I sequestratori, detenuti nel centro di custodia cautelare russo per terrorismo, hanno preso in ostaggio questa mattina due guardie carcerarie per alcune ore. Grazie a “un'operazione speciale” dei militari, i terroristi, accusati di appartenere all'Isis, sono stati neutralizzati e gli ostaggi liberati
Sei detenuti del carcere di Rostov sul Don in Russia, accusati di appartenere all'Isis, hanno preso in ostaggio questa mattina due guardie carcerarie per alcune ore. I sequestratori, detenuti per terrorismo, sono stati uccisi dai militari nel corso di “un'operazione speciale”. Come hanno riferito i servizi penitenziari in un comunicato ufficiale, “i criminali sono stati eliminati e i dipendenti presi in ostaggio sono stati rilasciati e non sono rimasti feriti".
La rivolta
Come ha riferito la Tass, citando le forze dell'ordine, gli ostaggi erano un ufficiale e un ispettore-supervisore del centro di custodia cutelare di Rostov, nel sud del Paese. I sei terroristi, che erano tenuti in celle separate, sarebbero riusciti a comunicare e avrebbero pianificato l'operazione da diversi mesi. I sequestratori, armati di coltello, manganello di gomma e ascia antincendio, hanno preso in ostaggio le due guardie e poi, come ha scritto l'agenzia Interfax, hanno chiesto un'auto per poter lasciare liberamente la struttura. "Un gruppo di sei prigionieri che ha preso in ostaggio due dipendenti ha chiesto di fornire loro un'auto e di uscire liberamente dal centro di detenzione preventiva. In risposta, hanno promesso di rilasciare gli ostaggi", hanno dichiarato i servizi di emergenza. Sul posto sono poi intervenuti il capo del servizio penitenziario federale russo per la regione di Rostov, e i rappresentanti delle forze dell'ordine e della procura. Nelle strade adiacenti al centro di custodia cautelare il traffico è stato limitato. Al momento gli inquirenti stanno indagando per capire se l'azione è stata coordinata dall'esterno.