Guerra Israele-Hamas, diffuso video soldatesse Idf rapite, Netanyahu: "Scioccato"

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Le tv israeliane hanno trasmesso il video del rapimento delle 5 soldatesse israeliane rapite dal kibbutz di Nahal Oz il 7 ottobre la cui diffusione è stata autorizzata dal Forum delle famiglie degli ostaggi. "Sono scioccato. Continueremo a fare di tutto per riportarle a casa", ha scritto su X il premier israeliano Netanyahu. "La brutalità dei terroristi di Hamas non fa che rafforzare la mia determinazione a lottare con tutte le mie forze fino alla sua eliminazione". Herzog: "Il mondo guardi alla crudeltà di Hamas"

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Quali Paesi riconoscono lo Stato palestinese

La guerra di Israele a Gaza, in corso da più di sette mesi, dall'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, ha rilanciato la spinta globale per il riconoscimento di uno Stato palestinese. Norvegia, Spagna e Irlanda hanno annunciato oggi l'intenzione di riconoscere uno Stato della Palestina, rompendo con la posizione a lungo sostenuta dalle potenze occidentali, secondo cui uno Stato palestinese può nascere solo nell'ambito di una pace negoziata con Israele. Secondo l'Autorità Palestinese, che ha poteri limitati in alcune parti della Cisgiordania occupata, 142 dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite riconoscono già uno Stato di Palestina.

Tra questi vi sono molti Paesi mediorientali, africani e asiatici, ma non gli Stati Uniti, il Canada, la maggior parte dell'Europa occidentale, l'Australia, il Giappone e la Corea del Sud.

Ad aprile, gli Stati Uniti hanno usato il loro veto al Consiglio di Sicurezza dell'ONU per impedire la richiesta palestinese di diventare uno Stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite.

Anp: "Bene Norvegia, Spagna e Irlanda, altri Paesi seguano l'esempio"

La presidenza dell'Autorità palestinese accoglie con soddisfazione la decisione di Norvegia, Spagna e Irlanda sul riconoscimento dello Stato di Palestina. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.

La Norvegia, afferma la presidenza palestinese, "ha sostenuto con forza i diritti del popolo palestinese nel corso degli ultimi anni e ha votato a favore di questi diritti nelle sedi internazionali". E "questa prima decisione costituisce il culmine di queste posizioni ed è conforme ai principi del diritto internazionale che riconoscono il diritto dei popoli a liberarsi dal colonialismo e dall'oppressione e a vivere nella libertà, nella giustizia e nell'indipendenza". 

Hamas: "Riconoscimenti dello Stato palestinese dopo una coraggiosa resistenza"

Un alto funzionario di Hamas ha dichiarato che è stata la "coraggiosa resistenza" del popolo palestinese a spingere tre Paesi europei in rapida successione - Norvegia, Irlanda e Spagna - a riconoscere uno Stato di Palestina. "Questi riconoscimenti successivi sono il risultato diretto di questa coraggiosa resistenza e della leggendaria fermezza del popolo palestinese... Crediamo che questo sarà un punto di svolta nella posizione internazionale sulla questione palestinese", ha dichiarato Bassem Naim, un alto membro dell'ufficio politico di Hamas.

Haniyeh a Teheran: "L'Iran continuerà il sostegno alla Palestina"

E' presente anche il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, alla cerimonia funebre a Teheran per il presidente iraniano Ebrahim Raisi e gli altri funzionari morti nell'incidente aereo di domenica. "Sono venuto a nome del popolo palestinese, a nome delle fazioni della resistenza di Gaza per esprimere le nostre condoglianze", ha detto Haniyeh ai presenti. A Teheran è arrivato anche il numero due degli Hezbollah libanesi, Naim Qassem. "Siamo sicuri che l'Iran continuerà a sostenere la nazione palestinese", ha aggiunto Haniyeh, che aveva un rapporto molto stretto con il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amirabdollahian, anche lui vittima dello schianto dell'elicottero presidenziale domenica. Amirabdollahian aveva costruito la sua carriera agli Esteri proprio occupandosi di Palestina e mondo arabo. 

Tajani: "Italia astenuta all'Onu sulla Palestina perché presidente del G7"

"L'Italia si è astenuta sul voto Onu per il riconoscimento della Palestina perché sta alla guida del G7 e la maggioranza dei Paesi che ne fanno parte si è astenuta. Siamo a favore dello Stato di Israele e di quello della Palestina. Siamo sostenitori della creazione di una missione Onu". Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani ieri sera a Otto e mezzo su La7.

