Guerra Ucraina Russia, Biden dà permesso a Kiev di colpire la Russia con armi Usa

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Secondo un funzionario statunitense citato da "Politico", il presidente Usa ha segretamente autorizzato l'Ucraina a colpire in territorio russo con armi Usa, ma solo nell'area vicino a Kharkiv e non a lungo raggio. Stoltenberg: "Quando i leader si incontreranno a luglio, al vertice Nato, prenderanno importante decisioni: le sfide che affronta l'Ucraina sono molteplici e può ancora prevalere ma solo con il forte sostegno dagli alleati Nato". Peskov: "L'escalation a cui stiamo assistendo avrà le sue conseguenze"

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Tajani: "Kiev impegnata a rispettare gli accordi sulle nostre armi"

"C'è un impegno da parte dell'Ucraina a rispettare gli accordi e l'utilizzo delle armi è sotto controllo e devono sempre comunicare all'Italia come usano le armi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Praga. 

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Fonti militari: "Volchansk è in fiamme, combattiamo casa per casa"

Una battaglia feroce casa per casa con le truppe russe che cercano di avanzare, incontrando un'accanita resistenza. Così fonti militari ucraine descrivono i combattimenti a Volchansk, la cittadina nella regione di Kharkiv a pochi chilometri dal confine, presa d'assalto dalle truppe di Mosca, che dal 10 maggio hanno lanciato una nuova offensiva varcando la frontiera nord-orientale. Mentre nelle stesse ore la Russia dà notizia di un bombardamento con missili americani Atacms sulla città di Kerch in Crimea, a poca distanza dallo strategico ponte che collega la penisola sul Mar Nero con il territorio russo. Volchansk "è in fiamme", ha riferito il servizio stampa della brigata ucraina Lyut, che ha anche pubblicato un video dei combattimenti, affermando che i soldati russi "incontrano una forte resistenza". Da parte sua il comandante delle forze armate, Alexander Syrsky, ha reso noto che l'esercito di Mosca sta aumentando il numero delle truppe nell'area della stessa Volchansk e in quella di Strelech-Liptsy, ma si è detto convinto queste forze per ora "non sono sufficienti per un'offensiva su vasta scala". 

Tajani: "No alle armi italiane per colpire la Russia"

Alla riunione informale dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato, che prendera' il via questa sera a Praga, "ribadirò la posizione dell'Italia, ovvero che non invieremo alcun militare a combattere contro i russi in territorio ucraino e che le armi italiane non potranno essere utilizzate per colpire il territorio russo. Lo impedisce la nostra Costituzione". Lo ha detto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, in un punto stampa all'ambasciata italiana a Praga. 

Ft, accordo sulla sicurezza Biden-Zelensky al G7 in Italia

Gli Stati Uniti sono vicini a firmare un patto di sicurezza bilaterale con l'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando funzionari statunitensi, secondo cui Zelensky e Biden dovrebbero firmare l'intesa a margine della riunione del G7 in Italia, alla vigilia del vertice di pace del 15 e 16 giugno in Svizzera, dove la presenza del capo della Casa Bianca non è confermata malgrado gli auspici ucraini. 

Zelensky: "I nuovi accordi di sicurezza per l’Ucraina forniscono maggiore forza e opportunità per proteggere il nostro popolo. Tre documenti più solidi che sanciscono il sostegno a lungo termine per il nostro popolo sono stati firmati con Spagna, Belgio e Portogallo"

