Elezioni USA 2024
Arrow-link
Arrow-link

Guerra Israele-Hamas. Usa: Invasione di Rafah non assicura durevole sconfitta Hamas

©Ansa

L'amministrazione Biden "condivide l'obiettivo di una durevole sconfitta di Hamas ma entrare a Rafah non lo garantisce". Così il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby. Intanto arriva la svolta del presidente americano: in una intervista alla Cnn, dice di voler condizionare le forniture militari continuando con quelle difensive ma non con quelle offensive se Israele invaderà Rafah. Netanyahu ribadisce: "Israele contro Hamas anche da solo"

LIVE

Polizia israeliana, raid in uffici di Al Jazeera a Nazareth

La polizia israeliana ha fatto irruzione negli uffici dell'emittente Al Jazeera nella citta' di Nazareth, confiscando apparecchiature. Il raid arriva diversi giorni dopo che il governo israeliano ha messo al bando l'emittente qatarina, bloccando sia l'accesso ai contenuti di Al Jazeera in Israele sia vietandole di operare. 

Katz: Israele andrà avanti fino alla distruzione di Hamas

Israele "continuerà a combattere Hamas fino alla sua distruzione". Lo ha detto il ministro degli esteri Israel Katz secondo cui "non c'è guerra più giusta di questa". 

Oms, ci restano solo 3 giorni di carburante per ospedali a Gaza

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) afferma di avere solo tre giorni di carburante per le sue operazioni mediche nel sud di Gaza e la carenza di carburante ha già costretto uno dei tre ospedali della città di Rafah a chiudere. Lo riportano i media internazionali.   Il valico di frontiera di Rafah con l'Egitto è stato chiuso martedì da quando l'esercito israeliano ha preso il controllo della parte palestinese, bloccando l'ingresso di aiuti umanitari vitali. Mercoledì Israele ha dichiarato di aver riaperto il valico di Kerem Shalom, l'altro principale punto di ingresso degli aiuti. Tuttavia, il Programma alimentare mondiale (Wfp) afferma che non sono arrivati aiuti e che non c'è nessuno a riceverli dalla parte palestinese. L'Onu afferma che il nord di Gaza è già in uno stato di "carestia in piena regola". 

Unrwa: 80.000 persone fuggite da Rafah dal 6 maggio

"Le persone stanno affrontando l'ennesimo sfollamento forzato nella Striscia di Gaza. Da quando l'operazione militare delle forze israeliane si è intensificata il 6 maggio circa 80.000 persone sono fuggite da Rafah, cercando rifugio altrove. Il prezzo per queste famiglie è insopportabile, nessun posto è sicuro". Lo riferisce su X l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco ora", ha aggiunto l'Unrwa. 

Lapid contro Ben Gvir: "Netanyahu lo licenzi subito"

Contro il ministro Itamar Ben Gvir e il suo post che recita 'Hamas ama Biden', si è levato il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid. "Se Netanyahu non licenzia oggi Ben Gvir - ha detto - mette ogni soldato e ogni israeliano in pericolo". 

Fonti Libano, 4 membri di Hamas uccisi in raid Israele nel sud

Quattro persone sono state uccise oggi in un attacco aereo israeliano su un'auto nel sud del Libano: lo ha reso noto la difesa civile del Paese, mentre fonti della sicurezza affermano che le vittime erano membri del gruppo armato Hezbollah. Lo riporta il Guardian. La difesa civile ha affermato di aver estratto quattro corpi da un'auto che era stata colpita da un attacco israeliano. Secondo due fonti della sicurezza i quattro erano membri di Hezbollah. 

Fonte Israele: mossa Usa su armi può cambiare piani a Rafah

La decisione degli Usa di fermare le armi ad Israele per l'attacco a Rafah potrebbe costringere lo stato ebraico a a modificare i suoi piani operativi. Lo ha riferito l'emittente Kan che ha citato un funzionario anonimo israeliano. La fonte ha anche aggiunto che Israele potrebbe essere costretta ad adottare "un economia degli armamenti", ovvero di conservare le munizioni in modo che queste non finiscano. Un'altra fonte - sempre alla stessa emittente - ha sostenuto che Israele a quel punto potrebbe anche essere indotta a procurarsi altrove le armi.

