Consiglio Europeo, via libera al nuovo patto per la gestione dei flussi migratori e asilo

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L'accordo stabilisce una serie di nuove regole che dovrebbero aiutare a gestire gli arrivi di migranti in modo ordinato, a creare procedure efficienti e uniformi e a riequilibrare la condivisione degli oneri tra gli Stati membri dell'Unione

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Il Consiglio europeo ha dato il via libera definitivo al pacchetto di riforme legislative che compongono il nuovo Patto Ue su migrazione e asilo. L'obiettivo è quello di gestire i flussi migratori in maniera più ordinata ed efficiente, creando procedure uniformi e condividendo la responsabilità tra gli Stati membri.

Un sistema europeo più equo e solidale

"Il patto garantirà un sistema migratorio più giusto e più forte", ha affermato la sottosegretaria belga Nicole de Moor. "Le nuove regole renderanno il sistema europeo di asilo più efficace e aumenteranno la solidarietà tra gli Stati membri". L'Ue continuerà inoltre a collaborare con i paesi terzi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare.

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10 atti per un quadro giuridico completo

Il patto Ue è costituito in totale da 10 atti legislativi, tutti adottati dal Consiglio, che riformano l’intero quadro europeo per la gestione dell’asilo e della migrazione. Il regolamento sullo screening dovrebbe consentire alle autorità nazionali di sottoporre i migranti irregolari e i richiedenti asilo alle frontiere esterne alla procedura di pertinenza e dovrebbe fare in modo che l’identificazione, i controlli di sicurezza e vulnerabilità e la valutazione sanitaria siano effettuati in modo uniforme. Le nuove norme relative alla banca dati Eurodac aggiornata consentiranno di raccogliere dati più accurati e completi (anche dati biometrici) su varie categorie di migranti, compresi i richiedenti protezione internazionale e le persone che arrivano irregolarmente nell'Ue. Il regolamento sulla procedura di asilo dovrebbe semplificare la procedura di asilo europea e introduce una procedura di frontiera obbligatoria, in alcuni casi. Il regolamento sulla procedura di frontiera di rimpatrio riguarda il rimpatrio delle persone la cui domanda nell'ambito della procedura di frontiera è stata respinta. Il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione determina quale Stato membro è competente per l’esame delle domande di protezione internazionale e introduce per la prima volta un’equa ripartizione delle responsabilità tra gli Stati membri. Grazie al regolamento anticrisi l’Ue dovrebbe essere meglio attrezzata per gestire le domande di asilo in circostanze eccezionali.

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L'Italia ha dato il suo via libera al Patto

L'Italia, rappresentata dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, ha votato a favore di tutti i testi legislativi del Patto Ue. Il governo italiano ha espresso apprezzamento per le nuove norme, ritenendo che contribuiranno a una gestione più ordinata ed efficiente dei flussi migratori.

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Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha salutato l'approvazione del Patto come una "pietra miliare" nella risposta europea alla migrazione. Le nuove regole, ha spiegato, renderanno il sistema di asilo europeo più efficiente e garantiranno maggiore solidarietà e responsabilità tra gli Stati membri.
Anche il vicepresidente Margaritis Schinas ha definito l'adozione del Patto "un momento storico", che porterà a una "rivoluzione" nel modo in cui l'Ue gestisce la migrazione. "L'Europa dimostra di essere in grado di affrontare le sfide più difficili", ha affermato.

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