Tajani: "Trattativa con Putin solo con situazione di equilibrio". VIDEO

Macron vuole una coalizione per inviare istruttori in Ucraina

Comincia a prendere forma l'idea della Francia di inviare in Ucraina "istruttori militari", che qualche giorno fa è stata prima diffusa da Kiev, che aveva parlato di un loro arrivo imminente, poi corretta da Parigi, che la inseriva nell'ambito dei "cantieri" in corso di discussione con gli ucraini. Secondo Le Monde, Emmanuel Macron "cerca di mettere insieme dei Paesi volontari per formare, sul posto, le forze di Kiev assediate dalle truppe di Mosca". "Se la Germania continua ad essere molto prudente - precisa il quotidiano - la Lituania è pronta a unirsi alla coalizione". "Nulla è concluso - spiega Le Monde - ma l'invio di istruttori francesi ed europei in Ucraina potrebbe essere una questione di settimane, o anche di giorni. Secondo le nostre informazioni, Parigi cerca di mettere in piedi una coalizione di Paesi volontari" e "le consultazioni dovrebbero accelerare nei prossimi giorni, così da consentire un annuncio in occasione della visita in Francia del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in occasione degli 80 anni dello sbarco in Normandia, il 6 e 7 giugno". "Emmanuel Macron - continua Le Monde - potrebbe in quell'occasione svelare i contorni dell'iniziativa". "L'idea - sempre secondo le fonti del quotidiano - sarebbe di inviare in un primo tempo qualche decina di specialisti, per individuare i bisogni di formazione. Poi, in un secondo tempo, una missione di qualche centinaio di militari". Si tratterebbe di "allenare degli sminatori o, come si immagina da parte francese, formare soldati di una nuova brigata motorizzata". "Se la Germania continua ad essere molto prudente sull'invio di militari in Ucraina, compresi gli istruttori - spiega Le Monde - diversi Paesi sarebbero disposti a unirsi alla coalizione". Sarebbe pronta la Lituania, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri di quel paese, Gabrielius Landsbergis, a metà maggio, ma anche i britannici sarebbero interessati

Ucraina, Stoltenberg: "Via restrizioni su uso armi occidentali"

"Penso che sia arrivato il momento di rimettere in discussione alcune delle restrizioni" riguardanti l'uso delle armi occidentali da parte di Kiev "per consentire agli ucraini di difendersi". Lo ha ribadito il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a Praga, dove questa sera e domani si terra' una riunione informale dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato. Nella capitale ceca, Stoltenberg ha confermato che al vertice Nato di Washington, in programma dal 9 all'11 luglio, la Nato cercherà di rafforzare il proprio sostegno all'Ucraina con un "impegno finanziario pluriennale", senza fornire importi

Di Maio: "Ritiro querela, la persona ha chiesto scusa e fatto donazione al fondo pro-Kiev"

Qualche anno fa avevo querelato una persona per minacce e offese sui social a seguito della nostra decisione come Governo di sequestrare 900 milioni di euro di asset russi. Una decisione che rivendico, vista l'aggressione russa dell'Ucraina. Il signore in questione recentemente mi ha chiesto di ritirare quella querela." Lo dichiarato l'ex ministro degli Esteri e inviato Ue Luigi Di Maio. Il sequestro di 900 milioni di asset appartenenti a oligarchi russi risale all'aprile del 2022, poche settimane dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. Per il ritiro della querela "io ho posto due condizioni: che mi inviasse una lettera di scuse; che facesse una donazione al fondo per il supporto dell'esercito ucraino. Oggi ho ricevuto la sua lettera ed ho anche accertato che ha contribuito - per la cifra concordata - al sostengo della resistenza ucraina. Questo ritrovato senso delle istituzioni e del rispetto delle decisioni assunte - anche se tardivo - costituisce tutti presupposti per il ritiro della querela", ha spiegato Di Maio

Le posizioni dei Paesi Nato sugli strike in Russia

Ecco come si pongono gli alleati della Nato - perlomeno quelli che inviano capacità militari - riguardo alla possibilità di rimuovere le restrizioni sull'uso delle armi fornite all'Ucraina, contemplando dunque la possibilità di colpire obiettivi militari in Russia e non solo nei territori occupati (incluso la Crimea). * FAVOREVOLI - Sulla base delle ultime dichiarazioni in questo campo si contano Finlandia, Svezia, Paesi Baltici, Polonia, Repubblica Ceca, Danimarca, Olanda, Regno Unito, Canada e Francia (con tutta probabilità anche la Romania). * CONTRARI - Qui si contano Italia, Spagna, Belgio, Ungheria, Slovacchia e, probabilmente, Bulgaria. * INDECISI - Stati Uniti e Germania. 

