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Guerra Israele - Hamas, almeno 45 morti raid a Rafah. Netanyahu: “Tragico incidente”

©Ansa

L'esericito di Israele in un attacco aereo su una tendopoli nell’area di Tal as-Sultan, provoca decine di vittime. Secondo Hamas, le vittime sarebbero almeno 45. Netanyahu parla di “un tragico incidente”. “Sono indignato per i raid israeliani e le numerose vittime tra gli sfollati”, dice il presidente francese Macron. L’ONU chiede a Israele un’indagine “approfondita e trasparente” sui civili uccisi . Sempre vicino Rafah un soldato egiziano è stato ucciso in uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano

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Strage per il raid di Israele a Rafah. I morti sarebbero almeno 45, centinaia i feriti. Hamas annuncia lo stop alla ripresa dei negoziati al Cairo. Dalle prime indagini sarebbe emerso, secondo lo Stato ebraico, che il blitz diretto a colpire alcuni comandanti di Hamas "ha innescato un incendio che può aver ucciso i civili palestinesi". 

Netanyahu parla di “un tragico incidente di cui rammaricarsi”. Condanna per la morte dei civili da parte dei principali leader europei. Macron: “Sono indignato per i raid israeliani e le numerose vittime tra gli sfollati”. L’alto rappresentante Ue Josep Borrell: “Inorridito per gli attacchi israeliani a Rafah”. L Onu ha chiesto a Tel Aviv: "Un'indagine trasparente sui civili uccisi".  Interviene anche la Casa Bianca che fa sapere cheIsraele deve prendere ogni precauzione per proteggere i civili”. Intanto l’Egitto conferma l’uccisione di un suo soldato in scontri con Idf al valico di Rafah.


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Canada 'inorridito' da raid Rafah, chiede cessate il fuoco

Il Canada è "inorridito" dalla morte di civili a causa di un attacco aereo israeliano contro un campo che ospita profughi palestinesi a Rafah: lo ha detto il ministro degli esteri canadese Melanie Joly in un post sui social media, chiedendo un cessate il fuoco. "Le immagini che escono da Rafah sono orribili e strazianti", ha affermato la  stessa Joly in una dichiarazione separata alla Camera dei Comuni, aggiungendo che "l'uccisione di civili innocenti è del tutto inaccettabile. Il livello di sofferenza umana è catastrofico. Ecco perché abbiamo bisogno un cessate il fuoco immediato". 

Stato Palestinese, quali sono i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno annunciato il riconoscimento dello Stato di  Palestina dal 28 maggio. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa  dei membri Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania,  Gran Bretagna e Stati Uniti. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Medioriente, Netanyhau: tragico errore a Rafah

Guterres dopo attacco a Rafah: questo orrore deve finire

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha condannato l'attacco israeliano a Rafah, nel sud di Gaza, che "ha ucciso decine di civili innocenti i quali cercavano solo rifugio da questo conflitto mortale". "Non esiste un posto sicuro a Gaza. Questo orrore deve finire", ha aggiunto su X

Chiesta riunione urgente su Rafah domani del Consiglio Onu

L'Algeria ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza Onu per discutere gli ultimi raid israeliani a Rafah. Lo riferiscono all'ANSA fonti diplomatiche del Cds, precisando che si tratta di una riunione a porte chiuse e che dovrebbe tenersi alle 15.30 locali, le 21.30 italiane

Non solo Netanyahu, da Putin a Gheddafi: chi sono i leader finiti nel mirino dell'Aja

Il  procuratore capo della Corte penale internazionale ha chiesto di  emettere un mandato di arresto contro il premier israeliano - e contro i  numero uno Hamas Sinwar - per "crimini di guerra e crimini contro  l'umanità". Se accolta, il primo ministro dello Stato ebraico finirebbe  in un elenco in cui compaiono molte figure controverse. CHI SONO

Egitto, Israele non metta a rischio personale di frontiera

L'Egitto ha messo in guardia Israele dal "compromettere la sicurezza e l'incolumità del personale di sicurezza egiziano schierato al confine": lo ha detto una fonte di alto livello all'emittente statale egiziana Al Qahera. "L'attacco israeliano all'asse Filadelfia crea condizioni ambientali e psicologiche difficilmente controllabili e destinate a degenerare", aggiunge la fonte.

Usa: Trump, "sbatterò fuori dal Paese gli studenti pro-Gaza"

Parlando a un gruppo di ricchi donatori, Donald Trump ha promesso che, se tornerà alla Casa Bianca, ci penserà lui a colpire gli studenti pro Gaza che hanno occupato i campus universitari, espellendoli dal Paese. Secondo il Washington Post, l'ex presidente ha definito "rivoluzione radicale" le manifestazioni di protesta e promesso ai donatori, in gran parte ebrei, che se lo aiuteranno a essere eletto ci penserà lui a riportare quel "movimento indietro di 25 o  30 anni", cioè a un periodo in cui c'erano maggiori restrizioni per contrastare le proteste studentesche. 


