Guerra Ucraina Russia, mandati d'arresto della Cpi per Shoigu e Gerasimov

©Getty

La Corte penale internazionale ha emesso mandati d'arresto per l'ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e per il capo di stato maggiore Valery Gerasimov: sono accusati di "crimini di guerra" e "crimini contro l'umanità". Oggi in Lussembrugo l'Ue ha aperto i colloqui di adesione con l'Ucraina. Orban: "L'Ungheria non è d'accordo con il processo, ma non lo blocchiamo". "Congratulazioni a Moldavia e Ucraina per l'apertura dei negoziati di adesione. È un'ottima notizia": così von der Leyen

LIVE

Zelensky: "Quando abbiamo firmato la domanda di adesione all'UE il quinto giorno della guerra su vasta scala, molti hanno detto che non era altro che un sogno. Ma abbiamo reso questo sogno realtà"

Ucraina, Corte Europea Diritti Uomo condanna Russia su Crimea

La Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato le violazioni dei diritti fondamentali commesse dalla Russia in Crimea dall'annessione della penisola ucraina nel 2014. La Corte, che ha sede a Strasburgo, adita da Kiev nel 2014 e nel 2018, ha ritenuto in una sentenza della Grande Camera, la sua piu' alta istanza, che Mosca abbia violato l'articolo 2 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (diritto alla vita) per "l'esistenza di una prassi amministrativa di sparizioni forzate e di una mancanza di indagini effettive". Lo Stato russo, escluso dalla CEDU in seguito all'invasione dell'Ucraina nel febbraio 2022, si e' inoltre reso colpevole di un gran numero di violazioni in Crimea, hanno valutato i giudici europei. La Corte rileva in particolare le violazioni dell'articolo 3 (divieto della tortura) a causa dei "maltrattamenti inflitti a soldati ucraini, a persone di origine etnica ucraina, a tatari di Crimea e a giornalisti". La CEDU denuncia anche "detenzioni segrete" delle stesse persone e invita Mosca a "prendere tutte le misure necessarie per garantire quanto prima il rimpatrio sicuro dei prigionieri in questione trasferiti dalla Crimea in istituti penitenziari situati sul territorio della Federazione russa". La Corte riconosce anche la Russia colpevole di "vessazioni e intimidazioni nei confronti di leader religiosi che non si conformano al culto ortodosso russo (in particolare preti ortodossi ucraini e imam)". La ritiene responsabile di una "repressione contro i media non russi" e di un divieto delle manifestazioni di sostegno all'Ucraina. I 17 giudici, che si sono pronunciati all'unanimita', hanno inoltre ritenuto che Mosca fosse venuta meno ai suoi obblighi a causa del "bando della lingua ucraina nelle scuole e della persecuzione degli studenti ukrainofoni".

Ucraina, Ue avvia negoziato adesione, "momento storico"

L'Unione europea ha avviato ufficialmente a Lussemburgo i negoziati di adesione dell'Ucraina. L'avvio del negoziato è stato definito "storico" sia a Bruxelles che a Kiev: "Un'Ucraina forte non e' possibile senza l'UE, e un'UE forte non è possibile nemmeno senza l'Ucraina", ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Chmygal all'apertura del tavolo. "Momento storico" anche per il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "I negoziati di adesione che apriremo oggi saranno rigorosi e impegnativi. Con determinazione e impegno, confidiamo nella vostra capacita' di raggiungere una conclusione positiva", ha dichiarato il ministro degli Esteri belga Hadja Lahbib, presidente di turno dell'Ue. Anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha accolto con favore questa "buona notizia". In dissenso, tra i paesi Ue, l'Ungheria di Viktor Orban: l'Ucraina e' ancora "molto lontana" dal soddisfare tutti i criteri prima di poter aderire ai Ventisette, ha detto il ministro ungherese degli Affari europei Janos Boka.

Farnesina: ingiustificato il blocco di Mosca sui media

Il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale condanna con forza la decisione della Federazione Russa di bloccare l'accesso sul suo territorio alle trasmissioni e ai siti di diversi media europei, tra cui gli italiani Rai, La7, La Repubblica e La Stampa. "Esprimiamo rammarico per la misura ingiustificata adottata nei confronti di queste emittenti e testate giornalistiche italiane, che hanno sempre fornito un'informazione oggettiva e imparziale sul conflitto in Ucraina. Questi media hanno seguito criteri di informazione oggettiva", sostiene la Farnesina in una nota. 