Stoltenberg: "Kiev può prevalere solo con forte aiuto Nato"

"Quando i leader si incontreranno a luglio, al vertice Nato, prenderanno importante decisioni: le sfide che affronta l'Ucraina sono molteplici e può ancora prevalere ma solo con il forte sostegno dagli alleati Nato". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg a Praga nel corso di una dichiarazione con il premier ceco Peter Fiala. 

Zelensky sarà a Riad alla vigilia del vertice di pace

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà  in Arabia Saudita sabato primo giugno, secondo una fonte diplomatica di Rbc-Ukraine che sottolinea come la visita abbia l'obiettivo di ottenere sostegno prima del vertice di pace in Svizzera. Al summit sono stati invitati più di 150 paesi, la Russia non è in questa lista. Tra i partecipanti confermati c'è la Costa d'Avorio, che per la prima volta parteciperà a un evento del genere su iniziativa dell'Ucraina. 

Tajani a Praga per riunione Nato: "Pieno sostegno a pace giusta ma no nostre truppe"

Il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sarà oggi e domani in missione a Praga per partecipare alla riunione informale dei ministri degli Esteri della Nato in preparazione del vertice di Washington (9-11 luglio), che segnerà il 75mo anniversario dell’Alleanza. “Alla riunione di Praga porterò le priorità dell’Italia, anche come Presidenza del G7: pieno sostegno all’Ucraina fino al raggiungimento di una pace giusta, complessiva e duratura, ma senza schierare le nostre truppe sul terreno perché non siamo in guerra contro la Russia; impegno a un incremento graduale e sostenibile delle spese per la Difesa, ma tenendo in debita considerazione il contributo che diamo in termini di uomini e mezzi alle missioni della Nato; rafforzamento della collaborazione coi Paesi partner dell’Indo-Pacifico; maggiore attenzione al Fianco Sud, che è una priorità strategica per il nostro Paese”, ha dichiarato il vice premier.


Gentiloni: "Armi? Non spetta Commissione decidere"

L’importante  sia importante conservare una linea molto chiara che è la nostra linea della Commissione europea, cioè che noi sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo in cui sarà necessario”. Così il Commissario Ue, Paolo Gentiloni, che, a margine della visita a un cantiere torinese del Pnrr, a chi gli domandava se questo contempla anche l’uso delle armi in Russia, ha risposto “questo è un dibattito che si sta sviluppando non spetta alla Commissione dire esattamente come ogni Paese deve comportarsi, dobbiamo sapere che la minaccia è molto consistente e che quindi la risposta deve essere adeguata”-


Gentiloni: "Sosterremo l'Ucraina tutto il tempo necessario"

"L'importante penso sia conservare una linea molto chiara, che è la linea della Commissione europea, cioè che noi sosterremo l'Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario". Ad affermarlo, a margine di una visita al cantiere Pnrr del parco del Valentino di Torino, il commissario europeo Paolo Gentiloni interpellato a proposito del conflitto fra Russia e Ucraina. Gli è stato poi chiesto se questo significhi anche l'utilizzo di armi Nato per colpire la Russia e il commissario ha risposto ricordando che "questo è un dibattito che si sta sviluppando. Non spetta alla Commissione dire esattamente come ogni Paese deve comportarsi. Dobbiamo sapere che la minaccia è molto consistente - ha concluso - e che quindi la risposta deve essere adeguata

Praga, passi avanti sull'uso della armi da parte di Kiev

Stiamo facendo passi avanti sulla rimozione delle restrizioni sull'uso delle armi da parte di Kiev". Lo ha detto il ministro degli Esteri della Repubblica Ceca, Jan Lipavskì, ospite della ministeriale Nato che si apre oggi a Praga. "Uso l'opportunità per chiedere a tutti gli alleati di avere una strategica unica sulla deterrenza della Russia e stiamo avendo una seria discussione su come garantire sostegno di lungo termine per l'Ucraina", ha aggiunto. "Capisco i timori da parte di alcuni Paesi, certe armi hanno una lunga gittata, ma dobbiamo usare la logica: è meglio abbattere un aereo piuttosto che i missili che porta".