Madrid non conferma data riconoscimento Stato Palestina

Il ministro spagnolo degli Affari esteri, José Manuel Albares non ha voluto confermare se Madrid riconoscerà lo Stato della Palestina il prossimo 21 maggio, come annunciato dalla tv pubblica irlandese, ma ha ribadito che la decisione in questo senso "è già stata presa". "Domani voteremo a favore dell'ingresso della Palestina come membro effettivo all'assemblea delle Nazioni Unite e presto procederemo al riconoscimento dello Stato palestinese", ha detto Albares. 

Unrwa: 80mila persone fuggite da Rafah dal 6 maggio

"Le persone stanno affrontando l'ennesimo sfollamento forzato nella Striscia di Gaza. Da quando l'operazione militare delle forze israeliane si è intensificata il 6 maggio, circa 80.000 persone sono fuggite da Rafah, cercando rifugio altrove. Il prezzo per queste famiglie è insopportabile. Nessun posto è sicuro. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco ora". Lo scrive su X l'Unrwa.

Barkat: mai esistito uno Stato palestinese in tremila anni

"Non è mai esistito uno Stato palestinese negli ultimi tremila anni. Basta leggere la Bibbia: ebrei citati dappertutto, palestinesi mai". Lo dichiara il ministro israeliano dell'Economia Nir Barkat, intervistato dal Corriere della sera, opponendosi alla richiesta palestinese di uno Stato. "Con tutto il rispetto, Hamas non è interessato ai due Stati. Vuole tutto", afferma Barkat. "Fatah ha lo stesso obiettivo di Hamas. Non vuole la pace, vuole uno Stato è vero, ma solo per poi prendersi anche il nostro. La loro intenzione è uccidere gli ebrei proprio come Hamas. Lo insegnano ai bambini nelle scuole", sostiene il ministro. "Si può andare indietro per anni ed esaminare chi ha ostacolato la pace, discutere per ore, ma dovete capire che questa non è una disputa territoriale, è una guerra di religione. Quando aprirete gli occhi sarà chiaro anche a voi. Noi entreremo a Rafah casa per casa e sradicheremo Hamas. È l'unico modo per salvarci". Per il dopo, prevede Barkat, "non possiamo contare su una democrazia palestinese. Con gli arabi questo sistema non funziona. C'è democrazia a Dubai o in Arabia? Da loro funzionano le tribù. Quindi perché non pensare a un futuro di comunità palestinesi autonome che convivono in parallelo con Israele? Strade, economia, amministrazioni parallele. Si può fare". Ed è "inevitabile" che solo Israele abbia polizia ed esercito. "Non stiamo parlando di occidentali, ma di jihadisti che preferiscono far morire i loro figli o uccidersi per la causa. Il 70% dei palestinesi ha festeggiato l'eccidio del 7 ottobre. Hamas ha detto che vorrebbe farlo di nuovo. E non è solo", sostiene Barkat. Per quanto riguarda le accuse di una reazione sproporzionata, Barkat replica: "Le guerre si combattono così. Il 7 ottobre Hamas ci ha attaccato, ha ucciso 1.200 israeliani e noi non ci fermeremo sino a che non avremo smantellato le loro strutture, annientato la loro capacità di farci del male".

Ong, raid Israele contro milizie irachene filo-Iran in Siria

Un attacco aereo israeliano contro postazioni e campi di addestramento di milizie irachene filo-iraniane è stato compiuto alla periferia di Damasco, in Siria, secondo quanto riferito dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria.   L'attacco è avvenuto nella notte contro le basi del Harakat an Nujaba, una delle maggiori milizie irachene sostenute dall'Iran, nel quartiere sciita di Sayyida Zaynab, non distante dall'aeroporto internazionale di Damasco. Non si segnalano vittime al momento. Nello stesso attacco, l'aviazione israeliana ha bombardato una base militare governativa siriana nei pressi di Kiswe, a sud della capitale. L'agenzia governativa siriana Sana ha riferito che la contraerea siriana ha risposto all'attacco lanciando missili terra-aria che però  non hanno intercettato i jet israeliani. 

Spagna e Irlanda riconosceranno Stato palestinese il 21 maggio

Sarà il 21 maggio il giorno in cui Irlanda, Spagna ed altri Paesi della Ue riconosceranno lo Stato di Palestina, secondo quanto segnala RTE', la tv pubblica irlandese, ripresa oggi dai media iberici, fra i quali l'agenzia Europa Press. La data coincide con la riunione del Consiglio dei ministri spagnolo.  Spagna, Irlanda, Malta e Slovenia si sono impegnate in una lettera comune inviata  a Bruxelles il 22 marzo scorso al riconoscimento dello Stato di Palestina. Attualmente 8 stati membri della Ue riconoscono lo Stato palestinese, l'ultima in ordine di tempo a farlo è stata la Svezia nel 2014. 