Kiev: momento storico, Ue forte non è possibile senza Ucraina

Nel suo intervento introduttivo alla prima conferenza intergovernativa per Kiev, il premier ucraino Denys Shmyhal ha definito l'avvio dei negoziati di adesione all'Ue come "un momento storico" che segna l'inizio di "un nuovo capitolo nelle relazioni tra l'Ue e l'Ucraina". "Un'Ucraina forte - ha detto - non è possibile senza l'Ue, così come un'Ue forte non è possibile senza l'Ucraina". "Oggi celebriamo un'importante vittoria sul cammino dell'Ucraina verso l'integrazione europea e, allo stesso tempo, l'avvio dei negoziati è un passo significativo verso la nostra grande vittoria comune", ha aggiunto. "Insieme prevarremo. Insieme costruiremo un'Europa sicura, prospera e forte da Lisbona a Lugansk, Slava Ukraïni!", ha concluso.

Regioni: "Ue più forte con adesione di Ucraina e Moldavia"

"Con l'avvio dei negoziati con Ucraina e Moldavia, l'Ue diventa più forte. L'allargamento è un dovere morale, una necessità geopolitica e un investimento strategico. È un'opportunità per tutti". Lo scrive via X il presidente del Comitato europeo delle regioni, Vasco Alves Cordeiro, dopo l'apertura formale dei negoziati di adesione all'Unione europea. Il Comitato "continuerà a sostenere le città e le regioni dei paesi candidati", ha aggiunto. 

Russia, il Brasile condanna l'attacco terroristico in Daghestan

Il governo del Presidente Luiz Inacio Lula Silva condanna l'attacco terroristico che ha provocato una ventina di morti e decine di feriti nel Daghestan, in Russia. "Nell'esprimere le proprie condoglianze alle famiglie delle vittime e dei feriti, il Brasile esprime la propria solidarietà al popolo e al governo russo e ribadisce il suo fermo ripudio di qualsiasi atto di terrorismo", si legge in una nota del ministero degli Esteri. 

Presidenza Ue: "Avviati negoziati di adesione con l'Ucraina"

Al via i lavori della prima conferenza intergovernativa per l'Ucraina che segnano di fatto l'apertura dei negoziati di adesione all'Unione europea. "Questo è un momento storico per tutti noi e segna una pietra miliare nelle nostre relazioni" ha dichiarato la ministra degli Esteri belga, Hadja Lahbib, a nome della presidenza di turno del Consiglio Ue. "Il vostro Paese fa parte dell'Europa, della storia, del patrimonio e della cultura europea" ha aggiunto, ricordando la decisione del Consiglio europeo del 14-15 dicembre 2023 di avviare i negoziati di adesione con Kiev. 

Kiev: "Cinque carri armati russi distrutti e un IFV, il risultato di un altro attacco fallito degli occupanti"

Zelensky: "La giustizia per i crimini russi è inevitabile"

Ogni criminale coinvolto nella pianificazione e nell'esecuzione" degli attacchi in Ucraina "deve sapere che sarà fatta giustizia. Speriamo di vederli dietro le sbarre". Lo scrive il leader ucraino Volodymyr Zelensky su X commentando i mandati di arresto emessi dalla Cpi contro l'ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. "La decisione indica cje la giustizia per i crimini russi contro gli ucraini è inevitabile" e che "nessun grado militare o nessun gabinetto può proteggere i criminali russi dalle loro responsabilità", ha aggiunto spiegando di aspettare "ulteriori mandati di arresto". 

Erdogan chiama Putin, incontro ad Astana il 3-4 luglio

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un colloquio telefonico con il collega russo Vladimir Putin. Il leader turco ha approfittato dell'occasione per porgere le condoglianze al governo russo per l'attentato terroristico che ha avuto luogo in Daghestan; i due leader si sono poi dati appuntamento nella capitale del Kazakistan Astana il prossimo 3-4 luglio, in occasione di una summit del gruppo di Shangai (Sco). Putin ed Erdogan hanno fatto un punto sulla crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, ma anche sugli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina.

Erdogan - Putin

©Ansa

Kiev su Cpi: "Decisione importante, Shoigu e Gerasimov pagheranno"

Dall'Ucraina arrivano le prime reazioni alla decisione della Corte penale internazionale che oggi ha emesso mandati d'arresto nei confronti dell'ex ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, e del capo di Stato Maggiore, Valery Gerasimov. Si tratta di una "decisione importante" per Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Shoigu e Gerasimov hanno responsabilità individuali - scrive sui social - Saranno ritenuti responsabili per il male".