Consigliere Putin: "Spaventiamo Occidente con un fungo atomico"

La leadership russa dovrebbe rafforzare drasticamente la "politica di contenimento e deterrenza" e condurre una "esplosione nucleare dimostrativa" per fermare un ulteriore coinvolgimento dell'Occidente nella guerra in Ucraina. E' l'invito contenuto in un articolo a firma di Dmitri Suslov, vicedirettore dei programmi di ricerca del Centro di studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca e ritenuto tra i più influenti consiglieri del Cremlino sui temi di politica estera. Il Centro e' diretto dal politologo Serghei Karaganov, che fornisce consulenza l’amministrazione presidenziale. In un'analisi uscita sulla testata Profil, sostiene che se non si procederà con una tale mossa, "una vera e propria guerra 'non fredda' tra Russia e Nato diventerà inevitabile" e "arriverà sicuramente al livello nucleare" a causa della superiorità degli Stati Uniti e dei loro alleati nel campo delle armi convenzionali. Suslov ha osservato che i Paesi dell'Alleanza atlantica sono già pronti a "cancellare una delle "linee rosse più chiare" consentendo a Kiev di attaccare la Russia con armi occidentali. E presto si potrebbe arrivare al punto che la Nato schiererà truppe regolari in Ucraina e inizierà ad abbattere i missili- Per Suslov, la Russia deve mostrare in anticipo all'Occidente che l'attende una dura risposta. "Per confermare la serietà delle intenzioni e convincere i nostri oppositori che siamo pronti a un'escalation, vale la pena considerare di condurre un'esplosione nucleare dimostrativa (cioè non un combattimento)", ha detto. Secondo lui, "l'effetto politico e psicologico del fungo atomico, che sara' trasmesso in diretta su tutti i canali televisivi del mondo", riporterà i politici occidentali alla "paura della guerra nucleare". Successivamente, in un commento alla testata russa Rbc, Suslov ha chiarito che l'"esplosione nucleare dimostrativa" dovrebbe essere effettuata sul territorio russo o in una zona neutrale. Come possibile opzione ha suggerito Novaya Zemlya, dove l'Urss testò tali armi fino al 1990. Secondo Suslov non si parla di effettuare un'esplosione nucleare sopra o all'interno dell'Ucraina o "sul territorio di qualche Stato terzo".

KIev: Volchansk è in fiamme, si combatte casa per casa

 Volchansk è in fiamme, la battaglia non si ferma neanche un minuto: lo ha riferito il servizio stampa della brigata ucraina Lyut, che ha anche pubblicato video della cittadina nella regione di Kharkiv che le truppe russe prendono d'assalto da settimane. Secondo Lyut, 'i russi vogliono prendere il controllo di Volchansk, ma incontrano una forte resistenza da parte delle Forze di Difesa. Le forze nemiche cercano di insediarsi nelle case, ma soprattutto i soldati del reggimento d'assalto Tsunami della brigata Lyut della Guardia nazionale ucraina stanno respingendo il nemico e scacciando gli invasori casa per casa". 

Ucraina: bombe russe sulla regione di Kherson, un morto

Un civile è morto oggi in un attacco russo contro il villaggio di Veletenske, nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto il governatore della regione, Oleksandr Prokudin, come riporta il Kyiv Independent. L'uomo si trovava in strada al momento dell'attacco ed è morto durante il trasporto in ospedale, ha aggiunto il governatore senza fornire ulteriori dettagli. Il villaggio di Veletenske si trova a pochi chilometri dalle zone occupate della regione.

Pechino, più manovre militari congiunte tra Cina e Russia

-Gli eserciti di Cina e Russia "approfondiranno ulteriormente la fiducia reciproca e la cooperazione, amplieranno la portata delle esercitazioni congiunte e terranno regolarmente pattuglie congiunte marittime e aeree". Lo ha assicurato il portavoce del ministero della Difesa di Pechino Wu Qian, respingendo le accuse di Usa e Gb di assistenza diretta allo sforzo bellico di Mosca contro l'Ucraina. "La parte cinese adotta sempre un atteggiamento prudente e responsabile sull'export di prodotti militari e gestisce rigorosamente quello di articoli a duplice uso", ha obiettato Wu, nel corso del briefing mensile

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