Sanchez: "Riconoscimento non è contro Israele, né a favore di Hamas"

"Voglio chiarire una cosa, questo riconoscimento non è contro nessuno, non è contro il popolo di Israele, un popolo che apprezziamo. E tanto meno contro gli ebrei, la cui storia è legata alla Spagna". E "non è nemmeno a favore di Hamas". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sánchez, in dichiarazioni riportate dai media spagnoli dopo l'annuncio sul prossimo riconoscimento dello stato palestinese.

Il Papa: "Viviamo la guerra mondiale, preghiamo per la pace"

"Preghiamo per la pace, abbiamo bisogno di pace, il mondo è in guerra. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina che sta soffrendo tanto. Non dimentichiamo Palestina, Israele, che si fermi questa guerra. Non dimentichiamo il Myanmar e non dimentichiamo tanti Paesi in guerra". Lo ha detto il Papa al termine dell'udienza generale invitando a "pregare per la pace in questo tempo di guerra mondiale".

Papa Francesco

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Sanchez: "Dalle parole ai fatti, il riconoscimento dello stato palestinese per la pace e la giustizia"

"E' giunto il momento di passare dalle parole ai fatti". Lo ha  detto il premier spagnolo Pedro Sánchez annunciando che martedì prossimo arriverà dalla Spagna il riconoscimento dello stato palestinese. "Riconosceremo lo Stato di Palestina per la pace, per coerenza e per la giustizia", ha aggiunto nelle dichiarazioni rilanciate dai media spagnoli.

L'Irlanda annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese

L'Irlanda annuncia ufficialmente il riconoscimento di uno Stato palestinese. L'annuncio è stato fatto dal primo ministro irlandese Simon Harris in conferenza stampa. "Oggi Irlanda, Norvegia e Spagna annunciano che riconosciamo lo Stato di Palestina", ha affermato Harris, salutando un "giorno storico e importante per l'Irlanda e la Palestina". 

Sanchez: "La Spagna riconoscerà lo Stato della Palestina il 28 maggio"

"Spagna riconoscerà il prossimo 28 maggi lo Stato della Palestina". Lo ha annunciato oggi al Congresso il premier Pedro Sanchez. Nell'audizione Sanchez è chiamato a dare informazioni sulla situazione a Gaza, oltre a spiegazioni sull'attività della moglie, Begona Gomez, dopo l'apertura di un'inchiesta preliminare da parte della sezione 41 istruttoria del Tribunale di Madrid, sulla base di un esposto presentato dal sedicente sindacato Manos Limpias. 

Sky News: "Oggi Irlanda, Norvegia e Spagna annunciano il riconoscimento dello Stato di Palestina"

Le famiglie degli ostaggi annunciano un video con 5 soldatesse prese da Hamas

Le famiglie di 5 vedette militari israeliane donne, rapite il 7 ottobre nel kibbutz di Nahal Oz, hanno deciso di diffondere un filmato che mostra il loro sequestro. Lo ha annunciato i Forum delle famiglie degli ostaggi aggiungendo che il video, di oltre 3 minuti, sarà pubblicato alle 18.00 (le 17 in Italia) e che le immagini sono state ottenute dalle 'body camera' dei miliziani di Hamas catturati. Il Forum ha spiegato che "il governo israeliano non deve perdere altro tempo: deve ritornare al tavolo negoziale oggi". Le vedette militari rapite da Hamas il 7 ottobre furono 7, di queste ancora 5 sono prigioniere a Gaza da 229 giorni. Delle altre due, una - Ori Megidish è stata liberata dall'Idf dopo 23 giorni; l'altra - Noa Marciano - è stata uccisa da Hamas e il suo corpo è stato recuperato dall'esercito e riportato in Israele.

