Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Miller. "Stiamo cercando di evitare una escalation" al nord di Israele e di "gestire" la situazione, ha aggiunto, sottolineando che un cessate il fuoco a Gaza allenterebbe la tensione in tutta l'area, anche al nord di Israele. Netanyahu: "Siamo pronti ad un'azione molto forte nel nord. In un modo o nell'altro ripristineremo la sicurezza al nord del Paese". Il Qatar aspetta “risposte chiare” sulla proposta della Casa Bianca per la tregua a Gaza
Drone su città nord Israele, 11 feriti di cui uno grave
Undici persone sono rimaste ferite, di cui una gravemente, in un presunto attacco con droni sulla citta' di Hurfeish, nel nord di Israele. Lo ha riferito il direttore generale dei soccorsi Eli Bin a Channel 12, aggiungendo che tre persone risultano in condizioni moderate e le altre sono leggermente ferite. Secondo quanto riportato da Haaretz, le sirene d'allarme non sono risuonate.
Papa: mai più guerra, uomini lo hanno dimenticato
'Mai piu' la guerra!'. Papa Francesco, nel suo messaggio per l'80* anniversario dello sbarco in Normandia, cita l'intervento del suo predecessore Paolo VI dalla tribuna dell'Onu dell'ottobre 1965. "Mai piu' la guerra! - scrive Papa Francesco - se, per molti decenni, il ricordare gli errori del passato ha sostenuto la ferma volonta' di fare tutto il possibile per evitare che si possa verificare un nuovo conflitto mondiale aperto, constato con tristezza che oggi non e' piu' cosi' e che gli uomini hanno la memoria corta. Possa questa commemorazione aiutarci! E' preoccupante, infatti, che l'ipotesi di un conflitto generalizzato sia talvolta di nuovo presa seriamente in considerazione, che i popoli siano via via familiarizzati con questa eventualita' inaccettabile. I popoli vogliono la pace!
Media: premier Qatar e capo 007 Egitto hanno incontrato dirigenti Hamas
Il primo ministro del Qatar, Mohammed Bin Abdul Rahman Al Thani, ed il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel, hanno incontrato oggi a Doha alcuni dirigenti di Hamas per discutere la proposta sul tavolo per un accordo sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito sul social X il giornalista di Axios, Barak Ravid, secondo cui un funzionario gli ha assicurato che sono in corso sforzi per raggiungere un'intesa
L'Ue invita Israele a un Consiglio di Associazione ad hoc
L'Unione Europea, a quanto si apprende da fonti comunitarie, ha inviato al governo Netanyahu l'invito per la convocazione del Consiglio di Associazione Ue-Israele. "A seguito dell'accordo della scorsa settimana al Consiglio Affari Esteri, ho inviato l'invito al ministro degli Esteri Israel Katz per un Consiglio di Associazione Ue-Israele ad hoc", ha scritto su X l'Alto Rappresentante Josep Borrell. Nel corso del Consiglio Affari Esteri è emersa l'indicazione di verificare il rispetto dei termini dell'Accordo di Associazione, che ha tra le condizioni per la sua legittimità il rispetto dei diritti umani da parte di entrambi le parti.
Gallant: negoziati con Hamas solo sotto il fuoco
"Tutti i negoziati con Hamas avverranno solo sotto il fuoco". Lo ha detto, riferendosi alla trattative per una nuova tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi, il ministro della difesa Yoav Gallant che oggi ha volato sui confini con Gaza e il Libano. "Gli attacchi dell'Idf sono visibili su ogni fronte. Andremo avanti e - ha aggiunto - logoreremo il nemico".
Violenti incidenti a Gerusalemme
A poche ore dall'inizio della 'Marcia delle bandiere' per il 'Jerusalem day' sono segnalati dai media violenti incidenti tra giovani ebrei ed arabi in Città Vecchia. Secondo il sito Ynet dai giovani ebrei è stato aggredito il giornalista di Haaretz Nir Hasson. La 'Marcia' avrà inizio alla Porta di Damasco che immette nella parte araba della Città Vecchia e pii dovrebbe proseguire al suo interno. Il ministro della sicurezza nazionale e leader di destra radicale Itamar Ben Gvir ha annunciato la sua presenza alla Marcia alla quale, secondo stime della polizia, dovrebbero partecipare circa 20.000 persone con 3.000 i poliziotti schierati.
