
Il neo presidente ha parlato durante la sua cerimonia di insediamento tenutasi di fronte all'Assemblea Nazionale di Seul
Il nuovo presidente della Corea del Sud, Lee Jae-myung, ha dichiarato che la sua priorità è la ripresa del "dialogo" con Pyongyang e migliorare i rapporti con lo Stato eremita, con un totale inversione di rotta rispetto all'intransigenza del suo predecessore Yoon Suk-yeol. "Non importa quanto costi, la pace è meglio della guerra", ha osservato Lee nel suo discorso di insediamento tenutasi di fronte all'Assemblea Nazionale di Seul. Ha promesso di "scoraggiare le provocazioni nucleari e militari nordcoreane, aprendo al contempo canali di comunicazione". Lee ha ipotizzato politiche di "co-prosperità" con Pyongyang.
"Presidente di tutti"
"Sarò un presidente per tutti, che abbraccia e serve tutto il popolo", ha detto durante la sua cerimonia di insediamento. Sul piano esterno, il nuovo presidente ha sostenuto una "diplomazia pragmatica incentrata sugli interessi nazionali" in un contesto di trasformazione economica e di sicurezza globale.
Lee ha parlato con il massimo comandante militare della Corea del Sud e ha formalmente assunto il controllo operativo delle forze armate del Paese, esortandole ad essere pronti in caso di provocazioni da parte di Pyongyang. Ma ha anche spiegato di essere pronto a dialogare. "Guariremo le ferite della divisione e della guerra e costruiremo un futuro di pace e prosperità", ha affermato.