Israele richiama gli ambasciatori in Norvegia e Irlanda

Il ministro degli Esteri Israel Katz ha ordinato "l'immediato ritorno in Israele" degli ambasciatori in Irlanda e Norvegia "per consultazioni, alla luce della decisione di questi Paesi di annunciare il riconoscimento di uno Stato palestinese". Katz ha denunciato che "Irlanda e Norvegia intendono inviare oggi un messaggio ai palestinesi e al mondo intero: il terrorismo paga". "Israele - ha detto Katz - non sarà compiacente con chi vuole minarne la sovranità e ne mettono in pericolo la sicurezza". Il ministro ha poi ammonito che se la "Spagna realizzasse la sua intenzione di riconoscere uno Stato palestinese, un passo simile verrà fatto nei suoi confronti". "La parata della stupidità irlandese-norvegese non ci scoraggia, siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi: restituire la sicurezza ai nostri cittadini con la rimozione di Hamas e il ritorno dei rapiti. Non esistono obiettivi - ha concluso - più giusti di questi." 

Leader di Hamas: "L'Iran continuerà a sostenere la Palestina"

"Siamo sicuri che l'Iran continuerà a sostenere la nazione palestinese con le sue politiche, le sue strategie e i suoi valori fino a quando la bandiera della vittoria non sarà innalzata sulla moschea di Al-Aqsa": lo ha detto il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, nel suo discorso alla cerimonia di addio per Ebrahim Raisi. 

"La Norvegia riconoscerà lo Stato palestinese dal 28/5"

La Norvegia riconoscerà lo Stato palestinese dal 28 maggio: lo ha detto il primo ministro del Paese, Jonas Gahr Store.

Iran, a Teheran decine di migliaia di persone alla cerimonia funebre per Raisi

Una grande folla si è riunita dentro e intorno all'Università della capitale, dove il leader supremo della Repubblica islamica, l'ayatollah Ali Khamenei, guiderà le preghiere durante la cerimonia di addio per il presidente, deceduto all'età di 63 anni insieme ad altre sette persone in un incidente in elicottero. LE FOTO

Funerali Raisi

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Media: "A Teheran c'è anche il numero due di Hezbollah"

Anche il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, ha partecipato a Teheran all'ultimo saluto al presidente iraniano Ebrahim Raisi, morto domenica nell'incidente dell'elicottero su cui viaggiava con il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian e altre persone. Lo riferisce il canale libanese Al Mayadeen.

Leader di Hamas Haniyeh a Teheran per i funerali di Raisi

Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, si trova a Teheran, dove sta partecipando alla cerimonia di addio per Ebrahim Raisi, il presidente iraniano morto domenica dopo che l'elicottero sul quale viaggiava si è schiantato in un'area remota nel nord ovest del Paese, vicino al confine con l'Azerbaigian. Lo riporta Mehr, pubblicando un video in cui si vede Haniyeh che saluta il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, mentre partecipa alla cerimonia. Decine di migliaia di iraniani si sono radunati nella capitale per il funerale, dove la Guida suprema, Ali Khamenei, guiderà le preghiere

Cnn: "L'Egitto modificò l'intesa sulla tregua poi accettata da Hamas"

L'Egitto ha modificato "dietro le quinte" i termini dell'intesa sul cessate il fuoco e sul rilascio degli ostaggi che era in discussione tra le parti lo scorso 6 maggio e che fu accettata da Hamas e respinta invece da Israele. Lo ha riferito la Cnn che cita tre fonti a conoscenza dei fatti. "Siamo stati tutti ingannati", ha detto una di queste secondo cui la formulazione dell'accordo sottoscritto da Hamas era diversa dalla bozza che Usa e Qatar ritenevano fosse stata trasmessa alla fazione islamica a Gaza. La Cnn ha poi sostenuto che le modifiche sono state apportate dal vice direttore dell'intelligence egiziana, Ahmed Abdel Khalek. 

Forze israeliane: "Ucciso in un raid esponente di Hamas che partecipò all'attacco del 7/10"

Le forze israeliane (Idf) annunciano l'uccisione in un raid aereo sulla Striscia di Gaza di un combattente di Hamas accusato di aver partecipato all'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele. Si tratta, riportano i media israeliani, di Ahmed Yasser al-Qara, descritto come componente "di spicco" di Hamas e accusato anche di tentativi di attacco contro le truppe israeliane a Gaza nel contesto delle operazioni militari contro il gruppo scattate in risposta all'attacco di sette mesi fa. Al-Qara, stando a quanto reso noto, è stato ucciso insieme a Suhaib Ra'ed Abu Riba di Hamas e Anas Muhammad Abu Rajileh della Jihad Islamica palestinese.

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