Guerra Israele-Hamas, Israele: "L'Aja non ci fermerà nella guerra ad Hamas"

©Ansa

Israele non sarà scoraggiato nella sua guerra ad Hamas dalla decisione che prenderà domani la Corte di giustizia dell'Aja. Dopo i 16 morti in un attacco avvenuto sul quartiere Al-Daraj della città, il portavoce dell'agenzia di protezione civile di Gaza ha confermato che è stata colpita la casa di una famiglia. Bassal ha poi riferito che altre 10 persone sono morte in un secondo attacco contro una moschea. Spagna, Norvegia e Irlanda annunciano che riconosceranno lo Stato palestinese dal 28 maggio

LIVE

Hagari: "Hamas è a Rafah, lì ha tenuto gli ostaggi"

"Hamas è a Rafah, Hamas ha tenuto i nostri ostaggi a Rafah, ecco perchè le nostre forze stanno operando a Rafah. Lo stiamo facendo in modo mirato e preciso". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. "Coloro che potrebbero aver dimenticato quanto feroce e barbaro Hamas hanno ricevuto un ricordo agghiacciante quando - ha aggiunto - hanno visto l'orribile filmato delle nostre ragazze tenute prigioniere". "Quelle ragazze devono tornare a casa. Hanno bisogno di tornare a casa dalle loro famiglie. Dobbiamo fare tutto il possibile per compiere la nostra missione fondamentale di riportare a casa tutti i nostri ostaggi e garantire una sconfitta duratura di Hamas".

Ufficio Netanyahu: "Idf non ammonì su attacchi prima del 7/10"

"L'affermazione secondo cui il primo ministro avrebbe ricevuto un avvertimento su un possibile attacco da Gaza è il contrario della verità". Lo ha detto l'ufficio del premier riferendosi a quanto sostenuto dall'Idf in una nota inviata ad una ong israeliana. Nella nota l'Idf aveva sostenuto che al premier "tra marzo e luglio del 2023, erano stati dati 4 avvertimenti, su come i nemici di Israele, su tutti i fronti, vedevano il danno alla coesione di Israele", costituito dalle manifestazioni contro la riforma giudiziaria nel Paese. E quindi anche di un possibile attacco da Gaza da parte di Hamas. 

Proteste a Harvard durante la cerimonia delle lauree

Centinaia di studenti hanno platealmente abbandonato la cerimonia delle lauree a Harvard in segno di protesta per la sospensione di 13 colleghi che avevano avuto un ruolo guida nelle manifestazioni pro-Gaza sul campus. Gli studenti hanno anche fischiato il presidente ad interim Alan Garber che ha proseguito imperturbabile nella cerimonia.

MSF, ospedale Al-Awda a Gaza chiude dopo 4 giorni assedio

"L'ospedale di Al-Awda a Gaza è stato costretto a chiudere dopo un terrificante assedio di quattro giorni, l'ultimo di una serie di attacchi sistematici alle strutture sanitarie da parte delle forze israeliane. Il personale e i pazienti sono stati costretti a lasciare uno dei pochi ospedali ancora funzionanti nel nord di Gaza, che Medici Senza Frontiere (MSF) supportava dal 2018". E' quanto si legge in una nota di MSF.

"L'ospedale ha continuato a funzionare dall'inizio della guerra

nonostante le terribili condizioni e i continui attacchi

all'assistenza sanitaria, ma il 19 maggio l'ospedale è stato

circondato dai carri armati e il personale e i pazienti sono

stati costretti a ripararsi sotto i tavoli e i letti mentre i

proiettili e i bombardamenti infrangevano le finestre", aggiunge MSF. "Al-Awda è un'ancora di salvezza per la popolazione del nord di Gaza. MSF chiede la protezione dell'ospedale di Al-Awda, che deve poter continuare a fornire cure ai pazienti, e quella di tutte le strutture sanitarie, dei pazienti e del personale medico a Gaza", conclude la nota.