Israele: salute Netanyahu, reporter denunciati per diffamazione
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu fatto causa per diffamazione ai giornalisti Ben Caspit e Ori Misgav e l'attivista Gonen Ben Yitzhak, sostenendo che i tre hanno diffuso "informazioni false e dannose" sulla sua salute, sostenendo che "è malato di cancro al pancreas". Secondo quanto riferito da Times of Israel, il capo di governo ha chiesto un risarcimento fino a 500.000 shekel (135.000 dollari), sostenendo che si tratta di "bugie e falsità". "Il primo ministro è una persona perfettamente sana per la sua età", si sottolinea nella denuncia
Msf, ieri 70 morti e 300 feriti all'ospedale di Al Aqsa
Gli attacchi israeliani nell'area di mezzo della Striscia di Gaza hanno causato ieri 70 morti e oltre 300 feriti. Vittime e sopravvissuti, in maggioranza donne e bambini, sono stati portati all'ospedale di Al-Aqsa, struttura in cui opera Medici Senza Frontiere (Msf). "L'odore di sangue nel pronto soccorso è insopportabile -dichiara Karin Huster, responsabile medica di Msf a Gaza- ci sono persone stese ovunque. I corpi sono stati portati in sacchi di plastica. La situazione è apocalittica". Le équipe mediche dell'ospedale di Al-Aqsa, una delle poche realtà sanitarie ancora funzionanti nell'area di mezzo, tentano di far fronte all'enorme afflusso di pazienti, molti dei quali con gravi ustioni, ferite da schegge, fratture e altre lesioni traumatiche. "Con la folle escalation di violenza in varie località della Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore, e mentre il valico di Rafah è chiuso da oltre un mese, il sistema sanitario è al limite del collasso" aggiunge Huster. In un comunicato stampa, Msf dichiara che "i ripetuti attacchi sono inaccettabili e le conseguenze sui civili dimostrano il totale disprezzo per le vite umane a Gaza. Questa catastrofe provocata dall'uomo deve finire subito". (ANSA).
Israele spara proiettili fosforo bianco in sud Libano
Human Rights Watch ha accusato Israele di utilizzare controverse munizioni al fosforo bianco contro il sud del Libano nella sua quotidiana guerra a bassa intensità con Hezbollah. "L'uso diffuso di fosforo bianco da parte di Israele nel sud del Libano sta mettendo i civili in grave rischio e sta contribuendo allo sfollamento dei civili", ha affermato l'organizzazione umanitaria in un rapporto. Hrw ha "verificato l'uso di munizioni al fosforo bianco da parte delle forze israeliane in almeno 17 comuni nel sud del Libano da ottobre", inclusi cinque in cui sono state "utilizzate illegalmente su aree residenziali popolate". Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato di aver registrato 178 persone affette da "esposizione chimica dovuta al fosforo bianco" da ottobre, una cifra che non distingue tra combattenti e civili. Di fronte alle accuse, l'esercito israeliano già a ottobre aveva fatto sapere che le sue procedure richiedono che i proiettili al fosforo bianco "non vengano utilizzati in aree densamente popolate, fatte salve alcune eccezioni". "Ciò è conforme e va oltre i requisiti del diritto internazionale".
Per il New York Times: "da Israele campagna social in Usa a favore guerra"
Israele ha organizzato e pagato lo scorso anno una campagna di influenza con messaggi pro-Israele indirizzati a legislatori e il pubblico americani per promuovere il sostegno alla guerra a Gaza. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali il ministero degli affari della diaspora israeliano ha destinato all'operazione 2 milioni di dollari e ha assunto Stoic, società di marketing politico, per condurre la campagna che conta su centinaia di account falsi su X, Facebook e Instagram.