Meloni: "Sull'Ucraina posizioni non sempre simili all'Ungheria". VIDEO

La Russia blocca 81 media Ue tra cui siti Rai, La Stampa e Repubblica**

Le autorità russe hanno imposto restrizioni nei confronti di ottantuno media europei in risposta alla decisione del Consiglio europeo di ''vietare le trasmissioni'' da oggi di Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta. Lo comunica il ministero degli Esteri russo sul suo sito Internet. Nell'elenco dei media europei presi di mira figurano anche il sito della Rai, de La Stampa e di Repubblica, come spiega l'agenzia di stampa Ria Novosti.

Nell'elenco compaiono anche i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, i quotidiani francesi Le Monde, La Croix, l'agenzia di stampa Afp e emittente radiofonica Radio France. La Russia ha poi imposto restrizioni ai quotidiani spagnoli El Mundo ed El Pais, oltre all'agenzia di stampa Efe, così come all'emittente statale austriaca Orf. Limitazioni sono state poste, tra gli altri, anche a pubblicazioni Politico ed Euobserver.

Il Consiglio di sicurezza russo: "L'azione della Cpi è parte della guerra ibrida"

Il mandato d'arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro l'ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu fa parte della "guerra ibrida dell'Occidente contro la Russia". Lo afferma il Consiglio di Sicurezza nazionale, di cui ora Shoigu è il segretario. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti. 

Mosca blocca accesso ai siti di 81 media di Paesi Ue

Sono 81 i media di Paesi della Ue di cui la Russia ha bloccato l'accesso ai siti in risposta ad analoghe misure prese dall'Unione contro i russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta. Il Paese più colpito, con nove media, è la Francia. E' quanto si legge in una nota del ministero degli Esteri. 

Ucraina, arrivato il secondo lotto spagnolo di missili Patriot

Il secondo lotto di missili antiaerei Patriot a lungo raggio inviati dalla Spagna è arrivato in Ucraina venerdi' scorso e si aggiunge a una prima spedizione dello scorso aprile. Lo hanno confermato a EFE fonti governative. La spedizione include, oltre ai Patriot, una seconda serie di carri armati Leopard, munizioni di vario tipo, tra cui artiglieria da 155mm, sistemi anti-droni, sistemi optronici di sorveglianza e monitoraggio di armi a distanza. 

Zelensky: "Da oggi verrà segnato l'inizio della nostra adesione all'Unione Europea: oggi si svolge la prima conferenza intergovernativa tra Ucraina e Ue"

Mandati d'arresto della Cpi per Shoigu e Gerasimov

La Corte penale internazionale ha emesso mandati d'arresto per l'ex ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e per il capo di stato maggiore Valery Gerasimov. Lo si legge sul sito della stessa Corte. Shoigu e Gerasimov sono accusati di "crimini di guerra" e "crimini contro l'umanità" per i danni provocati alla popolazione civile in Ucraina con i bombardamenti missilistici contro infrastrutture elettriche condotti dall'ottobre del 2022 al marzo del 2023. Secondo la Corte, ci sono elementi per ritenere che i raid fossero "diretti contro obiettivi civili", ma anche nel caso che a quel tempo tali strutture potessero essere qualificate come obiettivi militari, "i danni civili che potevano essere previsti sarebbero stati chiaramente eccessivi rispetto al vantaggio militare" auspicato. Gerasimov è ancora capo di stato maggiore, mentre Shoigu, che all'epoca era ministro della Difesa, è attualmente segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale. 

Ucraina, oggi 160mila famiglie senza elettricità in 6 regioni

Oltre 160mila famiglie ucraine in sei regioni del Paese sono rimaste oggi senza corrente elettrica a causa delle ostilità: lo ha reso noto il ministero dell'Energia, come riporta Ukrinform. In particolare, 81.400 consumatori sono rimasti senza elettricità nella regione di Donetsk, 42.500 nella regione di Kharkiv, 3.700 nella regione di Zaporizhzhia, 3.700 nella regione di Sumy, 1.500 nella regione di Chernihiv, 25.800 nella regione di Kherson e altri 2.300 nella città di Kherson.

Mondo: I più letti