Media, il governo fu avvertito dell'attacco del 7 ottobre

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ricevuto quattro lettere di avvertimento tra marzo e luglio 2023 dalla divisione di intelligence riguardo al modo in cui i "nemici" di Israele percepivano le divisioni sociali nello Stato di Israele e il loro effetto su Israele e sull'IDF in particolare, lo ha confermato l'IDF secondo quanto riporta il Jerusalem Post. L'informazione è stata ottenuta in risposta a una richiesta

sulla base della legge sulla libertà d'informazione da parte

del movimento "Success". Sempre oggi, l'ufficio del primo

ministro ha negato che queste lettere avvisassero di un

imminente attacco di Hamas. "Non solo non vi è alcun

avvertimento in nessuno dei documenti sulle intenzioni di Hamas di attaccare Israele da Gaza, ma in realtà contengono

valutazioni completamente opposte", si legge nella

dichiarazione. "Le due menzioni di Hamas nei quattro documenti affermano che Hamas non vuole attaccare Israele da Gaza ed è propenso a un accordo. Nella prima menzione del 19 marzo 2023 è scritto che la strategia di Hamas è di 'mantenere la zona di Gaza' Striscia in secondo piano" e concentrare la lotta contro Israele in altri ambiti. La risposta dell'ufficio del premier alla rivelazione di Success contesta anche ciò che era incluso nel secondo avvertimento del

31 maggio 2023, affermando che in questa lettera si raccomandava a Israele di adottare misure per "raggiungere un accordo con Gaza e le autorita' di Hamas". La lettera, secondo l'ufficio del primo ministro, afferma che "Hamas non è interessata all'escalation e cerca un accordo con Israele". 

Tajani: "L'Italia contraria all'attacco a Rafah"

"Siamo contrari all'attacco a Rafah. Siamo amici di Israele, riteniamo Hamas responsabile di tutto ciò che è successo, ma un attacco a Rafah rischia di causare troppi morti". Lo afferma a Cinque Minuti il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Tajani prosegue: "Bisogna arrivare a un cessate il fuoco. Sosteniamo il progetto Food for Gaza. Sabato a Roma ne parleremo con il premier palestinese Mustafa".

I terroristi di Hamas: "Così abbiamo violentato e ucciso"

Il Daily Mail pubblica filmati degli interrogatori di due uomini, padre e un figlio, entrambi membri di Hamas, che confessano di aver ucciso e violentato civili israeliani durante l'assalto di Hamas il 7 ottobre contro le comunità israeliane al confine con la Striscia di Gaza. Jamal Hussein Ahmad Radi, 47 anni, e Abdallah, 18 anni, sono stati catturati dalle truppe delle forze di difesa israeliane a marzo e interrogati sulle atrocità commesse il 7 ottobre, scrive il Times of Israel. I due uomini sono vestiti con tute da ginnastica grigie standard, seduti davanti a una bandiera israeliana mentre vengono interrogati in arabo da un agente dello Shin Bet. Il video sembra simile al filmato precedentemente rilasciato dalle autorità israeliane sugli interrogatori condotti dall'Unità 504 della direzione dell'intelligence militare, specializzata in HUMINT, o intelligence umana. Radi, padre di sette figli, descrive nel video come lui e suo figlio, insieme ad altri uomini di Hamas, si sono infiltrati nel Kibbutz Nir Oz. Circa un membro su quattro della comunità di 400 persone vicino al confine di Gaza è stato ucciso o rapito il 7 ottobre, quando circa 3.000 terroristi hanno fatto irruzione attraverso il confine con Israele, uccidendo in totale circa 1.200 persone e sequestrando 252 ostaggi in atti di brutalità e violenza sessuale. "In ogni casa in cui abbiamo trovato qualcuno, lo abbiamo ucciso o rapito", dice. "Nella prima casa ho trovato una donna e suo marito, abbiamo sparato e li abbiamo uccisi. Erano sui 40 anni". Ammette anche direttamente di aver violentato una donna: "Urlava, piangeva, ho fatto quello che ho fatto, l'ho violentata. L'ho minacciata con la mia pistola per toglierle i vestiti, ricordo che indossava pantaloncini di jeans". Abdallah Radi afferma che suo padre aveva ucciso la donna: "Mio padre l'ha violentata, poi l'ho fatto io e poi mio cugino e poi ce ne siamo andati ma mio padre ha ucciso la donna dopo che abbiamo finito di violentarla". "Prima di questa donna avevamo violentato anche un'altra ragazza, ho ucciso due persone, ho violentato due persone e ho fatto irruzione in cinque case", aggiunge.

