Ucraina, summit in Svizzera. Zelensky: “Verso pace giusta”. Tajani: "Pronti nuovi aiuti"

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Il premier ucraino apre il summit in Svizzera: "Insieme stiamo facendo il primo passo verso una pace giusta". Il ministro degli Esteri Tajani alla plenaria: "Caro Zelensky, puoi contare sull'Italia, stiamo approvando anche un nuovo pacchetto di aiuti militari, perché senza la difesa non esiste nemmeno la ricostruzione dell'Ucraina". Le “proposte di pace” avanzate dal presidente russo Vladimir Putin “non sono serie”, ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, intervistato dall’emittente “Zdf”

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Meloni: “Dal G7 sostegno rafforzato all'Ucraina”

"Il G7 ribadisce l'impegno compatto per difendere il sistema internazionale di regole basato sul diritto, messo a repentaglio con la guerra di aggressione russa". Anche se c'era chi pensava il contrario, "intendiamo continuare a sostenere l'Ucraina e abbiamo scelto di rafforzare le nostre linee di azione con un impegno a 360 gradi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa al termine del G7 di Borgo Egnazia, ricordando "l'accordo non scontato" sui profitti degli asset russi, "da definire dal punto di vista tecnico nelle prossime settimane".

Cremlino: “Dal summit in Svizzera reazioni non costruttive”

“La Russia non invierà alcun messaggio ai partecipanti al vertice in Svizzera sull'Ucraina e spera che la prossima volta il conflitto venga discusso in un evento più costruttivo”. Lo ha dichiarato alla Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Non vogliamo comunicare nulla a loro. Vogliamo riunirci la prossima volta per un evento più sostanziale e costruttivo", ha affermato. Quanto alle reazioni dei partecipanti al summit in Svizzera all'iniziativa, Peskov ha aggiunto: "Ci sono molte reazioni ufficiali, dichiarazioni ufficiali di natura non costruttiva".

Ucraina: Meloni, da Putin iniziativa propagandistica

Le condizioni proposte dal presidente russo, Vladimir Putin, per terminare le ostilita' in Ucraina non costituiscono una proposta di pace bensi' "un'iniziativa propagandistica a uso interno". Lo ha affermato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella conferenza stampa finale del G7. Chiedere a Kiev di lasciare quattro regioni che "i russi non controllano nemmeno del tutto", ha sottolineato Meloni, "equivale a chiedere all'Ucraina di ritirarsi dall'Ucraina".


Kiev: “Dopo Svizzera pronti a dare piano di pace a Mosca”

L'Ucraina è pronta a presentare un piano di pace alla Russia ma questo avverrà in seguito ai risultati del vertice per la pace in corso in Svizzera e "senza scendere a compromessi sull'indipendenza, sulla sovranità e integrità territoriale". Lo ha annunciato il capo dell'ufficio del presidente, Andriy Yermak, su Canale 24, come riporta Rbc Ukraine. Yermak ha osservato che solo grazie al confronto in corso al vertice svizzero il piano di pace dell'Ucraina sarà pienamente pronto, aggiungendo che attualmente la parte ucraina sta cercando l'occasione per presentare questo piano ai rappresentanti della Russia "in un successivo vertice".

Cina: “Ucraina e Russia si trovino a metà strada”

Ucraina e Russia devono ritrovarsi "a metà strada per la pace". È l’invito lanciato dal vice rappresentante permanente all'Onu cinese Geng Shuang, che ha anche invitato le parti a iniziare i colloqui "il prima possibile". "Le armi possono porre fine a una guerra, ma non possono portare una pace duratura. La Cina invita le parti in conflitto a dimostrare volonta' politica, a riunirsi e ad avviare colloqui pacifici il prima possibile per raggiungere un cessate il fuoco e fermare le azioni militari”, ha detto il rappresentante cinese, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. 

Fonti: si pensa a un secondo vertice di pace in Arabia Saudita

Si sta già pensando "a un secondo vertice di pace in Arabia Saudita, con la possibile partecipazione della Russia", ma questo richiederebbe anche l'accettazione da parte di quest'ultima dei principi fondamentali della Carta dell'Onu - compresa l'integrità territoriale dell'Ucraina, ndr - e quindi tutto "è ancora in alto mare". Lo ha fatto un alto funzionario europeo a conoscenza diretta del dossier.