Egitto: Egitto: "bene riconoscimento Palestina da parte della Slovenia"
"L'Egitto accoglie con favore la decisione del governo e del parlamento sloveno di riconoscere lo Stato di Palestina. Un passo importante per sostenere i diritti legittimi dei palestinesi a stabilire un proprio Stato indipendente e sostenere gli sforzi internazionali volti a materializzare la soluzione a due Stati". Lo afferma in un tweet il ministero degli Esteri egiziano
Leader ebraici europei: Borrell fomenta antisemitismo. MAa per la UE è falso
E' scontro tra i leader europei dell'ebraismo e l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera, Josep Borrell. In una riunione svoltasi ieri ad Amsterdam i leader ebraici europei e i rappresentanti delle comunità ebraiche del continente hanno accusato Borrell di contribuire all'antisemitismo in corso in Europa adottando un pregiudizio anti-Israele. Accuse che il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'Ue, Peter Stano, ha "rigettato in maniera forte". "Accettiamo che le critiche a un governo democraticamente eletto siano normali, ma notiamo con grande preoccupazione che l'Alto rappresentante dell'Unione europea Josep Borrell ha dimostrato - sia prima che dopo il 7 ottobre - e attraverso il suo portavoce Peter Stano, un chiaro e ripetuto pregiudizio anti-israeliano che ha contribuito in modo significativo al continuo antisemitismo e al vilipendio dello Stato di Israele nel suo complesso nello spazio pubblico europeo", si legge nella risoluzione approvata dal vertice dei leader dell'ebraismo, rilanciata dall'European Jewish Press. "Rigettiamo in maniera forte ogni accusa contro l'Alto rappresentante Ue. Borrell, in rappresentanza dell'Ue, sta cercando di formare un consenso su posizioni e azioni dell'Unione" riguardo a quanto accade in Medio Oriente, ha replicato Stano nel corso del briefing della Commissione. "Borrell - ha aggiunto - non ha alcun pregiudizio nei riguardi di Israele, è preoccupato dalla perdita di vite innocenti sia nell'attacco del 7 ottobre sia nelle ostilità in corso a Gaza. Questo non è antisemitismo, è cercare di andare avanti e formare un contributo europeo per una soluzione".
A Milano bandiera della Palestina sulla facciata del Duomo
Una grande bandiera della Palestina è stata appesa sulla facciata principale del Duomo di Milano, proprio tra le due guglie principali. Lo rende noto il consigliere comunale dei Verdi Carlo Monguzzi che ha spiegato come, in piazza, la bandiera é comparsa "tra gli applausi della gente". Al momento non sono noti gli autori del gesto.
M.O.: Nyt, governo Israele dietro campagna influenza in Usa
C'è il governo israeliano dietro una campagna di pressione su larga scala promossa negli Stati Uniti per influenzare principalmente parlamentari di colore e giovani progressisti, è quanto rivelato dal New York Times, citando quattro fonti vicine al dossier. L'operazione, la cui esistenza è stata segnalata per la prima volta da Haaretz a marzo, è stata lanciata dopo l'inizio della guerra a Gaza con l'obiettivo di ottenere sostegno pubblico al conflitto contro Hamas in alcuni segmenti della società americana. Secondo un'inchiesta dell'organizzazione Fake Reporter, la campagna ha fatto ampio uso di siti web e profili social falsi per promuovere contenuti filo-israeliani, anti-palestinesi e anti-musulmani, nonchè diffondere disinformazione sull'antisemitismo nei campus americani. Il progetto e' stato gestito dalla società di marketing di Tel Aviv, Stoic, che è stata pagata 2 milioni di dollari dal ministero della Diaspora guidato da Amichai Chikli. ChatGPT è stata utilizzata per creare post, che includevano tre falsi siti di notizie in lingua inglese con articoli pro-Israele. Meta, proprietaria di Facebook e Instagram, ha "interrotto l'operazione" dalla scorsa settimana, ha precisato il Nyt.
