"Il cuore si spezza per una perdita così grande". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu sul ritrovamento a Gaza da parte dell'Idf dei corpi di 3 ostaggi israeliani, uccisi il 7 ottobre, i cui cadaveri sono stati poi portati da Hamas nella Striscia. Lettera a Tel Aviv dall'Italia e da altri 12 Paesi: "Contrari a operazione a Rafah". Abu Mazen accusa Hamas: "Ha dato pretesti a Israele". Dal vertice della Lega Araba in Bahrein un appello a una forza di pace dell'Onu nei "territori palestinesi occupati"
Sanchez mercoledì annuncia data riconoscimento Palestina
Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che annuncerà mercoledì la data in cui la Spagna riconoscerà uno Stato palestinese, escludendo la possibilità che tale riconoscimento avvenga già il 21 maggio. "Stiamo coordinandoci con altri Paesi", ha dichiarato il socialista Sánchez in un'intervista televisiva, per spiegare perché la Spagna non avrebbe proceduto al riconoscimento martedì, data indicata in particolare da Josep Borrell, capo della diplomazia europea. La settimana scorsa, in un'intervista a una radio spagnola, Borrell aveva dichiarato di essere stato informato dal Ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, che la data prescelta era il 21 maggio. Sanchez non ha specificato quali siano i Paesi con cui il suo governo sta attualmente discutendo su questo tema, ma a marzo ha rilasciato un comunicato congiunto a Bruxelles con i capi di governo di Irlanda, Slovenia e Malta in cui i quattro Paesi hanno espresso la volontà di riconoscere uno Stato palestinese. Martedì scorso, il ministro degli Esteri irlandese, Michael Martin, ha confermato che Dublino "riconoscerà lo Stato di Palestina entro la fine del mese", senza tuttavia indicare una data precisa. Il piano previsto finora era quello di un decreto adottato martedì in Consiglio dei Ministri dal governo spagnolo di sinistra. Sanchez, che il giorno successivo si presenterà al Congresso dei deputati spagnoli per fare il punto della situazione, ha detto che coglierà l'occasione per “chiarire” la data esatta in cui Madrid riconoscerà uno Stato palestinese.
Media libanesi: 2 bambini uccisi in raid israeliani
Due bambini sono rimasti uccisi nei raid condotti oggi da Israele nel sud del Libano contro quelli che l'Idf ha indicato come obiettivi di Hezbollah. Secondo l'agenzia ufficiale libanese Nna, a Al-Najariya sono rimasti uccisi due fratelli siriani, Ossama e Hani Al Khalid, riporta la Cnn. Hezbollah ha annunciato la morte di uno dei suoi membri, il 62enne Hussein Khidr Mhadi, nella stessa area. I militari israeliani affermano di aver agito in risposta ad un attacco di droni lanciato questa mattina contro il nord di Israele, che non ha provocato danni o vittime, e di aver preso di mira infrastrutture di Hezbollah che "costituivano una minaccia per gli aerei israeliani", accusando il gruppo libanese di operare in aree abitate mettendo così a rischio le vite dei civili.
Università Granada sospende relazioni con atenei Israele
L'Universita' spagnola di Granada ha approvato la sospensione di ogni collaborazione scientifica, tecnica e di scambio di personale e di studenti con gli atenei e le istituzioni universitarie israeliane e ha ribadito il suo "forte impegno" per la pace, la salvaguardia dei diritti umani e la cooperazione tra i popoli. La decisione e' stata approvata dal consiglio di ateneo convocato in via straordinaria, che ha motivato la sospensione delle relazioni con le universita' israeliane quale contributo alla fine del conflitto e ha fermamente condannato la violazione dei diritti umani.
Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
E' entrato in funzione il molo temporaneo, costruito dagli Usa a Gaza: i primi "camion che trasportano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare" nella Striscia, ha fatto sapere il Comando Centrale americano (Centcom) che ieri ne aveva annunciato l'ancoraggio a una spiaggia di Gaza. "Si tratta di uno sforzo multinazionale in corso per fornire ulteriori aiuti ai civili palestinesi a Gaza attraverso un corridoio marittimo che e' interamente di natura umanitaria", ha aggiunto, pubblicando immagini che mostrano gli aiuti caricati su una chiatta nel vicino porto israeliano di Ashdod. Nessun soldato americano e' sceso a terra, ha sottolineato Centcom, annunciando che nei prossimi giorni circa 500 tonnellate di aiuti dovrebbero entrare a Gaza.
Due feriti nel nord di Israele da razzi provenienti dal Libano
Due persone sono rimaste ferite lievemente nel lancio di razzi di Hezbollah nel nord di Israele. Lo ha reso noto il Consiglio regionale di Merom HaGalil, nella Galilea settentrionale.
