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Blinken a Kiev canta "Rockin' in the Free World" e la dedica ai soldati ucraini. VIDEO

Mondo
©Getty

"I vostri soldati, i vostri cittadini - in particolare nel nord-est, a Kharkiv - stanno soffrendo tremendamente. Ma hanno bisogno di sapere, voi dovete sapere, gli Stati Uniti sono con voi, gran parte del mondo è con voi e stanno combattendo non solo per un'Ucraina libera, ma per il mondo libero. E anche il mondo libero è con te", ha detto il Segretario di Stato americano prima di esibirsi in un pub della capitale ucraina

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Martedì 14 maggio il Segretario di Stato americano, Antony Blinken,  è salito sul palco di un pub in seminterrato di Kiev e, accompagnato da una chitarra rossa, si è messo a cantare "Rockin' in the free world", brano rock del cantautore americano Neil Young. Un inno alla libertà dedicato dall'alto funzionario americano all'Ucraina e ai suoi soldati al fronte. Blinken è arrivato in Ucraina per una visita a sorpresa in cui ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con cui ha discusso dell’invio di nuovi aiuti da parte degli Stati Uniti: la visita è stata organizzata poco dopo l'inizio di una nuova offensiva russa, una delle più grosse degli ultimi mesi.

 

Blinken: "Gli Usa combattono con voi per il mondo libero"

"I vostri soldati, i vostri cittadini - in particolare nel nord-est, a Kharkiv - stanno soffrendo tremendamente. Ma hanno bisogno di sapere, voi dovete sapere, gli Stati Uniti sono con voi, gran parte del mondo è con voi e stanno combattendo non solo per un'Ucraina libera, ma per il mondo libero. E anche il mondo libero è con voi", ha detto il Segretario di Stato americano prima di suonare la canzone.

Un inno per la libertà

Blinken ha assistito come spettatore all'esibizione della band punk ucraina 19.99 prima che il frontman lo presentasse al pubblico come un "grande amico dell'Ucraina". Quindi, il Segretario di Stato statunitense si è unito a loro sul palco per suonare la canzone con il ritornello "keep on rockin' in the free world". Neil Young scrisse il brano nel 1989, poco prima della caduta del muro di Berlino, dopo l’annullamento di uno scambio culturale che lo avrebbe dovuto portare in Russia. Secondo quanto raccontato a Rolling Stone dal chitarrista di Young, Frank Sampedro, la canzone sarebbe nata da una frase dello stesso Sampedro, che avrebbe commentato l’annullamento del progetto dicendo: "Immagino che dovremo continuare a fare rock nel mondo libero". La canzone venne quindi eseguita per la prima volta in un'epoca in cui l'Unione Sovietica era scossa dalle proteste che finirono con la disintegrazione dell'URSS, e fu proprio dalla quella frammentazione che numerose nazioni, inclusa l’Ucraina, ottennero l’indipendenza.

La performance

“Ha giocato bene", ha detto Dmitry Temnyi, frontman dei 19.99, ammettendo di essere rimasto colpito dalle abilità chitarristiche di Blinken. La band è stata accompagnata da un gruppo di veterani ucraini, "Forze culturali dell'Ucraina", che hanno suonato indossando tute militari. L'associazione è stata fondata nel 2022 per sollevare il morale ucraino dopo l'invasione russa e ha sia un ramo civile che uno militare.

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La visita di Blinken in Ucraina

Blinken è il primo alto funzionario statunitense a recarsi in Ucraina dopo che il mese scorso il Congresso americano ha approvato un pacchetto di aiuti militari da 61 miliardi di dollari. 

Blinken è arrivato a Kiev in treno la mattina del 13 maggio per una visita a sorpresa che avviene in un momento particolare. Pochi giorni fa, infatti, la Russia ha lanciato un'incursione di terra nel nord della regione di Kharkiv, aprendo un nuovo fronte e mettendo a dura prova i soldati ucraini. Kiev è rimasta indietro sul campo di battaglia per mesi mentre le truppe russe avanzavano lentamente, approfittando della carenza di manodopera e di proiettili di artiglieria dell'Ucraina. Gli aiuti militari da parte di Washington, principale sostenitore dell'Ucraina,  sono stati ritardati per mesi, bloccati dai repubblicani al Congresso degli Stati Uniti fino al mese scorso, quando si è svolta finalmente la votazione con cui entrambi i partiti hanno approvato il pacchetto di aiuti. 

 

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