Gallant: "L'azione a Rafah andrà avanti e aumenterà"

"Stiamo rafforzando il nostro impegno contro Rafah. L'operazione andrà avanti e aumenterà con altre forze di terra e dall'aria. Raggiungeremo i nostri obiettivi". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant che oggi è stato a largo della costa di Gaza a bordo di un battello militare. "I nostri sforzi - ha spiegato - sono di dare un durissimo colpo ad Hamas e privarlo delle sue potenzialità militari e creare le condizioni per il rilascio degli ostaggi".

Israele, gravi conseguenze per riconoscimenti Palestina

Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che i legami di Israele con Irlanda, Norvegia e Spagna subiranno "gravi conseguenze" dopo che i loro governi hanno deciso di riconoscere uno Stato palestinese a partire dalla prossima settimana. "Ci saranno ulteriori gravi conseguenze per le relazioni con i loro Paesi a seguito della decisione presa", ha dichiarato un alto funzionario del ministero. Il funzionario ha parlato dopo aver incontrato gli inviati dei tre Paesi per "rimproverarli" per la mossa dei loro governi annunciata ieri.

Proteste pro-Gaza, Harvard sospende 13 studenti

Nel giorno delle lauree, Harvard si prepara ad altre proteste dopo l'annuncio del board dell'ateneo che 13 studenti che avevano avuto un ruolo importante nelle manifestazioni pro-Gaza sono stati sospesi. Gli studenti - e molti professori che li sostengono - erano convinti di essere arrivati a un accordo con l'amministrazione per sgomberare una tendopoli nel campus in cambio dell'impegno a evitare misure disciplinari nei loro confronti. Ora pero' l'universita' nega di aver fatto questa promessa. La polemica arriva al termine di un anno accademico tra i piu' agitati nella storia di Harvard e in cui l'ateneo e' finito al centro del dibattito nazionale sull'antisemitismo nei campus. All'inizio di gennaio la presidente Claudine Gay e' stata costretta a dimettersi dopo aver testimoniato in Congresso in maniera ambigua su come l'universita' aveva la gestito le tensioni dopo l'attacco di Hamas contro Israele del 7 gennaio.

Gaza: 35.800 morti dal 7 ottobre

Il numero delle persone uccise negli attacchi israeliani contro Gaza dall'inizio della guerra è salito ad almeno 35.800, con 91 vittime registrate nelle ultime 24 ore Lo ha reso noto il ministero della Sanità della Striscia.

Altre 80.011 persone sono rimaste ferite negli attacchi israeliani dal 7 ottobre, ha aggiunto il ministero, mentre altre migliaia risultano disperse sotto le macerie degli edifici distrutti e presumibilmente uccise.

Gallant: "Stiamo aggiungendo forze aeree e di terra a Rafah"

"Stiamo aggiungendo ulteriori forze aeree e di terra a Rafah". Lo ha annunciato il ministro della Difesa israeliano Yoav Galant, ripreso dai media israeliani. 

"Oltre all'eliminazione delle capacità militari di Hamas, stiamo facendo di tutto per creare le condizioni per il ritorno degli ostaggi", ha aggiunto Gallant. 

