
Usa Weekly News, Joe Biden e Donald Trump si sfideranno in due dibattiti
È ufficiale: Joe Biden e Donald Trump si sfideranno in due dibattiti televisivi, il 27 giugno e il 10 settembre. Il primo, condotto dai giornalisti Jake Tapper e Dana Bash, sarà live su Cnn in prime time ad Atlanta senza pubblico, con i candidati che risponderanno a turno alle domande di un moderatore mentre l’altro avrà il microfono disattivato. Il secondo incontro-scontro sarà invece su Abc, anche se sui social il duello tra i due leader è già iniziato. O forse mai finito
A cura di Valentina Clemente

Dibattiti – Il futuro dell’America passa per due date: 27 giugno e 10 settembre, quando Joe Biden e Donald Trump si confronteranno in vista del 5 novembre 2024. I due protagonisti hanno già iniziato a provocarsi a vicenda sui social: "Scegliamo le date, ho sentito dire che sei libero il mercoledì", ha ironizzato Biden, riferendosi all’unico giorno della settimana in cui non c’è udienza nel processo Stormy Daniels. Il tycoon ha accettato ma ha rilanciato la sfida per un terzo dibattito il 2 ottobre su Fox News. La campagna di Biden, però, si è fermata ai primi due

Perché questi dibattiti sono "diversi" – La proposta di Biden di sfidare il rivale Trump, lanciata via social rompe alcune tradizioni. Supera la commissione che da decenni organizza i dibattiti elettorali e ha escluso il pubblico live per evitare i tifi da stadio. Escluso per ora dal dibattito della Cnn il candidato indipendente Robert F. Kennedy Jr, perché non raggiunge il 15% delle intenzioni di voto

Dibattito VP - La vicepresidente americana Kamala Harris ha accettato l’offerta della Cbs per un dibattito fra i candidati alla vicepresidenza in estate, ovvero con colui o colei che sarà scelto da Donald Trump in vista delle elezioni. Lo rende noto la campagna del presidente Joe Biden

Usa 2024 e interferenze – L’intelligence americana è convinta che Cina, Russia e Iran siano tra gli attori stranieri che cercano di influenzare le elezioni presidenziali in programma a novembre e che la Russia rimanga "la minaccia più attiva alle nostre elezioni". Così il direttore dell’Intelligence Avril Haines nel corso di un’audizione davanti alla commissione del Senato. "Non c’è niente di più importante, ha aggiunto la responsabile di tutte le agenzie americane di intelligence, che lavorare per proteggere la nostra democrazia e noi siamo focalizzati su questo"

"La storia afroamericana è americana" – Joe Biden fa campagna elettorale nei campus e supera il test delle proteste: il presidente, infatti, ha fatto il discorso come ospite d’onore per la cerimonia di laurea al Morehouse College di Atlanta, storica università afroamericana solo maschile) della Georgia che ha avuto tra i suoi studenti Martin Luther King Jr. Un incontro fatto per cercare di frenare in uno stato in bilico l’emorragia di voti dei giovani e della black community

Endorsement NRA - La National Rifle Association, potente lobby delle armi, ha dato nuovamente il suo endorsement a Donald Trump poco prima che intervenisse alla sua convention annuale a Dallas. Il tycoon ha sollecitato i proprietari di armi a votarlo e ha ammonito che il secondo emendamento "è davvero in gioco" alle elezioni di novembre: "Dobbiamo convincere i proprietari di armi a votare", ha detto l’ex presidente

Nicole Shanahan – La candidata alla vicepresidenza con Robert Kennedy Jr ha donato 8 milioni di dollari alla sua campagna elettorale per aiutarlo a essere presente nelle schede elettorali di tutti i 50 stati americani. Il contributo, annunciato durante una raccolta fondi a Nashville, è più del doppio di quanto la campagna ha raccolto dai donatori a marzo. "Non si tratta solo di finanziare la nostra campagna - ha detto Shanahan - Vogliamo liberare le elezioni presidenziali dalla morsa dell’attuale duopolio bipartitico e rivitalizzare la democrazia americana"

"Se ingiuste, saranno contestate" - Il senatore repubblicano Marco Rubio, indicato come possibile vice di Donald Trump, ha rifiutato di impegnarsi ad accettare i risultati delle elezioni presidenziali del 2024 e ha ripetuto teorie cospirative su quelle del 2020. Alla domanda in un’intervista a Nbc News se accetterebbe il risultato del voto“qualunque cosa accada, Rubio ha risposto: "Se si tratta di un’elezione ingiusta, credo sarà contestata da entrambe le parti"

