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Guerra Israele - Hamas, almeno 45 morti raid a Rafah. Netanyahu: “Tragico incidente”

©Ansa

L'esericito di Israele in un attacco aereo su una tendopoli nell’area di Tal as-Sultan, provoca decine di vittime. Secondo Hamas, le vittime sarebbero almeno 45. Netanyahu parla di “un tragico incidente”. “Sono indignato per i raid israeliani e le numerose vittime tra gli sfollati”, dice il presidente francese Macron. L’ONU chiede a Israele un’indagine “approfondita e trasparente” sui civili uccisi . Sempre vicino Rafah un soldato egiziano è stato ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano

LIVE

Egitto conferma uccisione di un soldato in scontri con Idf al valico di Rafah

Un portavoce dell'esercito egiziano ha confermato il "martirio" di un soldato del Paese arabo nello scontro a fuoco scoppiato con le Idf nei pressi del valico di Rafah. Secondo quanto riferiscono i media egiziani, il portavoce ha annunciato l'uccisione di "un addetto incaricato della sicurezza" presso la zona di confine di Rafah, aggiungendo che le forze armate hanno aperto un'indagine sull'accaduto.

Crosetto: "Critiche per raid a Rafah non sono attacco a Israele"

"Se critico una affermazione specifica di Stoltenberg sull'uso di armi occidentali all'Ucraina su suolo russo non sto attaccando la Nato o mettendo in discussione la necessità dei nostri aiuti all'Ucraina per difendersi dalla vile aggressione russa. Se critico l'offensiva israeliana su Rafah e i rischi e drammi che questa comporta per la popolazione civile innocente palestinese non sto attaccando Israele, di cui sono sempre stato amico o la sua legittima reazione contro il feroce attacco di Hamas. Chiederei ai mass media italiani maggiore attenzione e contestualizzazione delle parole. Non per rispetto a me, nel caso in specie, ma perché stiamo parlando di drammi e guerre catastrofiche e pericolose per l'intera umanità. Non si può banalizzare sempre tutto per un titolo ad effetto. Grazie". Lo scrive su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto

Hamas: "Dopo raid a Rafah non parteciperemo ai negoziati"

Hamas ha fatto sapere ai mediatori dell'Egitto, del Qatar e degli Usa che non parteciperà ai negoziati per un accordo di tregua e scambio di ostaggi a causa del raid israeliano a Rafah. Lo hanno riferito fonti della fazione islamica ad Haaretz.

Idf: "Prese misure nei raid a Rafah per proteggere civili"

L'esercito israeliano ha detto di aver "intrapreso passi per minimizzare il rischio di colpire civili non coinvolti nell'attacco a Rafah, inclusa la sorveglianza aerea e l'uso di armi speciali da parte dell'aviazione". Inoltre, ha fatto sapere il portavoce militare, l'attacco "non è avvenuto nell'area umanitaria di al Mawasi, dove l'Idf ha incoraggiato i civili ad evacuare" e lo stesso attacco è avvenuto su precise informazioni di intelligence.

Onu chiede a Israele un’indagine sull’attacco a Rafah

L'Onu ha chiesto a Israele un'inchiesta "completa e trasparente" sull'attacco che ha provocato decine di morti nel campo profughi vicino a Rafah.

Unione africana: “Israele mostra disprezzo per la Corte internazionale di giustizia

L'attacco israeliano a Rafah è la prova del "disprezzo" di Israele per la sentenza della Corte Internazionale di Giustizia. Lo sostiene l'Unione africana.

Rafah, soldato egiziano ucciso in sparatoria con Idf

L'esercito israeliano ha riferito in un comunicato che "al confine con l'Egitto è avvenuta una sparatoria" che è "oggetto di un'indagine" e che "è in corso un dialogo con la parte egiziana". Intanto fonti militari egiziane parlano di un "incidente insolito" che ha provocato "uno scontro a fuoco tra soldati egiziani e israeliani". "I soldati egiziani hanno aperto il fuoco contro membri dell'esercito israeliano, senza causare vittime. Ma le forze dell'esercito israeliano hanno risposto al fuoco", aggiunge la fonte, che ha anche osservato che l'Egitto "ha aperto un'indagine urgente". "Tutte le forze israeliane si sono ritirate dall'area degli scontri al valico di frontiera di Rafah, sul lato palestinese", hanno aggiunto la fonte egiziana secondo cui lo scontro a fuoco "è stato causato dalla tensione esistente tra Tel Aviv e Il Cairo, nel contesto delle dure critiche rivolte nelle ultime ore" per quanto successo a Rafah. All'inizio del conflitto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, un bombardamento israeliano al valico di frontiera aveva già provocato lievi ferite in diversi soldati egiziani.