Idf, razzo lanciato da Gaza verso sud Israele

Un razzo lanciato dalla Striscia di Gaza verso le comunità di confine al sud di Israele è caduto in una zona non abitata. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf) spiegando che non si registrano feriti, né danni. Le sirene di allarme sono suonate a Sa'ad e Nahal Oz, due kibbutz vicini a Gaza.

Sanchez a Erdogan, serve accordo pace per fine violenza a Gaza

"Ho appena parlato con il presidente di Turchia, Recep Tayyip Erdogan, col quale ho analizzato il prossimo vertice intergovernativo che entrambi i Paesi celebreremo a giugno". In un messaggio postato su X, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dato notizia di un colloquio telefonico avuto con il presidente turno nel quale, segnala, "abbiamo parlato anche del riconoscimento dello Stato della Palestina da parte di Spagna e della necessità di raggiungere un accordo di pace che metta definitivamente fine alla violenza" a Gaza. Il riconoscimento dello Stato palestinese, previsto per domani congiuntamente da Spagna, Irlanda e Norvegia ha provocato oggi una ulteriore escalation della tensione fra Israele e Madrid. Nello stesso giorno in cui il raid israeliano a Rafah, che ha provocato almeno 45 morti e 180 feriti fra gli sfollati palestinesi, ha suscitato la condanna unanime, fra qui quella del presidente turco, che ha assicurato che il suo governo "farà di tutto" per portare Israele "davanti alla giustizia" per "i crimini" commessi. 

Netanyahu: “Non alzerò bandiera bianca fino alla vittoria”

“Chi dice di non essere pronto a reggere la pressione alza la bandiera della sconfitta, io non alzerò nessuna bandiera del genere, continuerò a combattere finche' non sarà issata la bandiera della vittoria". "Non intendo porre fine alla guerra prima che tutti gli obiettivi siano stati raggiunti. Se cediamo, il massacro tornerà. Se ci arrendiamo, daremo un'enorme vittoria al terrorismo, all'Iran". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, intervenendo alla Knesset. Netanyahu, riferisce il Times of Israel, ha promesso di continuare a combattere a Gaza nonostante la crescente condanna internazionale dell'offensiva israeliana a Rafah e respingendo le accuse secondo cui il governo non sta negoziando in buona fede per il rilascio degli ostaggi detenuti nella Striscia. Rivolgendosi alle famiglie degli ostaggi presenti in tribuna al parlamento israeliano, Netanyahu ha negato le affermazioni secondo cui il governo e gli alleati della coalizione stanno evitando di raggiungere un accordo per riportare a casa i prigionieri.

Usa, chiesto chiarimenti a IDF. "Israele protegga civili"

Israele deve prendere ogni precauzione per proteggere i civili, stiamo coinvolgendo l'IDF sul campo per valutare cosa è successo". Lo fa sapere la casa Bianca riferendosi al raid israeliano su Rafah. "Le immagini devastanti seguite all'attacco dell'IDF a Rafah la scorsa notte che ha ucciso decine di palestinesi innocenti sono strazianti. Israele ha il diritto di attaccare Hamas, ma come siamo stati chiari, Israele deve prendere ogni precauzione possibile per proteggere i civili. Siamo coinvolgere attivamente l'IDF e i partner sul campo per valutare cosa e' successo", ha affermato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale Usa.

L'Egitto rafforza la sicurezza lungo il confine con Israele

La presenza delle forze di sicurezza egiziane è stata rafforzata lungo la fascia di confine e sono stati effettuati rapidi pattugliamenti per monitorare il tratto di frontiera tra Egitto e Israele tra la costa mediterranea e il terminal vicino al valico di Kerem Shalom. Lo riferisce una fonte di alto livello sul lato egiziano del valico di Rafah con la Striscia di Gaza dopo che un soldato egiziano è rimasto ucciso in uno scontro a fuoco con l'esercito israeliano. Il corpo del militare egiziano è stato trasferito all'obitorio dell'ospedale militare di Al-Arish per completare le procedure di sepoltura. Intanto, alti funzionari militari e di sicurezza si sono recati sul posto di frontiera nell'intento di contenere il nervosismo degli altri soldati di guardia e non aggravare la situazione. Nel frattempo, circa 200 camion di aiuti umanitari stazionano attorno ai valichi di Rafah e Kerem Shalom nella speranza di poter entrare a Gaza nelle prossime ore, tra stasera e domani mattina. Lo stato di allerta al valico è al momento revocato ma si temono ulteriori scontri tra Hamas e le forze israeliane. L'esercito egiziano farà il possibile - fanno sapere le fonti - per tenerli lontani dal proprio lato della frontiera.