Katz: "Continueremo a combattere Hamas fino alla sua distruzione"

"Israele continuerà a combattere Hamas fino alla sua distruzione". A scriverlo, su X, è stato il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. "Non esiste guerra più giusta di questa", ha aggiunto. 

Israele: decisione Usa su armi condizionerebbe Idf su altri fronti

La difesa israeliana teme che la decisione degli Stati Uniti di ritardare le spedizioni di armi a Israele possa influenzare la preparazione dell'Idf riguardo potenziali conflitti su altri fronti. Lo scrive Haaretz, secondo cui i funzionari della difesa sono preoccupati per un deterioramento delle relazioni tra il governo israeliano e l’amministrazione Biden e hanno avvertito i loro capi politici che questa crisi significa un cambiamento nelle relazioni Israele-Usa dall’inizio della guerra. Gli alti ufficiali dell’Idf hanno messo in guardia il governo sulle potenziali conseguenze, sottolineando la necessità di chiarimenti.

Haaretz,: manifestanti bloccano convoglio umanitario diretto a Gaza

Manifestanti israeliani hanno bloccato i camion degli aiuti diretti dalla Giordania alla Striscia di Gaza, vicino alla città di Eilat, nel sud di Israele. Lo scrive Haaretz. 

Secondo il gruppo di protesta israeliano Tsav 9, che organizza le proteste, centinaia di residenti di Eilat si sono uniti ai manifestanti al valico di frontiera e posti di blocco sono stati eretti lungo il percorso dei camion verso Gaza.

Houthi rivendicano attacco a due navi israeliane

Yahya Saria, portavoce militare dei ribelli Houthi in Yemen, ha annunciato che "le forze Houthi hanno attaccato due navi israeliane nell'area del Golfo di Aden nel Mar Arabico". Secondo l'annuncio, si tratta delle navi Msc Dego e Msc Gina. "Le operazioni sono state condotte utilizzando missili balistici e droni", ha aggiunto. 

Media: veicolo attaccato da drone nel sud del Libano

Un veicolo è stato attaccato da un drone nel Libano meridionale, nella zona di Tiro. Lo riferiscono i media israeliani, citando fonti arabe, aggiungendo che alcune persone sono state uccise a seguito dell'attacco.

Trump: "Biden dalla parte dei terroristi"

L'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attaccato duramente il presidente americano Joe Biden, dopo che quest'ultimo ha minacciato di non fornire armi a Israele se dovesse decidere di attaccare Rafah. "Hamas ha assassinato migliaia di civili innocenti, compresi bambini, e tiene in ostaggio americani, ammesso che siano vivi, ma 'il corrotto' sta proprio dalla parte di questi terroristi, così come sta dalla parte degli estremisti che stanno prendendo il controllo dei nostri campus", ha affermato Trump, citato da Ynet News. 

Appello mondiale della Tunisia contro il genocidio

"La Tunisia invita tutti i popoli liberi del mondo a rimanere uniti contro il genocidio e gli sfollamenti forzati perpetrati dalle forze di occupazione sioniste ed esorta tutti i Paesi del mondo a fermare immediatamente questo massacro, soprattutto perché l'entità occupante persiste nella sua arroganza e criminalità, in flagrante violazione del diritto internazionale e del diritto umanitario, e si prepara a commettere un grande massacro davanti agli occhi del mondo contro oltre un milione e mezzo di palestinesi nella città di Rafah". Lo afferma il ministero degli Esteri tunisino in un comunicato. "La Tunisia riafferma il suo sostegno incondizionato al fraterno popolo palestinese nella sua lotta per recuperare i suoi diritti legittimi, inalienabili e non obsoleti, così come la sua posizione ferma e di sostegno nei confronti dei fratelli palestinesi per la creazione di uno Stato pienamente sovrano in tutta la terra di Palestina, con capitale Gerusalemme - Al-Quds", aggiunge la nota.

Lapid: "Biden? Frutto della fallimentare gestione governo"

In Israele, il leader dell'opposizione Yair Lapid ha detto che la minaccia del presidente Usa, Joe Biden, di interrompere i trasferimenti di armi se Israele assalirà la città Rafah a Gaza è il risultato della "fallimentare gestione del governo" del premier Benjamin Netanyahu. Lo ha detto parlando a una radio locale. 

Mondo: I più letti