Scholz: “Riserve su nuove sanzioni Ue a Mosca, ma nessun blocco”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato le riserve di Berlino sul quattordicesimo pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia, ma ha respinto le accuse di ostruzionismo al tavolo negoziale. "No, non stiamo bloccando le sanzioni, come per tutti gli altri pacchetti stiamo lavorando intensamente con tutti gli altri e vogliamo garantire che tutto venga gestito nel modo più pragmatico possibile", ha detto ai microfoni delle principali tv tedesche a margine del G7 a Borgo Egnazia. Le misure sul tavolo dei Ventisette puntano in particolare a impedire a Mosca di aggirare le sanzioni per comprare tecnologia occidentale con cui la sua industria bellica potrà produrre armi per la guerra in Ucraina.

Usa: 1,5 miliardi in aiuti civili all'Ucraina

Oggi, nell'ambito del Summit per la pace in Ucraina e del suo sesto incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la vicepresidente Usa Kamala Harris annuncia che gli Stati Uniti forniranno oltre 1,5 miliardi di dollari attraverso lo Usaid e il Dipartimento di Stato per sostenere la popolazione ucraina dal punto di vista civile. È quanto si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca. 

Ucraina: Borrell, "Russia aggressore, non interessata a pace"

La "continua aggressione della Russia contro l’Ucraina" dimostra che Mosca non ha "alcun reale interesse nella pace. Le richieste inaccettabili di Vladimir Putin mirano a legittimare l’invasione e a minare gli sforzi di pace, mentre la Russia si riarma e si prepara per una lunga guerra". Lo dice via social l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, che oggi e domani parteciperà alla conferenza sull'Ucraina organizzata dal governo svizzero nel resort di Buergenstock, nel comune di Stansstad (Canton Nidvaldo, Svizzera). Secondo Borrell, "l'aggressore non può dettare le condizioni per il cessate il fuoco. La Carta delle Nazioni Unite e la Risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, sostenuta da 141 Paesi, traducono in pratica i principi della Carta delle Nazioni Unite. Sono ansioso di partecipare al prossimo summit per la pace, che riaffermerà questo concetto".

Zelensky e Milei al Burgenstock per vertice pace

Cominciano ad arrivare le delegazioni al Burgenstock, il resort nei pressi di Lucerna dove oggi e domani si terrà la conferenza di pace alla quale parteciperanno 57 capi di Stato e di governo. Tra i primi a essere presenti il presidente argentino Javier Milei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il summit si aprirà alle 17,30

Usa annunciano 1,5 miliardi in aiuti civili all'Ucraina

Oggi, nell'ambito del Summit per la pace in Ucraina e del suo sesto incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la vicepresidente Usa Kamala Harris annuncia che gli Stati Uniti forniranno oltre 1,5 miliardi di dollari attraverso lo Usaid e il Dipartimento di Stato per sostenere la popolazione ucraina dal punto di vista civile. Lo si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca. 

Zelensky è arrivato al Burgenstock per il vertice di pace

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato al Burgenstock, il resort extra lusso vista lago nei pressi di Lucerna, in Svizzera. Alla conferenza di pace sono attese 100 delegazioni, tra cui 57 capi di Stato o di governo. Nel primo pomeriggio Zelensky incontrerà la stampa accreditata. Verso le 17:30 invece ci sarà l'apertura ufficiale dei lavori.

Ucraina: Scholz, opinione pubblica russa vuole pace

La proposta di Vladimir Putin per la pace in Ucraina, per quanto irricevibile da Kiev, è legata al crescente desiderio della popolazione russa che il conflitto finisca. Lo ha sostenuto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un'intervista concessa all Ard ai margini dei lavori del G7. Secondo Scholz la proposta di Putin e' diretta principalmente all'opinione pubblica interna che vuole la fine del conflitto. "Ed èper questo che vuole offuscare e oscurare il fatto che è stato lui a iniziare una guerra brutale e che la sta continuando immutata", ha aggiunto. "Cio' di cui abbiamo bisogno non è una pace dettata, ma una pace giusta e giusta che tenga conto dell'integrita' e della sovranità dell'Ucraina", ha detto ancora Scholz.