Guterres: "Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile"
“Qualsiasi attacco a Rafah è inaccettabile. Infliggerebbe un’altra ondata di dolore e miseria quando avremo bisogno di un’ondata di aiuti salvavita”. Lo ha detto il capo delle Nazioni Unite Antonio Guterres in un vertice della Lega degli Stati arabi, aggiungendo che “i cuori si stanno spezzando per i palestinesi di Gaza” e che la guerra è una “ferita” che potrebbe colpire l’intera regione. “Per la sua velocità e portata, è il conflitto più mortale del mio tempo come segretario generale – per i civili, gli operatori umanitari, i giornalisti e i nostri stessi colleghi delle Nazioni Unite”, ha aggiunto.
Ministri Esteri a Israele: "Azione urgente per crisi umanitaria a Gaza"
"Vorremmo innanzitutto ribadire nei termini più forti la nostra indignazione per il brutale attacco terroristico condotto da Hamas e altri gruppi terroristici contro Israele, iniziato il 7 ottobre 2023. Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi immediatamente e senza condizioni. Continueremo a lavorare per negare ad Hamas la possibilità di compiere ulteriori atrocità. Nell’esercitare il proprio diritto a difendersi, Israele deve rispettare pienamente il diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario. Vi scriviamo alla luce della devastante e crescente crisi umanitaria in tutta Gaza e desideriamo chiedere un’azione urgente da parte del governo israeliano per affrontarla". Inizia così la lettera indirizzata al ministro degli Esteri israeliano Israel Katz e firmata dai ministri degli Esteri di Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Italia, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del Nord.
Katz sull'Aja, 'nessuna forza impedirà nostra autodifesa'
"Nessuna forza impedirà a Israele di esercitare il suo diritto all'autodifesa". Lo ha detto il ministro degli esteri Israel Katz ringraziando il team legale israeliano per la sua contro arringa alla Corte internazionale dell'Aja. "Continueremo a batterci sul fronte legale, politico e militare fino a che i nostri 132 ostaggi a Gaza non siano tornati a casa dai loro cari". "Il Sudafrica, che serve da braccio legale degli assassini e degli stupratori di Hamas, ripete una bugia cento volte nella speranza che diventi vera".
Onu, a Gaza 270 mila tonnellate di rifiuti non smaltiti
A Gaza esiste anche l'emergenza rifiuti. A causa dei bombardamenti che hanno distruzione le infrastrutture di gestione dei rifiuti solidi, la carenza di carburante e l'impossibilità di accesso i rifiuti si accumulano senza che nessuno li possa rimuovere. Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo stima che almeno 270.000 tonnellate di rifiuti si siano accumulate nelle discariche temporanee recentemente istituite dai comuni in prossimità di aree residenziali. Montagne di rifiuti che aumentando i rischi per la salute e l'ambiente. Secondo l'Onu ciò deriva anche dalla "mancanza di opzioni praticabili", tra cui l'inaccessibilità della discarica di Johr ad Deek nella parte orientale di Gaza City e della discarica di Al Fukhari a est di Khan Younis. I rifiuti sarebbero dunque così distribuiti: 170.000 tonnellate nel sud e 100.000 tonnellate nel nord di Gaza. Le agenzie umanitarie temono che l'aumento delle temperature aggraverà l'impatto negativo dell'accumulo di rifiuti solidi generando insetti e attirando la fauna selvatica. "Se la questione dei rifiuti solidi, compresi i rifiuti sanitari, non viene adeguatamente affrontata e risolta, aggraverà la sofferenza dei palestinesi nella Striscia di Gaza. e avrà un grave impatto sulla salute pubblica, in particolare a causa dell'accesso limitato ai servizi sanitari. Inoltre, contamineranno i terreni agricoli e le falde acquifere poiché gli inquinanti penetrano nel suolo", hanno avvertito gli esperti del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo.
Udienza all'Aja interrotta brevemente per proteste
L'udienza davanti alla Corte internazionale di giustizia sulle accuse di genocidio a Gaza lanciate dal Sudafrica nei confronti di Israele è stata brevemente interrotta a causa di proteste. Si è sentito una donna gridare "bugiardi" e la trasmissione dell'udienza è stata sospesa per meno di un minuto prima di riprendere. L'avvocato di Israele ha quindi terminato il suo intervento.
Italia e 12 Paesi a Israele, contrari a operazione a Rafah
Israele ha diritto a "esercitare il proprio diritto alla difesa" ma "deve rispettare il diritto internazionale" e l'operazione su larga scala a Rafah "avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". In una lettera al ministro degli esteri israeliano Israel Katz, i titolari degli esteri d'Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito, Svezia, Australia e Corea del sud, coordinati da Antonio Tajani per la presidenza del G7, ribadiscono "l'opposizione a un'operazione militare su larga scala a Rafah" e "la richiesta di un piano credibile per proteggere" i civili.
'Netanyahu vuole vera discussione sul potere locale a Gaza'
Il premier Benyamin Netanyahu è disposto ad affrontare "una vera discussione" sull'eventuale passaggio del potere nel dopoguerra a Gaza a "autorità locali non affiliate ad Hamas". Lo hanno riferito i media che citano fonti a conoscenza del dossier riportando la discussione avvenuta in Gabinetto di sicurezza dopo le recenti critiche del ministro della difesa Yoav Gallant a Netanyahu. Nella stesso incontro Gallant ha ribadito la sua opposizione ad un controllo militare e civile della Striscia da parte di Israele spiegando che "la mossa richiederebbe forze enormi da spostare da altri fronti, costerebbe molte vite israeliane e alla fine si dovrebbe lo stesso consegnare il territorio ai Palestinesi".
