Regno Unito, nasce il governo Starmer: due donne al vertice. Tutti i ministri

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Introduzione

La corsa verso il numero 10 di Downing Street è terminata per come era stata ampiamente prevista anche alla vigilia del voto. Dopo 14 anni, infatti, i Laburisti hanno trionfato ed il loro leader Keir Starmer è stato incaricato da Re Carlo III per la formazione del governo, diventando così il nuovo premier del Regno Unito. Ecco i ministri che ha scelto per la sua squadra di governo

Quello che devi sapere

Il Primo Ministro - Keir Starmer

Classe 1962, avvocato cresciuto nel ricco Surrey,  Keir Starmer è il primo capo di partito a provenire dalla classe lavoratrice dai tempi di Thatcher. Eletto in Parlamento 9 anni fa, da 4 guida il partito di centro-sinistra che ha trasformato archiviando la fase radicalista di Corbyn. Considerato poco carismatico, il suo profilo "ordinario" è apprezzato da molti

 

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Il Primo Ministro - Keir Starmer

Il vice Primo Ministro - Angela Rayner

Angela Rayner, 44 anni, è cresciuta nelle case popolari nel nord dell'Inghilterra, ha lasciato la scuola senza un titolo ed è diventata madre a 16 anni. Veterana del sindacalismo, deputata dal 2015, è stata eletta in qualità di numero due del partito laburista nel 2020. Politicamente più a sinistra di Starmer, è conosciuta per la sua schiettezza. Responsabile, nello specifico, della questione abitativa e del riequilibrio territoriale, vuole lavorare per un massiccio programma di costruzione di nuclei abitativi e per la fine dei "contratti a zero ore" che non garantiscono orari di lavoro minimi retribuiti 

 

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Il vice Primo Ministro - Angela Rayner

Finanza - Rachel Reeves

Quarantacinque anni, ex economista della Banca d'Inghilterra, è la prima donna cancelliere dello Scacchiere. Ha svolto un ruolo centrale nel rifocalizzare il partito laburista puntanto forte sul suo desiderio di rappresentare un ruolo centrale nelle questioni economiche. Definisce il suo come il "partito naturale delle imprese" e promette "una disciplina ferrea" sulle finanze pubbliche. Nata a Londra da una famiglia di insegnanti, ha una passione sfrenata per gli scacchi. E' entrata in politica sotto Tony Blair: propone un ruolo attivo per lo Stato attraverso gli investimenti e mira a "ricostruire i servizi pubblici"

 

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Finanza - Rachel Reeves

Consigliere del Primo Ministro - Pat McFadden

In un ruolo strategico e cruciale come quello del consigliere del Primo Ministro o sottosegretario alla presidenza del Consiglio, facendo un parallelismo con l'Italia, ci sarà Pat McFadden. Scozzese, europeista, filo-israeliano, è stato in sostanza lo stratega della campagna elettorale di Starmer. E' stato nominato Cancelliere del Ducato di Lancaster ed è un ministro senza portafoglio

Consigliere del Primo Ministro - Pat McFadden

Affari Esteri - David Lammy

Avvocato 51enne, discendente di schiavi della Guyana, ha costruito la sua visione della diplomazia effettuando oltre 40 visite all'estero negli ultimi due anni. Dal suo punto di vista la politica estera del Regno Unito "ha bisogno di riscoprire l'arte della grande strategia" dopo l'uscita dall'Unione Europea. L'intento, se perseguirà la linea seguita dal governo conservatore in termini di didiplomazia, sarà quello di avvicinarsi all'Ue. Parte dei laburisti lo critica per la sua leadership considerata troppo filo-israeliana. Amico di Barack Obama, potrebbe dover affrontare un possibile ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, che aveva descritto come "un sociopatico con simpatie neonaziste". Ma poi, correggendo il tiro, aveva affermato di essere stato frainteso

 

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Affari Esteri - David Lammy

Difesa - John Healey

La gestione di un ministero piuttosto centrale sarà affidato a John Healey, 64 anni e veterano del partito laburista. Eletto deputato nel 1997, con Tony Blair al potere, ha ricoperto incarichi e ruoli in diversi ministeri. All'opposizione è stato responsabile dell'Edilizia e della Salute prima di passare, in seguito, proprio al ministero della Difesa. Tra i suoi obiettivi quello di aumentare le spese militari fino al 2,5% del Pil, partendo dal 2,3% attuale, proprio come promesso dal partito laburista. Tra gli obiettivi prefissati anche quello di investire maggiormente in Asia per tenere il passo con la Cina

Difesa - John Healey

Interno - Yvette Cooper

Eletta con Blair al potere nel 1997,  Yvette Cooper è ministro ombra dell'Interno dal 2021, dopo aver ricoperto lo stesso incarico tra il 2011 e il 2015. Si è distinta in Parlamento per i suoi interventi spesso combattivi che le hanno conferito un'immagine piuttosto autorevole. Eredita la questione dell'immigrazione, uno dei temi focali della campagna elettroali e spesso considerato un punto debole per il suo partito. Tra gli obiettivi quello di ridurre l'immigrazione legale e la lotta agli arrivi  irregolari ma anche l'abbandono immediato del progetto conservatore di espellere i migranti verso il Ruanda

Interno - Yvette Cooper

Salute - Wes Streeting

Tra le più giovani cariche dell'ala centrista del Labour, lavorerà alacremente per tentare di ripristinare un sistema sanitario pubblico messo a dura prova da anni di austerità e, soprattutto, dalla pandemia di Covid-19. Quarantuno anni, Streeting, vittima di un cancro ai reni nel 2021, rivendica la sua infanzia poverissima nelle case popolari a Londra ma anche la sua ambizione di diventare un giorno Primo Ministro

Salute - Wes Streeting

Altri ministri

Tra gli altri ministri scelti per la nuova squadra di governo ci sono, poi, Shabana Mahmood, ex avvocato, nominata alla Giustizia e Bridget Philipson all'Istruzione. Quindi ecco Ed Miliband, leader del partito tra il 2010 e il 2015, scelto alla Sicurezza energetica e alla neutralità del carbonio. Al Commercio va Jonathan Reynolds, mentre Liz Kendall diventa ministra del Lavoro. Alla Cultura va Lisa Nandy, quindi i Trasporti sono affidati a Louise Haigh. Peter Kyle sarà ministro della Scienza, mentre Angela Smith sarà la Leader alla Camera dei Lord