Al-Jazeera, soldati egiziani sparano su camion esercito Israele a Rafah

 Guardie di frontiera egiziane avrebbero aperto il fuoco contro un camion dell'esercito israeliano nei pressi del valico di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, secondo cui i militari israeliani avrebbero reagito. Ma per al-Arabiya, quelli sparati dai soldati dello Stato ebraico sono stati solamente colpi di vvertimento. Altre fonti parlano di un vero e proprio scontro a fuoco e di diversi feriti. Le tensioni al valico di Rafah, snodo chiave per l'ingresso degli aiuti nella Striscia, sono state confermate dai media israeliani. Secondo Canale 13, Israele ha avviato un'indagine interna per fare luce sull' "inusuale" incidente con l'esercito egiziano. La notizia segue il raid israeliano di stanotte su un campo per sfollati a Rafah che avrebbe causato 45 morti.


Israele, vittime Rafah causate forse da incendio dopo raid

I primi risultati dell'inchiesta israeliana sul bombardamento che, nella notte, ha ucciso più di quaranta persone in un campo profughi a Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza, mostrano che le vittime sono state causate da un incendio scoppiato dopo l'attacco, che aveva preso di mira un edificio dove si trovavano presumibilmente i leader di Hamas. Lo ha riferito il portavoce del governo israeliano Avi Hyman, secondo quanto riferisce l'agenzia Reuters.

Tajani insiste su cessate fuoco a Gaza e liberazione ostaggi sì a forza pace

Durante il suo intervento, nel Consiglio Affari Esteri, il ministro Antonio Tajani ha insistito sulla necessità di avere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, da una parte, e della liberazione degli ostaggi israeliani, dall'altra, sottolineando la contrarietà dell'Italia all’attacco israeliano a Rafah. Lo si apprende da fonti italiane. Il ministro ha condannato i lanci di missile di Hamas contro Israele. Ha anche insistito sull'iniziativa Food For Gaza, sulla quale l'Italia ha ottenuto accordo di Israele e dell’Anp, ricordando l'incremento degli aiuti italiani per assistenza umanitaria, anche attraverso uno sblocco dei fondi per l'Unrwa. 


Germania: 'Raid su Rafah errore di Israele'

Il raid aereo israeliano su Rafah, costato la vita a oltre quaranta palestinesi, è stato probabilmente ''un errore''. Lo ha dichiarato il portavoce del governo tedesco, Steffen Hebestreit, definendo ''il diritto di Israele a difendersi nel rispetto del diritto internazionale''. Le Forze di difesa israeliane stanno indagando sul raid, ma ''in ogni caso è stato fatto un errore, questo si può già dire'' secondo Hebestreit. Ma va ancora compresa la motivazione del raid. ''Se si sia trattato di un crimine di guerra in base al diritto internazionale deve essere stabilito da avvocati che conosco i fatti con esattezza'', ha aggiunto Hebestreit.

Borrell: 'Inorridito per gli attacchi israeliani a Rafah'

"Sono inorridito dalle notizie che arrivano da Rafah sugli attacchi israeliani che hanno ucciso decine di sfollati, tra cui bambini piccoli. Condanno questo fatto con la massima fermezza". Lo scrive su X l'alto rappresentante Ue Josep Borrell. "Non esiste un luogo sicuro a Gaza. Questi attacchi devono cessare immediatamente. Gli ordini della Corte internazionale di giustizia e il diritto internazionale umanitario devono essere rispettati da tutte le parti", aggiunge.

Capo del Mossad nomina il suo nuovo vice, si tratta di 'A'

Il capo del Mossad, David Barnea, ha annunciato di aver nominato 'A' come suo vice al comando dell'Istituto. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier israeliano. 'A' (il nome in codice) - che sostituirà 'H' in carica dal 2021 - è da lungo tempo nel Mossad ed è un esperto nel settore delle operazioni "basate su fonti umane (Humint)".