"In piani Gallant per dopo Hamas a Gaza armi a palestinesi"
Nei piani del ministro della difesa Yoav Gallant per il dopo Hamas a Gaza c'è anche la fornitura di armi a figure locali legate alla Autorità nazionale palestinese con la "supervisione internazionale". Lo ha riferito il quotidiano 'Israel Ha-Yom' (vicino al premier Benyamin Netanyhau) secondo cui il piano di Gallant, sostenuto dall'establishment della difesa, è quello di fornire a questi gruppi armi da fuoco, che saranno monitorate elettronicamente da Israele per impedirne l'uso da parte di Hamas, e faranno parte di uno "sforzo internazionale globale" per aiutare a governare la Striscia da parti di nazione arabe e con il sostegno degli Usa. Gallant a metà settimana ha attaccato Netanyahu sollecitandolo ad uscire "dall'indecisione" e a sostenere che nel dopo Hamas Israele non governerà nè civilmente nè militarmente Gaza. Che invece - ha aggiunto - dovrà essere guidata da palestinesi.
Israele: "Operazioni continuano a Rafah e Jabalya"
L'esercito israeliano continua le sue operazione sia a Rafah, nel sud della Striscia, sia a Jabalya, nel nord dell'enclave palestinese. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui a Rafah le azioni proseguono "in numerose looghi" e i soldati "hanno smantellato un sito di lancio con razzi a lunga gittata" nella parte est della città. A Jabalya, le truppe "hanno esteso le zone di combattimento e intensificato il controllo operativo della zona". Nel corso delle ultime 24 ore sono stati colpiti - secondo la stessa fonte - circa 60 obiettivi terroristici" in tutta la Striscia.
Haaretz: "Tra arrestati a Stoccolma anche ragazzo di 14 anni"
Tra gli arrestati in relazione agli spari uditi vicino l'ambasciata israeliana a Stoccolma, c'è anche un ragazzo di 14 anni. Lo ha riferito Haaretz.
Gaza, Usa: arrivati primi aiuti attraverso molo temporaneo
L'esercito americano ha annunciato che le consegne di aiuti umanitari a Gaza sono iniziate oggi attraverso un molo temporaneo con l'obiettivo di incrementare l'assistenza di emergenza al territorio palestinese devastato dalla guerra. "Oggi intorno alle 9:00 del mattino (le 8:00 in Italia), i camion che trasportavano assistenza umanitaria hanno iniziato a sbarcare attraverso un molo temporaneo a Gaza", ha affermato in un comunicato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che nessun soldato americano è sceso a terra.
Fifa deciderà su sospensione Israele il 20 luglio
La guerra a Gaza ha fatto irruzione nel mondo del calcio durante la conferenza della Fifa a Bangkok: l'associazione del calcio palestinese ha chiesto la sospensione di Israele dalla Federazione, e una decisione verrà presa il 20 luglio. Il presidente Gianni Infantino ha disposto una consulenza legale indipendente per valutare la richiesta. La Federcalcio palestinese (Pfa) e i suoi sostenitori, come la Conferedazione asiatica di cui fa parte, speravano in un voto immediato su un'eventuale squalifica, mentre Israele ha definito "cinica" la richiesta.
Wafa: palestinese ucciso in scontri con Israele a Tulkarem
Un palestinese è stato ucciso in scontri con l'esercito israeliano nei pressi di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa, che ha identificato l'uomo in Karim Raeq Abd al-Raouf Amir (23 anni), morto in ospedale per le ferite riportate. La stessa fonte ha segnalato che negli scontri sono stati feriti anche altri due palestinesi, tra cui un adolescente. Nelle ultime 24 ore - ha ricordato la Wafa - negli scontri con Israele sono stati uccisi nell'area di Tulkarem quattro palestinesi.
Spari vicino ambasciata israeliana a Stoccolma, arresti
La polizia svedese ha arrestato diverse persone e ha isolato una vasta area del centro di Stoccolma in seguito a sospetti spari nella zona dell'Ambasciata israeliana: lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito. Gli spari sono stati uditi da una pattuglia che ha lanciato l'allarme. La zona chiusa al pubblico include l'ambasciata israeliana. Le autorità hanno aperto un'inchiesta.
Israele: numerosi droni lanciati a nord dal Libano
Numerosi droni sono stati lanciati questa mattina dal Libano nel nord di Israele, facendo scattare le sirene di allarme in diverse località, tra cui Nahariya. Secondo l'Idf uno di questi è stato abbattuto dal sistema di difesa aereo sul mare, mentre un altro si è schiantato vicino la comunità di Gaaton. Secondo i media, i lanci sono stati rivendicati dagli Hezbollah.