Gran Bretagna, caos negli aeroporti: guasto blocca voli. Disagi per i passeggeri

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Il problema tecnico è stato risolto. Lo riferisce Nats, il servizio di controllo del traffico aereo britannico, spiegando di aver "ripristinato" il sistema e di essere in fase di "ripresa delle normali operazioni" a Londra, dopo che diversi aeroporti, tra cui quelli di Gatwick ed Edimburgo, avevano sospeso le partenze

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Nel pieno delle vacanze estive, un guasto tecnico ha mandato in tilt il sistema di gestione dei voli nel Regno Unito, provocando ritardi e cancellazioni in tutti i principali aeroporti del Paese. Secondo quanto riferito dai media britannici, l’emergenza ha coinvolto centinaia di migliaia di passeggeri, costretti ad affrontare ore di attesa o a riorganizzare completamente i propri piani di viaggio. Il problema si è verificato nella giornata di oggi, 30 luglio, e ha portato alla sospensione temporanea di decolli e atterraggi nei maggiori scali britannici, compresi Heathrow, Gatwick, Stansted e Luton. Il guasto, la cui natura non è stata specificata ufficialmente, è stato definito dai media locali come "imprevisto" e "tecnico", e ha causato un blocco a catena nei collegamenti aerei nazionali e internazionali.

Guasto risolto ma ripresa traffico complicata

Le autorità aeroportuali hanno annunciato la risoluzione del problema nel corso della giornata, avviando la ripresa graduale dei voli. Il Nats, il servizio di controllo del traffico aereo britannico, ha spiegato di aver "ripristinato" il sistema e di essere in fase di "ripresa delle normali operazioni" a Londra, dopo che diversi aeroporti, tra cui quelli di Gatwick ed Edimburgo, avevano sospeso le partenze.- Tuttavia, la normalizzazione della situazione si prevede lenta e complicata, a causa dell'elevato numero di voli da riprogrammare e dell'effetto domino sui collegamenti successivi. Le code nei terminal e le cancellazioni parziali restano dunque un dato di fatto, e ci vorranno ore prima che la situazione possa tornare alla normalità. Il disservizio ha generato forti disagi per i viaggiatori, in gran parte famiglie e turisti in partenza per le ferie estive. Alcune compagnie aeree hanno invitato i passeggeri a verificare lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto, mentre le immagini trasmesse dai media britannici mostrano terminal affollati, con passeggeri seduti a terra in attesa di notizie e aggiornamenti.

Non ancora chiara l'origine del problema tecnico

Non è la prima volta che il sistema aeroportuale del Regno Unito viene messo in crisi da problemi tecnici: già in passato, guasti simili avevano causato rallentamenti significativi. In questa occasione, però, l’impatto è stato amplificato dal periodo di alta stagione, in cui il volume di passeggeri raggiunge livelli record. Le autorità competenti non hanno ancora fornito una spiegazione dettagliata sull’origine del guasto, ma hanno assicurato che saranno avviate tutte le verifiche necessarie per evitare il ripetersi di simili episodi. Intanto, per centinaia di migliaia di persone, quella che doveva essere una giornata di viaggio si è trasformata in una lunga attesa fatta di incertezza e disagi.

La ministra dei Trasporti Alexander conferma pista del guasto tecnico

La ministra dei Trasporti britannica del governo di Keir Starmer, Heidi Alexander, ha fatto sapere di essere stata informata della situazione che ha causato oggi il blocco temporaneo di decolli e atterraggi in tutti i maggiori aeroporti britannici, confermando al momento la spiegazione generica di "un guasto tecnico". Alexander si è detta in contatto costante con le autorità dell'aviazione civile, non senza ripetere che i disservizi sono destinati in parte a protrarsi almeno fino a tutta la serata odierna. I vertici di National Air Traffic Services (Nats) hanno da parte loro ribadito che ora "tutti i sistemi sono pienamente operativi" e che "il traffico aereo sta tornando verso la normalità". "Le partenze - si legge in una nota aggiornata dell'ente dell'aviazione civile - sono riprese e stiamo lavorando con le compagnie aeree coinvolte e con gli scali per smaltire i ritardi accumulati. Chiediamo scusa a tutti coloro che sono stati colpiti".