Media: un morto in attacco Israele vicino a ospedale

I media ufficiali libanesi hanno riferito che un attacco israeliano che ha colpito l'esterno di un ospedale nel sud del Libano ha ucciso una persona e ne ha ferite altre. "Un drone nemico" ha preso di mira "una motocicletta vicino all'ospedale Salah Ghandour nella citta' di Bint Jbeil", uccidendo una persona e ferendone altre, ha detto la National News Agency (NNA), gestita dallo stato, senza specificare se si trattasse di civili. Il Comitato sanitario islamico, affiliato al potente gruppo libanese Hezbollah, gestisce l'ospedale nella citta' meridionale. L'amministrazione della struttura ha confermato che una persona e' stata uccisa e altre 10 sono rimaste ferite, quattro delle quali in modo grave.



Hamas: oltre 36mila morti a Gaza (66 nelle ultime 24 ore)

Sono ormai piu' di 36mila (36.050 per la precisione) i morti registrati a Gaza dall'inizio dell'offensiva israeliana, 66 dei quali nelle ultime 24 ore (45 nel bombardamento di un campo profughi a Rafah la scorsa notte). Questo almeno secondo il bilancio del ministero della Sanita', a Gaza, che e' sotto il controllo di Hamas. Dei 45 morti registrati nella strage della notte, ventitre' erano donne, bambini o anziani. Secondo Hamas ci sono inoltre circa 10mila cadaveri che restano sotto le macerie senza che le ambulanze o le squadre di soccorsopossano raggiungerle.

Norvegia: riconoscimento Stato palestinese è parte visione di pace di 'Oslo 2.0'

Il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Spagna, Irlanda e Norvegia fa parte di una visione di pace “Oslo 2.0” per il Medio Oriente. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide, spiegando che “non possiamo semplicemente restare fermi al modo in cui volevamo farlo negli anni ’90; dobbiamo renderci conto che siamo nel 2024 e dobbiamo aggiornare questa visione di lunga data di una soluzione pacifica”. Trent’anni fa, la Norvegia aveva mediato gli accordi di Oslo: il primo fu firmato nel 1993 dall’ex primo ministro israeliano Yitzhak Rabin e il leader dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp) Yasser Arafat. L'accordo vide ciascuna parte riconoscere l'altra per la prima volta. Entrambe si sono inoltre impegnate a porre fine al loro conflitto decennale. Il secondo accordo, Oslo II, fu firmato nel settembre 1995, definendo dettagliatamente la struttura degli organismi che il processo di pace avrebbe dovuto formare. Gli accordi di Oslo avrebbero dovuto portare all’autodeterminazione palestinese, sotto forma di uno Stato palestinese accanto a Israele.



Procuratore Idf: inchiesta su grave incidente a Rafah

Israele sta indagando sull'attacco avvenuto nella notte su Rafah. Lo ha affermato il procuratore generale militare delle forze armate israeliane (Idf), il generale Yifat Tomer Yerushalmi, sottolineando che "i dettagli dell'incidente molto grave sono ancora sotto inchiesta" Lo Stato ebraico sta anche indagando sulle accuse di abusi e torture nei confronti di detenuti palestinesi nella base militare di Sde Teiman e su prigionieri morti durante la custodia dell'Idf. "Ad oggi, sono state aperte 70 indagini della polizia militare su incidenti che hanno sollevato il sospetto di reati penali", ha aggiunto Yerushalmi. "Prendiamo molto sul serio queste accuse e stiamo lavorando per chiarirle". 

M5s deposita una mozione per riconoscere Stato di Palestina

Il M5S alla Camera ha depositato una mozione per il riconoscimento dello Stato di Palestina. La mozione impegna il Governo non solo al formale riconoscimento dello Stato di Palestina, ma ad assumere una posizione chiara in sede internazionale censurando l'astensione dell'Italia del 10 maggio scorso. "Meloni non può più nascondere la testa sotto la sabbia", dicono fonti del Movimento facendo sapere che il gruppo chiederà la immediata calendarizzazione alla Camera nella conferenza dei capigruppo prevista per domani.

Hamas aggiorna a oltre 36.050 il bilancio dei morti a Gaza

Il ministero della Sanità della Gaza gestita da Hamas ha annunciato che il bilancio delle vittime in oltre sette mesi di guerra tra israeliani e palestinesi ha superato quota 36mila. "Almeno 36.050 persone sono state uccise nel conflitto, di cui 66 nelle ultime 24 ore", ha affermato il ministero, aggiungendo che "81.026 persone sono state ferite" nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre scorso. 

Hamas, sale a 45 il bilancio delle vittime a Rafah

Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime nell'attacco israeliano a Rafah, secondo il quale il numero dei morti è salito a 45.

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