Egitto: il Sinai è una linea rossa, no a sfollamento forzato

Il Sinai resta "una linea rossa" per l'Egitto, che "non permetterà mai a Israele di sfollare i palestinesi da Gaza": fonti egiziane 'di alto livello' lo ribadiscono ai media locali, mentre si inasprisce lo scambio di accuse tra i due Paesi sulle responsabilità dell'aggravarsi della crisi umanitaria in Palestina. Ahram online riferisce che l'ennesimo avvertimento egiziano arriva dopo che il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer ha affermato al programma 'Morning Joe' del canale statunitense Msnbc che il problema a Gaza risiederebbe nel rifiuto dell'Egitto di consentire ai palestinesi l'ingresso nel suo territorio e di favorire l'invio degli aiuti a Gaza. "L'Egitto e la comunità internazionale non acconsentiranno mai ai piani di Israele di sfollare i palestinesi da Gaza nel Sinai", insiste la fonte egiziana. Una circostanza che, ha ribadito la scorsa settimana anche il presidente egiziano Abdel Fattah Al Sisi al vertice arabo nel Bahrein, "liquiderebbe la causa palestinese". 

Israele: "L'Aja non ci fermerà nella guerra ad Hamas"

Israele non sarà scoraggiato nella sua guerra ad Hamas dalla decisione che domani la Corte di giustizia dell'Aja, su input del Sudafrica, potrebbe dare su uno stop alla guerra a Gaza e all'operazione a Rafah. Lo ha detto ai media Avi Hyman, uno dei portavoce del governo israeliano. "Nessun potere sulla terra fermerà Israele dal proteggere i suoi cittadini e perseguire Hamas nella Striscia".

Ostaggi Israele

©Ansa

Alcune persone manifestano con le foto di ostaggi israeliani tenuti da Hamas a Gaza fuori dalla residenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme

Hamas: "Il valico di Rafah è di Egitto e Palestina"

"Il valico di Rafah era e rimarrà un valico palestinese-egiziano, e l'occupazione israeliana ha la piena responsabilità della sua chiusura": lo afferma una fonte di Hamas all'emittente statale egiziana Al Qahera, mentre gli aiuti per Gaza e l'espatrio dei feriti restano fermi per il 17/o giorno consecutivo. "L'aggressione israeliana contro Rafah palestinese - aggiunge la fonte - ha portato ad un aggravamento della crisi umanitaria impedendo l'ingresso degli aiuti e privando i residenti della libera circolazione e della possibilità di cure all'estero".

Lanciati 30 razzi dal Libano contro Israele, Hezbollah rivendica

L'esercito israeliano ha annunciato che circa 30 razzi sono stati lanciati dal Libano contro le località nel nord dello Stato ebraico senza provocare vittime. Secondo le Idf, i razzi sono stati intercettati o sono atterrati in aree disabitate. L'organizzazione sciita libanese Hezbollah ha rivendicato l'attacco, sostenendo di aver preso di mira una base militare vicino Safed  e attrezzature per lo spionaggio a Metula. Le forze armate israeliane hanno riferito di aver attaccato i lanciatori da cui sono partiti i razzi.

Idf: ucciso leader di Hezbollah, responsabile approvvigionamento armi

L'esercito israeliano ha confermato su X di aver effettuato questa mattina un attacco aereo che ha ucciso un agente di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo l’Idf, si tratta di Nasser Farran, un membro “di spicco” del gruppo terroristico, responsabile della produzione e dell’approvvigionamento di armi.

Farran è stato ucciso in un attacco di droni a Kafr Dajjal, vicino a Nabatieh. Hezbollah aveva annunciato in precedenza la sua morte, ma non aveva fornito informazioni sul suo ruolo. L’Idf afferma che Farran era coinvolto nella “produzione delle armi strategiche di Hezbollah”. Alcune delle strutture sotto il suo comando sono state colpite negli ultimi mesi.

Israele: sirene di allarme a Kerem Shalom a ridosso Gaza

Le sirene di allarme anti razzi da Gaza stanno risuonando nella comunità israeliana di Kerem Shalom a ridosso della parte sud della Striscia. Lo ha fatto sapere l'esercito. Il posto comprende anche l'omonimo valico dove sono ispezionati i camion prima passare nell'enclave palestinese.

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Mondo: I più letti