Ryanair punta dito contro ente aviazione civile

Duro attacco all'ente dell'aviazione civile britannica da parte del colosso low cost irlandese Ryanair, che ha il suo principale hub internazionale nell'aeroporto londinese di Starnsted. Neal McMahon, uno dei top manager dell'azienda di Michael O'Leary, ha puntato il dito contro Martin Rolfe, numero uno di Nats, invocandone le dimissioni. "E' oltraggioso che i passeggeri vengano ancora una volta sottoposti a disagi e disservizi a causa della protratta inefficienza gestionale di Martin Rolfe al vertice di Nats". McMahon ha evocato di "un altro guasto al sistema informatico", dopo diversi precedenti, sollecitando la ministra dei Trasporti a "intervenire" se Rolfe non si farà da parte volontariamente. 

I precedenti black out negli scali del Regno Unito

Torna intanto nel Regno Unito l'incubo di un black-out aereo e tornano gli interrogativi sul sistema dei voli nel Paese dopo altri gravi intoppi più o meno recenti, come lo stop di 24 ore della primavera scorsa di tutte le attività di Heathrow, il principale scalo internazionale ed europeo per numero di passeggeri, in seguito a un banale incendio in una sottostazione elettrica di zona. Interrogativi che riguardano pure la sicurezza e le cause esatte di quanto accaduto oggi, in attesa delle inevitabili inchieste.

Come possono chiedere i rimborsi i passeggeri coinvolti nel caos voli in Gb

Il caos scoppiato negli aeroporti della Gran Bretagna ha determinato problemi anche ai voli diretti in Italia, coinvolgendo i cittadini che dovevano rientrare nel nostro Paese. Lo afferma la società specializzata in trasporto aereo RimborsoAlVolo, che sta monitorando la situazione presso i principali scali inglesi. La normativa stabilisce che le tutele per i passeggeri previste in caso di ritardi prolungati o cancellazioni si applicano anche ai voli (di linea, charter, low cost) in partenza da un aeroporto situato in un Paese non comunitario, con destinazione un aeroporto comunitario, qualora la compagnia aerea sia comunitaria. - spiega RimborsoAlVolo - I problemi tecnici che hanno coinvolto gli aeroporti della Gran Bretagna rientrano nelle cause di forza maggiore non imputabili alla responsabilità delle compagnie aeree, ma anche in questi casi i diritti dei viaggiatori devono essere garantiti dai vettori.    

I doveri delle compagnie aeree

In caso di cancellazioni e ritardi prolungati le compagnie devono garantire assistenza ai passeggeri, sottoforma di pasti e bevande in relazione alla durata dell'attesa, sistemazione in albergo nel caso in cui siano necessari uno o più pernottamenti, trasferimento dall'aeroporto al luogo di sistemazione e viceversa, due chiamate telefoniche o messaggi via telex, fax o posta elettronica. Se l'assistenza non viene garantita e il passeggero ha dovuto pagare i pasti, le bevande, i taxi o gli hotel, la compagnia aerea deve rimborsare le spese sostenute, purché ragionevoli e appropriate: a tal fine è bene conservare tutte le ricevute attestanti tali spese.    Nel caso in cui un volo venga cancellato senza adeguato preavviso, la compagnia aerea deve offrire la scelta tra: il rimborso del biglietto e, in caso di coincidenza, un volo di ritorno all'aeroporto di partenza non appena possibile; l'imbarco su un altro volo verso la destinazione finale non appena possibile, oppure l'imbarco su un altro volo in una data successiva. Trattandosi di caso di forza maggiore, sia in caso di ritardo prolungato che di cancellazione non spetta la compensazione pecuniaria fino a 600 euro. 

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