Ben Gvir, non voteremo con governo se non vediamo intesa
'Potere ebraico', il partito di Itamar Ben Gvir, non voterà con la coalizione di governo di cui fa parte finchè il premier Benyamin Netanyahu non renderà noto integralmente l'accordo sulla possibile tregua con Hamas. "Il premier - ha denunciato il partito - nasconde la bozza dell'accordo con Hamas che prevede una clausola sulla fine della guerra, e addirittura evita di presentarla al ministro Ben Gvir nonostante la sua promessa".
M.O.: Hamas, bilancio morti a Gaza sale a 36.586
Il ministero della Sanita' di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 36.586 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sette mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 36 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 83.074 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.
Mo: stallo su cessate fuoco, perché Hamas e Israele diffidano da proposta Usa
Si registra un "momento di stallo" sulla proposta di accordo per un cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi avanzata nei giorni scorsi dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo ha riconosciuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un'intervista a La7, mentre il direttore della Cia, William Burns, ed il consigliere speciale per il Medio Oriente di Biden, Brett McGurk, sono volati rispettivamente in Qatar e Egitto per tentare di imprimere l'accelerazione decisiva sull'intesa.
Proprio Doha ed Il Cairo sono i due tavoli in cui si continua a giocare la partita dei negoziati. Oggi nella capitale dell'emirato del Golfo è previsto un incontro trilaterale Usa-Egitto-Qatar alla presenza, oltre che di Burns, del suo omologo egiziano, Abbas Kamel e del primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdurrahman Al Thani. Sempre a Doha, i mediatori egiziani e del Qatar contatteranno i leader di Hamas per convincerli a mostrare flessibilità sull'ultima proposta. Intanto una delegazione che rappresenta i due dei più stretti alleati di Hamas - la Jihad islamica e il Fronte popolare per la liberazione della Palestina - è arrivata al Cairo per colloqui con funzionari egiziani.
Gli Stati Uniti sembrano più che mai decisi a fermare l'operazione a Gaza. Da settimane il pressing di Washington su Tel Aviv si è intensificato. Lo stesso Biden in un'intervista al Time ha risposto che "ci sono tutte le ragioni per trarre questa conclusione" alla domanda se fosse d'accordo con chi in Israele ritiene che Netanyahu stia prolungando il conflitto per i propri interessi politici. Posizione rivista poche ore dopo, quando alla Casa Bianca ha detto di non pensare che il leader israeliano stia facendo la guerra per giochi politici, riconoscendo che Israele ha "un problema serio".
Salvini: "Riconoscere Palesina oggi sarebbe avallo ad Hamas"
"Riconoscere lo Stato di Palestina oggi rischia di essere letto come un avallare le violenze di Hamas. La prospettiva sono due popoli e due stati, non oggi, perchè altrimenti gli estremisti islamici rivendicherebbero come un successo le stragi e gli sgozzamenti e gli stupri del 7 ottobre. E' una prospettiva non di domani mattina: presto, spero, ma non adesso perchè potrebbe essere letto come un cedimento al terrorismo islamico". Lo ha detto il vice premier Matteo Salvini.
Corte Israele prolunga bando a al Jazeera, "legame con Hamas"
Il Tribunale di Tel Aviv ha approvato la richieste del ministro delle comunicazioni Shlomo Karhi di estendere il bando per altri 35 giorni nei confronti dell'emittente del Qatar al Jazeera. La motivazione del Tribunale si basa sul fatto che c'è uno "stretto legame" tra l'emittente e Hamas e che questo arreca "danni reali alla sicurezza di Israele". Il ministro aveva chiesto, invece di 35, 45 giorni.
Israele voterà un aumento di riservisti da 300.000 a 350.000
Il governo israeliano dovrebbe votare oggi l'aumento da fine agosto del richiamo dei riservisti nell'Idf da 300mila a 350mila. Lo hanno riferito i media. L'incremento consentirà - è stato spiegato - il servizio continuato dei riservisti attivi che sono tenuti a continuare l'arruolamento.