"Preoccupato per la campagna, non per il matrimonio" - Michael Cohen, ex avvocato fixer di Donald Trump, ha confermato in aula che il tycoon gli chiese di occuparsi anche della storia di Stormy Daniels, che sarebbe stata "catastrofica" per la campagna di Trump, precisando che il suo boss era preoccupato per la sua corsa e non per il suo matrimonio con Melania. Cohen ha aggiunto che fu il tycoon a firmare gli assegni con cui fu rimborsato per la vicenda Stormy Daniels e che le ricevute erano falsificate in quanto non si trattava di un contratto per servizi legali

Vuoti di memoria - Michael Cohen ammette di non ricordare in tutti i dettagli di quella che a suo avviso è la telefonata chiave di 96 secondi che collega Donald Trump al pagamento della pornostar Stormy Daniels. Incalzato dai legali dell’ex presidente durante il controinterrogatorio, l’ex avvocato tuttofare di Trump ha iniziato a vacillare. "Questa è una bugia", gli ha detto in varie occasioni il legale di Trump mostrando alla giuria prove a sostegno delle sue parole

Mike Johnson su Trump - Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson si è trasformato in avvocato d'ufficio di Donald Trump parlando con i giornalisti in tribunale. "Michael Cohen è chiaramente in una missione di vendetta personale", ha detto riferendosi all’ex avvocato-fixer del tycoon. "Il crimine di cui accusano Trump è la falsificazione di documenti aziendali. Ma penso che tutti sappiano che non è il contabile della sua azienda", ha aggiunto

La battuta di Liz Cheney – “Devo ammettere che sono sorpresa che lo speaker Johnson voglia entrare nel club Ho tradito mia moglie con una pornostar. Immagino che dopotutto non sia così interessato a insegnare la moralità ai nostri giovani”: l’ex deputata repubblicana Liz Cheney, bestia nera di Donald Trump, ha commentato con sarcasmo la decisione dello speaker della Camera Mike Johnson di presenziare al processo contro il tycoon per il caso pornostar

Stormy dopo la sentenza - Il marito della pornostar Stormy Daniels ha spiegato che probabilmente fuggirà insieme alla moglie dagli USA se Donald Trump verrà giudicato non colpevole al processo a New York. Barrett Blade, attore porno come la moglie, ha ricordato l’odio che la donna ha dovuto affrontare da quando ha diffuso le sue accuse riguardo l’avventura del 2006 con Trump. “Non credo che le cose migliorino per lei, e se non sarà giudicato colpevole, dovremo decidere cosa fare. Ci sono buone probabilità che lasceremo questo Paese”, ha detto

Dov’è Rudy Giuliani? - La procura statale dell’Arizona da settimane sta cercando, senza successo, di consegnare a Rudy Giuliani l’atto di incriminazione legato al tentativo di sovvertire il risultato delle elezioni presidenziali del 2020. Giuliani, ex avvocato di Donald Trump, risulta l’unico a cui i procuratori non sono riusciti a notificare l'atto di convocazione. Lo ha dichiarato Richie Taylor, portavoce dell’attorney general dell’Arizona. L’ex sindaco di New York dovrebbe presentarsi davanti al giudice il 21 maggio

Il declino di Kristi Noem - La governatrice del South Dakota, fino a poche settimane fa considerata una delle favorite per il ruolo di vicepresidente con Donald Trump, è stata dichiarata non gradita da sette delle nove riserve di nativi, in prevalenza Sioux, nello Stato. Motivo: i suoi attacchi alla comunità indigena. La tribù Crow Creek Sioux ha votato la messa al bando di Noem dalla sua riserva. Decisione che si aggiunge a quella di altre sei tribù, dagli Oglala Sioux ai Resebud Sioux. In totale sono sette le riserve inaccessibili per la governatrice

TikTok - Il miliardario Frank McCourt sta lavorando alla creazione di un consorzio per acquistare TikTok. Ex proprietario dei Los Angeles Dodgers che ha fatto fortuna nel settore immobiliare, McCourt da tempo è interessato al ruolo della tecnologia nella società. E proprio questo - riporta il New York Times - lo ha spinto a rimboccarsi le maniche e lavorare all'acquisto della popolare app. Il suo obiettivo è quello di comprarla e ripensarla internamente sul fronte dei dati e della privacy