Cina, Ucraina e Russia si trovino a metà strada per la pace

La Cina invita la Russia e l'Ucraina "a incontrarsi a metà strada" e "ad avviare tempestivamente i colloqui di pace per  raggiungere un cessate il fuoco e la fine della guerra". Lo ha affermato il vice rappresentante permanente della Cina presso l'Onu, Geng Shuang, alla riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite convocata su richiesta della Russia alla vigilia del vertice di pace in Svizzera oggi e domani in Svizzera. Lo riporta China Times. Geng Shuang ha affermato che "la posizione della Cina sulla questione ucraina è coerente e chiara" e che continuerà "a mantenere una stretta comunicazione con tutte le parti" 

Scholz, "il piano di pace di Putin non è serio"

Il piano del presidente russo Vladimir Putin per l'avvio dei colloqui di pace con l'Ucraina "non sono serie". Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz intervistato dall'emittente Zdf a margine del G7 a Borgo Egnazia. "Tutti sanno che le proposte non erano state presentate in modo serio, ma che avevano piuttosto a che fare con la conferenza di pace in Svizzera" e "puntano a distrarre" dai lavori a Lucerna al via oggi, ha sottolineato Scholz. Il presidente russo, ha evidenziato Scholz, vuole "dettare" il suo "sogno imperialista". "Quello di cui abbiamo bisogno non è una pace dettata, ma una pace giusta, che si concentri sull'integrità" territoriale "e sulla sovranità", ha osservato il cancelliere tedesco, senza escludere in futuro un colloquio con Putin. "Una conversazione del genere ha senso solo se c'è qualcosa di specifico di cui parlare", ha tuttavia precisato.

Ucraina: inviato Pechino all'Onu sollecita Kiev e Mosca ad avviare negoziati il prima possibile

Il vice Rappresentante permanente della Cina al Palazzo di Vetro Geng Shuang, sollecita Kiev e Mosca, in coincidenza con l'inizio della Conferenza per la pace in Ucraina in Svizzera, ad avviare al più presto negoziati di pace. "Le armi possono porre fine a una guerra, ma non possono portare a una pace duratura. La Cina sollecita le parti coinvolte nel conflitto a dimostrare volontà politica, a riunirsi, e avviare negoziati di pace il prima possibile per arrivare a un cessate il fuoco e porre fine ad azioni militari", ha affermato Shuang, dopo che ieri Vladimir Putin ha presentato una sua proposta di pace basata sulla perdita, per Kiev, dei territori ucraini occupati dalla Russia e dalla rinuncia dell'adesione alla Nato

Ucraina: Kiev bombarda cittadina russa sul confine, 5 morti

Cinque persone sono morte sotto i bombardamenti ucraini sulla citta' di confine russa di Chebekino nella regione di Belgorod. "Quattro corpi sono stati recuperati dalle macerie" di una casa parzialmente crollata, e una donna è morta in ospedale, ha detto il governatore della regione. Sei civili sono rimasti feriti negli attacchi della tarda serata di ieri che hanno distrutto un edificio di cinque piani. Chebekino e' una cittadina di 40.000 abitanti situata molto vicino al confine con l'Ucraina, a meno di 100 km da Kharkiv.


Governatore russo: 5 morti in raid ucraino su Shebekino

Sono cinque le vittime accertate nel crollo parziale di una palazzina colpita nella notte tra venerdì e sabato da un bombardamento ucriano nella cittadina russa di Shebekino, nella regione di Belgorod. Lo riferisce la Tass che cita il governatore, Vyacheslav Gladkov. Nelle precedenti notizie si parlava solo di feriti. "I resti di 4 persone sono stati recuperati dalle macerie. Purtroppo, una quinta è morta. Si tratta di una donna che è stata portata all'ospedale regionale. È stata operata, ma il suo cuore si è fermato più volte. Nonostante i ripetuti tentativi dei medicidi rianimarla, la donna è morta", ha scritto su Telegram Gladkov. Sei le persone rimaste ferite nello stesso bombardamento. 

Da Germania stop a nuovo pacchetto sanzioni contro Russia

I rappresentanti permanenti dell'UE non sono riusciti a concordare nuove sanzioni contro la Russia a causa della posizione della Germania. Lo riferisce Politico. "Berlino è preoccupata per l'ampliamento di una misura che costringerebbe le aziende dell'Ue a garantire che i loro clienti non possano vendere beni sanzionati a Mosca", scrive il quotidiano, spiegando che "la Germania teme che le sue piccole imprese soffriranno se la misura verrà estesa a prodotti di uso civili come quelli chimici o le attrezzature per la lavorazione dei metalli".

Ucraina, quali sono i Paesi europei che hanno donato più armi a Kiev?

Secondo indiscrezioni, gli Usa e diversi Alleati sarebbero favorevoli a  concedere che il materiale militare da loro inviato a Kiev  sia usato  colpire il territorio russo. Le Nazioni che hanno investito di  più in  armamenti destinati all’Ucraina - in rapporto al loro Pil - sono   Estonia, Danimarca e Lituania, mentre l’Italia si trova all’estremo  opposto insieme a Spagna e Grecia I DATI

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