Ue, via libera a negoziati di adesione con Bosnia-Erzegovina. Chigi: "Apertura storica"
MondoDal Consiglio europeo è arrivato il sì per avviare le procedure per portare lo Stato balcanico nell'Unione europea. La decisione ha incontrato le forti perplessità di un gruppo di Stati membri, tra cui Paesi Bassi, Danimarca, Francia ed Estonia, secondo cui i progressi raggiunti finora dal Paese nel percorso europeo sarebbero ancora limitati
Se ne parlava da tempo, adesso dal Consiglio europeo è arrivato il disco verde: prenderanno il via i negoziati per l'adesione all'Ue della Bosnia-Erzegovina. L'avvio, messo nero su bianco nelle conclusioni del vertice, è stato annunciato su X dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel: "Congratulazioni! Il vostro posto è nella nostra famiglia europea. La decisione di oggi rappresenta un passo avanti fondamentale nel vostro percorso verso l'Ue. Ora il duro lavoro deve continuare affinché la Bosnia-Erzegovina avanzi costantemente, come vuole il vostro popolo". Palazzo Chigi parla di "un'apertura storica". Lo scorso dicembre si era dato inizio ai negoziati di adesione per Ucraina e Moldavia.
I dubbi e i sostenitori
"Sulla base della raccomandazione della Commissione del 12 marzo 2024, il Consiglio europeo decide di avviare i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina" ma "invita la Commissione a preparare il quadro negoziale" solo quando "saranno stati compiuti tutti i passi pertinenti indicati nella raccomandazione della Commissione del 12 ottobre 2022", si legge nel capitolo dedicato all'allargamento delle conclusioni del vertice adottate dai leader europei. La formulazione delle conclusioni è stata lievemente modificata in senso più restrittivo rispetto alle bozze precedenti. La decisione sull'avvio dei negoziati di adesione ha incontrato le forti perplessità di un gruppo di Stati membri, tra cui Paesi Bassi, Danimarca, Francia ed Estonia, secondo cui i progressi raggiunti finora dal Paese balcanico nel percorso europeo sarebbero ancora limitati. Il gruppo Amici dei Balcani, che riunisce diversi Stati tra cui Italia, Austria, Ungheria e Slovenia, ha impresso al contrario un'accelerazione sull'avanzamento di Sarajevo nel processo di integrazione.
Un annuncio previsto
Già ieri, 20 marzo, nel centro di Sarajevo erano sbucate bandiere dell'Unione europea, nell'auspicio che dal vertice in corso fino a domani a Bruxelles giungesse l’atteso annuncio sull'apertura del negoziato. L'ottimismo in Bosnia-Erzegovina è cresciuto dopo che nei giorni scorsi la commissione Ue aveva raccomandato l'avvio delle trattative, puntando sui progressi fatti dal Paese balcanico da quando, nel 2022, aveva ottenuto lo status di Stato candidato all’ingresso in Ue.
Palazzo Chigi: "Un messaggio chiaro a tutti i Balcani Occidentali"
"Grande soddisfazione" da parte di Palazzo Chigi "per la storica decisione del Consiglio Europeo di aprire i negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina, "un obiettivo ricercato con convinzione dall'Italia che offre una chiara prospettiva europea a Sarajevo". L'Italia, spiega il governo, "continuerà a incoraggiare e sostenere il governo bosniaco a proseguire con impegno il percorso di riforme avviato". Con questa decisione, si sottolinea, "l'Unione Europea invia un messaggio chiaro e inequivocabile non solo a Sarajevo, ma a tutti i Balcani Occidentali". Lo scorso 19 marzo, il ministro per gli Affari europei italiano e i suoi colleghi di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Slovacchia e Slovenia avevano inviato una lettera ai loro omologhi per spingere sui negoziati.
vedi anche
Consiglio europeo, ok a negoziati adesione con Ucraina e Moldavia
Premier bosniaca rigrazia
La presidente del Consiglio dei ministri della Bosnia-Erzegovina, Borjana Krišto, ha ringraziato il Consiglio europeo per la decisione di aprire i negoziati, definendola una ricompensa per i progressi del governo. "A nome del Consiglio dei ministri della Bosnia-Erzegovina, così come a nome mio, ringrazio sinceramente il Consiglio europeo e il presidente Charles Michel per la decisione di stasera di aprire i negoziati di adesione affinché la Bosnia-Erzegovina possa aderire all'Unione europea", ha affermato Borjana Krišto.