ActionAid condanna l’attacco a Rafah: Nessuno è sicuro a Gaza'"

ActionAid esprime "profonda indignazione" per i recenti attacchi nell’area ovest di Rafah, dove sono stati colpiti i rifugi di fortuna che ospitano sfollati palestinesi, situati accanto ai magazzini dell'Unrwa contenenti aiuti umanitari vitali. "Luoghi che sarebbero dovuto essere sicuri per i civili sono diventati bersagli di una violenza brutale. Bambini, donne e uomini sono stati bruciati vivi sotto le loro tende", commenta l'organizzazione. "Le immagini dei corpi carbonizzati che abbiamo ricevuto dai nostri partner locali a Gaza sono una cicatrice sul volto dell'umanità e della comunità globale, che finora non è riuscita a proteggere la popolazione. Un collega di ActionAid è sfuggito per poco a questa atrocità, avendo lasciato il rifugio solo un giorno prima dell'attacco. Un nostro giovane attivista ha raccontato quei momenti di terrore: 'In pochi secondi, hanno bombardato una zona di tende a Rafah con più di otto missili. Non ci sono pietre o tetti; solo metallo e teli di nylon! Centinaia di persone pensavano di dormire al sicuro e di sfuggire alla morte. Ora, invece, decine di persone stanno morendo e decine o centinaia di persone sono ferite. Nessuno conosce ancora il numero esatto... Per non parlare del fatto che l’incendio ha bruciato tutto ciò che la gente possiede!'". ActionAid condanna "con la massima fermezza questo atto disumano e chiede con urgenza l'immediato cessate il fuoco e la protezione dei civili. Siamo solidali con la popolazione di Gaza e sollecitiamo la comunità internazionale ad agire rapidamente per evitare ulteriori perdite di vite innocenti. A Gaza non è più al sicuro nessuno". 

Il leader dell'opposizione Lapid a Netanyahu: "Dimettiti, vai a casa"

Il leader dell'opposizione, Yair Lapid ha attaccato alla Knesset il premier Benyamin Netanyahu chiedendone più volte le dimissioni. "Perché sei ancora primo ministro? Perchè - ha aggiunto - non sali su questo podio, chiedi perdono al popolo d'Israele e non vai a casa?" "Non hai adempiuto al tuo ruolo, hai fallito e fallito. Un primo ministro illegittimo e questo governo - ha aggiunto - è illegittimo".

Netanyahu: "Raid a Rafah un tragico incidente"

Il raid israeliano a Rafah è stato "un tragico incidente". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu parlando alla Knesset  "A Rafah abbiamo evacuato un milione di residenti che non erano coinvolti e, nonostante tutti gli sforzi, ieri si è verificato un tragico incidente. Stiamo indagando su quanto accaduto e trarremo delle conclusioni".

L'Iran condanna l'attacco di Israele al campo profughi di Rafah

L'Iran ha condannato Israele per l'attacco contro il campo profughi di Rafah chiedendo una "risposta pratica" da parte della comunità internazionale. "Ogni volta che il regime sionista ammazza bambini subisce scandalose sconfitte sul campo di battaglia commette crimini di guerra come questo attacco malato contro i civili palestinesi", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Nasser Kanani, come riferisce Mehr. "Il crimine brutale è un chiaro esempio di crimine di guerra e una chiara violazione dell'ordine temporaneo emesso dalla Corte internazionale di Giustizia", ha aggiunto il funzionario della Repubblica islamica.

Michel:"Terribile vedere i civili palestinesi innocenti uccisi a Rafah"

"È terribile vedere civili palestinesi innocenti uccisi nel recente attacco" a Rafah, dove "non esiste una zona sicura per gli sfollati. Invito il governo israeliano a rispettare pienamente la Corte internazionale di giustizia e a fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "È necessario attuare un cessate il fuoco immediato. Esorto a rispettare il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario - sottolinea Michel -. Ricordo al governo israeliano che l'accordo di associazione Ue-Israele è basato e deve continuare a basarsi sul rispetto dei diritti umani e del diritto internazionale in linea con i nostri valori"

Israele: "Tra i 30 e i 40 razzi lanciati dal Libano"

Sono tra i 30 e i 40 i razzi lanciati dal Libano sul Monte Meron nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l'esercito israeliano aggiungendo che nella zona sono scoppiati degli incendi.

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