli asset russi immobilizzati arriverà "appena possibile, molto presto". Lo ha detto il commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni arrivando al consiglio Ecofin a Bruxelles. "Stiamo cercando di farlo appena possibile, perché il meccanismo che la Commissione propone è basato sul margine di bilancio europeo, ma la possibilità di usare questo margine come garanzia c'è solo fino alla fine di quest'anno - ha spiegato -. Per questo dobbiamo concludere tutto il processo legislativo, ai triloghi, parlamentare, per la fine dell'anno: l'inizio di questo processo è molto importante" e "la Commissione sta lavorando per avere una proposta appena possibile, molto presto".
Isw: "La Russia vuole solo la piena resa dell'Ucraina"
L'Ucraina continua a dimostrare la sua volontà di negoziare con la Russia alle sue condizioni, con richieste per un accordo di pace conformi al diritto internazionale: in diretto contrasto con la riluttanza della Russia a impegnarsi in negoziati che si concludano con qualcosa di diverso dalla piena resa di Kiev. Lo scrive l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Il centro studi statunitense ricorda che ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto favorevole alla partecipazione della Russia al prossimo summit sulla pace. Tuttavia, sottolineano gli esperti di Isw, le recenti dichiarazioni del Cremlino continuano a dimostrare che la Russia è inflessibile sui negoziati e non parteciperà a un secondo vertice di pace perché i suoi termini non sono accettabili date le richieste di Mosca. "Le richieste dell'Ucraina sul ritiro completo della Russia dal territorio occupato sono previste dal diritto internazionale e sono quindi ragionevoli - si legge nel rapporto -. Tuttavia, le richieste della Russia per la completa capitolazione dell'Ucraina e la continua occupazione russa del territorio ucraino sono e sarebbero violazioni del diritto internazionale". Inoltre, l'Isw continua a ritenere che le richieste di Vladimir Putin per la capitolazione dell'Ucraina permetterebbero alle forze russe e alle amministrazioni di occupazione di continuare le loro campagne deliberate e su larga scala di pulizia etnica nell'Ucraina occupata. Il completo ripristino dell'integrità del territorio ucraino è quindi necessario per liberare il popolo ucraino dalle minacce russe. "Accettare qualsiasi cosa tranne la liberazione del suo popolo da parte dell'Ucraina è un implicito sostegno all'occupazione illegale di oltre cinque milioni di ucraini da parte della Russia", conclude l'Isw.
Governatore, drone ucraino su sito energia in regione di Kursk
Un drone ucraino ha attaccato la notte scorsa un'infrastruttura energetica nella regione russa di Kursk provocando un incendio: lo ha reso noto su Telegram il governatore ad interim della regione, Alexei Smirnov, come riporta Interfax. "Un drone quadrirotore ucraino ha sganciato un ordigno esplosivo durante la notte sul terreno di un impianto di apparecchiature a bassa tensione a Korenevo - si legge nel messaggio -. Nessun dipendente è rimasto ferito. I vigili del fuoco di due distretti stanno lavorando per spegnere l'incendio in una delle aree" colpite.
Kiev: "Necessario colpire gli obiettivi militari in Russia"
"Dobbiamo distruggere i bombardieri russi prima che sgancino letali bombe aeree guidate sulle nostre posizioni, città e comunità. Questo indebolirà in modo significativo il terrore aereo russo": lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante un discorso in videoconferenza ai partecipanti alla riunione annuale degli ambasciatori lituani a Vilnius, come riporta Ukrinform. Kuleba ha ricordato i recenti bombardamenti russi, in particolare l'attacco all'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev, ed ha sottolineato la necessità di sostenere l'uso, da parte dell'Ucraina, di armi occidentali contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo. "Vi sarò grato per il vostro aiuto nel convincere i partner della necessità di rendere questa decisione una realtà", ha affermato. Il ministro ha inoltre sottolineato l'importanza di utilizzare le capacità della Nato per proteggere almeno una parte del cielo ucraino nell'ovest del Paese.
Kiev: "1.110 vittime subite da Mosca nell'ultimo giorno di guerra"
La Russia ha perso 561.400 soldati in Ucraina dall'inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questa cifra include le 1.110 vittime subite dalle forze russe solo nell'ultimo giorno.
Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 8.227 carri armati, 15.862 veicoli corazzati da combattimento, 20.680 veicoli e serbatoi di carburante, 15.368 sistemi di artiglieria, 1.119 sistemi di lancio di razzi multipli, 892 sistemi di difesa aerea, 361 aerei, 326 elicotteri, 12.193 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.